Da quando Jacques Perrin si è scoperto ecologista (e da quando il cinema non aveva più ruoli per lui) ha firmato alcuni film che lasciano il segno. Espandi ▽
Da quando Jacques Perrin si è scoperto ecologista (e da quando il cinema non aveva più ruoli per lui) ha firmato alcuni film che lasciano il segno. Insomma ha saputo riciclarsi bene, creando un precedente che ormai è (quasi) soltanto suo. Ricordare Himalaya e Microcosmos. Per seguire le migrazioni degli uccelli ha lavorato quattro anni fra un continente e l'altro, dispiegando mezzi e uomini senza lesinare: piloti, deltaplani, specialisti di uccelli e di venti. Gli uccelli, secondo la stagione, sorvolano il mondo, i ghiacci, il mare, le isole, i monti e i fiumi. Portati da quel miracoloso istinto, da quell'innata misteriosa attitudine a capire il vento che li porterà. Recensione ❯
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Federico Fellini detta la sua biografia al regista canadese Damian Pettigrew in un lungo documentario intervista che ripercorre parallelamente tutta la sua carriera. Espandi ▽
Federico Fellini detta la sua biografia al regista canadese Damian Pettigrew in un lungo documentario intervista che ripercorre parallelamente tutta la sua carriera.
I racconti del Maestro sono intrecciati con quelli di tecnici, artisti, collaboratori. Tra scene inedite tratte dai suoi capolavori, Fellini svela di essere stato soprattutto un "bugiardo" di talento.
I documentari su personalità dello spettacolo - cinematografico o d'altro genere che sia - sono spesso delle delusioni, sostanziandosi per lo più di aneddoti più o meno interessanti e presunti dietro le quinte. Pettigrew evita la trappola convocando testimoni sceltissimi (Benigni, ma soprattutto Stamp e Sutherland) e raccontando per una volta non tanto il Fellini "public figure" del cinema italiano, con presunte piacevolezze annesse e connesse, ma il teorico e l'artista. Recensione ❯
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Puro oggetto di fascinazione e favolosa esperienza cinematografica. Drammatico, Francia, USA2001. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bruna che ha perso la memoria e non sa perchè è perseguitata, una bionda aspirante attrice che si innamora di lei: un noir così onirico e surreale non poteva che essere di David Lynch. Espandi ▽
Mulholland Drive è una lunga e vecchia strada di Los Angeles: nasce nel deserto, attraversa i quartieri ricchi e finisce a strapiombo sulla costa di Malibù. Bisognerebbe ricordarsi di questa simbologia per cercare di dare un senso all'ultimo onirico ed enigmatico film di David Lynch. Quella che il regista stesso ha definito come "una semplice storia d'amore nella città dei sogni" è in realtà un intricato enigma sospeso tra allucinazione e realtà, con un tocco di nostalgia per il noir degli anni '40 ed una aperta ostilità verso l'attuale star system. Rita è un'avvenente bruna sopravvissuta ad un incidente d'auto in seguito al quale ha però perso la memoria, Betty un'aspirante attrice di belle speranze che la ospita nel proprio appartamento e se ne innamora. Recensione ❯
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Tanguy è il nome del figlio ventottenne di una coppia: intellettualmente dotato, ma anche affascinante, ha un solo problema: non intende andarsene da casa. Espandi ▽
Tanguy è il nome del figlio ventottenne di una coppia. Intellettualmente dotato (Normale Superiore, master in filosofia e in giapponese e con una tesi in cinese in corso di stesura) ma anche affascinante (i genitori hanno perso il conto delle sue conquiste femminili). Con un solo problema: non intende andarsene da casa. Il suo interesse per la lingua cinese sembra però aprirgli nuovi orizzonti: partirà per stabilirsi a Pechino. Recensione ❯
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New York, 1991. Harrison è un fotografo di guerra famoso (ha vinto il Pulitzer) con due figli e una stupenda moglie, Sara. La sua passione, quando non... Espandi ▽
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Liberamente ispirato ad un capitolo del capolavoro di Marcel Proust, La prisonnière, è il racconto dell'estenuante agonia sentimentale di Aria... Espandi ▽
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Lynch trova la summa del suo cinema, calando la singolarità nella quotidianità. Dove il silenzio comunica più di mille parole. Commedia, USA, Francia1999. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
È la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello. I due non hanno mai avuto un grande rapporto. .. Espandi ▽
Laurens, Iowa. Alvin Straight, settantatreenne che vive con la figlia Rose, viene a sapere che il fratello Lyle, con cui non parla da dieci anni, ha avuto un infarto. Prima che sia troppo tardi, decide di intraprendere un viaggio fino a Mount Zion, in Wisconsin, per incontrarlo. Non in corriera o in treno, perché Alvin vuole guidare da solo, con i suoi tempi e i suoi modi. Non avendo più una patente, non gli resta che guidare un tosaerbe con rimorchio e assaporare con lentezza le meraviglie del Midwest americano.
Uscito nel 1999, tra le due cupe immersioni nel neo-noir psicotico di Strade perdute e Mulholland Drive, Una storia vera - traduzione che smarrisce la sfumatura dell'originale The Straight Story, giocato sull'ambivalenza di "straight", sia cognome di Alvin che attributo di rettitudine morale - è storicamente considerato un'anomalia nel corpus di David Lynch.
È soprattutto nella maniera in cui Lynch dà vita alla perfetta sceneggiatura scritta da John Roach e Mary Sweeney e nell'utilizzo che fa di silenzi e inquadrature, alimentando una sensazione di surrealtà del quotidiano, che Lynch imprime il suo marchio, inconfondibile anche solo quando si tratta di illuminare i volti con la luce di un fulmine - bianchissima e ferocemente proiettata sui protagonisti, tipico espediente del suo cinema per evidenziare i momenti di crisi o di pericolo. Recensione ❯
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Pola è un acronimo. Sta per Pierre ou les ambiguïtés, il titolo di un romanzo di Melville. È a quel testo che il film s'ispira. Espandi ▽
Pola è un acronimo. Sta per Pierre ou les ambiguïtés, il titolo di un romanzo di Melville. È a quel testo che il film s'ispira. La X potrebbe essere un'incognita, oppure, semplicemente, un segno che rimanda a una minaccia di morte imminente (come in Scarface di Hawks). Si tratta senza ombra di dubbio del film più cupo e disperato di Carax. Pola X transita dalla luminosità delle prime scene al buio più infernale, dispiegando un'ossessiva idea di 'caduta'. Recensione ❯
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Il conte di Montecristo, incarcerato non per una colpa commessa ma per l'astuzia terribile di un arrampicatore sociale, si troverà a passare undici lu... Espandi ▽
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Roma di fine diciannovesimo secolo. Il professor Boris è il direttore del Museo delle cere. Sonia viene assunta per preparare i costumi delle statue. ... Espandi ▽
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Film allucinato e raffinato proposto come opera d'apertura a Cannes nel 1995. Fantastico, Francia, Spagna, Germania1995. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La Banda dei Ciclopi (criminali ciechi) rapisce bambini in un porto fatiscente e li consegna ai Krank che pagano con occhi artificiali. Espandi ▽
La Banda dei Ciclopi (criminali ciechi) rapisce bambini in un porto fatiscente e li consegna ai Krank che pagano con occhi artificiali. I Krank prelevano dal cervello dei bambini i sogni che loro non sanno più fare. Il gigante One si è visto portare via il fratellino adottivo Denrée e Miette, una bambina di nove anni, lo aiuterà a ritrovarlo. Recensione ❯
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Dopo Il nome della rosa e L'orso, Jean-Jacques Annaud si misura con il celebre romanzo di Marguerite Duras. Espandi ▽
Dal romanzo (1984) di M. Duras. Nell'Indocina del 1929 una quindicenne francese, che appartiene a una famiglia borghese ma impoverita, diventa l'amante di un trentenne cinese, ricco e nullafacente. Lui l'ama, lei si lascia amare. Quando, tre anni dopo, lui è costretto dalla famiglia a sposarsi, la ragazza s'imbarca per la Francia e scopre di averlo amato. Recensione ❯
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Con Beinex e Besson, Carax è l'alfiere del nuovo cinema visionario francese. Dopo Boy Meets Girl e Rosso sangue torna e gira il suo capolavoro. Espandi ▽
Con Beinex e Besson, Carax è l'alfiere del nuovo cinema visionario francese. Dopo Boy Meets Girl e Rosso sangue torna e gira il suo capolavoro. Costato molti miliardi che non incasserà mai, il film vive dell'amore intenso che lega Alex e Michele, lui un vagabondo mangiatore di fuoco e lei pittrice malata a un occhio fuggita da casa. Tra loro il vecchio Hans (una versione cattiva di Michel Simon in L'Atalante) che vorrebbe cacciare via l'intrusa. I due si arrangiano rubando qua e là ma poi l'occhio di lei si aggrava e lui che non vuole perderla brucia tutti i manifesti che la ritraggono. Infatti su di essi si parla dell'intervento che la salverebbe dalla cecità. Recensione ❯
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Macellerie cannibali e virtuosismo post-apocalittico nel folgorante esordio di Caro e Jeunet. Commedia, Francia1990. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pluripremiata commedia dark e surreale che racconta di un futuro distante e apocalittico, in cui la società è al collasso. Espandi ▽
In una Francia di un futuro distopico e indefinito, Clapet fa il macellaio e vive con la figlia nell'appartamento sopra al negozio. Suoi clienti sono i vari inquilini del palazzo, ghiotti di una carne che però è umana e viene dai malcapitati tenuti prigionieri da Clapet. L'ultimo arrivato è il clown Louison, che inizia a lavorare per il condominio in cambio di vitto e alloggio senza sapere del pericolo in cui si è cacciato. Quando Louison si invaghisce di Julie, figlia di Clapet, le tensioni dei vegetariani provenienti dal sottosuolo giungono a un punto di rottura.
Tra i film che più chiaramente annunciarono la cifra stilistica del cinema Anni Novanta, Delicatessen si conserva come una visione ricca di spunti anche a decenni di distanza. Questo curioso - e formalmente estremo - spezzatino di black comedy, distopia futuristica e horror corporeo porta il regista francese Jean-Pierre Jeunet alla ribalta con un esordio folgorante, parecchi anni prima che Il favoloso mondo di Amelie ne consolidasse l'apprezzamento del pubblico più mainstream.
È un peccato che un'unione creativa così felice non sia durata più a lungo - infrangendosi sul progetto di Alien - La clonazione del 1997 - ma è se non altro longevo il loro prodotto d'esordio, seminale per il cinema di fine secolo e anche oltre. Recensione ❯
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