American Sniper |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 134 min.
- USA 2015.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 1 gennaio 2015.
MYMONETRO
American Sniper
valutazione media:
3,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Militarista e antimilitaristadi PeterAngelFeedback: 409 | altri commenti e recensioni di PeterAngel |
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lunedì 2 febbraio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Può un film essere allo stesso tempo militarista e antimilitarista? Normalmente no, ma non c'è nulla di normale nel modo in cui Clint Eastwood dirige questo suo ennesimo capolavoro, mostrando al mondo come l'età anagrafica non sia altro che un'opinione. Il film è certamente militarista, quando celebra le qualità guerriere e gli onori che ne conseguono. È antimilitarista quando mette a nudo le atrocità e le contraddizioni di una guerra dove è labilissimo il confine tra militari e civili. Ma il dilemma è solo apparente, e la sua soluzione sta già all'inizio del film, quando il padre del protagonista riassume la propria visione del mondo classificando gli umani in pecore, lupi e cani pastori. Guai alle pecore, perché i lupi le sbranano. Ma guai anche ai lupi, se ci sono i cani pastore a difenderle. No alla debolezza, dunque, ma anche no alla violenza, a meno che questa non sia indirizzata contro i violenti. Emerge così la concezione ebraico-tocquevilliana dell'esercito come braccio armato dello Stato democratico, ma anche la vocazione tutta americana ad autoeleggersi come guardiani del mondo. Ma la dirompente contraddizione tra militarismo e antimilitarismo persiste, ed esploderà dentro la mente del protagonista, padre e soldato, quando – finalmente congedato – egli farà definitivamente riitorno a casa. Un film geniale, dove l'abilità del regista nel raccontare la guerra, ben certificata da film come Lettere da Iwo Jima e Flags Of Our Fathers, incornicia alcune notevoli soluzioni narrative, come le telefonate al fronte tra il protagonista e la giovane moglie: «un dito sul grilletto e l'altro sul telefono» è forse l'immagine che meglio riassume la lacerante dicotomia interiore tra il padre e il soldato. Che è poi il tema portante di tutto il film. Assolutamente da non perdere.
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