American Sniper |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban.
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Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 134 min.
- USA 2015.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 1 gennaio 2015.
MYMONETRO
American Sniper ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1°PATRIA,2°DIO,3°(o 300°)FAMIGLIA
di Domenico MariaFeedback: 4252 | altri commenti e recensioni di Domenico Maria |
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venerdì 9 gennaio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Avrei potuto sottotitolare questi pensieri anche come "La droga e la mistica della Guerra". Dio-Patria-Famiglia, ci fa capire il protagonista. Ma per quello che credo di aver capito l'ordine va reimpostato.Certo, anche nello slogan la Famiglia sta sempre il coda. Ma a quanto par di vedere il nostro, pur ammettendo che il male è anche nel suo paese, ci dice che c'è un vero grande male, per cui vale davvero la pena di dare tutto se stessi, gli estremisti che combattono in nome di Maometto(magari in questo mondo ci fosse un solo grande nemico, un solo male profondo, ci metterei mille firme). Anche il figlio deve essere catechizzato, come la moglie: c'è un imperativo kantiano totalizzante, il male, e una missione che tutto giustifica e che a tutto dà onore, il combattere non tanto il male, quanto quel solo male, appunto il male assoluto del nostro pianeta. Dice Jim Garrison(Kostner)in JFK :"Non siamo più usciti da Dallas ,non ci si può più fidare del governo": Come ci dice Marezia(Marzia Gandolfi), ci sta parecchio dello sceriffo di "Un mondo perfetto": E, guarda il caso, anche lì siamo nel 1963, non lontano da Dallas, e si respira il senso di smarrimento di una società, di una nazione(che diventa spaccatura lacerante in "Bobby", nel '68). Come anche i rimorsi della guardia del corpo di "Nel centro del mirino", impossibilitata a essere quel tragico 22 Novembre a Dealy Plaza. Io credo che, ovviamente prendendo una data a simbolo(ma ci sono assai strani incroci e coincidenze anche nella storia del cinema intorno a quei primissimi anni 60, purtroppo con c'è lo spazio)davvero dal Vietnam in poi il mito del buon americano abbia preso mazzate, e mazzate tremende. Mettete migliaia di navi di cannoni centinaia di migliaia di uomini tutti insieme("Salvate il soldato Ryan"), e vedrete l'esercito americano divenire un rullo compressore(Vedi anche "Patton").Mettete gli americani sparpagliati alle prese con la guerriglia prolungata, e li vedete andare in paranoia, uscire di testa. Si ha davvero la sensazione, in questo film, di un popolo che, nella sfera militare, sembra composto da individui autocondannatisi alla guerra, autoelettisi paladini del mondo civile e poliziotti del pianeta. Eastwood ci fa anche capire che magari non al livello(non ancora) supertecnologico delle truppe USA, pure il nemico si sta attrezzando molto bene, con la tecnologia: e lo scontro è davvero durissimo. Eppure, con tutti questi computer, droni, mappe ultraveloci e ultra dettagliate, io ci sento qualcosa di antichissimo: Penelope, incatenata nella casa/reggia con Telemaco rassegnatamente rabbiosa nell'eterna attesa del maschio, eroe che sia, l'Ulisse che mai non torna, drogato dalla sete di nuove esperienze, siano pure orride e mostruose. Un film che produce fiumi di pensieri e riflessioni. Ma forse ha ragione Julien di 2°A Linguistico "è la storia di 2 cretini", l'infallibile cecchino americano e il quasi infallibile cecchino islamico: Possono essere, a modo loro due fuoriclasse. Ma possono essere anche due poveri idioti diversamente risucchiati da diverse folli utopie. Come quella(sopporti la Gandolfi la provocazione), di mettere il lato umano, affettivo, familiare al 300° posto...per tornare a Penelope e Ulisse!
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