American Sniper |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban.
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Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 134 min.
- USA 2015.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 1 gennaio 2015.
MYMONETRO
American Sniper ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un'ennesima testimonianza sull'assurdità della gue
di FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 13 gennaio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si racconta la vera storia del cecchino statunitense Chris Kyle che nel corso del conflitto in Iraq diventò famoso per avere abbattuto numerosi nemici. Una volta ritornato definitivamente in patria presso la sua famiglia egli venne ucciso da un reduce della guerra fortemente impazzito.
Questa pellicola costituisce l'ultima opera dell'attore/regista Clint Eastwood il quale affronta lo spinoso ed assurdo tema della guerra in Iraq e del disagio psicologico o meno che i soldati inviati in quelle terre a combattere provarono con la conseguente difficoltà a reinserirsi nella normale quotidiana esistenza. Ma Eastwood soprattutto pone al centro della sua storia il reale personaggio del cecchino Kyle, appunto realmente vissuto ed ucciso da uno dei reduci fortemente disturbato psicologicamente, ed il suo operare presentandolo al pubblico come un uomo fortemente dedito ai principi e ai doveri in base a cui è stato cresciuto ed è stato addestrato dall'esercito statunitense. Un uomo dedito alla famiglia ma ancor più alla propria patria per la quale si sente di dover svolgere ad ogni costo la missione che gli è stata affidata, scegliendo conseguentemente di stare lontano dai propri cari e prendere parte ai vari e continui invii di missioni. Insomma, un ritratto tipico e a tutto tondo di un soldato valoroso (secondo ovviamente i principi statunitensi), quasi una figura di eroe, seppure poi profondamente deluso, che muore però (quasi una beffa del destino) accidentalmente dopo aver affrontato numerosi pericoli ed azioni belliche assai pericolose.
Clint Eastwood, filma e dirige le scene di guerra nei luoghi del conflitto alla sua maniera, come sempre del resto, e cioè con rigore, precisione e molta minuzia, come se fosse quasi un reale reportage di guerra e l'impatto dunque risulta forte, efficace ed assai incisivo. Insomma, un'ennesima prova o, meglio, conferma delle proprie doti e qualità di regista sebbene, a differenza, per esempio, di altri suoi lavori precedenti, (quali, per esempio, il toccante e sublime "Million Dollar Baby") qui egli dia più spazio alle scene di azione rispetto a quelle di introspezione psicologica (a cui invece precedentemente sullo stesso tema bellico la regista Kathryn Bigelow dà una più grande attenzione nel suo "Hurt Locker"), soffermandovisi, a voler essere pignoli, in certi momenti un pò troppo a lungo. Ma nel complesso, Eastwood consegna al pubblico un prodotto altamente valido, scevro, come al solito, da commenti che egli preferisce delegare direttamente al pubblico e scegliendo anche Bradley Cooper come attore confacente ad impersonare il perfetto eroe statunitense.
Da vedere sicuramente.
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