Anno | 2002 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Brian De Palma |
Attori | Antonio Banderas, Peter Coyote, Rebecca Romijn, Eriq Ebouaney, Rie Rasmussen Edouard Montoute, Thierry Frémont, Gregg Henry, Fiona Curzon, Daniel Milgram, Jean Chatel, Stéphane Petit, Olivier Follet, Eva Darlan. |
MYmonetro | 2,99 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 21 agosto 2021
Per il regista, Femme Fatale è un omaggio al noir classico francese, ma risente anche di certe atmosfere rarefatte di Michelangelo Antonioni di Blow-up. Al Box Office Usa Femme fatale ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 6,6 milioni di dollari e 3,4 milioni di dollari nel primo weekend.
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Un paparazzo, interpretato da Banderas, fotografa una ragazza bellissima coinvolta in un colpo clamoroso. La donna, la femme fatale (interpretata da Rebecca Romjin-Stamos), è immortalata sulla copertina del rotocalco. Alcuni gangster parigini la riconoscono come una persona, creduta morta, con cui hanno dei conti in sospeso. È arrivato il momento di regolarli. La bella donna inizia ad essere braccata e allora decide di coinvolgere nelle sue peripezie anche il fotografo che l'ha inguaiata. Per il regista, Femme Fatale è un omaggio al noir classico francese, ma risente anche di certe atmosfere rarefatte di Blow-up di Michelangelo Antonioni.
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L'inizio ricorda un po' Mission impossible, con le minuziose sequenze del furto quasi perfetto. Ma l'autocitazionismo di De Palma non deve ingannare: Femme fatale non vuole essere un banale film di genere, è ambizioso, sovversivo ma, come spesso accade in questi casi, promette molto e non mantiene granchè.
Déjà vu (questo poteva essere il titolo del film) seduce, intriga come una “femme fatale”. De Palma firma un thriller elegante, lussuoso, originale, pur omaggiando il noir classico francese, “Blow-up” di Antonioni (si pensi alle atmosfere o al protagonista maschile che rimanda anche a “Blow-out” di De Palma) e la “Fiamma del peccato” [...] Vai alla recensione »
La "femme fatale" del titolo è la scultorea Rebecca Romjin, bellezza nordica dal fisico perfetto e dal sex appeal travolgente. Purtroppo non c'è molto altro. Non che la modella non riesca nella sua funzione d'attrice, a parte qualche strafalcione comunque trascurabile, il problema sta a monte: è proprio il personaggio che non funziona, per via della struttura in base alla quale De Palma valorizza il [...] Vai alla recensione »
Non è un film alla Brian DePalma, il regista ci ha abituati ad opere di ben altro lavoro, "Femme fatale" si lascia solo guardare risultando stilisticamente impeccabile, con un confezionamento iperpatinato e incredibilmente raffinato ma fin troppo vuoto, freddo e rigido. Si tratta di un thriller con sfumature hot, stracolmo di cliche, in cui nessun attore lascia il segno.
Un po' deludente questo omaggio di De Palma al noir francese. In questo periodo, De Palma, un po' dimenticato da Hollywood si rivolge alla Francia, che gli stanzia 35 milioni dollari. Così De Palma ingaggia, la Romijin-Sramos, la mistica di X-Men e il caro Antonio Banderas come protagonisti, richiama uno dei suoi montatori di fiducia (Bill Pankow) e si mette al suo fianco il direttore [...] Vai alla recensione »
E' un film del 2002 che è diretto da Brian De Palma (anche sceneggiatore), noto regista di Hollywood che apertamente si dichiarò attratto da Hitchcock, realizzando molti film del genere thriller alcune volte con cadute di stile (Omicidio a Luci rosse) altre con buone o ottime realizzazioni (Blow Out, Scarface, Gli Intoccabili), infarcendo spesso i film con nudi e scene di violenza. La [...] Vai alla recensione »
Thriller diretto dal maestro De Palma, in cui protagonista è una femme fatale, il suo nome è Laure, e dopo aver fregato due soci in un colpo miliardario, scompare dalla circolazione vivendo una nuova vita in America, ma il ritorno in Francia a distanza di anni e l'incontro col paparazzo Nicolas (Antonio Banderas) danno il via ad una serie di vicende curiose.
Non avevo mai visto questo "Femme fatale" e grazie a Iris stamane l'ho recuperato: un film dalle atmosfere davvero hitchockiane, il riferimento alla "Donna che visse due volte" è palese; anche se la trama risulta molto complessa, specie nella sequenza in cui la protagonista vede se stessa bruna e le offre un'altra possibilità di vita, non fa niente perché [...] Vai alla recensione »
La bella e brava Rebecca Romijn interpreta un doppio ruolo in "Femme Fatale", opera non particolarmente brillante di Brian De Palma. E' proprio per lei, tuttavia, che vale la pena di vedere questo film sensuale, torbido e misterioso che, con un escamotage alquanto stupido e poco credibile, passa dal registro noir alla commedia rosa a lieto fine.
Concordo con la recensione, un conto è la capacità tecnica: alcuni decenni di professionalità lasciano il segno, altro conto raccontare malamente una vicenda pessimamente interpretata e che fa acqua da tutte le parti.
Sono rimasta incantata da questo film. Il termine più corretto dovrebbe essere "ipnotizzata", forse. Come ho letto in diverse belle recensioni di critici e cinefili molto più ferrati di me, il tema del doppio è sicuramente fondamentale in questo film, ma non nel senso psicologico o puramente giocoso, manieristico, citazionale, del termine, come si sarebbe tentati di concludere [...] Vai alla recensione »
Che Brain De Palma non si smentisca mai, per la grandezza dell'opera è un assunto da cui partire, anche qui dimostrato, diciamo così, in questo"Femme Fatale"(2002)nel quale tutte le "operazioni preliminati"(soggetto, sceneggiature)sono sue. C'è il film nel film, come vaRIE altre volte, c'è il doppio(da "Sisters"in poi un tema ricorrente, [...] Vai alla recensione »
Abbacinante, ipnotico, onirico 'bon voyage' nella teoria dell'immagine alla De Palma sulle conturbanti note del bolero di Ravel. Rebecca Romjin-Stamos mistica donna che visse due volte.
L’autentica, magnifica ossessione di Brian De Palma (e, quindi, anche dei/nei suoi film) è quella di de-strutturare il cinema per ricostruirlo, reinventano, rielaborano come piace (solo) a lui. Citazionista convinto, ha saccheggiato Hitchcock come nemmeno Truffaut nei celebre libro-intervista, ha masticato noir da far venire la carie ai denti, ha trafficato in horror e fantascienza come un bambino [...] Vai alla recensione »