Joaquin Phoenix (Joaquin Raphael Phoenix) è un attore statunitense, produttore, produttore esecutivo, musicista, è nato il 28 ottobre 1974 a San Juan, Portorico (USA). Al cinema il 2 ottobre 2024 con il film Joker - Folie À Deux. Joaquin Phoenix ha oggi 49 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.
Sexy, fascinoso e dotato di uno sguardo conturbante dal quale trapela tutto il suo ipnotico carisma. Lui, Joaquin Phoenix, si è guadagnato la prima nomination all'Oscar rubando la scena a Russell Crowe ne Il Gladiatore ed ha incarnato in modo perfetto il tormentato musicista Johnny Cash, nel graffiante Quando l'amore brucia l'anima.
L'infanzia burrascosa
La vita della stella è stata piuttosto burrascosa: papà John Lee Bottom, arredatore che annovera radici ispanico-irlandesi, incontra la futura moglie Arlyn Dunitz Jochebed (ex segretaria insoddisfatta di origini russo-ungariche, scappata da Manhattan dopo aver lasciato marito e lavoro) sulle strade losangeline, mentre la donna fa l'autostop.
La coppia visse inizialmente nelle comuni hippie, dove cambiarono il cognome in "Phoenix" (in onore alla Fenice che risorge sempre dalle proprie ceneri).
Successivamente, John e Arlyn si tramutano in missionari per la setta religiosa "Figli di Dio" e cominciano a girare il mondo a favore dei più bisognosi.
Il 28 ottobre del 1974 nella città di San Juan in Porto Rico, danno alla luce il loro terzogenito: Joaquin.
L'unico dei suoi fratellini a non possedere un nome ispirato alla natura (gli altri si chiamano infatti River, Rain, Liberty e Summer), il caparbio bimbo si ribella e comincia a farsi chiamare Leaf (Foglia).
Dopo che i genitori del piccolo vengono a sapere che la setta circuisce i discepoli con metodi poco ortodossi, prendono la drastica decisione di abbandonare i "Figli di Dio".
Gli esordi nel mondo dello spettacolo e la morte del fratello
Tornati negli States quando Joaquin ha appena quattro anni, la madre trova un impiego come assistente nella famosa emittente televisiva NBC.
Nel 1979 la famiglia Phoenix si trova in ristrettezze economiche: il padre e la sua consorte, allora, vedendo nei figlioletti delle potenzialità artistiche, li persuadono ad intraprendere la carriera di attori.
Grazie a Penny Marshall, cineasta nonché conoscente di un amico dei coniugi Phoenix, i ragazzini vengono ingaggiati dalla Paramount.
Il debutto di Joaquin nello spettacolo avviene nel 1982 in un episodio della serie Sette spose per sette fratelli, nella quale River fa parte del cast abituale.
Segue, dunque, le orme del fratello maggiore (ambitissimo astro nascente di Hollywood, la cui fama è quella di rubacuori dall'animo ribelle) e gira pellicole come Gli Acchiapparussi e Parenti amici e tanti guai.
Poi, nel 1989, il ragazzo molla le scene per raggiungere il padre trasferitosi in Messico, in seguito alla separazione con la moglie.
Ritornato in America, il giovane si riprende il suo vero nome.
La sera di Halloween del 1993, mentre si trova al Viper Room, il locale di Johnny Depp, assieme alla sorella Rainbow e a River, assiste alla tragica morte del fratello per overdose di eroina e cocaina.
Quella notte Joaquin torna sotto i riflettori nel modo più orripilante possibile: la sua chiamata al 911, intanto che il fratello giace esanime, viene trasmessa in tutte le radio e tv.
Sconvolto da tale perdita e disgustato dai media, Phoenix fugge dalla Mecca del Cinema per ritornarvi nel 1995.
Il ritorno al cinema
In quell'anno si lascia sedurre dall'algida Nicole Kidman in Da Morire, ottenendo consensi entusiasmanti.
Ventiquattro mesi dopo, sul set de Innocenza Infranta, incontra la bella Liv Tyler con la quale ha una relazione.
Sfodera, inoltre, le sue ineguagliabili attitudini di attore drammatico in opere come Il Tempo di Decidere e 8 mm-Delitto a Luci Rosse.
Nel 2000 finalmente ha la possibilità di fa vedere di che pasta è fatto: Ridley Scott lo scrittura nel ruolo del feroce Commodo nel pluripremiato kolossal Il Gladiatore: il risultato è stupefacente.
L'interpretazione che gli vale una candidatura come Miglior Attore non Protagonista agli Academy Awards è di un magnetismo semplicemente agghiacciante.
Consacrato ad un successo fenomenale, Joaquin è diretto da Philip Kaufman nell'audace Quills - La penna dello scandalo, nonché dal geniale M. Night Shyamalan nei soprannaturali Signs e The Village.
Il ruolo di Johnny Cash e la consacrazione
Il 2005 è segnato dalla superba performance dell'enigmatica star della country music Johnny Cash in Quando l'amore brucia l'anima di James Mangold.
Con questa fedele e sofferta prova, il nostro Phoenix trionfa con un Golden Globe come Best Actor in un musical ed una seconda nomina agli Oscar.
Vegetariano e sostenitore della PETA, il divo adora montare in sella alla sua Ducati.
Nel 2007 è impegnato nel crime I padroni della notte e nello struggente Reservation Road, mentre dopo il film di James Gray Two Lovers (2009), nel 2010 è protagonista di un mockumentary firmato da Casey Affleck in cui annuncia la sua decisione di abbandonare il cinema per diventare un rapper (I'm Still Here). Torna alla grande accanto a Philip Seymour Hoffman nel film di Paul Thomas Anderson The Master, presentato alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia nel 2012 e con il quale ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. Lo vediamo poi ancora una volta diretto da James Gray in C'era una volta a New York e nell'originale film di Spike Jonze Lei. Il 2014 è l'anno del film di Paul Thomas Anderson Vizio di forma, di cui è protagonista nei panni dello svitato hippie Doc Sportello, e l'anno dopo è tra gli interpreti del film di Woody Allen Irrational Man. Nel 2018 veste i panni di Gesù in Maria Maddalena di Garth Davis, mentre l'anno dopo è il disadattato Joker nell'omonimo film di Todd Phillips, ruolo che gli vale il premio Oscar come miglior attore protagonista, oltre a un Golden Globe (come miglior attore in un film drammatico) e un Critics Choice Award (miglior attore).
Successivamente lo vediamo accanto a John C. Reilly ne I fratelli Sisters di Jacques Audiard e in C'mon C'mon (2021) di Mike Mills.
Stravaganze del cinema: come si può affidare a Joaquin Phoenix, in Quando l’amore brucia- Walk the Line diretto da James Mangold, il personaggio del cantante country Johnny Cash detto John Battista, «poeta della gente» dalla voce profonda e malinconica, dispensatore di messaggi virtuosi, salvato dalla droga alla moglie June Carter che nel film è interpretata da Reese Witherspoon? Dopo Ray su Ray Charles si moltiplicano i film americani su musicisti (su Bob Dylan nel documentario di Martin Scorsese, su Brian Jones dei Rolling Stones, su Janis Joplin, su James Brown, su Freddy Mercury): ma la distanza anche fisica tra Johnny Cash morto nel settembre 2003) e Joaquin Phoenix è così marcata che bisognerà vedere il film per crederci. Stravaganze della vita: l’attore, 31 anni, è nato a Portorico, terzo figlio di due missionari dei Bambini di Dio, John eArlyn «Heart» Amram. Molto presto si ribattezza (foglia) per non distinguersi dal fratello (fiume), dalle sorelle Rain (pioggia), (libertà) e Summer (estate); mentre emigra in California la famiglia cambia il cognome collettivo in Phoenix, in omaggio alla costante resurrezione della fenice. Dall’esistenza precedente si librano davvero ragazzi che, prima a Los Angeles poi in Florida, cominciano a lavorare perla pubblicità e per la televisione: mente spot per carne o latte (la famiglia è rigorosamente vegetariana) ma, con successo, altri prodotti, telefilm, teleserie per teenager. Nel 1993, una sera, Joaquin (che ha lasciato perdere il nome Foglia per tornare a quello originario) è al Viper Room di Los Angeles, un nightclub di cui Johnny Depp è comproprietario, quando suo fratello River ha un collasso da overdose di droga e muore, Senza il lavoro, sarei morto anch’io», dice. Gus van Sant (che aveva diretto River Phoenix in Belli e dannati, in Cowgirl, il nuovo sesso) lo scritturò per Da morire con Nicole Kidman: rimane uno dei suoi film migliori, insieme con U Turn. Inversione di marcia di Oliver Stone, Buffalo Soldiers, Hotel Randa e soprattutto Il gladiatore di Ridley Scott dove impersona il torbido imperatore romano Commodo. Bravo attore, ha recitato in progresso crescente, diventando famoso con personaggi odiosi: comincia soltanto adesso a interpretare eroi o semieroi, e speriamo bene.
Da Lo Specchio, 14 gennaio 2006
Joaquin Phoenix torna a lavorare con James Gray dopo essere stato diretto da lui nel 2007 in I padroni della notte, film di cui era anche produttore, interpretato anche da Mark Wahlberg, Eva Mendes e Robert Duvall. Ha girato il primo film con Gray, The Yards, nel 2000.
Nel 2006 ha vinto il Golden Globe come migliore attore per il suo ritratto di Johnny Cash nel film Quando l'amore brucia l'anima di James Mangold, accanto a Reese Witherspoon, per il quale è anche stato candidato all'Oscar, al Bafta Award, allo Screen Actors Guild Award, al Bfca Award e al Chicago Film Critics Award.
Nato il 28 ottobre 1974 a Puerto Rico, Joaquin Phoenix cresce negli Stati Uniti in una famiglia di attori. Vive in Oregon, Messico, America Centrale e Florida. Da bambino muove i primi passi come attore in televisione, a volte accanto alla sorella Liberty, in serie come Arabesque, Hill Street giorno e notte, Professione pericolo, Seven Brides for Seven Brothers, e accanto al fratello River nel telefilm Backwards: the Riddle of Dyslexia, che gli vale il Young Artist Award.
A dieci anni ottiene il suo primo ruolo cinematografico in Space Camp – Gravità zero di Harry Winer e un anno dopo interpreta Gli acchiapparussi di Rick Rosenthal con la sorella Summer e Carol King. Ci ricordiamo di lui nei panni del giovane figlio di Dianne Wiest in Parenti, amici e tanti guai di Ron Howard.
Nel 1995 si fa notare nel ruolo di Jimmy, accanto a Nicole Kidman, nella commedia noir di Gus Van Sant Da morire. Il film segna il vero inizio della sua carriera cinematografica e gli permette di interpretare ruoli più adulti. Nel 1996, insieme a Liv Tyler, Billy Crudup e Jennifer Connelly, è nel cast di Innocenza infranta di Pat O'Connor e l'anno seguente incarna il gelosissimo Toby N. Tucker, il ragazzo di Claire Danes in U-turn – inversione di marciA di Oliver Stone. In seguito è accanto a Vince Vaughn e Anne Heche in Il tempo di decidere di Joseph Ruben e ritrova Vince Vaughn, stavolta in compagnia di Janeane Garofalo, in Il sapore del sangue di David Dobkin. Poi lo vediamo in 8mm – Delitto a luci rosse di Joel Schumacher con Nicolas Cage.
Nel 2000 è acclamato per le sue interpretazioni in tre film. È al fianco di Russell Crowe nel film epico Il gladiatore, per la regia di Ridley Scott. La sua interpretazione dell'imperatore Comodo gli vale la sua prima candidatura all'Oscar nella categoria miglior attore non protagonista. Viene anche candidato al Golden Globe e al Bafta Award e ottiene il Premio del National Board of Review e della Broadcast Film Critics Association e il Blockbuster Entertainment Award. È candidato allo Screen Actors Guild Award, al Golden Satellite Award e all'On-Line Film Critics Award. Riscuote anche i consensi unanimi della critica per The Yards di James Gray, con Mark Wahlberg, Charlize Theron, James Caan, Faye Dunaway e Ellen Burstyn ed è elogiato per il suo ruolo accanto a Kate Winslet e Geoffrey Rush in Quills – La penna dello scandalo di Philip Kaufman, adattamento del dramma di Douglas Wright insignito di un Obie Award sul marchese de Sade.
In seguito interpreta la commedia noir Buffalo Soldiers, scritta e realizzata da Gregor Jordan, dal romanzo di Robert O'Connor, film presentato al Festival di Toronto e interpretato anche da Ed Harris e Anna Paquin.
Nel 2002 gira Signs per la regia di M. Night Shyamalan, con Mel Gibson.
L'anno dopo è di nuovo accanto a Claire Danes in Le forze del destino di Thomas Vinterberg e presta la sua voce a Kinaï nella versione originale del film d'animazione Koda, fratello orso, poi ritrova M. Night Shyamalan per incarnare uno dei personaggi del thriller The village.
Da allora, Joaquin Phoenix ha interpretato Squadra 49 di Jay Russell e Hotel Rwanda di Terry George accanto a Don Cheadle, Sophie Okonedo e Nick Nolte, con i quali è stato candidato allo Screen Actors Guild Award per la migliore interpretazione corale.
Ha anche interpretato Reservation Road di Terry George, con Mark Buffalo e Jennifer Connelly.