Il terzo capitolo della saga è ambientato in Perù: l'orsacchiotto Paddington si mette in viaggio per andare a trovare la zia Lucy. Espandi ▽
Judy e Jonathan sono cresciuti e stanno per lasciare il nido. I tempi in cui la famiglia Brown si stringeva tutta quanta sul divano della casa di Windsor Gardens sono finiti, e la signora Brown sembra soffrirne più di tutti. L'occasione di trascorrere un po' di tempo insieme si presenta, inattesa, quando l'orso Paddington riceve via lettera la notizia che la sua amata zia Lucy, ospite di una casa di riposo per orsi in Perù, sembra non godere di buona salute: si è chiusa in se stessa e non fa che nominare il suo nipotino lontano.
La famiglia Brown al completo (Signora Bird compresa) si mette allora in viaggio per il Sudamerica, pronta all'avventura, e l'avventura non si farà attendere.
Per quanto lontana dal vivace melting pot di Notting Hill, infatti, e per quanto portatrice di molti tratti di regressione rispetto alla felicità di scrittura dei capitoli precedenti, l'origin story di Paddington ci trascina sempre più rapidamente al suo interno, tra arance succose, travestimenti carnevaleschi, suore farlocche e irresistibili orsetti senza cappotto. E alla fine anche la crisi di identità della famiglia Brown troverà la sua risposta. Recensione ❯
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L'adattamento cinematografico del fumetto "Here" di Richard McGuire. Espandi ▽
Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterò generazioni di famiglie, dall'homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti.
Lo sguardo empatico di Robert Zemeckis li osserva, incastonandoli in rettangoli che scompongono e riproducono la dimensione geometrica del grande schermo, racchiudendo tutti in uno spazio che è a tratti rifugio e a tratti trappola, scrigno fatato e camera mortuaria, luogo di creazione - di arte, di progenie, di speranze - o di quieta implosione e rimpianto, in un film che è una scatola magica, un pop up book e una matrioska dell'esistenza umana.
Here è l'opera malinconica e dolcissima di un regista settantenne che è sempre stato affamato di vita. Zemeckis crea la parabola struggente della vita, affrontando anche l'inevitabilità della morte che arriva improvvisa, mai come ce la saremmo aspettata. Recensione ❯
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Un racconto serratissimo. Uno sguardo dall'altra parte dello schermo dell'attentato delle Olimpiadi del 1972. Drammatico, Germania2024. Durata 91 Minuti.
Il racconto della copertura mediatica in diretta degli eventi che videro gli atleti israeliani presi in ostaggio durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972. Espandi ▽
Il 5 settembre 1972, durante le Olimpiadi di Monaco, un commando di militanti palestinesi assalta gli appartamenti della delegazione israeliana uccidendo due persone e prendendone in ostaggio nove. La tv americana ABC si ritrova a raccontare la tragedia in diretta. Un film televisivo sul potere della televisione che osserva la storia dalla cabina di regia, sancendo l’unione tra testimonianza, giornalismo e spettacolo. Gli studi della ABC diventano una trincea e il racconto si fa serratissimo, con l’unico difetto di lavorare fin troppo di ellissi nei tempi narrativi (e ovviamente il pregio di avere interpreti straordinari: John Magaro, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Leonie Benesch). Per il resto, il racconto riesce a dare di ogni personaggio un ritratto rapido ed esauriente, come nella migliore tradizione del cinema televisivo americano, riprendendo i tipici passaggi del genere giornalistico e mostrando implicitamente come la tv ha finito per condizionare la nostra percezione del reale, un po’ per dovere di cronaca e un po’ per compiacere gli sponsor. Recensione ❯
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Un thriller ambientato nel mondo della Chiesa e ispirato all'omonimo romanzo di Robert Harris. Espandi ▽
“Sede vacante!”, annuncia il cardinale statunitense Tremblay: il che significa che il pontefice è spirato, e che un conclave dovrà riunirsi a breve per decidere chi dovrà succedergli. Conclave, basato sul romanzo omonimo di Robert Harris, entra nel mondo della Chiesa come in una società segreta ricca di misteri, rivalità e tensioni, e affida alla magnifica recitazione di Ralph Fiennes nei panni del cardinale Lawrence il compito di fare da timoniere fra le correnti infide delle elezioni papali.
Gli scrutini papali si susseguono in un crescendo di tensione emotiva, rivelando tanto le debolezze personali quanto le finalità politiche del conclave. Al centro c’è la sopravvivenza della Chiesa in un’epoca in cui è messa in grande discussione e i fedeli sono sul punto di abbandonarla per sempre.
Come thriller filosofico il film lascerà soddisfatti i fan del best seller da cui è tratto. Un adattamento adulto ed elegante ancorato da interpretazioni solide e da una visione geometrica di come gli equilibri di potere si spostino lungo rette che modificano continuamente la figura iniziale. Recensione ❯
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Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
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Il regista Jeff Fowler fa il possibile per tenere alto il ritmo, ma la trama più articolata del solito non lo aiuta. Animazione, Avventura, Azione - USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Torna il riccio giapponese prodotto dalla SEGA con una nuova avventura. Espandi ▽
Il riccio antropomorfo venuto da un altro mondo e dotato di incredibile velocità e altri poteri, si è ormai ben stabilito sulla Terra insieme alla coppia Tom e Maddie e ad altri due alieni: il rissoso Knuckles e la brillante Tails. Si scopre però che sul nostro pianeta si trova da molti anni un altro potente riccio, bloccato in uno stato di animazione sospesa, il suo nome è Shadow e qualcuno hackera il sistema che ne controlla il sonno e lo risveglia. Sonic e i suoi amici vengono inviati a ricatturarlo dall'organizzazione militare Gun, guidata dalla direttrice Rockwell, ma Shadow ha facilmente la meglio su di loro. Le cose si complicano quando entrano in scena i droni dell'arcinemico di Sonic, il redivivo dottor Robotnik. Quest'ultimo però si dice innocente e infatti è invece suo nonno ad aver ideato il terribile piano che Sonic e i suoi amici dovranno sventare… Terzo capitolo per la saga del personaggio videoludico, Sonic 3: Il film vede il ritorno di Jim Carrey nel duplice ruolo di Robotnik e di suo nonno, inoltre si aggiunge al cast originale la profonda voce di Keanu Reeves per il personaggio di Shadow. I bambini di certo apprezzeranno tanti personaggi, colori e situazioni, ma per il resto del pubblico i 110 minuti di ininterrotto infantilismo risulteranno invece sovraffollati di personaggi con ruoli bidimensionali. Il regista Jeff Fowler fa il possibile per tenere alto il ritmo, ma la trama più articolata del solito non lo aiuta, obbligandolo a momenti di pausa per spiegare le cose - anche considerata l'età del pubblico di riferimento. Recensione ❯
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Un omaggio trascinante, divertente, irresistibile che cattura tutta la carica rivoluzionaria di un programma che ha fatto la storia. Commedia, USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I novanta minuti che hanno preceduto la messa in onda della prima puntata del "Saturday Night Live" l'11 ottobre 1975. Espandi ▽
La sera dell'11 ottobre 1975, alle 23,30, va in onda per la prima volta sulla Nbc il Saturday Night Live che ha cambiato per sempre la storia della televisione e della società americana. Quello stesso giorno, alle 22, è tutto in altro mare. Il creatore e produttore Lorne Michaels, un trentenne di origini canadesi, deve far fronte a numerose difficoltà. Cerca la collaborazione dello staff, a cominciare dalla moglie autrice, ma affrontare anche la diffidenza dei dirigenti della Nbc con a capo Dave Telbet, colui che scovava i talenti e si vantava di essere "l'unica persona in questa azienda senza una descrizione del lavoro". Fino a pochi minuti prima di andare in onda può saltare tutto. Poi, il miracolo...
Un omaggio trascinante, divertente, irresistibile che cattura tutta la carica rivoluzionaria del programma con un finale esaltante. Il film dà l'illusione di essere girato in diretta proprio quella notte dell'11 ottobre del 1975 con le immagini sgranate e i colori sfocati della fotografia di Eric Steelberg.
Si nota anche una struttura narrativa alla Robert Altman dove la distanza tra l'esibizione sul palco e il backstage è quasi annullata. Forse è una coincidenza ma l'anno della prima puntata del Saturday Night Live e Nashville è lo stesso. Recensione ❯
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Un film coraggioso che mescola una dimensione metafisica con la durezza della realtà. E ci pone tante domande. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta, sullo sfondo della striscia di Gaza durante la seconda Intifada (2003), la speciale amicizia di due bambini. Espandi ▽
Striscia di Gaza, 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti israeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo dicono le didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sui cui su nero rimbombano colpi di proiettile ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farah, vedova di un "martire" della resistenza, e la aiuta a vendere mazzi di timo, muovendosi tra allarmi, bombardamenti, coprifuoco, in una città devastata da un conflitto infinito che colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente e rientrare nell'insediamento vicino ai posti di blocco sulla strada: è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf.
Nello sforzo di accogliere nel racconto tante situazioni e personaggi, la sceneggiatura perde di efficacia e relega volutamente gli adulti a un ruolo superficiale.
Molto più interessanti le domande legittime che Mahmud e Alon rivolgono a Ahfar e al proprio padre sulle ragioni dell'odio tra palestinesi e israeliani. Domande complesse, che ormai si perdono in un tempo distante, inattuale, di barbara arcaicità, sempre più indecifrabili. Domande che il film rilancia a chi guarda, con una chiarezza inequivocabile. Recensione ❯
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L'antica Roma rivive nella New York del futuro. Coppola realizza un film a lungo rincorso e da sempre sognato. Drammatico, Fantascienza - USA2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un architetto vuole ricostruire un'utopica New York City in seguito ad un disastro devastante. Ma il progetto è enorme e le conseguenze saranno difficili da affrontare. Espandi ▽
Cesar Catilina è un architetto che ha inventato il Megalon, un materiale da costruzione assolutamente straordinario che gli permette di avere una visione futura delle città, a partire da New York, assolutamente rivoluzionaria. A contrastare questa progettualità apparentemente utopica si erge il sindaco della città Franklyn Cicero il quale è un paladino della conservazione. Sua figlia Julia però finisce con l’innamorarsi proprio di Cesar in un’America che rimanda dichiaratamente e sotto tutti gli aspetti alla Roma vicina alla decadenza. Dopo decenni di incubazione Coppola realizza un film da sempre sognato e ormai divenuto ipertrofico. Nel corso delle innumerevoli revisioni di sceneggiatura, la tecnologia ha messo a disposizione del progetto sempre nuovi ‘megalon’ in grado di compiere miracoli sul piano della creazione di effetti. Accade così che un film che ha una sua base profondamente morale e una finalità di messa in allarme nei confronti di un futuro sempre più cupo, che necessita di sognatori anche se dalla personalità egocentrica e tormentata (e questo depone a suo favore) si espanda in maniera quasi incontrollata. La visione della città e della sua vivibilità come luogo del contendere è sicuramente interessante e il film potrà diventare materia di studio per gli aspiranti architetti. Recensione ❯
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Più audace e riuscito del primo capitolo, un film che si cimenta in una via concettuale a sociologica dell'orrore. Horror, USA2024. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La pop star Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. Espandi ▽
Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
Naomi Scott sfoggia doti di attrice inattese, trasmettendo in maniera credibile le angosce di una popstar amata e desiderata da tutti, ma incapace di vivere in maniera serena. Il modello di riferimento è certamente la Britney Spears del famigerato esaurimento nervoso.
Seppur meno spaventoso del primo episodio, Smile 2 è più audace e riuscito: potrebbe rappresentare una tardiva ma meritata rampa di (ri)lancio per la carriera di Scott, nonché un preludio a nuovi episodi del franchise. Recensione ❯
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Aaron Taylor Johnson è Kraven, un uomo dotato di grande forza che non teme nessuno. Si tratta di un film Marvel prodotto da Sony Pictures. Espandi ▽
Nikolaj Kravinoff, boss del crimine russo insensibile e violento, alleva i figli Sergej e Dimitri come se dovessero divenire dei predatori alpha. Il giorno della morte della moglie, suicida, decide di portarli con sé in Tanzania per una battuta di caccia contro Czar, un leone gigantesco. Sergej viene ferito gravemente dalla belva, ma in suo aiuto accorre Calypso, una ragazza del luogo, che gli fa bere una pozione che, secondo la leggenda, ha dei poteri magici. Sergej risulta clinicamente morto, ma improvvisamente si risveglia con dei superpoteri.
Le scene d'azione sono riuscite, specie l'incipit nel carcere siberiano, completamente parlato in russo. Ma è tutto il resto a non essere all'altezza, a cominciare dalla recitazione.
La sensazione di un B-movie particolarmente spinto sulla lettera B è evidente sin dalle prime sequenze ed è, forse, anche l'effetto desiderato da Chandor. Tuttavia, il miglior cinema di serie B ha sempre saputo supplire con l'inventiva ad altre mancanze, mentre la meccanicità narrativa azione-chiama-reazione di Kraven ha bandito la creatività dalla stanza degli sceneggiatori. Recensione ❯
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Cinema sobrio e morale che riprende una storia vera ed esamina la natura corrosiva delle istituzioni. Drammatico, USA2019. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La lotta legale dell'avvocato Robert Bilott contro la compagnia chimica DuPont. Espandi ▽
La storia vera dell'impegno civile di Rob Bilott, avvocato di Cincinnati che da paladino dell'industria chimica si scopre accusatore in una crociata ventennale.
Tratto da un'inchiesta giornalistica, sviluppato dalla star attivista Mark Ruffalo, e animato da uno spirito educativo doveroso ma che rischia sempre di far passare in secondo piano il valore dell'immagine, Cattive acque trova una sintesi tra le sue anime spurie grazie a Todd Haynes. Il regista accetta le costrizioni del dramma legale e familiare, assecondandole nella loro semplicità. Molti spettatori si chiederanno dove sia il regista di film maiuscoli e sovversivi come Carol, Io non sono qui e Safe. Come nel suggestivo incipit, occorre guardare sotto la superficie per notare certi riflessi da film horror. Perché Haynes va a cercare il veleno invisibile nel cuore della famiglia americana. Recensione ❯
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Un road movie salvato da una misura di dolcezza e di affettuosa complicità tra i protagonisti. Commedia, Italia2020. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Quattro quarantenni che, a distanza di 20 anni dall'Erasmus a Lisbona, si ritrovano in Portogallo per affrontare un viaggio avventuroso ed emozionante. Espandi ▽
Jacopo lavora per una multinazionale di carattere umanitario; Ascanio fa la guida alpina per manager in cerca di ispirazione; Enrico è un architetto candidato alla Camera dei deputati e in procinto di sposarsi; e Pietro è un "manager artistico" il cui principale cliente è un gruppo che fa cover dei Pooh. Sono amici da quando erano ragazzi, ed è proprio un ricordo di gioventù a riunirli: una loro ex fiamma, Amalia, conosciuta durante il periodo di studio del quartetto in Portogallo, è deceduta e un giudice li ha convocati per comunicare loro le ultime volontà della defunta. All'arrivo scopriranno che uno di loro è il padre del figlio di Amalia: ma chi? Non resta che partire per un viaggio alla scoperta della paternità, che sarà anche un viaggio di scoperta di se stessi e un rinnovo dell'amicizia decennale. Recensione ❯
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Un confuso terzo capitolo, che introduce molti personaggi, troppi simbionti e la consueta minaccia a base di CGI. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel terzo capitolo della serie, Tom Hardy ritornerà nei panni del letale vigilante Venom. Il film è diretto da Kelly Marcel, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Tom Hardy. Espandi ▽
Eddie torna sulla sua Terra dopo una brevissima permanenza in quella degli altri eroi Marvel come Spider-Man, e scopre di essere ricercato per la morte del detective Patrick Mulligan. Nel mentre Knull si risveglia e manda i suoi cacciatori "xenofagi" in cerca di Venom. Mentre Eddie cerca di raggiungere New York, viene attaccato da uno di questi xenofagi ma riesce a sopravvivere. Si ritrova presto però braccato anche dai militari a caccia di alieni guidati da Rex Strickland. I suoi scienziati hanno infatti salvato dalla morte Patrick Mulligan.
Un confuso terzo capitolo, che introduce molti personaggi, troppi simbionti e la consueta minaccia a base di CGI e poco altro. Più canzoni e balletti non redimono il clamoroso spreco di cast di Venom: The Last Dance.
La logica è un fastidio non richiesto e se da una parte la Computer Grafica è un po' migliorata, tutto continua a sembrare piuttosto finto e posticcio, dall'aereo in volo a cui Venom si attacca fino ad alieni mutaforma o capaci di rigenerarsi che sembrano coperti di una patina di plastica. Recensione ❯
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Un sequel in piena salute e in pieno mito. Che fa volare altissimo lo spettatore. Azione, USA2022. Durata 131 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film riporta sul grande schermo Tom Cruise nei panni del celebre Pete "Maverick" Mitchell, già protagonista del film cult degli anni '80, Top Gun. Espandi ▽
A sessant'anni Pete "Maverick" Mitchell è ancora un 'semplice' officiale al servizio dell'aereonautica americana. Aveva tutto per diventare generale ma Mav se ne infischia delle stelle e dell'uniforme, preferisce essere un pilota collaudatore e superarsi a colpi di Mach. In ritiro in un hangar, tra ricordi gloriosi e 'riparazioni', è richiamato dai suoi superiori per addestrare una flotta che dovrà affrontare una missione ad alto rischio in territorio nemico: lo smantellamento di una base segreta di uranio. Tra i giovani allievi c'è Bradley Bradshaw, figlio di Goose, amico e copilota, morto accidentalmente anni primi durante un'esercitazione. La loro relazione fatica a decollare mentre i demoni tuonano come un F-14 e la missione incombe. Quella militare e quella formativa.
Top Gun: Maverick è un sequel in piena salute e in pieno mito. Stesse amicizie virili, stesse rivalità per pilotare caccia potenti, stessa tensione omoerotica dietro ai Ray-Ban, stessa spiaggia e naturalmente stessi titoli di testa, che riprendono l'incipit di Tony Scott sul celebre tema di Harold Faltermeyer.
Le sequenze d'azione, iperboliche e impressionanti, impattano fisicamente i protagonisti e restituiscono al film culto di Tony Scott una nuova giovinezza. Top Gun: Maverick non rivoluzionerà la settima arte ma vi porterà al settimo cielo. Da vedere in sala, obbligatoriamente. Recensione ❯
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