Un omaggio all'exploitation indonesiana, che strizza l'occhio ai cinefili e allo spirito del tempo anti-machista. Thriller, Indonesia2021. Durata 114 Minuti.
Ajo Kawir si innamora di Iteung, ma per una serie di tragiche vicissitudini non ha l'opportunità di iniziare una vera relazione con lei. Espandi ▽
Dopo il debutto di Blind Pig Who Wants to Fly del 2008, vincitore del premio internazionale della critica a Rotterdam, l’aura di Edwin come nuovo talento del cinema indonesiano si è gradualmente affievolita, relegando le sue opere al mercato locale. Con Vengeance is Mine, All Others Pay Cash – accattivante titolo per il mercato internazionale dal sapore pulp, dove la traduzione letterale del titolo originale suona all’incirca “Come la vendetta, anche il desiderio deve essere soddisfatto” – Edwin si riaffaccia sulla ribalta dei festival europei, grazie a un mix di generi cinematografici che guarda astutamente al gusto corrente. L’esito è quello di un accattivante e modaiolo oggetto pop ad uso e consumo dei cinefili, con qualche fondato sospetto di astuzia acchiappapremi ma una garanzia certa di intrattenimento. Recensione ❯
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Una ragazza sta affrontando una crisi famigliare. L'incontro con un ragazzo cambierà tutto. Espandi ▽
Chen Chen, che sta per sostenere gli esami di ammissione all'università, è scioccata nello scoprire che sua madre ha una relazione con lo zio Wang. Durante il tentativo di mettere da parte i suoi problemi familiari, incontra un ragazzo del campus di nome Zheng Yuxing. Man mano che la coppia si conosce meglio, giurano di rendere l'estate indimenticabile. Recensione ❯
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Mark Wahlberg in una commedia sul desiderio di divertirsi. Espandi ▽
Un padre di famiglia rimane a casa da solo dopo anni: moglie e figli sono fuori città. Decide di chiamare un suo amico per affrontare un weekend selvaggio. Recensione ❯
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La storia di Jack e Ludovico: due anime ferite per motivi e vite diverse, che si ritrovano a convivere forzatamente in una serie di situazioni imprevedibili Espandi ▽
Ludovico è uno studente di economia eternamente fuoricorso che sogna di fare il fumettista e nel frattempo ciondola per casa. Ma un pomeriggio irrompe nel suo bell’appartamento Jack, uno sbandato che ha appena rapinato un boss della malavita e che, pistola alla mano, gli chiede di nasconderlo perché sotto il palazzo ci sono gli uomini del boss che cercano lui e la refurtiva.
Il film fa ripetuto riferimento a Il sorpasso e all’idea dell’incontro fra uno studente timido e insicuro che ha paura della vita e un bellimbusto tracotante ma estremamente vitale e carismatico, anche se invece che nel silenzio ferragostano si muove in quel sottobosco criminale capitolino che il cinema sta raccontando con grande frequenza e sempre meno originalità.
Il problema è soprattutto la messinscena che fa di questi personaggi dei delinquenti “da cinema”, che si muovono e parlano “come al cinema” con ben poca attinenza alla realtà e senza preoccuparsi troppo dell’improbabilità di certe situazioni e certe dinamiche relazionali. Non bastano i riferimenti cinefili o le citazioni di Nietzsche e Tolstoj a sollevare una narrazione manierata e una regia che segue i codici di genere in modo scolastico, benché professionalmente corretto. Recensione ❯
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Un 'Amarcord' che diverte, omaggia i Maestri e ricostruisce con il consueto stile la genesi artistica ed emotiva di Sorrentino. Drammatico, Italia2021. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Espandi ▽
“Alla fine torni sempre a te e a questa città”, dice il regista Antonio Capuano a Fabio, alter ego cinematografico di Paolo Sorrentino, che con È stata la mano di Dio ripercorre la propria storia famigliare e fornisce il racconto della formazione che l’ha portato a trasferirsi a Roma per diventare regista. Ma Napoli se l’è portata dentro, e solo oggi affronta di petto il suo rapporto con la città, nonché la tragedia della perdita dei genitori ad un’età ancora incerta. Sorrentino torna a bagnare i panni in quel mare che "non bagna Napoli" per ripescarvi le origini della sua vocazione e rendere omaggio a chi, prima ancora dei Maestri, ha arricchito il suo mondo interiore. Si ride, tanto, in questa storia di discendenti del Regno di Napoli, insieme a questa galleria di personaggi a volte grotteschi ma mai meno che umani. E Maradona è il nume tutelare ricorrente che manda segni da lontano, che fa ballare sui balconi un’intera città, che salva la vita e l’onore, che riesce a non essere mai deludente, almeno in quegli anni lontani. Recensione ❯
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Il film definitivo sulla società dei media americani e della loro deriva. Un'opera-simbolo dei nostri tempi. Commedia, USA2021. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La commedia racconta la storia di due scienziati che si accorgono di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. Espandi ▽
La dottoranda in astrofisica Kate Dibiasky e il suo docente all'Università del Michigan Dr. Randall Mindy scoprono che entro sei mesi una gigantesca cometa colpirà la Terra e provocherà l'estinzione del genere umano. Allarmati riferiscono tutto alla Presidente degli Stati Uniti Janie Orlean, ma dopo essere stati snobbati e umiliati dall'amministrazione si rivolgono alla stampa e alla televisione: è l'inizio di un assurdo circo mediatico. Con la solita ironia acida e dissacrante, Adam McKay gira il film definitivo sulla società dei media americana, così presa dalle regole della propria bolla da non accorgersi nemmeno della più grave delle minacce: la fine del genere umano. Uno specchio dei tempi, delle sue derive e dei suoi controsensi (nel mondo della post-verità "ogni fatto è realmente possibile", come dice lo slogan del film): è altamente probabilmente che fra qualche anno lo considereremo l'opera-simbolo dell'era in streaming. Recensione ❯
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La Campion rende sensuale ogni cosa su cui si posa anche se questa volta si ferma ad un passo dalla cima . Drammatico, Nuova Zelanda, Australia2021. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia di fratelli che possiede un grande ranch nel Montana si affronta quando uno di loro si sposa. Espandi ▽
Montana, 1925. I fratelli Burbanks, Phil e George, sono gli eredi di un grande ranch di famiglia, che mandano avanti occupandosi quotidianamente dello spostamento mandrie, dell'essicazione delle pelli e dell'addestramento degli uomini di fatica. Quando George prende in sposa la giovane vedova Rose e la porta al ranch, Phil prende di mira la donna e suo figlio Peter e non smette di tormentarli. Del romanzo di Thomas Savage, pubblicato la prima volta alla fine degli anni Sessanta, la Campion restituisce appieno i principali elementi naturali: l’effetto immersivo, amplificato dal mezzo cinematografico, e l'elemento dell'isolamento, che è in ogni piega del racconto e dei personaggi, e che assume visivamente una concretezza quasi palpabile. È un peccato allora che il film stenti ad arrivare al punto; che lo sguardo della Campion, che rende sensuale ogni cosa su cui si posa, resti bloccato su immagini già note, figure poco figurate, attese che girano su loro stesse, non sufficientemente ricompensate dal colpo di coda del finale. La sua incursione sulla brokeback mountain si ferma a un passo dalla cima, lasciandoci il desiderio del panorama che avremmo potuto vedere e non abbiamo visto. Recensione ❯
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Sandra Bullock protagonista di una storia di colpa e redenzione, in cui un'ex carcerata rintraccia la sorella abbandonata anni prima. Drammatico, Gran Bretagna, Germania, USA2021. Durata 112 Minuti.
Una donna esce di prigione dopo una condanna per un crimine violento e si reinserisce in una società che si rifiuta di perdonare il suo passato. Espandi ▽
Ruth Slater (Bullock) esce di prigione dopo una condanna per un crimine violento e si reinserisce in una società che si rifiuta di perdonare il suo passato. Mentre affronta giudizi negativi nei luoghi dove un tempo si sentiva a casa, si rende conto di avere un'unica speranza di redimersi: ritrovare la sorella più piccola che suo malgrado aveva abbandonato. Recensione ❯
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La storia vera della difficile carriera di un artista. Espandi ▽
Adattamento del musical autobiografico scritto da Jonathan Larson. È la storia di un aspirante compositore di New York preoccupato di aver fatto una scelta sbagliata per la sua carriera. Recensione ❯
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Un thriller tratto dall'omonimo romanzo di Sarah Alderson. Espandi ▽
Due amiche partono per una vacanza insieme in Croazia. Una delle due scompare improvvisamente. Il suo corpo viene trovato morto e la prima ad essere accusata è proprio la sua amica Beth. Recensione ❯
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Un commovente documentario con la voce narrante di Regé-Jean Page, volto popolare di Bridgerton, Espandi ▽
Con il peggioramento della stagione secca nel deserto del Kalahari, gruppi, branchi e mandrie di animali devono affidarsi alla forza della famiglia per sopravvivere. Recensione ❯
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Un secondo capitolo che conferma la formula vincente ma esagera un po' con le storie secondarie. Commedia, Italia2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia d'amore tra Marta e Arturo è finita e nel frattempo arriva Gabriele... Espandi ▽
Il secondo episodio della trilogia iniziata con Sul più bello, questa volta diretto da Claudio Norza, mette molta carne al fuoco, anche in funzione dell’esistenza di un terzo capitolo annunciato alla fine con un “to be continued”, ed esagera un po' con le storie secondarie, perché il centro emotivo e narrativo restano Marta e i suoi due amici del cuore. In particolare, come già notato nel film precedente, è il casting di Ludovica Francesconi nel ruolo di Marta a fare la differenza: la sua fisicità e le sue doti comunicative personali rendono credibili anche le svolte più azzardate di una trama che questa volta si spinge ad affrontare anche altre tematiche spinose, oltre alla malattia. Norza, anche anagraficamente molto lontano da Filippi, è meno innovativo e tende ad adagiarsi sulle consuetudini televisive, ma si mantiene abbastanza rispettoso dell’estetica pop su cui è costruito il successo di pubblico di Sul più bello. E Ludovica Francesconi si conferma una presenza scenica irresistibile che da sola basta a “fare il film”. Recensione ❯
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Il premiato regista Marco Tullio Giordana dirige un film drammatico basato su una storia vera. Espandi ▽
Ancora un delitto segna la filmografia di Marco Tullio Giordana dopo quelli di Pier Paolo Pasolini (Pasolini, un delitto italiano) e Peppino Impastato (I cento passi). Contemporaneamente entra in gioco un altro elemento ricorrente nel cinema del regista come la ricostruzione di un fatto di cronaca che ha segnato la storia italiana come la tragedia dello stadio Heysel (Appuntamento a Liverpool) e la strage di Piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969 (Romanzo di una strage). Il film di Giordana è l’esempio di un cinema civile esemplare, che si basa sull’oggettività dei fatti e sottolinea comunque come Bossetti, malgrado le condanne, continui a proclamarsi innocente. Però è anche stanco, scarico, che si affida in gran parte agli attori, a cominciare da quelli che hanno spesso collaborato con lui come Alessio Boni nei panni del colonnello Vitale ma che scopre anche giovani protagoniste come la promettente Chiara Bono che interpreta Yara. Se non si conoscesse il cinema di Giordana e la storia di Yara Gambirasio, si potrebbe confondere con uno di quei prodotti Netflix pronti per essere ampliati anche in diversi episodi per una serie tv. Recensione ❯
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Il miglior profiler dell'FBI. Il ladro d'arte più ricercato al mondo. E il più grande truffatore che il mondo abbia mai visto Espandi ▽
A oggi il più costoso film originale mai prodotto da Netflix, è una action comedy a base di sensazionali furti e inganni, affidata a un cast stellare ma pure alla rivedibile scrittura e messa in scena del regista di Skyscraper. Red Notice ha una principale qualità: essere immediatamente dimenticabile. È un film che sembra di aver già visto diverse volte, con attori che interpretano personaggi che sembrano aver già interpretato e con location che non hanno poi molto di nuovo. Farà probabilmente simpatia al pubblico italiano l'uso di Castel Sant'Angelo, con interni presi da altre ville romane. Risulta invece solo sciocca tutta la sequenza nell'arena di una corrida, oltretutto con CGI patinata ma pure raffazzonata. A mettere pepe ci sarebbero anche alcuni colpo di scena, nell'intento ingegnosi ma destinati a cadere nel vuoto dell'assoluto disinteresse suscitato dal film. Red Notice è come un regalo impacchettato con gran lusso ma che, una volta scartato, si rivela immediatamente riciclato. Recensione ❯
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Nel 1938, tra sotterfugi politici e personalismi senza freni. Espandi ▽
Autunno 1938: l'Europa è sull'orlo della guerra, Adolf Hitler si prepara a invadere la Cecoslovacchia e il governo di Neville Chamberlain è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Il funzionario pubblico britannico Hugh Legat e il diplomatico tedesco Paul von Hartmann si recano a Monaco per una conferenza convocata d'urgenza, mentre la pressione si fa sempre più schiacciante. L'inizio delle negoziazioni vede i due vecchi amici in serio pericolo e al centro di una rete di sotterfugi politici. Gli occhi del mondo sono tutti puntati sulla conferenza, ma la guerra potrà essere evitata? E se sì, a quale costo? Recensione ❯
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