vapor
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lunedì 17 febbraio 2014
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bello...solo se sei "strafatto"
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E' un film che non manca di suscitare qualche risata ma indubbiamente anche il disgusto per gli eccessi sfrenati rappresentati in maniera altrettanto eccessiva e spettacolare, ricordando a tratti lo stile del Gatsby di Baz Luhrman, interpretato dal solito super-eccitato DiCaprio. Soprattutto la prima metà del film porta all'esasperazione per il contenuto spinto e delirante; la seconda parte riesce invece a sviluppare meglio la trama, di per sè poco originale ma intrigante grazie all'ispirazione tratta da una storia vera. Purtroppo i dialoghi sono rovinati dall'intercalare fuck-fucking-fuck, il cui continuo ricorso produce un effetto letteralmente "cacofonico" (In lingua originale più caco che fonico), anche se brevi momenti di intensità vengono raggiunti grazie al talento del solito iper-galvanizzato DiCaprio.
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E' un film che non manca di suscitare qualche risata ma indubbiamente anche il disgusto per gli eccessi sfrenati rappresentati in maniera altrettanto eccessiva e spettacolare, ricordando a tratti lo stile del Gatsby di Baz Luhrman, interpretato dal solito super-eccitato DiCaprio. Soprattutto la prima metà del film porta all'esasperazione per il contenuto spinto e delirante; la seconda parte riesce invece a sviluppare meglio la trama, di per sè poco originale ma intrigante grazie all'ispirazione tratta da una storia vera. Purtroppo i dialoghi sono rovinati dall'intercalare fuck-fucking-fuck, il cui continuo ricorso produce un effetto letteralmente "cacofonico" (In lingua originale più caco che fonico), anche se brevi momenti di intensità vengono raggiunti grazie al talento del solito iper-galvanizzato DiCaprio. Sicuramente il problema principale di questo film è il fatto di soffrire del confronto con i precedenti lavori che hanno visto fianco a fianco Scorsese e DiCaprio. Stavolta non c'è stata la magia, e tre ore di questo film ti lasciano con un po' di nausea. Le recensioni extra-positive circolanti non hanno alcun senso, e si spiegano solo ammettendo una cosa: oggi la Noia regna sovrana.
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[+] mosche bianche
(di fafia61)
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evildevin87
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domenica 16 febbraio 2014
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il duo scorsese/di caprio colpisce ancora
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Con tali regista e attore protagonista in forma smagliante che altro si può chiedere? Film brillante, amaro, divertente e totalmente folle che non stanca mai nelle sue tre ore di durata. Personaggio, quello di Di Caprio, molto sopra le righe e che funziona di brutto. Senza nulla togliere a tutti i personaggi di contorno, tutti molto ben caratterizzati e recitati in maniera esemplare. Il film narra senza giudicare concentrandosi per lo più sul peronaggio e meno sullo scandalo in sè. Manca una mirata e diretta critica sociale, tuttavia questo non penalizza minimamente la pellicola che risulta ipnotica e coinvolgente. E che dire della regia? La mano di Scorsese si riconosce fra mille e in questo film calza a pennello.
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Con tali regista e attore protagonista in forma smagliante che altro si può chiedere? Film brillante, amaro, divertente e totalmente folle che non stanca mai nelle sue tre ore di durata. Personaggio, quello di Di Caprio, molto sopra le righe e che funziona di brutto. Senza nulla togliere a tutti i personaggi di contorno, tutti molto ben caratterizzati e recitati in maniera esemplare. Il film narra senza giudicare concentrandosi per lo più sul peronaggio e meno sullo scandalo in sè. Manca una mirata e diretta critica sociale, tuttavia questo non penalizza minimamente la pellicola che risulta ipnotica e coinvolgente. E che dire della regia? La mano di Scorsese si riconosce fra mille e in questo film calza a pennello. Gran bel colpo quello del duo Scorsese/Di Caprio. Congratulazioni davvero!
PS: con rispetto parlando penso che giudicare un film solo dalla durata sia una colossale stupidaggine. La durata deve essere funzionale a quello che si vuole raccontare e se un film funziona non vedo perchè sminuirlo "perchè dura troppo". Un film, se non coinvolge, annoia anche se dura un'ora e mezzo. De gustibus, per carità, ma stroncare un film solo per questo lo trovo davvero superficiale. E personalmente io addirittura speravo che tal film durasse almeno un'altra ora. My 2 cents.
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vapor
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domenica 16 febbraio 2014
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bello...solo se sei "strafatto"
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E' un film che non manca di suscitare qualche risata ma indubbiamente anche il disgusto per gli eccessi sfrenati rappresentati in maniera altrettanto eccessiva e spettacolare, ricordando a tratti lo stile del Gatsby di Baz Luhrman, interpretato dal solito super-eccitato DiCaprio. Soprattutto la prima metà del film porta all'esasperazione per il contenuto spinto e delirante; la seconda parte riesce invece a sviluppare meglio la trama, di per sè poco originale ma intrigante grazie all'ispirazione tratta da una storia vera. Purtroppo i dialoghi sono rovinati dall'intercalare fuck-fucking-fuck, il cui continuo ricorso produce un effetto letteralmente "cacofonico" (In lingua originale più caco che fonico), anche se brevi momenti di intensità vengono raggiunti grazie al talento del solito iper-galvanizzato DiCaprio.
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E' un film che non manca di suscitare qualche risata ma indubbiamente anche il disgusto per gli eccessi sfrenati rappresentati in maniera altrettanto eccessiva e spettacolare, ricordando a tratti lo stile del Gatsby di Baz Luhrman, interpretato dal solito super-eccitato DiCaprio. Soprattutto la prima metà del film porta all'esasperazione per il contenuto spinto e delirante; la seconda parte riesce invece a sviluppare meglio la trama, di per sè poco originale ma intrigante grazie all'ispirazione tratta da una storia vera. Purtroppo i dialoghi sono rovinati dall'intercalare fuck-fucking-fuck, il cui continuo ricorso produce un effetto letteralmente "cacofonico" (In lingua originale più caco che fonico), anche se brevi momenti di intensità vengono raggiunti grazie al talento del solito iper-galvanizzato DiCaprio. Sicuramente il problema principale di questo film è il fatto di soffrire del confronto con i precedenti lavori che hanno visto fianco a fianco Scorsese e DiCaprio. Stavolta non c'è stata la magia, e tre ore di questo film ti lasciano con un po' di nausea. Le recensioni extra-positive circolanti non hanno alcun senso, e si spiegano solo ammettendo una cosa: oggi la Noia regna sovrana.
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(di gabriella)
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raffaele1
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domenica 16 febbraio 2014
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una biografia
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Circa la trama, non si può esprimere alcun giudizio, in quanto è una biografia. Certo, impossibile tralasciare la bravura degli attori, ma in particolare di Leonardo Di Caprio, bravissimo! Le scene sono state architettate senza troppi limiti, anzi a volte con degli eccessi non facilmente riscontrabili nelle pellicole attuali, ma a mio parere necessarie per rendere l'idea della ricostruzione che si è intesa fare. Bravo Scorsese!
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funkycharlotte
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domenica 16 febbraio 2014
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non ti lascia nulla
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Sesso, droga,denaro, potere.. Il tutto amalgamato in scene trash e del tutto americane. Forse troppo esagerato, non ho percepito una storia impattante nonostante le 3h di film.
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therao
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sabato 15 febbraio 2014
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tutto è buono quando è eccessivo
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Sostanzialmente "Il lupo di Wall Street" parla di Di Caprio che si spacca abbestia per tre ore. È un buon film, perché tutto è buono quando è eccessivo, anche se quando arrivi a metà cominci a sentire un bisogno quasi fisico di trama. Non mancano scene che raccontano (come è legittimo aspettarsi, visto il titolo) il mondo degli investimenti in borsa, ma l'argomento principale resta il grottesco stile di vita del protagonista.
Resta l'amarezza per il fatto che un personaggio come quello raccontato nel film non solo non si sia fatto neanche due anni di carcere ma abbia anche guadagnato un sacco di soldi e di ammirazione raccontando la sua storia in un libro e, come se non bastasse, abbia avuto la soddisfazione di essere interpretato da Leonardo Di Caprio in un film di Martin Scorzese.
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pascale marie
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venerdì 14 febbraio 2014
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il signore della truffa
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Martin Scorsese ha diretto un film sensazionale scegliendo un buon cast di attori ma soprattutto un Leonardo Di Caprio strepitoso, completamente immedesimato nella parte, dimostrando ancora una volta di essere un grande attore e per essere in tema col film, un attore da urlo. Il film sembra andare troppo oltre, a volte, certe situazioni sono roventi, ma non poteva essere diversamente, come descrivere altrimenti il comportamento del protagonista, della sua avidità, della sua mancanza assoluta di etica morale e rispetto della legge, e del suo convinto e spietato cinismo con il solo obiettivo di guadagnare, guadagnare e guadagnare? Il regista ha raccontato apertamente come una persona può rovinarsi, autodistruggersi vivendo sopra le righe, come il troppo uso e abuso di droghe possa annebbiare la mente umana e come l'avidità del facile e illegale guadagno la possa portare a inneggiare al dio denaro come il solo motivo per vivere.
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Martin Scorsese ha diretto un film sensazionale scegliendo un buon cast di attori ma soprattutto un Leonardo Di Caprio strepitoso, completamente immedesimato nella parte, dimostrando ancora una volta di essere un grande attore e per essere in tema col film, un attore da urlo. Il film sembra andare troppo oltre, a volte, certe situazioni sono roventi, ma non poteva essere diversamente, come descrivere altrimenti il comportamento del protagonista, della sua avidità, della sua mancanza assoluta di etica morale e rispetto della legge, e del suo convinto e spietato cinismo con il solo obiettivo di guadagnare, guadagnare e guadagnare? Il regista ha raccontato apertamente come una persona può rovinarsi, autodistruggersi vivendo sopra le righe, come il troppo uso e abuso di droghe possa annebbiare la mente umana e come l'avidità del facile e illegale guadagno la possa portare a inneggiare al dio denaro come il solo motivo per vivere. La vita di Jordan Belfort, un giovane broker disoccupato di soli 26 anni, cambia radicalmente dopo l'incontro con Mark che lo inizia alla droga e gli insegna i segreti per straguadagnare e sfondare nel mondo finanziario. Jordan mette subito in pratica tali insegnamenti e con Donny, un suo vicino, desideroso di far parte anche lui del bel mondo, fonda la società Stratton Oakmont che cresce rapidamente e si ritrova ad assumere nuovi collaboratori scegliendoli tra malviventi di ogni genere. Inizia così la scalata al successo di Jordan tra imbrogli, abusi e le peggiori irregolarità possibili. Non c'è alcun freno nella sua vita, droga, donne ed ogni genere di eccessi. Tutto è sproporzionato ed esagerato, tutto è semplicemente troppo. Divorzia dalla prima moglie, troppo stabile e con i piedi per terra, per una femme fatale bionda, avvenente e amante del lusso, hanno due figli ma anche questo matrimonio finirà quasi tragicamente. I suoi imbrogli superano ogni limite ed i guadagni e il suo modo di vivere hanno raggiunto una tale sproporzionata dimensione da fare insospettire l'FBI che inizia ad indagare sulle sue attività e non gli dà tregua, tanto che trasferisce, a nome di una zia della bella moglie, il conto in Svizzera. Tra eccessi e sregolatezze varie, gli eventi precipitano e Jordan, sempre più schiavo della droga, e più sorvegliato che mai, verrà arrestato proprio a causa del banchiere che arrestato a sua volta, fa il suo nome. Subirà un altro arresto ma anche questa volta collaborerà con la giustizia evitando severe sanzioni e dopo solo tre anni circa acquisterà la sua libertà. Ma Jordan non può lasciare tutto così, deve essere nel suo dna, e i suoi comizi ai quasi ex collaboratori si fanno sempre più accesi da galvanizzare tutti e ancora una volta si lascia trasportare dal suo solito esagerato entusiasmo che lo riporterà probabilmente ancora sulla scena. Il film di Martin Scorsese vuole solo dimostrare, ed ha fatto bene secondo me, che se si vive spregiudicatamente senza rispetto alcuno per le persone e per la legge, puoi cadere in una rete viziosa di non ritorno. Film da vedere.
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visualman
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venerdì 14 febbraio 2014
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difficile da classificare
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E' arduo, appena finita la visione di questo film di Scorsese, cercare di definirne il genere. Che the wolf of wall street si inserisca nel vasto filone di biopic, visto che il protagonista jordan belfort esiste realmente ed ha scritto il libro da cui è tratto questo film, non ci piove. le mie perplessità però riguardano le reali intenzioni del regista. questo non è un film di denuncia, non è un film drammatico, non è una tragedia, non è satira, perché manca l'elemento politico. sì, forse lo si può definire una commedia. una commedia nera, acida, scorretta, a volte banale e perfino becera. sesso, droga e parolacce scorrono a fiumi e troppo spesso in maniera gratuita, senza che questi elementi gettino una luce drammatica sulla vicenda umana, nel bene e nel male, del protagonista e dei suoi allegri colleghi.
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E' arduo, appena finita la visione di questo film di Scorsese, cercare di definirne il genere. Che the wolf of wall street si inserisca nel vasto filone di biopic, visto che il protagonista jordan belfort esiste realmente ed ha scritto il libro da cui è tratto questo film, non ci piove. le mie perplessità però riguardano le reali intenzioni del regista. questo non è un film di denuncia, non è un film drammatico, non è una tragedia, non è satira, perché manca l'elemento politico. sì, forse lo si può definire una commedia. una commedia nera, acida, scorretta, a volte banale e perfino becera. sesso, droga e parolacce scorrono a fiumi e troppo spesso in maniera gratuita, senza che questi elementi gettino una luce drammatica sulla vicenda umana, nel bene e nel male, del protagonista e dei suoi allegri colleghi. insomma, dopo la visione del film, si rimane senza punti di riferimento, talmente lo spettatore è stato preda dal vortice dei malati divertimenti di belfort, che si finisce per non giudicarlo più l'esecrabile individuo qual'è, ma solo un uomo che si è goduto la vita in tutti i suoi eccessi, realizzando tutti i desideri che albergano nell'animo di tutti gli esseri umani di sesso maschile (per questo motivo, il film è scarsamente consigliato ad un pubblico femminile adulto, tranne che alle fans sfegatate di di caprio). se vogliamo trovare un merito a scorsese, è di avere reinventato la comicità inserendo massicce dosi di metaqualone. ma se l'intento del regista era quello di farci riflettere, beh, a mio avviso ha mancato completamente il bersaglio
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[+] una presa per i fondelli
(di adri1952)
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ciocapock
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venerdì 14 febbraio 2014
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il peggior film della mia vita
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Ne ho visti di brutti film, ma questo li batte decisamente tutti, anche Machete. Indubbiamente è una questione di gusti. Non so quanto sia fedele rispetto al libro (che non intendo assolutamente leggere), ma resta inguardabile: noioso e volgare a livelli impressionanti.
Sono andata al cinema senza sapere che la regia fosse di Scorsese e quando l'ho scoperto (a fine film) sono rimasta scioccata. Non è un problema di cattiva regia o di incapacità degli attori, assolutamente no. Tutti all'altezza.
E' proprio una questione di soggetto scelto. Di 3 ore dei film ricordo solo abuso di sostanze stupefacenti e orge da far impallidire Tinto Brass. Oltre al fatto che 2 parole su 3 sono parolacce (anche Eric Cartman sarebbe rimasto scioccato).
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Ne ho visti di brutti film, ma questo li batte decisamente tutti, anche Machete. Indubbiamente è una questione di gusti. Non so quanto sia fedele rispetto al libro (che non intendo assolutamente leggere), ma resta inguardabile: noioso e volgare a livelli impressionanti.
Sono andata al cinema senza sapere che la regia fosse di Scorsese e quando l'ho scoperto (a fine film) sono rimasta scioccata. Non è un problema di cattiva regia o di incapacità degli attori, assolutamente no. Tutti all'altezza.
E' proprio una questione di soggetto scelto. Di 3 ore dei film ricordo solo abuso di sostanze stupefacenti e orge da far impallidire Tinto Brass. Oltre al fatto che 2 parole su 3 sono parolacce (anche Eric Cartman sarebbe rimasto scioccato).
Infinita volgarità gratuita: se lo scopo era mostrare le perversioni di un certo ambiente, sarebbe bastato mostrare molto meno. Mi chiedo il perché di questa esagerazione. L'ho trovata senza senso. Di fatto il film non ha altro contenuto: solo droga, orge e alcol per quasi 3 ore, risultando oltremodo noioso, da rimpiangere di non essersi portati qualcosa da leggere!
E aggiungo che tutto questo insistere su quei 3 vizi fa quasi scomparire il vizio che ne è alla base, cioè l'avidità. L'avidità era il tema su cui spingere, facendo capire le perversioni, ma mostrandone solo una piccola parte, visto e considerato che il regista è Scorsese.
Non ti resta nulla di questo film. Non una frase, non una morale, non un principio, non una lezione. Niente, il vuoto totale. Un film nonsense e pointless.
Impossibile provare empatia con uno qualsiasi dei personaggi, tutti drogati delle suddette tre cose. Anche i pochi personaggi femminili (le due mogli del protagonista, perché le altre donne sono tutte prostitute sempre nudissime che non fanno altro che il loro mestiere) sono abbastanza "negativi": la prima moglie è la brava ragazza di provincia, alla quale però sfuggono tutte le depravazioni del marito, quindi passa per stupida (anche una cieca si sarebbe accorta che il proprio marito non ci stava con la testa a forza di cocaina e pasticche di ogni tipo); la seconda è della stessa pasta del protagonista.
Puoi tifare solo per il cane (ma purtroppo ha una piccolissima parte :-)) e per l'FBI...
Siamo lontani anni luce dalo strepitoso Wall Street di Oliver Stone con Michael Douglas.
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[+] poche parole non ne servono molte
(di adri1952)
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baronenea
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venerdì 14 febbraio 2014
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capolavoro!!!
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Film capolavoro. Ho visto il film in italiano, ma mi hanno detto solo successivamente che il doppiaggio non ha reso giustizia a DiCaprio che già ho trovato comunque stupefacente, anche se potevano fare un lavoro migliore sull'invecchiamento del passaggio. Dall'inizio del film alla fine per il protagonista sembrano passare non più di 4 o 5 anni, mentre in realtà ne passano circa 15. Per il resto un vero capolavoro e le tre ore in sala passano in un lampo.
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