The Wolf of Wall Street |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler.
continua»
Biografico,
Ratings: Kids+16,
durata 180 min.
- USA 2013.
- 01 Distribution
uscita giovedì 23 gennaio 2014.
- VM 14 -
MYMONETRO
The Wolf of Wall Street
valutazione media:
4,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Uno Scorsese discreto, un DiCaprio eccellente!di recFraFeedback: 70 |
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mercoledì 5 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Come si può non correre al cinema quando si scopre che è in uscita un nuovo film di Scorsese? Quante aspettative si possono avere alla luce di capolavori come Shutter Island e The Departed? Eppure questa volta non è riuscito a creare la stessa intrigante atmosfera e lo stesso coinvolgimento di sempre, nonostante ci sia poco da ridire su questa pellicola. Non tanto per la trama, la delusione si riversa un pò sulla scorrevolezza del film. Dopo i primi 20 minuti ti sembra di aver già compreso a pieno la storia (un comune cittadino che mettendo in risalto un brillante fiuto degli affari riesce a fare strada, arricchirsi, concedersi gli eccessi più sfrenati della vita.. fino a che giunto all'apice dovrà percorrere una discesa che lo porterà alla disfatta e al punto di partenza): questa previsione non è sbagliata affatto; il nostro broker e il gruppo di bizzarri individui qualificati grazie alla capacità di "vendere una penna", riuscirà proprio in quest'impresa e tra festini, sesso sfrenato, alcol e droghe porterà avanti la propria attività. Non c'è da meravigliarsi della costante presenza nel corso del film di dialoghi poco sensati, intrisi di un linguaggio volgare, di banali forme di psicopatia e di imprecazioni varie: si adattano perfettamente ai nostri protagonisti e la cosa è voluta dal regista per ritrarre ironicamente una società in cui non basta fare i milioni per alzare il proprio livello culturale e le proprie capacità comunicative ("l'abito non fa il monaco" insomma). Fino a qui tutto bene.. ma negli ultimi 30-40 minuti molte scene potevano tranquillamente essere evitate, alcune di esse non aggiungono nulla alla trama e sembra che siano state inserite solo per dar tempo al regista di trovare una conclusione soddisfacente: basti pensare al naufragio dello yacht di Belfort che si dirige a Monaco. L'epilogo oltre a lasciare parecchio a desiderare, arriva molto, molto a rilento, per mezzo delle scene in tribunale, dei momenti di improvvisa apparizione dell'FBI e della solita, ripetitiva e interminabile baldoria all'interno degli uffici della Stratton Oakmont: tutto questo non può far altro che rendere estenuante l'attesa del finale. C'è però qualcuno che riesce a trattenerti sulla poltrona, qualcuno che come sempre è capace di fare la differenza in un film: è lui, il nostro DiCaprio, che per l'ennesima volta dimostra di padroneggiare perfettamente il ruolo che gli è assegnato e a rendere il personaggio di Jordan più reale che mai. Caricaturale come sempre, il suo volto passa dalla buffa contrazione muscolare dovuta all'assunzione di Lemmon 714 all'elegante posa d'ufficio che contrassegna l'uomo d'affari sobrio e integro. Insomma Scorsese, tornando come sempre sui propri passi, ha fatto la scelta più azzeccata per questo personaggio: non tutti gli attori sono capaci di riflettere la propria psicologia con il linguaggio del corpo e stravaganti espressioni.. DiCaprio lo considera invece il suo gioco preferito!
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