
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Norvegia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Halfdan Ullmann Tøndel |
Attori | Renate Reinsve, Ellen Dorrit Petersen, Endre Hellestveit, Thea Lambrechts Vaulen Øystein Røger, Vera Veljovic-Jovanovic, Loke Nikolaisen. |
Uscita | mercoledì 1 gennaio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,22 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 3 gennaio 2025
Un bambino è accusato di aver oltrepassato i limiti con il suo migliore amico. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai European Film Awards, 1 candidatura a Directors Guild, In Italia al Box Office Armand ha incassato 48,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Un incidente accaduto a scuola tra due bambini mette a nudo le vite dei loro genitori, In una scuola elementare norvegese un giorno accade che due bambini di sei anni (Jon e Arman) siano al centro di un accadimento che mette in crisi gli adulti. Armand, nei bagni, avrebbe molestato sessualmente il compagno utilizzando anche una terminologia da adulto. Il personale didattico convoca la madre del possibile molestatore e i genitori della presunta vittima per cercare di risolvere la situazione. Non sarà per nulla semplice.
Halfdan Ullmann Tøndel porta sulle spalle il nome di due nonni non di poco peso: Ingmar Bergman e Liv Ullman.
Questo però non ha inficiato per nulla la realizzazione della sua opera prima che mostra
una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Il plot di base può
inizialmente far pensare a Carnage di Roman Polanski ma la
contestualizzazione nell'edificio scolastico (unica location del film) ne modifica totalmente
gli sviluppi. Innanzitutto perché il regista ha insegnato nella scuola elementare e conosce
bene le dinamiche che intercorrono al suo interno. Poi perché l'ambientazione norvegese
fa sì che da subito si crei un clima particolare. Grazie ad uno Stato che interviene molto e
positivamente sul sociale, il personale della scuola ha a disposizione dei protocolli di
intervento studiati sul piano pedagogico. In questa occasione però nessuno aveva previsto
una molestia sessuale a sei anni e la povera insegnante, delegata inizialmente dal
direttore a gestire il caso, non sa da che parte incominciare.
Da lì prende le mosse un film che scava nelle dinamiche che intercorrono tra la scuola e le
famiglie, tra le famiglie stesse e all'interno di ognuna di esse. Tøndel, che tra i suoi modelli
di riferimento mette al primo posto Buñuel, si concede due sequenze che si staccano dallo
stretto realismo ma riesce (grazie anche a un cast perfetto e, in particolare, a una
straordinaria Renate Rensve nel ruolo della madre di Armand) ad offrire allo spettatore
situazioni in cui il sorriso si mescola alla tensione creata da una situazione insolita ma
possibile. È molto positivo poi che i due bambini non vengano coinvolti nella disputa,
neppure in flashback. Sono le interpretazioni degli adulti che stanno al centro della scena,
con le proiezioni che emergono dal loro vissuto relazionale che vengono sottoposte alla
valutazione dello spettatore chiamato, come i personaggi sullo schermo, a cercare di
capire dove stia la verità. Chi tra gli spettatori ha fatto parte del corpo docente avrà in più
l'occasione di confrontarsi con quanto direttore ed insegnante cercano di porre in atto per
arrivare a un risultato condiviso e chiedersi come avrebbe agito in una situazione analoga.
Fino ad arrivare ad un epilogo forse atteso. O forse no.
Nel film Armand di Halfdan Ullmann Tøndel ci troviamo di fronte a un film norvegese crepuscolare, con ambienti e colori tetri che ricordano le temperature dove vivono i viscidi molluschi. Che in un certo stile nordico, privo di allegria, di leggerezza, di un qualsiasi contatto con il proprio cuore, cerca di affrontare due tematiche importanti: la consistenza del mondo degli adulti; e la ricerca [...] Vai alla recensione »
Il tema scolastico ultimamente è molto presente al cinema, una scuola sempre più errante e smarrita e genitori a confronto che covano tensioni e risentimenti, dove prevale lo scontro, l'edificio scolastico si trasforma in un ring da combattimento, il corpo docente diventa arbitro del match e stabilisce le pause e il round successivo.
Il lungometraggio d'esordio di Halfdan Ullmann Tøndel, nipote di Liv Ullmann e Ingmar Bergman, è un processo alla crisi dell'età adulta, celebrato tra le mura scolastiche. Scintilla per un duro confronto (siamo dalle parti di «Carnage» di Polanski e di «Educazione fisica» di Cipani) è un fatto increscioso, accaduto tra due bambini, senza testimoni, riportato da racconti che ne dilatano o comprimono [...] Vai alla recensione »
I bambini ci guardano o sono guardati: il limite tra protezione, controllo, giudizio, attenzione è un po' lo specchio della buona o cattiva coscienza degli adulti, ovvero della società, e può diventare anche l'immagine riflessa dello sguardo dei figli sui genitori... Un po' come accadeva in Carnage di Roman Polanski ma anche in Anatomia di una caduta di Justine Triet, in Armand l'infanzia diventa il [...] Vai alla recensione »
Elisabeth (Renate Reinsve) è convocata di urgenza nella scuola elementare del figlio, colpevole di aver "superato il limite" con un suo compagno. Non sappiamo realmente cosa sia successo, i bambini non verranno mai mostrati, men- tre invece lentamente scopri- remo gli spettri che popolano l'animo della protagonista. Ultimamente molti drammi scolastici (per esempio La sala professori) hanno esplorato [...] Vai alla recensione »
Una scuola elementare norvegese, odore di progressismo e di eccellenza sociale che trasuda dalle pareti: ci si confronta e, al limite, ci si scontra, ma sempre per il meglio. Un preside e due professoresse, lui gonfio d'orgoglio e di preoccupazione, loro agitate per una bomba che sembra sul punto di esplodere. La più esperta sanguina copiosamente dal naso, la più giovane crede di poter gestire in solitaria [...] Vai alla recensione »
Secondo film "scolastico" in pochi mesi. Il primo era "La sala professori", diretto da Ilker Çatak: qualche soldo che sparisce, il primo indiziato è l'allievo di origine turca. La giovane professoressa appena arrivata sospetta la discriminazione. Quindi decide di indagare per conto suo con mezzi poco leciti, lasciando un portafogli come esca e un computer acceso per registrare.
In Norvegia una madre viene convocata dalla scuola del figlioletto di sei anni, accusato di comportamenti inappropriati nei confronti di un coetaneo. Ma cosa è realmente accaduto? In Armand, diretto dall'esordiente Halfdan Ullmann Tøndel, nipote di Ingmar Bergman e Liv Ullmann, si prende a pretesto questo incidente per mettere sotto la lente di ingrandimento in un'unica location le dinamiche tra scuola [...] Vai alla recensione »
Giallo della verità su presunte violenze tra scolari elementari che non vedremo mai. In primo piano gli adulti, genitori ossessivi, insegnanti attoniti e fragili, preside politicante, psicologa immatura, tra aule del (pre)giudizio e corridoi d'incubo, ma nella fredda razionalità di una civiltà (Norvegia) orgogliosa del suo status pedagogico. Per l'esordiente nipote di Bergman e Liv Ullmann la prova [...] Vai alla recensione »
Con Armand di Halfdan Ullmann Tøndel, vincitore della Camera d'Or alla settimana della critica di Cannes 2024 e ora nella quindicina (insieme anche a Vermiglio) dei candidati all'Oscar al miglior film straniero, si arricchisce di un nuovo titolo di pregio l'elenco dei film che riflettono sui comportamenti scolastici anomali (fino all'inaccettabile), di ragazzi di età e contesti variabili.
Armand, un bambino di sei anni con problemi di aggressività, è accusato di aver molestato sessualmente un coetaneo, Jon, nel bagno della scuola. Viene perciò convocata l'attrice Elisabeth, madre di Armand (il cui padre, Thomas, è morto in un incidente stradale), per un incontro informale con i genitori della presunta vittima, al fine di valutare l'accaduto e concordare dei provvedimenti, con la mediazione [...] Vai alla recensione »
L'incedere risoluto e fiero di una donna per i corridoi dell'edificio scolastico frequentato dal figlio seienne è come l'annuncio della battaglia che si sta per consumare all'interno di quelle stesse mura, i cui locali in realtà sarebbero predisposti ad una funzione educativa e ludica: si apre su questo campo di battaglia Armand, l'esordio, battezzato dalla Caméra d'or per la migliore opera prima all'ultimo [...] Vai alla recensione »
Lunga teoria di corridoi geometrici sotto una luce fredda, effetto astronave. Spazi spettrali. L'allarme antincendio suona a vuoto. La donna avanza vista di spalle, impetuosa. È lei, Renate Reinsve (premiata a Cannes 2021 per La persona peggiore del mondo), nelle vesti eleganti di Elisabeth, ex attrice, stesso nome della protagonista di Persona, star Liv Ullmann, nonna dell'esordiente norvegese Halfdan [...] Vai alla recensione »
Armand è il film d'esordio di Halfdan Ullmann Tøndel, nipote di due nonni dai nomi decisamente "ingombranti": Ingmar Bergman e Liv Ullman. Ai quali ha, per certi versi, già reso onore, dal momento che il film ha incassato il premio Caméra d'or come opera prima a Cannes ed è il candidato norvegese nella lista dei film internazionali dei prossimi Academy Award.
Halfdan Ullmann Tøndel è il figlio di Linn Ullmann, giornalista e scrittrice norvegese che, da bambina, nei primi anni '70, prese parte a due film diretti dal papà Ingmar Bergman e interpretati dalla mamma, Liv Ullmann (Sussurri e grida e Sinfonia d'autunno). Classe 1990, Ullmann Tøndel - che di quei due mostri sacri è dunque il nipote - esordisce al lungometraggio con Armand e fa subito centro: Camera [...] Vai alla recensione »
«Armand ne ha fatta un'altra delle sue» commentano bonari gli insegnanti; ma stavolta Armand pare aver fatto ben peggio di una marachella da cortile delle elementari, e sono convocati a scuola la mamma del piccolo e i genitori del bimbo con cui si è verificato «l'incidente». Parte così una sorta di Carnage claustrofobico ed elegante, scandito in atti come una pièce teatrale (con inattese accensioni [...] Vai alla recensione »
Cosa è vero e cosa è falso? Menzogne e segreti sono il centro del film norvegese in concorso a Un Certain Regard, che parte da un terribile sospetto, gli abusi di natura sessuale denunciati da un bambino di sei anni, Jon, da parte di un coetaneo, Armand. Una tematica esplorata per certi versi nel film Monster di Hirokazu Kore-eda, o in maniera piuttosto infelice in Educazione fisica di Stefano Cipani, [...] Vai alla recensione »