Anno | 2008 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Peter Berg |
Attori | Will Smith, Charlize Theron, Jason Bateman, Jae Head, Eddie Marsan, David Mattey Maetrix Fitten, Thomas Lennon, Johnny Galecki, Hayley Marie Norman, Dorothy Cecchi, Martin Klebba, Akiva Goldsman, Michael Mann, Brad Leland. |
Uscita | venerdì 12 settembre 2008 |
Distribuzione | Sony Pictures Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,37 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 febbraio 2016
Hancock non è il tipo d'uomo che si preoccupa del giudizio degli altri, fino al giorno in cui salva la vita di Ray Embry, esperto di pubbliche relazioni. In Italia al Box Office Hancock ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 12 milioni di euro e 5,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Ha il nome del primo firmatario della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, è nato a Miami, vive a Los Angeles, è alcolizzato, ha superpoteri che non riesce a gestire, è disprezzato dai malviventi e impopolare tra i cittadini, è John Hancock, in arte Hancock. Supereroe inadeguato e imperfetto, Hancock salva la vita a Ray Embrey, dirigente di una società di pubbliche relazioni. Padre affettuoso e marito premuroso, Ray si prende a cuore quel caso super-umano, investendo tempo ed energia per riabilitare l'uomo e riscattare l'eroe agli occhi della comunità. Sospendere l'alcol, radersi la barba, indossare un costume appropriato, atterrare morbido ed elegante sull'asfalto, lodare le forze dell'ordine, compiacere i passanti e soprattutto pagare col carcere i danni procurati ai beni pubblici, sono solo alcune delle buone-azioni che Hancock dovrà mettere in pratica per ottenere l'approvazione dei suoi cittadini. Ma certi vizi, come un passato amore, sono duri a morire.
C'è qualcosa di misterioso e affascinante nel primo terzo di Hancock: malinconia e stupore si allargano silenziosi nelle inquadrature a scoprire una Los Angeles assediata dalla malavita e un supereroe clochard abbandonato su una panchina. John Hancock, supereroe col vizio dell'alcol e dell'esagerazione, non ha il passato "narrativo" degli eroi (s)mascherati della cultura popolare americana (i comics). È il primo eroe di un fumetto che non uscirà mai. È la prima avventura di un supereroe che non ha mai praticato le strisce e non si è mai espresso in "nuvole". Hancock nasce al cinema. Eppure c'è qualcosa di comune, primordiale e riconoscibile tra l'unbreakable di Will Smith e gli altri supereroi. Sono uomini al di sopra di altri uomini, i cui eccezionali poteri diventano allo stesso tempo un dono e una maledizione, lo strumento di una missione divina e la fonte di un'angoscia infinita. Superman è un bambino abbandonato dai genitori su un pianeta sconosciuto, Spiderman acquisisce accidentalmente i suoi superpoteri senza potersene mai più liberare, gli X- Men vivono isolati a causa delle loro mutazioni, Hulk si trasforma in supereroe attraverso frequenti crisi "epilettiche" e Hancock nasce con un grande potere e due biglietti per il Frankenstein ammogliato di Boris Karloff.
Il sospetto del meraviglioso nello squallore della propria vita e l'evento straordinario in un contesto ordinario sono i temi più interessanti del melodrammasupereroico di Peter Berg, che nei rimanenti due terzi atterra rovinosamente come il supereroe sulla Città degli Angeli. Hancock diventa improvvisamente un altro film e poi un altro ancora, perdendo l'equilibrio narrativo fino a non riuscire più a rialzarsi. Tra agnizioni (la scoperta della sua vera identità) e patimenti "crepacuore" (l'amore ritrovato e perduto), la storia di Hancock si fa elementare e cede il passo ad uno stucchevole sentimentalismo: una "principessa" da salvare, che in virtù dei tempi che corrono non si limita a chiamare aiuto ma partecipa attivamente e (super)eroicamente all'azione. Un action minestrone dove il fracasso delle esplosioni e il contorno della vicenda (incarnato da Charlize Theron) diventano le sole cose fondamentali. E il super Hancock-Smith si adegua.
Hancock è un supereroe che ha problemi di alcohol.Nonostante salvi la gente di Los Angeles dai criminali,la sua reputazione è tutt'altro che buona:è politicamente scorretto e arresta creando un sacco di danni alle proprietà altrui.Salverà la vita ad un dirigente,Rey Embrey,che deciderà di sdebitarsi aiutando Hancock a riguadagnare fiducia dai cittadini [...] Vai alla recensione »
Un film che porta all'estremo il concetto mai veramente approfondito nei film basati sui personaggi di Stan Lee dei "supereroi con superproblemi"(se si esclude "Hulk" di Ang Lee),e che riflette con ironia su cosa il cinema-fumetto sia diventato ad hollywood:l'ennesima macchina sfornasoldi,dalle situazioni trite e ritrite senza più un briciolo di originalità.C' [...] Vai alla recensione »
Una uomo, apparentemente, ma con superpoteri, bazzica per tutta Los Angeles ubriaco e sbandato, che tra un danno e l'altro alle strutture pubbliche riesce a mandare al fresco qualche criminale. La gente però lo vede come un pericolo e nessuno lo vuole. Un pubblicitario s'interessa a lui e cerca di insegnargli le buone maniere e il rispetto per gli altri, in modo che la gente cominci a rispettarlo. Vai alla recensione »
Film più che decente e che può fare simpatia a tutti. La sceneggiatura non tocca vette epiche,tuttavia la semplicità che la accompagna non infastidisce. Gran parte del merito va ascritto ai due protagonisti e sopratutto a Will Smith che è nato proprio per ruoli come questo. L'azione e gli effetti speciali non sono affatto disdicevoli e ci scappa anche la risatella [...] Vai alla recensione »
Will Smith interpreta i panni di un supereroe alcolizzato e disadattato, che deve riconquistarsi la fiducia della gente che lo odia per i suoi metodi poco ortodossi. Un film divertente e poco impegnativo, che riesce ad intrattenere per la sua breve durata. Purtroppo gli effetti speciali sono molto altalenanti, alcune parti sono fatte un po' maluccio (tipo il mattarello rotto sulla testa [...] Vai alla recensione »
Ha il nome di un generale nordista della Guerra Civile, poteri che non sa controllare perchè alcolizzato, dice parolacce a non finire, vive come un perfetto disadattato e ha sul groppone denunce su denunce da parte di cittadini stufi, per danneggiamenti vari. Uno così che eroe può essere? Più che altro un eroe da difendere! Altro caso in cui i generi si sovrappongono per un fantacomico riuscito solo [...] Vai alla recensione »
L'ennesimo film su un supereroe, che ha comunque dalla sua l'idea ancora moderatamente originale di concentrare l'attenzione non tanto sulle sue imprese, ma piuttosto sulla sua vita privata, sui suoi problemi e sui suoi rapporti con gli uomini. Temi già visti nella trilogia di Spiderman ed anche in "La mia super ex ragazza", che lo precede di un anno, ma ancora abbastanza accattivanti.
Film irriverente al mondo sei perfetti super eroi. Divertente per certe battute e scene. Forse da rivedere il finale poco ricco di emozioni.
Mi ha fatto piangere dalle risate e dal divertimento,anche se verso la fine ci poteva essere meno sentimentalismo zuccheroso.Suspance ben dosata.
Poteva venirne fuori un film migliore considerando gli interpreti ed il budget! Smith è Hancock, un supereroe con superpoteri, che però non riesce a gestirli adeguatamente, e si ritrova continuamente a combinare disastri, alternando coraggio a incoscienza. Il popolo non gli riconosce nulla, anzi lo considera un pericolo volante e lo stato lo vuole in prigione.
Film tutto sommato godibile e divertente anche se nella prima metà del film abbiamo praticamente il nulla. Un ottimo Smith ed una grande Charlize rendono questo film discreto e poi un pò di botti ed effetti speciali lo portano a "più che" . Peccato per il soggetto che poteva essere secondo me sfruttato meglio.
Un bel film basato sulla storia di un supereroe che si trova in una situazione difficile e che prova a rimettersi sulla giusta via per piacere alla gente, per farsi valere! una storia diversa dalle altre con un modesto cast, in particolare bravissimi Will Smith e Charlize Theron, e con una buona dose di comicità! Colpo di scena inoltre quando si scopre che Charlize è come Hancock! Davvero [...] Vai alla recensione »
"Hancock"di peter Berg(2008)resta, a mio parere, "impigliato"nella volontà di demistificare l'eroe-super-eroe da"cartoon", dove la demisitificazione non va, non può andare fino in fondo, tanto che alla fine, pur se contrastato, spunta il"happy end". non si può deludere troppo un pubblico che aspetta comunque riscatto e positività....il [...] Vai alla recensione »
mi piace Will Smith ed ho comprato il dvd xkè mi piacciono le storie di supereroi. Lo avevo già visto al cinema e mi era piaciuto, ma non ricordavo bene la storia, devo dire che è una storia molto ben costruita il giusto mix fra effetti speciali e buona recitazione non che complicità fra i 2 protagonisti. Devo dire che è da tenere in videoteca e rivedere ogni tanto.
insieme. Bello, soprattutto per la diversità del supereroe. Beccato per certi punti un po' volgari... che però sono fatti apposta per il film.
Will Smith recita nella parte di Hancock,un supereroe alcolizzato.Il supereroe è ritenuto un pericolo per i cittadini di Los Angeles e per questo viene isolato da tutti nonostante egli sia riuscito a far arrestare molti criminali.Il film offre azioni spettacolari e momenti esilaranti,ma il punto debole,a mio parere,è la trama(troppo incentrata sul sentimento dell'amore per un film [...] Vai alla recensione »
un nuovo e divertente supereroe è in città
Carino questo Hancock, supereroe alquanto particolare che si permette di trattare tutti a pesci in faccia; viene rimesso sulla retta via, incontra il suo vero amore, ma è costretto a privarsene. Destino crudele? Può darsi. Film comunque passabile, un 6,5 per la sua comicità. Will Smith può essere impiegato in film migliori, come dimostrato.
Una sceneggiatura orribile, il film annoia dopo neanche 10 minuti, non serve ingaggiare attori del calibro di Will Smith e della bellissima Charlize Theron per rendere un film apprezzabile, loro di certo non posso compiere un miracolo con la loro fantastica interpretazione, attenzione io giudico la sceneggiatura, loro sono assolutamente fantastici, sono riusciti ad entrare perfettamente nella parte. [...] Vai alla recensione »
Finalmente arriva nelle sale la trasposizione cinematografica di un supereroe di quelli poco conosciuti, che sembra voler offrire grande originalità e spettacolo. Con Smith nei panni del ribelle Hancock l'intrattenimento doveva essere assicurato. E invece siamo di fronte alla più grande caduta in basso di questo grande attore che ormai sembra aver messo il successo e la fama davanti al principio [...] Vai alla recensione »
il mio voto e esageratamente elevato....brutto,sciatto,volgare,per nulla innovativo,girategli al largo.
"Hancock" : la paupérisation frappe aussi les super-héros Le spectacle de la destruction des centres-villes américains est devenu si familier et du coup si lassant que l'on sait gré à Hancock (le film et le personnage) de le renouveler, le temps d'une demi-heure de comique de démolition. Au moment où une bande d'odieux malfrats sème la terreur sur les autoroutes de Los Angeles, un gamin tente de [...] Vai alla recensione »
Alcolista, senza un soldo e senza costume. Nel suo nuovo film, Will Smith è un vero fenomeno, soprattutto per i guai che combina. Riuscirà a cambiare grazie a un pubblicitario. Perché da Batman a Spiderman, al cinema gli eroi diventano fragili. Tempi duri per i supereroï. Oggi salvare il mondo non basta più: bisogna anche farlo con stile. E se l'eroe e nero, alcolista e depresso, sa volare ma atterra [...] Vai alla recensione »
Soon into the superhero spectacular “Hancock,” before the machinery has fully kicked in, and the story is still wreathed in blissful ambiguity, you see the star Will Smith sprawled on a Los Angeles bench. Dirty, disheveled, in full distressed costume and character, and within easy sloshing reach of a bottle, he looks lost and alone, much like all the human detritus that washes up in every city and [...] Vai alla recensione »
Would you buy Will Smith as John Hancock, an amnesiac, grab-ass, booze-swilling superhero who flies under the influence and disdains the punk-ass citizens of Los Angeles for thinking he's a superasshole? Trust me, you will. There also exists in L.A. a publicist, Ray Embrey (Jason Bateman), committed to making the world a better place. Now, that's pushing it.
Un paio di settimane fa erano ancora a New York, a rigirare delle riprese in Times Square con qualunque altro film, a sala un mese dal debutto nelle sale per il weekend del 4 di luglio, il classico segnale di un qualcosa elle non va. Ma alla Columbia, che in "Hancock" ha investito 150 milioni di dollari, nessuno sembra preoccupato più di tanto e l'unico interrogativo è se il foro film batterà “Iron [...] Vai alla recensione »
Di Hancock, l'ultimo successo di Will Smith sugli schermi Usa, i giornali hanno parlato in lungo e in largo; ma non hanno detto tutto. Scrive in proposito un critico di Premiere: «Raccontare la trama sarebbe criminale». Accenniamo allora a quello che si può dire senza rovinare la sorpresa. John Hancock è molto diverso dai supereroi che conosciamo: si è ridotto a barbone alcolizzato che per compiere [...] Vai alla recensione »
Where is it written that superheroes have to be selfless? What would happen if an individual with supernatural powers was surly, self-absorbed and acid-tongued? Would he still be a hero? Would people still want him around? "Hancock," the new Will Smith vehicle, asks those smart questions, but after initial moments of success its answers get dumb and dumber.
Ci sono gli eroi ed i supereroi, poi c'è Hancock, che è un vero e proprio un caso a parte. Se conoscete Spiderman, sapete senza dubbio che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, dettaglio che Hancock, sedicente supereroe di Los Angeles, pare proprio ignorare. In effetti Hancock si presenta in modo davvero poco rassicurante per essere un eroe, anzi, per certi versi sembra più un barbone: dorme [...] Vai alla recensione »
Reduci da SpiderMan, Hellboy e Batman, tutti a fare i conti con l’ingratitudine delle masse, ci era venuta a noia la presunta ‘condanna’ dei supereroi: grandi poteri e grandi responsabilità. Era necessaria una salutare scossa di scoppiettanti scorrettezze. Eccola. Arriva Hancock, giustiziere suo malgrado. Uno sboccato ubriacone che nemmeno sa come abbia acquisito i superpoteri (fu la sera in cui vide [...] Vai alla recensione »
Il ruolo, ormai dilagante, dei supereroi nel cinema impone qualche osservazione. A cominciare dal box-office, dove i loro ultra poteri trionfano: tra Batman, Hankock, Hellboy il pubblico americano non ha scelto, li è andati a vedere tutti e tre. Diversissimi per tipologia, i protagonisti dei blockbuster dell'estate hanno, curiosamente, un tratto in comune: per un motivo o per l'altro, i cittadini che [...] Vai alla recensione »
Hancock è stato l'imprevisto blockbuster di quest'estate negli Stati Uniti, e il suo eroe, «per caso» e scurrile, impersonato da Will Smith, ha sconfitto pesantemente, ai punti, la nuova eccentricità «extraterrestra» del collega, rivale e ex principale divo african-american, Eddie Murphy. È piuttosto stupido, il film? Forse. Ma «c'è sempre qualcosa di intelligente in uno stupido film americano, mentre [...] Vai alla recensione »
Crisi di coscienza di un supereroe ubriacone che non si cura del look né di essere inviso alle masse per le montagne di danni arrecate dalle sue imprese. Smith, re del boxoffice, stavolta azzecca anche il film: una rilettura del cinema/fumetto imperante, servita da un copione sicuro su ogni corda, romanticismo incluso. DISCRETO ½ - PER GRANDI PLATEE Da ViviMilano, settembre 2008
Il destino delle uscite in sala italiane spesso è baro. Oggi arriva Piccolo grande eroe, ultimo film da coregista di Christopher Reeve, già Superman, anche nella vita reale, dopo l’incidente ippico che lo inchiodò all’immobilità nel ‘95. Nello stesso giorno esce la sua nemesi, Hancock. Anche lui vola, solleva qualsiasi cosa, salva delle persone. Lo fa, però, saettando sgraziatamente, atterrando pesantemente [...] Vai alla recensione »
Una miscela esplosiva in tutti i sensi quella formata da Will Smith e Charlize Theron, protagonisti di «Hancock», che fanno interagire il loro glamour divistico, il loro sex appeal, ma anche i superpoteri di cui sono dotati i personaggi di Hancock e Mary. Il nuovo Re Mida di Hollywood (attualmente è l’attore più pagato) e una delle attrici più belle e brave della sua generazione riversano un blend [...] Vai alla recensione »
Will Smith sembra un barbone, eppure è un supereroe. Lo cogliamo in stato di assoluta incoscienza, rovesciato su di una panchina di bottiglie di whisky. Ha un cappellaccio di lana calato sugli occhi, la barba sfatta, un rantolo di saliva che schiuma incontrollata dalla bocca. Sicuramente puzza. È assente al suo posto, mentre sull'highway losangelina tre orientali scioccati sparano all'impazzata dai [...] Vai alla recensione »
TWICE in the last month visits to the Sony Pictures lot here went much the same way. The normally efficient guards at the gate struggled with their computers. They were unable, on the first trip, to find a trace of the writer-producer Akiva Goldsman or, on the second, of the actor and director Peter Berg. “Why aren’t these people in the system?” snapped an exasperated young man in the booth on the [...] Vai alla recensione »
Il cielo sopra New York è abitato da un cretino. Non è un angelo poetico ma un supereroe patetico. Si chiama Hancock e tutti lo odiano. Dorme ubriaco sulle panchine, quando vuole salvare una balena affonda una barca e quando un ragazzino lo prende in giro lo lancia nello spazio. Se insegue i criminali, va a sbattere contro i segnali stradali. Questo è il nuovo supereroe yankee.
«El portava i scarp del tennis», diceva Enzo Jannacci parecchi anni fa, cantando le gesta di un senzatetto milanese. Un po' come Hancock (Will Smith), ubriaco e puzzolente supereroe che svolazza nei cieli di Los Angeles, convinto che l'abito non faccia il monaco. Basta salvare le anime in pericolo della metropoli californiana senza porsi il problema del proprio aspetto e dalla propria presentabilità [...] Vai alla recensione »
Il supereroe Hancock sta al supereroe Superman (o a Spider Man) come Shrek sta a Topolino. Come Shrek, Hancock ignora il senso civico e la buona educazione. Anche questo «adorabile» fallito lastrica di buone intenzioni il caos - se non l’inferno - che provoca intorno a sé. Al punto che Los Angeles gli chiede di andarsene e poi lo mette in galera. La trovata del film Hancock di Peter Berg (quello del [...] Vai alla recensione »
Superman (Smith) è incolto, aggressivo, “negro”, d’identità scoperta, vittima di un complesso di solitudine che risale a qualche millennio fa. Manda in galera i cattivi, salva gli innocenti, ma a prezzi altissimi (palazzi sventrati, auto sui grattacieli, treni deragliati) e la città è stufa. La spettacolarità catastrofica con segno inverso e la rozza personalità di Hancock dispongono a divertirsi. Vai alla recensione »