caccianubi
|
martedì 25 febbraio 2014
|
estremo!!
|
|
|
|
Un film allucinato e allucinante sull'avidità e la brama di piacere che può a tratti disturbare i palati più fini, ma che nella sua lunghezza riesce sempre a tenere alta l'attenzione e a rimanere impresso nella mente dello spettatore. Un grande Scorzese ed un ancor più grande DiCaprio... Un film estremo!!
|
|
[+] lascia un commento a caccianubi »
[ - ] lascia un commento a caccianubi »
|
|
d'accordo? |
|
martinatini
|
lunedì 24 febbraio 2014
|
un scorse diverso, travolgente
|
|
|
|
Sono gli anni Ottanta e la storia realmente accaduta è quella di Jordan Belfort 26enne ambizioso che, ancora prima di entrarne a far parte, viene rigettato dalla macchina macina soldi di Wall Street dopo il crollo della borsa. Si rialza, e con le proprie forze fonda la Strattom Oakmont agenzia di brokeraggio con la quale costruisce un impero multimilionario sulla pelle di tanti ingenui finanziatori.
Allucinante e allucinato, affamato di visibilità e visibilmente famelico, il film di Scorsese lascia a bocca aperta, salivazione zero.
Dinamico e spinto fino all’inverosimile verso l’appagamento fisico e mentale di una realtà dedita al denaro prima di tutto, amplificata da una scelta precisa e satura di colori, dialoghi e soprattutto scene deliranti e psicotiche.
[+]
Sono gli anni Ottanta e la storia realmente accaduta è quella di Jordan Belfort 26enne ambizioso che, ancora prima di entrarne a far parte, viene rigettato dalla macchina macina soldi di Wall Street dopo il crollo della borsa. Si rialza, e con le proprie forze fonda la Strattom Oakmont agenzia di brokeraggio con la quale costruisce un impero multimilionario sulla pelle di tanti ingenui finanziatori.
Allucinante e allucinato, affamato di visibilità e visibilmente famelico, il film di Scorsese lascia a bocca aperta, salivazione zero.
Dinamico e spinto fino all’inverosimile verso l’appagamento fisico e mentale di una realtà dedita al denaro prima di tutto, amplificata da una scelta precisa e satura di colori, dialoghi e soprattutto scene deliranti e psicotiche.
Di Caprio si spinge al limite giocandosi il tutto per tutto su un personaggio che lo pone al limite tra il bene e il male, l’elogio e la critica. Un personaggio non facile da interpretare.
Cameo indimenticabile di Matthew McConaughey e schiera di attori giovani e di talento. Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a martinatini »
[ - ] lascia un commento a martinatini »
|
|
d'accordo? |
|
caraste
|
lunedì 24 febbraio 2014
|
anestesia provvisoria
|
|
|
|
Personaggi come Jordan sono dei vortici che trascinano nel proprio mondo con estrema facilità. Dalla tua poltrona assisti a stralci di vita viziosa, piaceri impenitenti ed espliciti, pudore ridotto ai minimi, e lo fai senza battere ciglio, come se stessi guardando un breve spot. Eppure la durata è di gran lunga superiore. Sarà per la leggerezza mai moralista, per la noncuranza del giudizio nei personaggi, ma l'etica si anestetizza e lascia scorrere la storia. Gli occhi così sono appagati da personaggi a loro agio nell'eccesso. Dell'eccesso, però,sembra incompleta l'atmosfera, appena accennata da musiche ben scelte, seppure non sorprendenti. Film come questo meritano l'attenzione di ogni parte del cervello e una colonna sonora più insistente avrebbe aiutato ad elevarlo ancora di più.
[+]
Personaggi come Jordan sono dei vortici che trascinano nel proprio mondo con estrema facilità. Dalla tua poltrona assisti a stralci di vita viziosa, piaceri impenitenti ed espliciti, pudore ridotto ai minimi, e lo fai senza battere ciglio, come se stessi guardando un breve spot. Eppure la durata è di gran lunga superiore. Sarà per la leggerezza mai moralista, per la noncuranza del giudizio nei personaggi, ma l'etica si anestetizza e lascia scorrere la storia. Gli occhi così sono appagati da personaggi a loro agio nell'eccesso. Dell'eccesso, però,sembra incompleta l'atmosfera, appena accennata da musiche ben scelte, seppure non sorprendenti. Film come questo meritano l'attenzione di ogni parte del cervello e una colonna sonora più insistente avrebbe aiutato ad elevarlo ancora di più. Scorsese tiene bene il passo dei tempi moderni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a caraste »
[ - ] lascia un commento a caraste »
|
|
d'accordo? |
|
mattia li puma
|
lunedì 24 febbraio 2014
|
scorse e dicaprio non sbagliano mai : magnifico !
|
|
|
|
La coppia Scorsese / DiCaprio non sbaglia neanche questa volta , ritornando nelle sale , in forma sbagliante . Il regista conosce molto bene il suo pupo , e il suo pupo non delude il suo maestro portando il film (in Italia) primo al box office con un'incasso di ben 3 milioni di euro nel primo weekend di programmazione . "The Wolf of Wall Street" racconta la storia di un uomo , un giovane uomo , Jordan Belfort , che come recita lui stesso , al compimento del ventiseiesimo compleanno guadagnò 49 milioni di dollari , ma con questo , non si accontentò . Ecco allora la parabola ascendente della sua vita , della sua straordinaria vita , che tutti gli uomini , spasimando dietro il maxischermo sognerebberò di vivere .
[+]
La coppia Scorsese / DiCaprio non sbaglia neanche questa volta , ritornando nelle sale , in forma sbagliante . Il regista conosce molto bene il suo pupo , e il suo pupo non delude il suo maestro portando il film (in Italia) primo al box office con un'incasso di ben 3 milioni di euro nel primo weekend di programmazione . "The Wolf of Wall Street" racconta la storia di un uomo , un giovane uomo , Jordan Belfort , che come recita lui stesso , al compimento del ventiseiesimo compleanno guadagnò 49 milioni di dollari , ma con questo , non si accontentò . Ecco allora la parabola ascendente della sua vita , della sua straordinaria vita , che tutti gli uomini , spasimando dietro il maxischermo sognerebberò di vivere .
“ Il protagonista di questa storia mi sembrava un Caligola moderno”, rivela Leonardo DiCaprio paragonando le vicende di Jordan Belfort all’imperatore romano più depravato e folle di tutti i secoli .
Denaro , musica , droga , donne e sesso sono gli ingredienti che rendono un film apparentemente lungo (180 minuti) , coinvolgente , ritmico , e comico , che tiene gli spettatori "incollati" alla sedia . Ma la formula eccezionale , che rende il protagonista affascinante è la sua assoluta onestà a proposito di ogni tumultuoso, drastico evento che ha dovuto attraversare e lo ha fatto a viso scoperto : non ha mai cercato di coprire un suo atteggiamente e non ha mai cercato di difendersi dalle accuse , dei suoi vizi delle sue passione e delle sue follie.
E , in fin dei conti , il fatto di aver pagato un prezzo per tutte le sue azioni , rende "The Wolf of Wall Street " una storia magnifica .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mattia li puma »
[ - ] lascia un commento a mattia li puma »
|
|
d'accordo? |
|
sara kavafis
|
lunedì 24 febbraio 2014
|
un assolo diretto da un grande maestro!
|
|
|
|
"The Wolf of Wall Street", quinta collaborazione tra il regista Scorsese e l'attore Di Caprio, racconta la storia di Jordan Belfort, un broker che negli anni novanta si arricchì con mezzi fraudolenti fondando una società chiamata Stratton Oakmont. Così , in modo del tutto illegale e senza il minimo scrupolo, Di Caprio si costruirà un patrimonio fino a quando un agente dell' FBI scoprirà i suoi giri di soldi e lo costringerà a patteggiare per scontare la pena. Il regista dirige un Di Caprio da Oscar e dalle mille sfaccettature. Vediamo il protagonista nelle prime scene, acerbo del mondo che si nasconde dietro alle azioni," sverginato" dall' ingenuità dei principianti da Matthew McConaughey che, con un indimenticabile canto, lo indirizza nelle vie della cocaina e della "masturbazione" fisica e mentale del successo.
[+]
"The Wolf of Wall Street", quinta collaborazione tra il regista Scorsese e l'attore Di Caprio, racconta la storia di Jordan Belfort, un broker che negli anni novanta si arricchì con mezzi fraudolenti fondando una società chiamata Stratton Oakmont. Così , in modo del tutto illegale e senza il minimo scrupolo, Di Caprio si costruirà un patrimonio fino a quando un agente dell' FBI scoprirà i suoi giri di soldi e lo costringerà a patteggiare per scontare la pena. Il regista dirige un Di Caprio da Oscar e dalle mille sfaccettature. Vediamo il protagonista nelle prime scene, acerbo del mondo che si nasconde dietro alle azioni," sverginato" dall' ingenuità dei principianti da Matthew McConaughey che, con un indimenticabile canto, lo indirizza nelle vie della cocaina e della "masturbazione" fisica e mentale del successo. Leonardo di Caprio , interpreta un Jordan Belfort, affamato di soldi , dipendente dal sesso e da droghe. La sua vita è pura adrenalina del successo, di arrivare sempre più in alto, di guadagnare sempre più denaro. Lo accompagnano giornate frenetiche, irrefrenabili tra un giro di coca, donne e feste dal rumore bombardante. Memorabile la scena in cui, dopo aver abusato di una particolare droga,Di Caprio cade a terra e, quasi privo di sensi, cerca di tornare alla sua macchina strisciando a terra come un serpente utilizzando la forza delle sole braccia. Il protagonista, magistralmente istrionico,ci immerge in un mondo lontano, nella realtà piena di eccessi in cui viveva Jordan Belfort. Scorsese dirige il film in maniera geniale: poteva essere certo raccontato in tanti modi forse più classici. La genialità di Scorsese è stata quella di fare del film come la seconda pelle di quel serpente che strisciava: il film ha un ritmo incalzante, la sceneggiatura colma di parole forti, le scene eccessive, un pò sconvenienti , dove la pudicizia è stata dimenticata. Ma è solo così , che attraverso questo ritmo frenetico e l'alternarsi di sequenze che possiamo definire esagerate, Scorsese ci regala una perfetta simbiosi con la vita di Belfort senza darne alcun giudizio morale! La scena più intensa del film è quando il rumore si interrompe. In un momento di silenzio , Di Caprio, riunisce la sua compagnia per dare le dimissioni( essendo sotto il mirino dell'FBI) ma è l'adrenalina a prendere il sopravvento su di lui e il protagonista annuncia che non lascerà il mondo delle azioni, che per Belfort ( DI Caprio) è la vita stessa. Viene spontaneo e automatico pensare alla somiglianza di Belfort e i protagonisti di "Zero Dark Thirty"e " The Hurt Locker" ( regia di Katryn Bigelow: cos'è la vita senza ADRENALINA?!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sara kavafis »
[ - ] lascia un commento a sara kavafis »
|
|
d'accordo? |
|
l0re000
|
domenica 23 febbraio 2014
|
eccezionale
|
|
|
|
Per un uomo è il film ideale: auto, denaro, donne, droga ed eccessi di ogni genere; impossibile annoiarsi nonostante la durata di 180 min.
Scorsese riesce a rappresentare al meglio la vita di uno dei più grandi truffatori di sempre, Jordan Belfort, interpretato da un eccezionale Leo Di Caprio, anche se il film può considerarsi difficile da digerire per il pubblico femminile data la volgarità.
Film da vedere.
|
|
[+] lascia un commento a l0re000 »
[ - ] lascia un commento a l0re000 »
|
|
d'accordo? |
|
ilaria pasqua
|
venerdì 21 febbraio 2014
|
"di più non basta mai."
|
|
|
|
Jordan Belfort ha un solo desiderio: fare soldi a palate, e quale mestiere migliore se non quello del broker? A Wall Street si sente a casa ma è costretto, per pura sfortuna (o fortuna visto come le cose poi andranno) a ripiegare su altro, ripartendo dal basso. La sua corsa al successo sarà molto rapida e presto avrà abbastanza soldi per aprire un posto tutto suo dove iniziare una nuova attività insieme a Donald, un collega incontrato per caso, che ha in comune con lui un’ambizione smisurata e grande voglia di fare.
[+]
Jordan Belfort ha un solo desiderio: fare soldi a palate, e quale mestiere migliore se non quello del broker? A Wall Street si sente a casa ma è costretto, per pura sfortuna (o fortuna visto come le cose poi andranno) a ripiegare su altro, ripartendo dal basso. La sua corsa al successo sarà molto rapida e presto avrà abbastanza soldi per aprire un posto tutto suo dove iniziare una nuova attività insieme a Donald, un collega incontrato per caso, che ha in comune con lui un’ambizione smisurata e grande voglia di fare.
Quello sarà l’inizio di una rapida ascesa che trasformerà del tutto la sua vita: alcolizzato, cocainomane, Jordan trasformerà il luogo di lavoro in una continua festa, fino a una altrettanto rapida discesa.
Da Martin Scorsese non mi sarei mai aspettata un film del genere, non credevo si sarebbe riuscito a spingere così oltre, è un piacere vedere un regista come lui buttarsi in imprese di questo tipo, superare i confini ancora una volta, cambiando in continuazione registro, genere di film (pur con tutti i richiami ad alcuni suoi classici). Un vero piacere anche se devo dire che Martin Scorsese non sembra nemmeno.
The Wolf of Wall Street è una commedia nera senza redenzione. Una corsa tra gli eccessi del giovane Jordan che sembra perdere il controllo quando ormai ha raggiunto il picco.
E così si passa da una festa all’altra, da un successo all’altro, seguendo l’incredibile ascesa di quest’uomo attraverso la giungla del mondo della finanza, un regno bestiale di cui Jordan, compulsivo, brillante ed estremo, ossessivo, cinico, esuberante, folle, diventerà il solo e assoluto re, il lupo di Wall Street. Il suo piccolo mondo di orge continue e perversioni, unite al vizio del denaro che non sarebbe ottenibile in altra maniera, diviene un circolo vizioso da cui sembra impossibile uscire e da cui non ha nessuna intenzione uscire.
Guida una macchina spinta sempre a duecento all’ora che rischia continui incidenti, che riesce ad evitare quasi per miracolo, sempre al limite, sempre lì lì per distruggere quella macchina e finire per strada con la testa spappolata sull’asfalto. Impossibile fermarsi, perché i limiti non esistono più, non vengono più nemmeno notati. Troppo su di giri, troppo in alto per abbassarsi a guardare giù, le vertigini potrebbero farlo cadere.
Infatti Jordan tira strisce di cocaina per avere la lucidità giusta per cavalcare il mercato a mille, con il suo potenziale che schizza alle stelle, e si imbottisce di sedativi per scendere dalla giostra, riposare, per poi ricominciare. E funziona, funziona molto bene. Fino a quando si continua a correre e a saltare ostacoli, che però di volta in volta si ingigantiscono.
Tutto è in vendita, non solo le azioni, le droghe, ma anche i corpi, le anime, la morale, le amicizie persino. Non c’è niente che fermi Jordan, niente di cui gli importi più del denaro. Lui sa creare bisogni, sa dare illusioni. Ha saputo vendere anche se stesso, a se stesso e agli altri.
Il ritmo del film è a dir poco perfetto, Martin Scorsese segue con un flusso di immagini rapide e un montaggio incalzante e con un cambio continuo di registro, l’autodistruzione di quest’uomo sempre in bilico, senza dare giudizi morali mettendo semplicemente la storia di quest'uomo dall'ambizione infinita che vuole spremere il mondo fino all’ultimo spicciolo, senza nessuno scrupolo e soprattutto senza rimpianti. Così frenetico Martin non lo era da tanto tempo e per la prima volta preme sul pedale del grottesco, ma forse si sarebbe potuto spingere anche un passo più in là, se avesse voluto, per risultare ancora più incisivo e distruttivo.
Jordan è un uomo totalmente impossibile da redimere e che quando cade ha solo un’idea in mente, non riflettere su ciò che ha fatto, pentimento? Figuriamoci, ha solo voglia di rialzarsi, di ricominciare nel tentativo di raggiungere di nuovo quei picchi. Semplicemente un lupo moderno, un divoratore. Nessun trauma infantile, nessun problema di sorta lo ha spinto ad essere ciò che è, non c’è nessuna spiegazione, e nessun tentativo di farci empatizzare con lui, solo la vertiginosa e disturbante ascesa di Jordan Belfort, re ed allo stesso tempo verme ridotto a strisciare in una bella scena del film, vittima delle sue dipendenze, che nello spettatore genera solo amare, e anche divertite, risate.
Leonardo di Caprio è strepitoso in questo ruolo estremo e in un certo senso totalmente nuovo per lui, un vero e proprio re carico di un carisma infinito. Jonah Hill è una perfetta spalla, stessa cosa per il resto del cast, in più c’è anche un gustoso cameo di Matthew McConaughey ormai votato a un certo tipo cinema, per fortuna nostra. La musica c’è ma non troppo, una giusta dose che non sovrasta mai le scene ma le accompagna.
Forse sarebbe dovuto durare una mezz’ora in meno, perché il ritmo forsennato stordisce a un certo punto e la corsa verso l’inferno finisce per ripetersi forse due, tre volte di troppo. È la critica che più spesso gli è stata mossa: la ripetizione. Ma alla fine non è quello lo scopo? Disturbarti fino alla nausea, estremizzando sempre più le situazioni?
In conclusione The Wolf of Wall Street è un film frizzante, eccessivo, forse imperfetto ma coinvolgente, le quasi tre ore di film non si sentono nemmeno, o almeno io non le ho sentite. Una visione distruttiva ed esilarante che non fa rilassare mai e che trascina in quel vortice senza far riprendere fiato. La deriva morale del capitalismo attraverso un uomo, la perversione profonda dell’animo umano, la decadenza e l’autodistruzione, senza nessuna mediazione.
Un mostro sbilenco ma terribilmente affascinante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ilaria pasqua »
[ - ] lascia un commento a ilaria pasqua »
|
|
d'accordo? |
|
hanniballectar
|
giovedì 20 febbraio 2014
|
noioso
|
|
|
|
Il connubio Scorsese/ Di Caprio spesso rappresenta l'apoteosi per i cinefili, considerando i capolavori che hanno realizzato. In questo caso il risultato non è così entusiasmante. Il film racconta la vita eccessiva, da ogni punto di vista, del magnate dell'alta finanza Jordan Belfort. Tratto da un'autobiografia, la pellicola ripercorre tutta l'ascesa professionale e personale del protagonista, se di ascesa si può parlare. Una vita portata all'estremo in ogni aspetto, caratterizzata da cocaina, anti.depressivi, sesso, morfina in cui manca qualunque forma di rispetto per se stessi e per gli altri e in cui il Dio denaro domina il mondo. Tuttavia alla fina, inevitabilmente Belfort rimane solo con una pesante pena da scontare.
[+]
Il connubio Scorsese/ Di Caprio spesso rappresenta l'apoteosi per i cinefili, considerando i capolavori che hanno realizzato. In questo caso il risultato non è così entusiasmante. Il film racconta la vita eccessiva, da ogni punto di vista, del magnate dell'alta finanza Jordan Belfort. Tratto da un'autobiografia, la pellicola ripercorre tutta l'ascesa professionale e personale del protagonista, se di ascesa si può parlare. Una vita portata all'estremo in ogni aspetto, caratterizzata da cocaina, anti.depressivi, sesso, morfina in cui manca qualunque forma di rispetto per se stessi e per gli altri e in cui il Dio denaro domina il mondo. Tuttavia alla fina, inevitabilmente Belfort rimane solo con una pesante pena da scontare. Scorsese è molto bravo a non far emergere il suo giudizio sul personaggio e a raccontarlo per quello che effettivamente è: suferficiale, viziato e cocainomane. Di Caprio da parte sua fa il film con una recitazione spettacolare. Purtroppo il film risulta lento e troppo lungo, rischiando di annoiare lo spettatore con scene ripetitive ed inutili.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a hanniballectar »
[ - ] lascia un commento a hanniballectar »
|
|
d'accordo? |
|
lolio
|
martedì 18 febbraio 2014
|
mi sono annoiato
|
|
|
|
Il film è di una superficialità stupefacente. Un'analisi di una vita sregolata che non emoziona ma lascia indifferente lo spettatore e dunque appare gratuita, ripetitiva, in definitiva noiosa. E' logico che un film del genere aggrava il giudizio perché sembra inutilmente allungato, se fosse stato tagliato un po' forse avrebbe disturbato di meno, anche se il film rimarrebbe non buono. Il primo tempo è una continua ripetizione delle stesse scene, ammetto che sono stato tentato di uscire dal cinema. E al termine non ho visto né sentito un commento positivo da parte del pubblicio che usciva. Da evitare.
[+] mosche bianche
(di fafia61)
[ - ] mosche bianche
|
|
[+] lascia un commento a lolio »
[ - ] lascia un commento a lolio »
|
|
d'accordo? |
|
lolio
|
martedì 18 febbraio 2014
|
mi sono annoiato
|
|
|
|
Il film è di una superficialità stupefacente. Un'analisi di una vita sregolata che non emoziona ma lascia indifferente lo spettatore e dunque appare gratuita, ripetitiva, in definitiva noiosa. E' logico che un film del genere aggrava il giudizio perché sembra inutilmente allungato, se fosse stato tagliato un po' forse avrebbe disturbato di meno, anche se il film rimarrebbe non buono. Il primo tempo è una continua ripetizione delle stesse scene, ammetto che sono stato tentato di uscire dal cinema. E al termine non ho visto né sentito un commento positivo da parte del pubblicio che usciva. Da evitare.
|
|
[+] lascia un commento a lolio »
[ - ] lascia un commento a lolio »
|
|
d'accordo? |
|
|