18a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 152 film. Roma - 18/29 ottobre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un esordio autoriale e divulgativo che è pura emanazione dei codici etici ed estetici della sua autrice. Drammatico, Italia2023. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra. Espandi ▽
Delia è “una brava donna di casa” nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però “ha il difetto che risponde”, in un’epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua “mancanza”. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa. C’è ancora domani è l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è una pura emanazione della sua persona. Il tono è divulgativo, pensato per raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma questo non va a scapito della sua vocazione autoriale. L’aspetto più sorprendente del film è che, di fatto, è un horror, ma raccontato attraverso il filtro gentile della sensibilità di Paola Cortellesi, nel suo stile riconoscibilmente “leggero” che riassume ciò che abbiamo finora appreso di lei: la capacità di parlare di cose serissime rendendole appetibili, il rispetto della propria e altrui dignità. Recensione ❯
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I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. Alcuni funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'…
Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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Un omaggio accorato a Monica Vitti, attraversato da una brezza leggera e da un sottile alito di speranza. Commedia, Italia2023. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna sta perdendo la memoria. Ricostruisce così la sua vita ispirandosi ai film con Monica Vitti. Espandi ▽
Mi fanno male i capelli è il commovente omaggio di Roberta Torre ad una grande attrice, Monica Vitti, che come la protagonista di Alba Rohrwacher ha sofferto di una forma di demenza, perdendosi a sé e al suo pubblico, il quale tuttavia conserva il privilegio di ritrovarla attraverso le sue interpretazioni. È un film sperimentale e accorato, doloroso fin dal titolo (che è una celebre battuta cinematografica della Vitti) eppure attraversato da una brezza leggera, da un sottile alito di speranza. È il ricordo tenero ed elegante di un’artista immortale, ma anche una lettera d’amore a tutti coloro che ogni giorno scordano qualcosa, ma per cui giocare ancora una volta con i ricordi che riaffiorano può voler dire sentirsi di nuovo felici. Alba Rohrwacher fa un lavoro di mimesi straordinario, aiutata anche da una notevole somiglianza fisica con la Vitti, e presta il suo modo di recitare con tutto il corpo a questa metamorfosi, mentre Filippo Timi presta uno strazio profondo e irrinunciabile al suo Edoardo, facendosi assenza per consentire alla presenza di Monica di rivendicare quel po’ di territorio che ancora riconosce. Recensione ❯
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Bilanciata e precisa, un'opera che entra dentro per pungolare a lungo. Azione, Commedia - Finlandia, Italia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I conducenti più economici nel settore dei carri funebri. Espandi ▽
Risto e Arto sono vicini di casa ma non potrebbero essere più lontani di così. La ruota gira per entrambi nel modo più inaspettato quando Risto si ritrova schiacciato dai debiti e ad Arto viene diagnostica una condizione più unica che rara, cioè l'essere dotato di solo il 15% del cervello. Da vicini di casa, Risto e Arto, divengono così una strana coppia di becchini che deve svolgere il lavoro sporco per un'attività illegale molto particolare.
Teemu Nikki continua a macinare film e serie tv senza arretrare di un passo nella costruzione della sua poetica. La morte è un problema dei vivi srotola perfettamente questa formula, forse rinunciando ad un pizzico di troppo di vivace umorismo come della partecipazione più diretta, ancorandosi più all'uomo senza cuore Risto che all'uomo senza cervello Arto.
C'è, insomma, tanta più speculazione in La morte è un problema dei vivi di quanto si possa afferrare distrattamente, e se la cornice intagliata da Nikki è così attraente e fuorviante, tanto meglio perché tutto questo ti entra dentro per poi pungolarti a lungo. Recensione ❯
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Un'opera pacata, romantica e dal gusto retrò che ha come sfondo uno spaccato dell'America di oggi. Drammatico, USA2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza cerca una comunità all'interno di Fremont, una città della Bay Area. Espandi ▽
Piccolo film esistenzialista dalle venature surreali, la quarta regia di Babak Jalali indaga il senso di stasi e lenisce le angosce dell’esperienza umana. Lo fa attraverso la storia di Donya, che nel vissuto autentico dell’attrice principale Anaita Wali Zada mette in risalto il tema dell’Afghanistan, delle difficoltà dell’immigrazione, e dell’ingiusto destino di tante figure che hanno pagato a caro prezzo la loro collaborazione con le forze americane nel corso degli anni. Tutto ciò rimane però sullo sfondo, perché Fremont non è un dramma che prende di petto il reale, e alle amarezze della vita e della Storia preferisce alludere soltanto. Ne esce fuori un’opera pacata dal gusto retrò, fatta di composizioni ordinate e impreziosite da un bel bianco e nero. Al suo cuore c’è un certo romanticismo e una fede incrollabile in un destino migliore, il cammino verso il quale è tappezzato da una galleria di personaggi sempre vividi e ottimisti. Recensione ❯
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Un cinema che cerca strade diverse. Porta in secondo piano la cronaca per fare spazio ai turbamenti dell'adolescenza. Drammatico, Italia2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l'omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha solo vent'anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro. Espandi ▽
Dopo un lungo processo e 22 mesi di prigione, Veronica torna in libertà; è stata infatti scagionata dall'accusa di aver ucciso la madre e il suo amante. Rivede la sua migliore amica Giada e, proprio nella sua prima sera fuori dal carcere, va con lei in discoteca. Sui social escono subito le foto. La ragazza cerca di tornare a vivere una vita normale ma quello che le è successo a ha lasciato dei segni che non si possono cancellare. Ha infatti spesso i giornalisti e i fotografi che la assediano ogni volta che la vedono ed è continuamente osservata se non pedinata, come il giorno in cui è andata al cimitero alla tomba della madre. Assieme a Giada ripercorre tutto quello che è accaduto prima e durante la sera della tragedia, dal rapporto conflittuale con la madre che era spesso severa nei suoi confronti e la svalutava per il suo aspetto fisico, al legame con un padre affettuoso ma assente, fino all'incontro con i ragazzi olandesi della squadra di beach volley che hanno pernottato all'hotel e che lei e Giada hanno frequentato proprio poco prima l'omicidio all'Hotel Holiday. Recensione ❯
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L'incaricato alle vendite di un'agenzia immobiliare deve fare i conti con gli abitanti del palazzo di cui si sta occupando. Espandi ▽
Nel cortile di un condominio borghese di Berlino viene eretto un contenitore nero nel quale prende posto l'incaricato dell'agenzia immobiliare che sta vendendo gli appartamenti del palazzo. Malumori, battibecchi, ripicche tra gli abitanti, che compongono un microcosmo variegato, solo a tratti solidale, più spesso indispettito e sospettoso. L'arrivo della polizia che impedisce a chiunque di uscire fa dilatare la tensione. Recensione ❯
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Una donna decide di cambiare vita e andare a vivere nella Spagna rurale. Non sarà così facile però adattarsi all'ambiente. Espandi ▽
Nat fa la traduttrice e ogni giorno si trova a tradurre le storie tragiche e terribili delle donne immigrate. Stressata, molla tutto e va ad abitare a La Escapa, un paesino della Spagna rurale. La casa è malconcia e fa, letteralmente, acqua da tutte le parti. Il padrone di casa è aggressivo, il vicinato sospettoso, i maschi, in generale, corteggiatori e predatori. Come Andreas, il vicino grande e grosso che si offre di ripararle il tetto. In cambio di qualcosa. Nat, in compagnia di una cagna semirandagia, resiste all'ambiente ed entra nel gioco di una passione ossessiva. Recensione ❯
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I figli di un celebre avvocato intraprendono un loro personale percorso di giustizia. Espandi ▽
Argomento scomodo: l'abuso famigliare e il silenzio. Il belga Joachim Lafosse, al suo decimo lungometraggio, plasma un film sensibile e profondo affidandosi alle sfumate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos. L'equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo venticinque anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia. Recensione ❯
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Una parabola travolgente e carica di tensione. Con una protagonista imperscrutabile che ci ricorda Breaking Bad. Drammatico, Bulgaria, Germania2023. Durata 114 Minuti.
Una donna viene rapinata. Dovrà inventarsi qualcosa per andare avanti. Espandi ▽
Capitolo finale di una trilogia dedicata all’esplorazione del degrado sociale in Bulgaria, Blaga’s Lessons racconta la capitolazione morale di una donna imperscrutabile, splendidamente interpretata dalla star del cinema bulgaro Eli Skorcheva. Il film segue il breaking bad di un’ex insegnante in pensione incapace di sottrarsi alla crudeltà del mondo che la circonda. Portata a dissanguarsi economicamente per acquistare un lotto di terra abusivo dove seppellire il marito e costretta ad arrotondare la sua misera pensione impartendo lezioni di bulgaro, Blaga si trova inaspettatamente risucchiata in un implacabile vortice di violenza. Come una novella Walter White, l’anziana donna è immersa in un contesto sociale in cui sembra impossibile poter vivere un’esistenza dignitosa. La parabola discendente di Blaga ci travolge impetuosamente: l’ottima interpretazione di Skorcheva e il frequente utilizzo della camera a mano contribuiscono infatti ad aumentare il senso di spaesamento e tensione. Il finale, poi, colpisce dritto allo stomaco, lasciandoci inermi e disorientati di fronte all’irreversibilità degli eventi mostrati. Recensione ❯
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Una donna iscrive sui figlio di diciassette anni a un seminario di riconversione sessuale. Espandi ▽
Cubatão, città della regione metropolitana di São Paulo, che si vanta di un primato ecologico ma è tra le più industrializzate del Brasile, sospesa tra il verde della campagna e i fumi della polluzione. Lo skyline contraddittorio di Cubatão domina il secondo film di Carolina Markowicz, e tra le pieghe della città si muovono Suellen, addetta al pagamento del pedaggio sulla trafficatissima autostrada, e suo figlio Tiquinho, diciassettenne appassionato di dive classiche, che si riprende mimando le loro canzoni, indossando golfini rosa e circondato di luci stroboscopiche. Le esibizioni di Tiquinho finiscono on line e Suellen è in imbarazzo, per cui decide di iscrivere il figlio a un seminario di riconversione sessuale. Surreale e quotidiano, un dramma di tutti i giorni intinto nell'ironia. Recensione ❯
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Un insegnante in aspettativa si trova ad avere a che fare con un giovane rom implicato in una rapina. Espandi ▽
Un insegnante di storia che va in aspettativa dopo uno scontro con uno studente e che non crede nemmeno più alla sua missione di insegnante. E un ragazzino rom di quattordici anni che una sera rapina un negozio insieme a due compagni più grandi e viene bloccato, proprio dal professore. Rapporto a due, paziente da una parte, recalcitrante dall'altra. Recensione ❯
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In una Lima malinconica un padre settantenne e tre figli grandi fanno i conti con le rispettive vite. Espandi ▽
Tra la Casta Diva interpretata da Maria Callas e le canzoni di Elvis amate da un barista fanatico, tra il rosso di lampade velate e delle pareti di una stanza da letto e il nero della notte che s'infila in un'auto parcheggiata, nella quale un padre settantenne e tre figli grandi fanno i conti con le rispettive vite: si sviluppa così, in pochi giorni, il girovagare stizzito di Toribio tra caffè, ospedale, farmacia, bordello, ex fidanzate e prostitute, e dei suoi figli, disastrati, bizzarri, umanissimi. Recensione ❯
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La vita di una donna sembra prendere una nuova piega dopo un incontro durante il funerale del fratello. Espandi ▽
Matura londinese single, con una vita famigliare incasinata, Sue passa il tempo tra il suo negozio Sue's Party Palace, le visite alla madre in un istituto e il pub, dove appare all'inizio in giacca di pelle rossa, mentre l'appuntamento della serata le dà buca per telefono. E Sue si sbronza un po'. La sua vita ha una svolta quando, al funerale del fratello, incontra Ron, biker attempato con un eccentrico figlio gay e influencer. Recensione ❯
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Viaggio grottesco non solo nel mondo delle start-up, ma soprattutto nella volatilità e negli imprevedibili mutamenti dei ruoli femminili e maschili. Espandi ▽
Una ragazza, in primo piano su uno sfondo rosso, racconta una storia molto intima e traumatica; due spettatori approvano: Vera e André, compagni nella vita e nel lavoro, sono pronti per presentare la loro start-up per la salute riproduttiva delle donne a "Shake Up", un weekend di ritiro durante il quale i progetti selezionati vengono illustrati a potenziali investitori. Recensione ❯
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