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Michele Placido

Michele Placido è un attore italiano, regista, produttore, produttore esecutivo, scrittore, sceneggiatore, montatore, art director, è nato il 19 maggio 1946 ad Ascoli Satriano (Italia).
Nel 2006 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura al David di Donatello per il film Romanzo criminale. Dal 1976 al 2006 Michele Placido ha vinto 5 premi: David di Donatello (1976, 2006), Festival di Berlino (1979), Nastri d'Argento (1976, 1985). Michele Placido ha oggi 77 anni ed è del segno zodiacale Toro.

La vita di Placido come un 'romanzo criminale'

A cura di Nicoletta Dose

Regista e attore appassionato che ha fatto del carattere viscerale e diretto il suo segno distintivo. Non sempre con grandi risultati, la sua carriera ha preso direzioni diverse, spesso portate avanti con trasporto ed entusiasmo, a volte scivolando in un eccesso di presunzione artistica, altre creando opere di grande respiro, come il suo film più compiuto, Romanzo criminale.

Primi passi al cinema
Cresciuto in una famiglia numerosissima, terzogenito di otto figli, Placido subisce l'influenza formativa di mestieri diversissimi (tra i parenti compare anche un fuorilegge). Sceglie però di dedicarsi al mondo dello spettacolo, seguendo l'inclinazione naturale a recitare: studia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica e debutta a teatro nel 1970, nell' "Orlando Furioso" diretto dal regista Luca Ronconi, poi trasmesso anche sul piccolo schermo. Dopo diverse esperienze in campo teatrale e altre minori in settori estranei al mondo dello spettacolo (sarà anche volontario in una caserma di polizia, preannunciando involontariamente il successo futuro del famoso Commissario Catani de La piovra), lo vediamo anche in televisione a interpretare Il picciotto (1973) di Alberto Negrin. Seguono collaborazioni importanti nel mondo del cinema: recita in Teresa la ladra (1973) di Carlo De Palma, Romanzo popolare (1974) di Mario Monicelli, Mio Dio, come sono caduta in basso! (1974) di Luigi Comencini e Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio. L'incontro con Giuliano Montaldo si rivela fortunato e Placido diventa il protagonista assoluto di L'Agnese va a morire (1976), seguito poi dal dramma erotico Kleinhoff Hotel (1977) di Carlo Lizzani, film pretenzioso che viene equilibrato dal successivo ingaggio, la commedia Casotto (1977) di Sergio Citti.

La fortuna de La piovra
La sua filmografia è una delle più ricche e variegate degli attori italiani: alla fine degli anni Settanta lavora con i fratelli Taviani ne Il prato, con Luigi Zampa nella commedia sexy Letti selvaggi, nuovamente con Lizzani in Fontamara e con Bellocchio in Salto nel vuoto. Si fa notare anche all'estero, soprattutto in Francia e Germania, dove lavora con il regista Walerian Borowczyk in Lulu e Ars amandi - L'arte di amare e con Benoit Jacquot, accanto a Isabelle Huppert in Storia di donne. Nel 1983 arriva la grande occasione, quella che lo rende popolare e famoso in tutta Italia: chiamato da Damiano Damiani (con il quale aveva già lavorato ne L'uomo in ginocchio), è il commissario di polizia Cattani de La piovra, fortunata serie televisiva che ha emozionato gli spettatori televisivi per molti anni.

Il passaggio alla regia

Ormai consolidato il successo, viene ingaggiato per ruoli sempre più difficili e complessi: il primo di una lunga serie è il professore di Mery per sempre (1989) di Marco Risi, seguito qualche tempo più tardi dalla vibrante interpretazione di un bieco affarista in Lamerica (1994) di Gianni Amelio. Tra questi due ruoli fondamentali per la sua carriera, trova tempo e modo per mettersi alla prova nel campo della regia: nel 1990 esordisce con Pummarò, film sulle difficoltà di integrazione sociale degli immigrati in Italia. Due anni dopo cambia genere e sceglie toni più leggeri per la realizzazione de Le amiche del cuore (1992), di cui è regista e interprete, ma è solo una parentesi perché riprende subito ad interessarsi al cinema d'inchiesta, da lui tanto amato: è Giovanni Falcone nel film omonimo di Giuseppe Ferrara, dirige poi Un eroe borghese (1995) e soprattutto Del perduto amore (1998), ritratto di una dolce e coraggiosa insegnante che cerca di ribellarsi al maschilismo del paesino meridionale in cui vive.

Interpretazioni misurate
Nel 1999 ritrova Marco Bellocchio che lo inserisce nel cast de La balia e, più tardi, anche Mario Monicelli, uno dei registi che lo ha iniziato al mondo del cinema, che lo vuole nella commedia Panni sporchi (1999). In veste d'attore lo vediamo anche in Un uomo perbene (1999) di Maurizio Zaccaro e al fianco di Laura Morante nel brioso Liberate i pesci (2000) di Cristina Comencini. Dopodichè ritorna a lavorare per un periodo in televisione, nello sceneggiato Padre Pio tra cielo e terra (2000) e nell'interessante ricostruzione de Il sequestro Soffiantini (2002) diretta da Riccardo Milani che lo richiede anche al cinema per l'intenso film Il posto dell'anima (2003), denuncia amara e puntuale dell'abuso di potere delle multinazionali.

Cadute di regia, grandi ruoli da attore
Amante della letteratura e delle storie d'amore romantiche e passionali, si dedica alla realizzazione de Un viaggio chiamato amore (2002), incentrato sulla figura del poeta tormentato Dino Campana e della travagliata storia con Sibilla Aleramo. Da regista prosegue il suo personale viaggio nel mondo dell'anima con l'inguardabile Ovunque sei (2004), con Stefano Accorsi e la figlia Violante Placido, concentrato di banalità e pochezza stilistica da dimenticare. Come attore invece, non sbaglia un colpo; nel giro di pochi anni colleziona una serie di film molto importanti per la storia del cinema italiano. Prima compare ne L'odore del sangue (2004) di Mario Martone, nel 2006 è in Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi e ne Le rose del deserto di Monicelli, e infine è un volgare chef in Commediasexi (2006) di Alessandro D'Alatri. Verace e insensibile ne Il caimano (2006) di Nanni Moretti, è più interessante il suo personaggio ne La sconosciuta (2006) di Giuseppe Tornatore.

La grande epopea di Romanzo criminale
La sorpresa del nuovo millennio è senza dubbio Romanzo criminale (2005), scritta assieme a Rulli e Petraglia e diretta da Placido con grande maestria. Realizza un film all'americana, con un ottimo cast di attori, scoprendo lati nascosti della capitale, indagando negli angoli bui della storia. E se come regista firma la sua opera più compiuta, come attore non azzecca un film: lo troviamo nel confuso SoloMetro (2006) di Marco Cucurnia, nel demenziale 2061 - Un anno eccezionale (2007) di Carlo Vanzina e ne Il sangue dei vinti (2008) di Michele Soavi. Ritrova il gusto con i film successivi, con la misurata interpretazione de L'ultimo padrino (2007) e in Piano, solo (2007) ma anche in Aldo Moro - Il presidente (2008) e nel piccolo gioiello Focaccia Blues (2009) di Nico Cirasola. Ormai esperto nel ritrarre con efficacia le pagine della storia italiana passata, firma la regia de Il grande sogno, film sulle contestazioni studentesche del '68. Ma non smette di recitare, così è uno dei protagonisti di Oggi sposi (2009) di Luca Lucini, al fianco di Luca Argentero.

Una nuova sfida con le gesta del bel René
Nel 2010 arriva per lui un'altra importante sfida: trasporre sul grande schermo la vita e le gesta di Renato Vallanzasca, il bandito - oggi in prigione - che negli anni Settanta, a capo della banda della Comasina, terrorizzò Milano con rapine, sequestri, omicidi ed evasioni. Il 6 settembre 2010 Vallanzasca - Gli angeli del male è stato presentato fuori concorso alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove, seppur accompagnato da qualche polemica, è stato accolto positivamente dal pubblico. Il successivo film come regista è un polar girato in Francia intitolato Il cecchino (2012), con Mathieu Kassovitz e Daniel Auteuil come protagonisti. Torna al cinema con un film tratto da un testo teatrale di Pirandello, La scelta, interpretato da Ambra Angiolini e Raoul Bova. Con Ambra lavorerà nuovamente nel 2016 nel progetto 7 minuti.

Recenti ruoli da attore
Due dei suoi ultimi tre film da attore sono al servizio di Giovanni Veronesi. È un padre malfidato in Genitori & figli:) Agitare bene prima dell'uso (2010), e replicherà la collaborazione col regista in Manuale d'amore 3 (2011). Sempre in ambito di commedie, viene da diretto da Neri Parenti in Amici miei - Come tutto ebbe inizio. Nel 2012 è il politico corrotto e triviale protagonista della commedia di Massimiliano Bruno Viva l'Italia, oltre a prender parte al cast del film del suo aiuto regista (per Romanzo criminale) Toni Trupia: Itaker - Vietato agli Italiani. Reciterà anche per Alessandro Gassmann in Razzabastarda e per Marco Ponti in Io che amo solo te e La cena di Natale. Nel 2020 Massimo Venier lo dirige invece in Odio l'estate. Regista del documentario collettivo sulla pandemia Covid Isolation e del film evento L'ombra di Caravaggio (2022), con protagonista Riccardo Scamarcio, nel 2022 partecipa come attore al film di Riccardo Milani Corro da te.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 2022), 113 min.
Drammatico, (Italia - 2022), 115 min.
Drammatico, (Italia - 2022), 122 min.
Commedia, (Italia - 2022), 103 min.

News

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