Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Giuseppe Tornatore |
Attori | Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Clara Dossena, Pierfrancesco Favino Piera Degli Esposti, Alessandro Haber, Margherita Buy, Angela Molina, Nicola Di Pinto, Paolo Elmo, Simona Nobili, Elisa Morucci, Giulia Di Quilio, Pino Calabrese. |
Uscita | venerdì 20 ottobre 2006 |
Tag | Da vedere 2006 |
MYmonetro | 3,13 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 aprile 2018
Storia di Irena, donna ucraina emigrata in Italia con un tragico passato e un solo bel ricordo: un malinconico amore. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto 3 Nastri d'Argento, ha vinto 4 David di Donatello, Il film è stato premiato a Roma Film Festival, In Italia al Box Office La sconosciuta ha incassato 3,9 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Di Irena non si sa molto, solo che è arrivata in Italia dall'Ucraina. O forse è tornata, dopo alcuni anni, per chiudere un conto. Con l'aiuto di un portinaio interessato (Haber), trova lavoro presso la famiglia Adacher, una coppia di orafi con una figlia affetta da una cronica incapacità di difendersi. Irena si occupa della piccola, la conquista e le insegna a reagire. Sembra cominciare a trovar pace, ma ecco che si ripresenta il male che ha deciso del suo passato e che ha le sembianze dell'aguzzino Muffa (Placido).
La Sconosciuta di Giuseppe Tornatore arriva a quasi sei anni di distanza da Malena. Il regista di Bagheria ha avvolto il tournage nel mistero, assicurandosi che nessuno parlasse o sapesse nulla del film che preparava. Scopriamo ora che questo mistero prosegue e oltre, svelandosi solo poco alla volta, in un racconto che interseca piani temporali diversi, come avveniva in uno dei suoi precedenti e migliori lavori, Una pura formalità, col quale condivide anche un ribaltamento finale d'effetto. Meno enigmatico, più chabroliano nel suo inserire la protagonista come un detonatore d'esplosivo all'interno di una famiglia borghese, il film ha il grande pregio di presentarsi più secco e nudo degli altri, spoglio d'enfasi espressive e non costruttive.
Un cast di attori noti -Favino, Gerini, Degli Esposti, Buy, Molina- vortica senza protagonismi attorno alla "sconosciuta" Xenia Rappoport, interprete russa di scuola teatrale, cuore e corpo del film, che sulla sua figura si regge senza barcollare. La schiavitù sessuale delle ragazze che entrano nel nostro paese dalla frontiera orientale non è qui materia da denuncia sociale ma sfondo di un incalzante thriller psicologico macchiato di orrore che ci aggancia fino agli ultimi minuti, quando fa capolino qualche inquadratura troppo lunga, sussulti di sentimentalismo che, in coda, non inquinano ormai più.
Certo l'immaginario di Tornatore circa le compravendite sessuali, le scale a chiocciola e i soldi sporchi non è estraneo all'influsso delle immagini di altri maestri, ma tuttavia il film trova una sua identità precisa e incisiva e un'atmosfera che deve tanto alla luce mitteleuropea di Trieste. L'emozione nasce dalla centralità di Xenia/Irena, dalla forza di un personaggio femminile che cerca di riconquistare un pezzo della sua vita e della sua femminilità che le è stato rubato con il ricatto e la violenza. Nell'inquadrarla, nel seguirla, nel calibrare il proprio ritmo sul suo respiro sospeso dalla paura, Tornatore dà prova di riuscire a nascondere, per una volta, i virtuosismi della macchina da presa e a farli sparire dentro la storia che racconta, a tutto vantaggio del godimento dello spettatore.
La sorpresa stupenda è una grande attrice che si affaccia sul proscenio internazionale ,Ksenia Rappoport , russa, bella , espressiva dalle grandi doti artistiche ; La conferma è Tornatore , potente incisivo ,scenografico, profondo,drammatico, articolato. Sullo sfondo di una Trieste prevalentemente lugubre e notturna , si consuma la storia di un dramma di una [...] Vai alla recensione »
Una giovane donna ucraina cerca lavoro come domestica. Attraverso l'aiuto del portiere di un palazzo, riuscirà a muovere i primi passi all'interno di un piano ben stabilito per cercare di entrare nella casa della famiglia Adacher. La giovane ucraina conserva infatti dentro di se terribili e inconfessabili segreti. Un film duro e coraggioso allo stesso tempo che prende di petto una questione [...] Vai alla recensione »
Sarà per l'argomento crudo ed ahimè molto attuale(Le donne ridotte in una vera e propria schiavitù) , sarà per le musiche del nostro "vantotuttoitaliano" Morricone, sarà per la fotografia(gustata fotogramma dopo fotogramma).. sicuramente è per questo mix che per tutta la durata del film ho avuto la pelle d'oca! Secondo il mio parere in questa [...] Vai alla recensione »
Una donna dal passato oscuro e violento, alla ricerca di qualcosa di molto importante che è stato perduto, con il solo bagaglio di un amore scomparso... Uno dei più bei film di Tornatore che dimostra la sua bravura in ogni pellicola. Ksenia Rappoport recita meravigliosamente con un realismo impressionante. Film stupendo e assai consigliato.
L’incipit scimmiotta Eyes Wide Shut. Li maschere fredde e anonime scatenavano identità sommerse e pulsioni primordiali, qui maschere ugualmente alienanti nascondono identità superflue perché al servizio di corpi perfetti e intercambiabili. L’inizio è laconico,accattivante, ambiguo. Di quelli che catturano. D’improvvisò però veniamo informati [...] Vai alla recensione »
La schiavitù sessuale delle ragazze che entrano nel nostro paese dalla frontiera orientale fa da sfondo al film fino al colpo di scena finale, degno dei migliori thriller dei grandi gialli. L'interpretazione della protagonista (Xenia) è fluida, anche se, volendo trovarci un difetto, un po' troppo lineare. Ma è la mano del regista che dà a questa pellicola [...] Vai alla recensione »
Il film tratta in maniera efficace il tema della schiavitù sessuale delle ragazze che entrano nel nostro paese dalla frontiera orientale fa da sfondo al film fino al colpo di scena finale, degno dei migliori thriller dei grandi gialli. L'interpretazione della protagonista, Irene (Xenia) è intensa e fluida, anche se, volendo trovarci un difetto, un po' troppo lineare, [...] Vai alla recensione »
L'accoppiata Tornatore-Morricone tutta made in Italy è artefice di un grande successo cinematografico, scandito da un ritmo incalzante, scene travolgenti che rapiscono lo spettatore, portandolo a riflettere sulla piaga della prostiuzione e della violenza sulle donne, ma non meno sul tema della maternità e dell'amore incondizionato verso i propri figli.
Un film sincero, ma anche un film abile. Un film che vuole comunicare, ma anche abbindolare. C’è un sentimento forte: la maternità. C’è una grande attrice: Xenia Rappoport. C’è l’abilità con cui è stato costruito: l’atmosfera di mistero, con cui lentamente il film si disvela.
Film drammatico, concreto nella trama, recitazione ed espressione.Brava l'interprete principale per una storia di oggi che sembra vera.Complessivamente simpatico film drammatico.Voto 7
Alcuni difetti in questo film vanno sottolineati, quali la musica fin troppo ossessiva di Morricone e un Placido orrendamente ridicolo. L'intreccio della trama è efficacissimo e l'attrice protagonista colpisce per la sua triste bellezza e bravura. Ma spesso gli attori si trovano fin troppo sopra le righe, quasi il regista abbia avuto il dubbio di non creare abbastanza tensione.
C’è un genere di film che, comunemente, viene denominato “dell’orrore”; vi invito a controllare sul vocabolario la definizione di tale termine e poi a chiedervi se possa essere applicabile anche in questo caso. E’ comunque ovvio che la domanda sia retorica perché il pensiero di una donna che viene ingravidata al solo ed unico scopo di procreare una creatura messa al mondo per essere venduta al miglior [...] Vai alla recensione »
Pare s'imponga il dibattito: La sconosciuta è un Tornatore "minore" oppure no? Il "ritorno" di Peppuccio non appartiene all'anima kolossal della sua sensibilità (La leggenda del pianista sull'oceano, il progetto dell'assedio di Leningrado) ma a quella ricercatrice, sperimentatrice di Una pura formalità, il suo sottovalutato film con Depardieu e Polanski interpreti.
Il maestro è tornato. E in grande stile. A cinque anni di distanza dalla sua ultima e non del tutto convincente fatica filmica, Malena, Giuseppe Tornatore - premio Oscar per Nuovo cinema Paradiso - presenta in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il suo nuovo film, La sconosciuta, (distribuito da Medusa a partire da domanO, accolto da un lungo applauso.
Torna Giuseppe Tornatore, dopo cinque anni trascorsi a preparare un grande film inattuato sull'assedio di Stalingrado: La sconosciuta, interpretato da un cast di attori bravi oltre che dalla protagonista Ksenia Rappaport, è un melodramma realizzato con uno stile nuovo molto interessante. Se la storia è antiquata, la responsabilità non è di Tornatore, pure soggettista e sceneggiatore, ma della realtà: [...] Vai alla recensione »
Una donna tutta sola. Irena, lo sguardo spaesato, arriva in una città del Nord carica di un passato terribile, che riemerge in rapidi, angoscianti flash. È lei la Sconosciuta raccontata da Giuseppe Tornatore. Perché si aggira come un cane bastonato? Perché sceglie di abitare proprio in quel grande appartamento, con vista su un pa1azzo signorile? E, soprattutto, da dove vengono tutti i soldi (troppi, [...] Vai alla recensione »
Giuseppe Tornatore alla Festa di Roma. II riservatissimo cineasta sembrava il meno indicato ad un palcoscenico simile. Un colpo importante, sottolineato dall'irrituale presenza nella conferenza stampa dei presidente Goffredo Bettini. Evento speciale, dicono le malelingue fuori dalla sala, possibile solo perché a differenza di Venezia la rassegna capitolina il pacchetto Medusa lo ha accettato in blocco. [...] Vai alla recensione »
With "The Unknown Woman," writer-director Giuseppe Tornatore ("Cinema Paradiso") has combined two familiar themes -- the horrendous fate that has beset many women from the former Soviet bloc in their flight to the West, and the nanny who seems disturbingly obsessed with her young charge. Sweet, however, are the uses of melodrama in the skilled hands of Tornatore, for he transcends the lurid and the [...] Vai alla recensione »
Cosa cerca quella giovane donna ucraina (la "sconosciuta" attrice russa Xenia Rappoport) che dalla finestra di fronte osserva una ricciuta bambina di cinque anni (Clara Dossena) e i suoi turbolenti genitori (Claudia Gerini e Pierfrancesco Favino)? Perché, una volta sfuggita a un passato sordido e violento, è disposta a dividere il proprio salario con il portinaio dello stabile pur di lavorare come [...] Vai alla recensione »
Se quello che tutt'oggi risulta ancora essere il capolavoro di Peppuccio Tornatore, Nuovo Cinema Paradiso, è la rappresentazione di un magico empireo aggrovigliato in meravigliosi ricordi cinefili e d'infanzia e Una pura formalità riproduce un immaginario Purgatorio. La sconosciuta si cala senza remore in un malato e putrido Inferno. Una sorta di chiusura di un'ideale trilogia in cui passati e presenti [...] Vai alla recensione »
L'inizio de La sconosciuta è misterioso, coinvolgente, di ispirazione hitchcockiana, ambientata in una irriconoscibile Trieste. La protagonista, Irena (Ksenia Rappoport), è raccontata fra presente e flashback, e lo spettatore la segue sulle scale, negli appartamenti, nelle sue paure. L'ansia di Irena è anche la nostra quando il montaggio diventa frenetico, il suo passato sempre più inquietante, diventa [...] Vai alla recensione »
Giuseppe Tornatore’s sleazy Hitchcockian thriller, “The Unknown Woman,” keeps you glued to the screen despite your increasingly nagging doubts about its integrity. Just under two hours, sumptuously photographed in noirish shades and slathered in spine-tingling music by Ennio Morricone, it twists every which way to sustain suspense until the final frame.
Giuseppe Tornatore riprende la parola. Dopo sei anni di silenzio perché il suo film precedente, Malèna, risale al 2000. Un silenzio che gli ha giovato, non perché avesse bisogno di meditare sul cinema, un campo di cui sa tutto, ma perché gli ha permesso di studiare certi suoi indirizzi, individuare bene le sue mete e, soprattutto, decidere, intellettualmente e sentimentalmente, dove sarebbe riuscito [...] Vai alla recensione »
Per alcuni è l'unico regista italiano noto a livello internazionale, per altri offre un'immagine dell'Italia banale e da cartolina. Mltto amati dal grande pubblico, i suoi film non di rado fanno storcere il naso alla critica. Stiamo parlando di Giuseppe Tornatore che, a sei anni dal parziale insuccesso di Malena, si ripresenta con un film drammatico destinato quasi certamente a far discutere.
Una parata di giovani nude coperte solo da una maschera sfila davanti a un osservatore nascosto. Una donna scava a mani nude in una immensa discarica a cielo aperto. Due uomini mascherati da Babbo Natale pestano selvaggiamente una donna nella notte mentre cade morbida la neve. Una pioggia di banconote si rovescia improvvisa dal soffitto. Un'altra donna inciampa e rotola lungo uno scalone a spirale, [...] Vai alla recensione »
Era uno dei film italiani più attesi dell'anno. Non si può dire che non si sia fatto notare. La sconosciuta, nuova opera di Giuseppe Tornatore a quasi 6 annidi distanza da Malena, è il classico film da dibattito post-cinema. Ve ne accorgerete quando uscirà (venerdì prossimo, distribuito da Medusa). E un film che non può lasciare indifferenti. Leviamo il dente: a noi è sembrato bello solo per un' ora, [...] Vai alla recensione »
Nuovo cinema inferno. È La sconosciuta di Giuseppe "Peppuccio" Tornatore, ieri in anteprima alla Festa di Roma e da domani nelle sale italiane, sei anni dopo Malèna, il penultimo lavoro del regista siciliano premio Oscar nell'89 per Nuovo cinema Paradiso. Un film attesissimo, quindi, di questo autore colto e popolare, versato nell'affabulazione poetica di storie molto diverse, sempre capace di colpire [...] Vai alla recensione »
Molto si potrebbe perdonare a La sconosciuta (Italia. 2006, 118'). Con spirito di sacrificio, in platea si arriverebbe addirittura a prender per buono questo racconto inverosimile di una storia vera. Il mondo è zeppo di incongruenze. Perché dovrebbero fare eccezione le sale cinematografiche? Tuttavia, come Massimo Troisi assicurava delle vie del Signore, anche quelle della sopportazione critica possono [...] Vai alla recensione »
Commovente, anche nel senso tragicamente e ironicamente celebrale dei termine, sostantivo. Quello della "commozione cerebrale". La sconosciuta di Giuseppe Tornatore (esce domani, in 300 copie), infatti, non è un film intellettuale, anzi, evita di cadere nel facile cliché letterario russo in agguato, vi dominano personaggi abietti, sentimenti e risentimenti a tinte forti, cupe, schiarite da un ginepraio [...] Vai alla recensione »