Titolo originale | Romanzo Criminale |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia, Gran Bretagna |
Durata | 152 minuti |
Regia di | Michele Placido |
Attori | Stefano Accorsi, Kim Rossi Stuart, Anna Mouglalis, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Gianmarco Tognazzi, Elio Germano, Francesco Venditti, Toni Bertorelli, Donato Placido, Chiara Francini, Antonello Fassari, Roberto Infascelli (II), Brenno Placido, Stefano Fresi, Giorgio Careccia, Gigi Angelillo, Franco Interlenghi, Massimo Popolizio, Chiara Alberti, Claudio Amato, Marco Bauccio, Claudio Bonivento, Roberto Brunetti, Claudio Coen, Bruno Conti, Alexander Brooks, Eleonora Danco, Giancarlo De Cataldo, Michael David Fitzpatrick, Emiliano Giuliani, Nicolò Malfatti, Daniele Miglio, Antonino Milana. |
Uscita | venerdì 30 settembre 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,19 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 novembre 2018
Dal best seller di Giancarlo De Cataldo, Michele Placido dirige la storia della banda della Magliana che imperversava a Roma negli anni 70 e 80; con lui il meglio degli attori italiani in circolazione. Ha vinto 5 Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 14 candidature e vinto 8 David di Donatello, In Italia al Box Office Romanzo criminale ha incassato 4,9 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Il Libanese ha un sogno: conquistare Roma. Per realizzare quest'impresa senza precedenti mette su una banda spietata ed organizzata.
Le vicende della banda e dell'alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandi) si sviluppano nell'arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell'Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti anni '80 e di Mani Pulite poi. Per tutto questo tempo, il commissario Scialoia dà la caccia alla banda, cercando contemporaneamente di conquistare il cuore di Patrizia, la donna del Dandi.
Tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo il film di Michele Placido si rivela come la sua opera più compiuta e più complessa sul piano stilistico. Il regista/attore è riuscito a realizzare una fusione agile (e non fa pesare le due ore e mezza di proiezione) tra il suo cinema di impegno civile, il livello della ricostruzione anche cronachistica e (cosa che sembrava ardua considerato l'esito in particolare del suo ultimo film) il versante letterario. Narrazione pura, storia patria e caratteri ben delineati ma mai stereotipi danno luogo a un film "all'americana" nel senso non deteriore del termine. Questi piccoli delinquenti feroci che sono riusciti a terrorizzare Roma per anni finendo poi invischiati in trame più grandi di loro vengono seguiti con finezza psicologica e con grande attenzione anche sul piano lessicale. Sono 'veri', in qualche momento possiamo anche quasi 'capire' il perché del loro agire ma Placido non li 'giustifica' mai. In questo aiutato da un gruppo di protagonisti tutti assolutamente adatti alla parte assegnata. Con, in più, una dark lady interpretata da Anna Mouglalis vero perno dei rapporti tra il mondo dei 'buoni' (Scialoia) e quello di coloro che buoni non saranno mai perché costantemente spinti da quello che il loro socio mafioso definisce un 'sentimento nobile': la vendetta.
Trasposizione cinematografica del romanzo di Giancarlo De Cataldo e della storia della roma criminale degli anni 80 il film in questione è un prodotto mediocre figlio di uno stile cinematografico appena sufficiente come la regia e di corrispondenze ai fatti di cronaca quasi inesistenti. Partiamo da un presupposto: io regista decido di mettere in pellicola la storia della banda della magliana, [...] Vai alla recensione »
Sicuramente uno dei migliori film italiani degli ultimi anni diretto da un bravissimo attore che si è confermato anche ottimo regista. Il cast formato da tutti i migliori attori giovani del nostro cinema diretti con maestria,ritmo e caratterizzazioni nette danno all'atmosfera della storia la giusta tensione che non ti permette mai di annoiarti perchè estremamente coinvolgente. [...] Vai alla recensione »
Sentiamo sempre criticare il nostro cinema italiano,quasi sempre meritatamente,ma quando un bravo regista come Placido,riesce a mettere in scena un ottimo film ,integrando al meglio i nostri migliori attori nazionali in una storia ,che ripercorre le nefandezze della banda che terrorizzo'la nazione in quegli anni, che scorre sciolta , con un 'ottimo ritmo narrativo,violente [...] Vai alla recensione »
Erano gli anni 70,quegli anni in cui la malavita della banda della magliana terrorizzo' Roma con le sue violenze e i suoi soprusi.Michele Placido dirige un film straordinario tratto dal libro di Cataldo,dove viene anche aiutato dalla produzione inglese e francese.Dunque le cose sembra che si facciano in grande,gli attori sono ottimi e la pellicola scorre linearmente senza pause ne rallentamenti.La [...] Vai alla recensione »
Michele Placido, insieme agli sceneggiatori Rulli e Petraglia (La meglio gioventù, Le chiavi di casa), è stato accusato di aver tentato di fare il verso a "Quei bravi ragazzi", film cult di Scorsese, sul mondo delle bande (in quel caso mafiose) e dei relativi rapporti di "fratellanza" al loro interno. Ci sentiamo di prendere le distanze da un accostamento di [...] Vai alla recensione »
Film che si rifà all'omonimo libro. A mio avviso è stato preparato e girato discretamente. Mi sono molto piaciuti gli attori che hanno interpretato i ruoli come Favino, Rossi Stuart, Santamaria e Accorsi. In particolare Accorsi è sempre bravo a tenere il ritmo dei dialoghi e a interpretare egregiamente i personaggi che gli sono attribuiti.
Ottimo film sulla criminalità, questo di Placido. Tutti i personaggi principali hanno un fascino particolare e non li dimenticheremo facilmente,quindi un plauso anche agli attori. Forse si poteva fare qualcosina in più sul Commissario Scialoia che sembra farsi trascinare troppo dagli eventi e spesso soffre di inutili isterismi.
ROMANZO CRIMINALE (IT, 2005) diretto da MICHELE PLACIDO. Interpretato da PIERFRANCESCO FAVINO, KIM ROSSI STUART, CLAUDIO SANTAMARIA, STEFANO ACCORSI, RICCARDO SCAMARCIO, JASMINE TRINCA, ANNA MOUGLALIS, ROBERTO BRUNETTI, ELIO GERMANO, ANTONELLO FASSARI, STEFANO FRESI, FRANCESCO VENDITTI, GIORGIO CARECCIA, TONI BERTORELLI, ROBERTO INFASCELLI, MASSIMO POPOLIZIO, DONATO PLACIDO, LESLIE CSUTH, [...] Vai alla recensione »
Michele Placido nel 2005, mise in scena il romanzo dello scrittore-magistrato De Cataldo che collaborò anche alla sceneggiatura, lavorando insieme allo stesso Placido e con l'aiuto di Petraglia e Rulli. IL romanzo narra delle imprese scellarate e crudeli della Banda della Magliana e dei suoi componenti. De Cataldo, durante la stesura, prese spunto dagli incartamenti dei processi ai quali [...] Vai alla recensione »
La Banda della Magliana incide sulla storia italiana degli anni '70-'80 in modo significativo e violento, creando un nuovo impero nella Capitale, di cui si assiste passivamente la nascita, l'espansione e la decadenza. Qui la vera storia viene romanzata quasi eccessivamente, mantenendo intatti pochi fatti, accompagnati da efficaci scene d'epoca, come il ritrovamento del corpo di Moro [...] Vai alla recensione »
L'AMBIENTAZIONE "MONNEZZARA" ANNI 70/80 DELLA (ROMA CRIMINALE , SEMO GENTE DE BORGATA)STILE "TOMAS MILIAN" E'FATTA MOLTO BENE,LA REGIA DELLA "PIOVRA" M.PLACIDO E'SCORREVOLE E VELOCE ,MOLTA AZIONE MA ANCHE TANTA ANALISI DI OGNIUNO DEI PERSONAGGI,SE DEVO DARE UNA CORONA X LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE NON POSSO XCHE',ME NE SERVONO DUE,(UNA X IL LIBANESE/FAVINO E L'ALTRA X IL FREDDO/ROSSI STUART.
Placido gira in grande stile questo gangaster-film. Inquadrature dettagliate nei minimi particolari. Non si può negare che qualche idea è decisamente copiata a film americani molto serrati in questo genere. La scena iniziale ricorda molto quei bravi ragazzi. Ma prendere spunto da altri film è normale l 'importante è che si mantiene alto lo spessore artistico, come in [...] Vai alla recensione »
E' una storia di criminalità storica tipicamente italiana che michele placido racconta quasi con pudore lasciando intravedere un pò di umanità e sentimento tra i personaggi, nota amara ma utile alla fase narrativa che così funziona meglio, come avrebbero funzionato meglio alcuni interpreti secondari se fossero stati doppiati da veri attori, poco credibile, secondo me, [...] Vai alla recensione »
azzecattissime le tueosservazioni e coincido in toto. e speriamo che qualche altro cervello simile a quello di Michele Placido sia in incubatrice, per rinverdire un po il deserto di AUTORI attualmente in Italia
Placido ricostruisce , a modo suo , la Roma criminale a cavallo tra gli anni 70' e 80' ; lo fa con bravissimi attori italiani , quello che mi è piaciuto di più è stato Kim Rossi Stuart che ( dal mio punto di vista ) insieme a Claudio Santamaria sono stati i migliori come espressività nella recitazione. Mi ricorda vagamente Quei Bravi Ragazzi ma in questo film si [...] Vai alla recensione »
Dopo qualche anno ho deciso di rivedere Romanzo Criminale.Michele Placido in genere lo preferisco più come regista che attore.Qui dirige in un modo impeccabile un cast eccezionale: Accorsi, Favino, Rossi Stuart, Santamaria, Scamarcio, J. Trinca, E. Germano e Tognazzi.Una delle vicende più enigmatiche della storia italiana viene resa con una abilità tale da trasfigurare i personaggi reali della Banda [...] Vai alla recensione »
Dopo qualche anno ho deciso di rivedere Romanzo Criminale. Michele Placido in genere lo preferisco più come regista che attore. Qui dirige in un modo impeccabile un cast eccezionale: Accorsi, Favino, Rossi Stuart, Santamaria, Scamarcio, J. Trinca, E. Germano e Tognazzi. Una delle vicende più enigmatiche della storia italiana viene resa con una abilità tale da [...] Vai alla recensione »
Uno dei film peggiori mai visto prima! Scene troppo veloci. Peccato perche' Favino e' uno dei migliori attori italiani del momento. Magistrale interpretazione in IL TRADITORE e HAMMAMET. qui pessimo, poco impegnato e scarsamente riuscito. Capolavoro assoluto invece la serie che giudicherei la piu bella serie italiana mai vista. Uno di quei appuntamenti quitadiani fissi nel mio salotto.
Adoro il genere e non capisco perché con così tanto materiale a disposizione , in quasi tre ore di film, si sono ridotti a parlare solo di amore e sentimenti... La love story del Freddo con la ragazzina perbene , il triangolo tra il Dandi, la Prostituta e il Commissario, la gelosia del Libano per l'allontanamento dell'amico...Sullo sfondo le stragi, i brigatisti gli anni di piombo e la massoneria. [...] Vai alla recensione »
Ottima trasposizione cinematografica del romanzo. Ottima prova attoriale. Un film indimenticabile. Per chi ama le storie di malavita.
Pierfrancesco Favino. Claudio Santamaria. Kim Rossi Stuart. Già uno solo di questi tre nomi mi avrebbero convinto a vedere un film. Tutti e tre insieme, mi hanno fatto correre al cinema. Tratto da un grandissimo romanzo, che io ho amato, Romanzo criminale è un piccolo capolavoro. Michele Placido ha saputo raccontarci dei protagonisti, tenendo comunque sempre presente il fatto che si stava [...] Vai alla recensione »
Semplicemente un capolavoro. Film bellissimo, cast fantastico dura anche troppo poco per come potrebbe essere ulteriormente sviluppata trama e personaggi. Niente a che vedere con la serie che è piuttosto mediocre.
Da vedere. La storia bellissima e gli attori tutti di prima scelta.
Siamo sull'onda dello stile gangster americano con ulteriori evidentissimi scoppiazzamenti qua e la, Scorsese e Tarantino su tutti. Attori non all'altezza e tanta ma tanta pesantezza di fondo. Ottima ricostruzione storica, buona fotografia ma nient'altro. 2 stelle e mezzo!
CIAO TUTTI COME SAPETE MI SONO APPENA ISCRITTO DEVO DIRE CHE è UNA COSA MERAVIGLIOSA E SONO UN FANS MALATO DI ROMANZO CRIMINALE E DEVO DIRE CHE LA VERITà SUL ROMANZO E QUELLO DALLA SERIE DI ROMANZO CRIMINALE E NON IL FILM. SE VEDETE BENE NEL FILM MUOIONO TUTTI INVECE LA REALTà E CHE SONO ANZIANI MA TUTTI VIVI TRANNE CHE IL DANDI. QUINDI LA VERA STORIA E LA SERIE DI ROMANZO CRIMIMALE.
Presto il mondo non sarà più diviso dal Muro, dice un “servitore dello Stato” al commissario Scialoja (Stefano Accorsi), verso la fine di Romanzo criminale (Italia, Francia e Gran Bretagna, 2005, 150’). Allora, prosegue, io sarò superfluo, perché non ci sarà più da difendere la democrazia. E intende: perché non ci sarà più motivo di agire nell’ombra, di mentire, di creare e inquinare prove, di uccidere [...] Vai alla recensione »
«Chi sono il Libanese, il Freddo, il Dandi, il Nero? Quattro disgraziati che invece dì andare a lavorare preferiscono fare i ladri, sono personaggi tutt’ altro che positivi», sintetizza Kim Rossi Stuart - lui è il Freddo - alla presentazione di Romanzo criminale, uno dei titoli più attesi della stagione, tratto dal best seller di Giancarlo De Cataldo, regia di Michele Placido.
Si capisce che Walter Veltroni e Francesco Rutelli, sindaco ed ex sindaco di Roma, abbiano voluto vedere in anteprima (separati, naturalmente) Romanzo criminale di Michele Placido, che evoca senza mai nominarlo un fenomeno delinquenzìale tipicamente romano, mix di delitti, politica, estremismo di destra e servizi segreti dominante nella capitale dal 1977 aI 1992.
Ci sono degli strani tic, e degli strani modi oggi per parlare di cinema, di libri, di musica. Il tic è sempre sintetizzabile in una domanda che si fanno tutti, senza distinzione. E che ci si fa a vicenda: «ti è piaciuto?». E a questa domanda si risponde con una frase di solito altrettanto concisa, che ovviamente implica un giudizio: molto, moltissimo, abbastanza, per niente.
Poteva, doveva intitolarsi Italian tabloid il romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo, anche se lo scrittore-magistrato avrebbe preferito La spartizione, non fosse stato per Piero Chiara. Ma il paragone con James Ellroy rischiava di essere pericoloso. E il rimando a una controstoria del nostro paese, forse, troppo didascalico. Chissà che invece non sia stata l’assonanza con un film, Romanzo popolare [...] Vai alla recensione »
È uno dei film più attesi della stagione autunnale. Probabilmente, ed è quello che sperano i produttori, il film italiano dell’anno. Per trama, attori, costi e anche per le polemiche innescate prima ancora di essere visto. Esce oggi a Roma (e in tutta Italia in 300 copie come un blockbuster americano) Romanzo criminale di Michele Placido, tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo (un magistrato prestato [...] Vai alla recensione »
Scene selvagge di vita italiana. Anni bui, anni terribili quelli che fanno da sfondo a Romanzo criminale, che Michele Placido ha tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo. Ascesa e caduta di un gruppo di giovani criminali romani, pronti a tutto: tre capi, Libano, il Freddo e Dandi, insieme dall’adolescenza, decisi a prendere in mano il giro che conta davvero, quello della droga.
Questa storia l’hanno raccontata Giovanni Bianconi nel libro Ragazzi di malavita, poi il giudice Giancarlo De Cataldo con il bestseller Romanzo criminale e Carlo Lucarelli nelle sue appassionate ricostruzioni televisive. Il film, che nasce dal romanzo di De Cataldo, anche collaboratore alla scrittura accanto alle star Rulli e Petraglia, doveva inizialmente essere La peggio gioventù, di Marco Tullio [...] Vai alla recensione »
Il Male, si sa, è seduttivo. E i grandi malvagi, soprattutto al cìnema, più che orrore esercitano fascino. Non c’è dubbio, dunque, che quello di Romanzo criminale - il libro di Giancarlo De Cataldo, liberamente ispirato alle terribili gesta compiute fra il ‘77 e il ‘92 dalla famigerata Banda della Magliana - fosse un soggetto «naturalmente» cinematografico.
Il libro di Giancarlo De Cataldo Romanzo criminale è lungo 628 pagine e reca, nel risvolto di copertina, i nomi di 71 personaggi «principali». La prima cosa da dire sul film Romanzo criminale, sceneggiato da Stefano Rulli e Sandro Petraglia assieme al regista Michele Placido e allo stesso De Cataldo, è che per arrivare alla durata di 140 minuti i quattro hanno fato i salti mortali.
Il cinema italiano quando sa imporsi. Un regista tra i più validi, Michele Placido, due sceneggiatori «principi», come Stefano Rulli e Sandro Petraglia, un produttore come Riccardo Tozzi, degli interpreti come Kim Rossi Stuart e Stefano Accorsi. Radunati attorno a un libro di Giancarlo De Cataldo, Romanzo criminale, sceneggiato anche dal suo autore.
Trama: Roma, 1977. Tre giovani delinquenti (Il Libanese, il Freddo, il Dandi) con l’aiuto di altri giovani criminali sequestrano e uccidono un miliardario. Con i soldi del riscatto entrano nel traffico dell’eroina. Nasce così la banda della Magliana, che fino al 1992 imporrà a Roma e dintorni la sua legge criminale. Le forze dell’ordine, impegnate nella lotta al terrorismo, inizialmente la sottovalutano. [...] Vai alla recensione »
Quindici anni di gesta criminose raccontati a passo di carica. Quindici anni di spaccio, rapine, sequestri, ammazzamenti, regolamenti di conti, intrecciati alle trame più oscure del nostro passato recente (il sequestro Moro, la strage alla Stazione di Bologna) e ripercorsi zigzagando spericolatamente fra azione e mélo, servizi deviati e coltellate in pancia, immagini del Tg e ricordi d’infanzia.
L’appuntamento col film italiano più atteso della stagione, è per il 30 settembre, quando Romanzo criminale dilagherà su trecento schermi. Tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, il giudice romanziere che ne ha scritto la sceneggiatura insieme a Stefano Rulli e Sandro Petraglia, è diretto da Michele Placido, che alla stesura del copione ha solo “collaborato” perché, dice: «Sono un pessimo [...] Vai alla recensione »
C’era una volta in Italia. Max, Noodles e Cockeye diventano il libanese, il freddo e il dandy. «Favole, solo favole», risponde il Freddo al commissario Scialoja durante un duro interrogatorio. Ma loro (e noi) sappiamo che favole non solo. Dal timone di De Cataldo, Placido - in collaborazione con Rulli & Petraglia e dello stesso autore del libro - sceglie dalla straripante mole di materiale vero e falso [...] Vai alla recensione »
Prima le cose belle. Tutta la prima parte, la più veloce e ricca delle tre che compongono il film, ovvero la storia del Libanese (poi il testimone passa al Freddo, e dopo ancora al Dandi). La recitazione di Pierfrancesco Favino, il più bravo – e l’unico che non dimentica di avere un corpo – in un film dove tutti gli attori (forse strapazzati dal regista, finalmente!) lavorano meglio del solito.
Il film c'è: scolpito e incalzante, acceso da squarci visionari eppure concentrato nell'iperrealismo delle scene. Poi ci sono un mare d'imperfezioni, le forzature superflue e la deriva di un intento che si vuole «antagonista» e risulta solo approssimato e velleitario. Michele Placido si conferma regista votato all'azione pura e negato al contrappunto poetico-politico, ma, vivaddio, Romanzo criminale [...] Vai alla recensione »
E se Romanzo criminale fosse un po' il nostro Ocean's Eleven? Prendete il manifesto, molto cool, con i sette protagonisti - tutti bei volti dell'italico star-system - in posa, su fondo rosso: chi in piedi, chi seduto, a restituire un impianto corale che promette emozioni forti, per la serie sesso & pistole. Di sicuro non è un caso che, secondo solo a La tigre e la neve di Benigni, Romanzo criminale [...] Vai alla recensione »
Dopo la brutta accoglienza della stampa a Venezia lo scorso anno per il suo bellissimo Ovunque sei, Michele Placido ha rinunciato alla platea del Lido per lanciare direttamente nelle sale e al pubblico il suo nuovo film. Un’operazione niente affatto facile per un cineasta italiano, perché il libro di Giancarlo De Cataldo (628 pagine di pura azione scritte da un “magistrato scrittore”) è molto diverso [...] Vai alla recensione »
Raccontare l’epopea appassionante di un gruppo di malavitosi, nati e cresciuti in una periferia della capitale, e arrivati, di crimine e crimine, a far parte dei segreti più oscuri della storia d’Italia fra il ‘77 e il ‘92. Descrivere le loro vite scellerate, i punti deboli e le efferatezze, i baratri di violenza e gli attimi di smarrimento, attraverso quella che, secondo lo sceneggiatore Sandro Petraglia, [...] Vai alla recensione »
«Mi hanno detto "Prendi il meglio". E io l'ho fatto». Orgoglioso come sempre, questa volta soltanto sfiorato da qualche polemica per presunta scorrettezza politica (sia da destra che da sinistra: il massimo per un autore!), Michele Placido presenta così lo straordinario cast degli interpreti di Romanzo criminale, il suo nuovo film (tratto dall'omonimo best seller del magistrato-scrittore Giancarlo [...] Vai alla recensione »
A malapena coperta da un abitino di lamé azzurro, spacco profondo, tacchi altissimi, Anna Mouglalis ha la bellezza della perdizione. Parrucchiere e visagista le sono addosso. «Basta col trucco! Ma che è, la Madonna di Loreto? Sta da tre ore in un locale pieno di fumo, deve essere un po' sfatta!» urla Michele Placido incollato al monitor. Intanto quei bravi ragazzi della banda cantano Figli delle stelle [...] Vai alla recensione »
Un Romanzo criminale che è romanzo fino a un certo punto. I criminali sono quelli della banda della Magliana, i “re di Roma” negli anni sete tanta e pur concedendo parecchio all’avventura poliziesca, il film non si discosta granché dell’identikit dei reucci della mala e dalla cronaca delle loro gesta principali, incluse quelle compiute per conto della mafia e della eversione.
Ci volevano baldanza ed energia sintetica per mettere le mani nel materiale ribollente e fluviale di Romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo, edizioni Einaudi. E cioè la storia riveduta e rimpolpata (bulli, pupe e gangsterismo) della Banda della Magliana, quella che, come ci spiegano gli esperti “non fu mai una vera banda perché non ne ebbe le rigide gerarchie” (per la cronaca del reale leggere Ragazzi [...] Vai alla recensione »
Dopo l’imbarazzante Ovunque sei (2004), alla sua ottava volta dietro la macchina da presa, Michele Placido manifesta l’ambizione di confrontarsi con celebri saghe criminali del passato (Il padrino, Quei bravi ragazzi), con cui tuttavia Romanzo criminale presenta analogie superficiali. All’attore/regista pugliese non interessa infatti replicare i sintagmi narrativi e stilistici dei crime movies americani, [...] Vai alla recensione »
Nel `66 l'inquinamento consumistico delle borgate romane era riuscito. Mentre i palazzinari saccheggiavano suburbi, piccoli pugilotti crescevano, Caradonna pagava, Almirante proteggeva, Andreotti usava... Non si sa mai, caso mai i comunisti avessero alzato troppo la cresta e le ragazzette le gonne e il livello d'autonomia. Purtroppo quella «modernità perversa» non arrivò fino al punto da travestire, [...] Vai alla recensione »