Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Giampaolo Morelli |
Attori | Giampaolo Morelli, Laura Adriani, Giovanni Esposito, Ciro Priello, Fabio Balasso Michele Placido. |
Distribuzione | Vision Distribution |
MYmonetro | 2,80 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 novembre 2022
Un'action comedy condita da situazioni esilaranti e rocambolesche, guidata da due personaggi agli antipodi, un influencer e un intellettuale.
CONSIGLIATO SÌ
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Nel mondo è successo un fatto triste: uno strano virus invece di attaccare gli esseri umani si è abbattuto sulle piante di canapa. La marijuana è così estinta, e con lei sembra esser venuta meno anche la spensieratezza delle persone. Le statistiche parlano chiaro, i suicidi sono decisamente aumentati, come nota un giornalista mandato a intervistare Natan, influencer di 40 anni decisamente vanitoso. Ed ecco che nascosta nel giardino di quest'ultimo spunta fuori una pianta di marijuana, ultimo esemplare maschio del pianeta. Un'idea s'affaccia repentina alla mente dell'influencer, che mette su un'improvvisata banda sgangherata: occorre trovare un'esemplare di pianta femmina, così da diventare gli unici produttori al mondo di "Ganja", nonché salvatori della felicità delle umane genti.
Falla girare è un film che ha il pregio di farci sorridere (affare non da poco) ma che avrebbe dovuto affidarsi ancor di più all'inutilità sacra della gag, lasciando andare a briglia sciolta i suoi interpreti.
Dopo il debutto alla regia con 7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli torna dietro la macchina da presa con Falla girare - The last joint. L'attore napoletano interpreta un personaggio molto simile all'Ispettore Coliandro che lo ha portato alla fama, e cioè Natan l'influencer e accanto a lui chiama Ciro Priello e Fabio Balsamo dei The Jackal, Laura Adriani, il comico Giovanni Esposito e Michele Placido. Tutti insieme formano un ottimo gruppo per questa commedia d'azione, ma è proprio sulla definizione di Falla Girare che occorre fare un ragionamento. Sì perché Morelli trova la notorietà nel 2006 con L'ispettore Coliandro, delizioso film tv ideato da Carlo Lucarelli e diretto dai Manetti Bros., sovrani della riscoperta dei film di genere in Italia, dall'action, all'horror, fino al musical, o meglio, alla sceneggiata napoletana. Ogni puntata di Coliandro infatti era allegramente colorata di riferimenti a generi ben precisi: i polizieschi italiani con il buon Tomas Milian ad esempio e ovviamente i classici di Clint Eastwood nei panni dell'ispettore Callaghan, per cui Coliandro aveva una vera e propria ossessione.
Ecco, si vede che il mondo da cui viene Morelli, volto del cinema italiano fra i più interessanti, è quello di chi ama divertirsi coi generi e Falla Girare è un gran mix: c'è il romantico, l'action condito da arti marziali, il comico, la spy story, e specifici riferimenti ad una certa cinematografia situata al di fuori dello Stivale. Ci si trova un po' di tutto: di nuovo Milian, Bruce Lee, Ocean's Eleven e perché no, spostandoci in Inghilterra un accenno a Funeral Party (una scena per l'esattezza sembra esserne un chiaro richiamo, ma non vogliamo spoilerarvi niente).
Però ecco, forse il primo reference è Come ti spaccio la famiglia di Rawson Marshall Thurber, e quindi tutto quel tipo di commedie d'oltreoceano come anche l'incredibile Una notte da leoni, Parto col folle o Trafficanti. Non a caso sembra annidarsi proprio qui la crepa di Falla Girare, a cui non chiediamo assolutamente di scordare la propria italianità e quindi il suo esser debitore alla commedia italiana. Come non pensare agli sgangheratissimi Soliti Ignoti o a Operazione San Gennaro?
Però di essere un po' più coraggiosa sì, di scordare un po' di struttura e lasciare che i suoi ottimi interpreti vadano più a briglia sciolta glielo chiediamo. Perché nel seguire un po' troppo il bisogno rassicurante dello schema, il film ci fa sorridere certo, ma non è d'impatto, non ci delizia con l'inutilità sacra della gag, che forse è ciò che ha dato a Smetto Quando Voglio la sua forza e meritata fama, con quel pene disegnato in faccia ad Edoardo Leo, totalmente fine a se stesso.
Certo, in Falla Girare le gag non mancano, ma ne vogliamo di più e di più volgari anche, senza paura di lasciarsi andare; anche perché ci sembra che gli spettatori, dopo anni di piattaforme che di commedie americane scoppiano, siano più che pronti alla gag irriverenti...alle giraffe decapitate di Una notte da leoni 3, per esser più precisi. Ma che sia a modo nostro ovviamente, più per
rinnovarci che per snaturarci, ne siamo perfettamente in grado. E questa non vuole essere una critica, più un'osservazione, perché anche se a Falla Girare chiediamo qualcosa di più, comunque apprezziamo il fatto che ci faccia sorridere, che di questi tempi non è poco.
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Un influencer, un giornalista, un fornitore di droga, una poliziotta, un padre dinosesto e un disabile formano una sgangherata squadra che cerca di salvare la marijuana dall' estinzione, facendo unire la pianta di sesso maschile con quella di sesso femminile ( conservata in una riserva botanica del Vaticano ), anche se riescono nel loro intento, vengono imbrogliati dal padre disonesto [...] Vai alla recensione »
Divertente! Originale, scorrevole, intelligente, ben recitato e ben fatto! Finalmente un film di questo genere che non è la solita volgare cialtronata. Complimenti Morelli, fanne un altro!
Merita 4 stelle. Divertente, scorrevole, intelligente, ben recitato e ben fatto! È raro trovare un film di questo genere che non sia la solita volgare cialtronata! Complimenti Morelli, fanne un altro!!
Inizio sempre di piu' ad apprezzare questo tipo di film fatti con pochi mezzi, alla buona ma con un buon ritmo, tecnicamente sullo stile Vanzina esecutivamente.Meno mezzi, piu' idee.Oppure: poche idee ma buone.Complimenti.
Non si nasconde più Giampaolo Morelli. Il suo è un cinema sempre più teso tra Napoli ed il pop americano, meticcio, sfacciato. Lo ha dimostrato già bene Sette ore per farti innamorare, giocoso ibrido tra il melò ed il cinema di Curtis e Stoller ma lo esplicita ancora meglio Falla girare, che non ha paura di far saltare il banco fin da subito con una coraggiosa premessa antiproibizionista.
Che succede quando la marijuana scompare dal pianeta e l'unico esemplare di piantina rimasto in vita viene casualmente trovato da un influencer (Giampaolo Morelli), seguito milioni di followers e da un giornalista (Ciro Priello) che lo dovrebbe intervistare? Da questo presupposto nasce la storia del film Falla Girare, diretto dallo stesso Morelli e disponibile in esclusiva su Prime Video.
Parallelamente a una carriera di attore segnata soprattutto dalla notorietà conquistata con la celebre L'ispettore Coliandro, e alle esperienze da sceneggiatore a fianco dei Manetti Bros. (l'ultima con l'irresistibile Song'e Napule, del 2014), Giampaolo Morelli aveva fatto il salto dietro la macchina da presa circa due anni fa, con la rom-com 7 ore per farti innamorare.
"Falla girare", nel senso della cannetta d'erba, ma non dite al vicepremier Matteo Salvini che dal 25 novembre, su Prime Video, c'è una commedia impastata di marijuana che potrebbe andargli di traverso. Qualcuno ricorderà. Era il maggio 2019 e l'allora ministro dell'Interno scandì a "Otto e mezzo", in mezzo a tante altre cose da "nuovo sceriffo in città", quanto segue: "Mi hanno suggerito, e lo farò, [...] Vai alla recensione »
A due anni dallo scoppio della pandemia da COVID-19 che nel marzo 2020 aveva arrestato l'uscita in sala del suo esordio 7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli torna a dirigere se stesso (in un film, aperta e chiusa parentesi, che di sale ne ha viste pochissime, giusto per il tempo di obliterare il cartellino prima di migrare sul piccolo schermo) e soprattutto a fare i conti con un virus.