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Ultimo aggiornamento venerdì 16 settembre 2016
Due amici ventenni decidono di sfruttare un'iniziativa governativa per fare i soldi e godersi la bella vita. Ma la situazione gli sfuggirà di mano. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Trafficanti ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,3 milioni di euro e 879 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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David Packouz sbarca il lunario facendo il massaggiatore, a Miami, dopo che gli sono andati male una serie di affari. Efraim Diveroli, invece, il suo migliore amico degli anni di scuola, ha un conto in banca a sei zeri. Quando la moglie rimane incinta, David accetta l'offera dell'amico di diventare suo socio, niente meno che nella vendita internazionale di armi. È l'era di George W. Bush e il governo, per rispondere alle accuse di favorire pochi soliti clienti, apre le porte delle aste sui contratti militari anche ai piccoli commercianti. Efraim e David sono piccoli ma spregiudicati quanto basta e cominciano ad accapararrarsi un contratto dietro l'altro. Almeno fino a quando non tentano il passo più lungo della gamba.
Todd Phillips, regista di amicizie maschili e personaggi dalle idee che superano di gran lunga l'opportunità della loro messa in pratica, ha visto giustamente nella storia vera di David e Efraim un boccone adatto al suo palato. L'avventure surreale di due poco più che ventenni che hanno convinto il Pentagono di poter armare l'intero esercito americano in Afghanistan, senza la minima cognizione di politica internazionale e, in fondo, senza il minimo scrupolo, era stata raccontata da Guy Lawson in un articolo su Rolling Stone (Arms and the Dudes) e, stando alle parole di Packouz, assomigliava ad una bravata, qualcosa che non sarebbe durato per sempre ma che suonava come un'occasione imperdibile. Phillips, dunque, adotta questo preciso punto di vista e accompagna l'ignaro David e il più folle Efraim in quello che appare il paese dei balocchi.
Il ritorno del regista in quel di Las Vegas, dove lui stesso ha fatto fortuna con la trilogia di Una notte da leoni, è un momento emblematico: travestiti in giacca e cravatta, i due ragazzotti di Miami Beach approcciano il più grande mercato mondiali delle armi come fosse il Comic-Con e il loro lavoro come una puntata milionaria alla roulette. Quando qualcuno domanda loro per cosa sta la sigla della Società, A.E.Y., Efraim afferma a cuor leggero che non sta per niente, "non vuol dire nulla, ma sembrava professionale". Questo è ciò che ha visto Todd Phillips: una storia che "sembrava un film", un'avventura fuori misura, dove la realtà interrompe ad un certo punto, al fischio di pallottole vere, a turbare l'estasi di due giovani sbronzi (non solo di alcool ma soprattutto di soldi).
Meno divertente delle precedenti scorribande di Phillips nel cinema demenziale, Trafficanti lascia che a parlare il linguaggio della commedia siano i corpi e le interpretazioni di Jonah Hill e Miles Teller, mentre tra le righe fa emergere una critica più esplicita del solito del mix che lega stupidità e avidità. In questo modo, però, il tono si intorbidisce; i suoi personaggi non sono più simpatici, colossali idioti, ma portano in loro una dose di furbizia di segno negativo (Diveroli in particolare, l'altro è santificato a vittima), mentre scrittura e regia non sono abbastanza strutturate per reggere l'ibrido tra dramma e commedia, e il film perde leggermente quota, atterrando più indietro rispetto a dove avrebbe potuto arrivare.
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Due ragazzi, sfruttando i bandi pubblici messi online dall'esercito degli Usa, diventano in breve tempo due affermati trafficanti d'armi. Da una storia vera. Meglio non dare troppi dettagli sulla trama perchè proprio su questo si basa il film. O per meglio dire: si basa sul fatto che gli assurdi eventi narrati sono realmente accaduti.
Certamente non è un film che sarà ricordato nel tempo, ma, se pensiamo che è tratto da una storia vera, invita a riflettere sul tema della guerra e della vendita delle armi. Due giivani sbandati ottengono commesse dallo stato americano fino ad avere la possibilità di vendere milioni di munizioni con guadagni stratosferici: la cosa ha dell' incredibile , ma [...] Vai alla recensione »
Da massaggiatore per ricchi signori e trafficante di armi c'è un bel salto, soprattutto quando si è poco più che adolescenti, ma è questo che accade al protagonista del film. Ho iniziato a guardarlo con molte riserve, ma poi mi sono ricreduto. Il film è imperfetto, non sfrutta le potenzialità della trama e i personaggi sono un po' semplificati, quindi [...] Vai alla recensione »
Todd Phillips propone storie con un taglio personale, riconoscibile. Perfino anche quando si tratta di personaggi stranoti e che hanno delle proprie caratteristiche irrinunciabili, come Joker. Sebbene si senta una certa influenza di Martin Scorsese, come accaduto anche nella pellicola dedicata a quest'ultimo.Infatti, anche in Trafficanti le (dis)avventure dei due protagonisti scorrono con lo stesso [...] Vai alla recensione »
il film diretto da Todd Phillips (regista del successivo Joker) racconta la storia vera e incredibile di 2 ragazzi David Packouz (Miles Teller) ed Ephraim Diveroli (Jonah Hill) che formando la compagnia AEY e verificando su un sito internet pubblico le richieste di equipaggiamenti militari degli USA, prima acquistano migliaia di pistole Beretta per poi rivenderle agli Stati Uniti durante la guerra [...] Vai alla recensione »
All’inizio del film veniamo a sapere che la divisa e le armi in dotazione di ogni soldato statunitense costa ben 17.500 dollari, calcolando che solo in Iraq sono passati almeno due milioni di soldati ci possiamo rendere conto di quanto possa far guadagnare una guerra. A metà del film i due protagonisti si trovano a Bagdad e vanno a ritirare dei soldi in un deposito in cui sono imballati [...] Vai alla recensione »
Ironico e divertente, si raccontano le avventure di due squinternati trentenni e di una folle vendita internazionale d'armi. Dalle ammiccanti luci di Las Vegas alle aride terre del medio oriente, passando per la fredda ed inospitale Albania, la vera storia del fantomatico duo è narrata con avvincente vena comica, misurate sequenze d'azione, un calibrato turpiloquio ed un'incalzante colonna sonora. Vai alla recensione »
Recensione con spoiler! Essere il massaggiatore delle persone più benestanti di Miami non è sicuramente il sogno di un ventenne che ha tutta la propria vita davanti. Neanche se sei pagato 70$ all'ora. Vendere coperte di ottima fattura negli ospizi neppure, anche perché gli affari non vanno bene ( "ma hai mai toccato la pelle di un ottantenne?" ).
Mi ricordava quel capolavoro di "Finchè c'è guerra c'è speranza" con Alberto Sordi, e la l'amerezza della frase finale del film "pure un quarto d'ora prima" insomma.....Però non ho ben capito se Ralph Slutsky i soldi li ha presi alla fine, e il vedere una donna che segua il suo uomo Ralph Slutsky non per soldi, qui francamente mi sembra [...] Vai alla recensione »
Secondo me è un ottimo film. Ci lascia attaccati alla poltrona. Mai banale ne scontato. Ti impegna una ora e mezzo della tua vita e ti fa provare un'esperienza cinematografica bella.
Miles Teller è simpatico, Jonah Hill ricorda Joe Pesci in Goodfellas. Ma il film non è un capolavoro. Scivola via. Accenna e non approfondisce il dilemma morale del traffico di armi, ma è soprattutto la sceneggiatura che lascia a desiderare. Troppi errori grossolani da parte dei protagonisti e troppe svolte improvvise ed ingiustificate. Godibile, ma dimenticabile.
Per trattare questa storia vera si è preso qualche spunto da The wolf of Wall Street (varie somiglianze si alternano), ma c'è molta meno eccentricità. Divertente e serio allo stesso tempo, scorre via piacevolmente. Bradley Cooper compare poco ma è efficace. Ana de Armas è una delizia per gli occhi.
Esagero un pò con il voto per mettere in risalto una pellicola strepitosa, basata su fatti realmente accaduti ma poco noti in Italia. L'assurda gestione dell'arsenale americano da parte del governo Bush fa da sfondo ad una storia adrenalinica magistralmente raccontata da due ottimi giovani (se pur già esperti) attori. Il racconto è appassionante e tiene lo spettatore incollato [...] Vai alla recensione »
Originale lo spunto , ma il film è un Po fiacco senza grosse scene di azione, ma comunque divertente e scanzonato.
Non credo sia impeccabile dal punto di vista della narrazione di cose eventi affari e burocrazia, pero’ ha un pregio, parla delle ultime sporche guerre dal punto di vista delle sporche dietro le quinte delle stesse (anche se inverosimili), e su questo punto intriga.
Reduce dal grande successo di Una notte da leoni e dei suoi due sequel, Todd Phillips trasferisce parte dello spirito goliardico e dell'umore brillante di quegli exploit nel sentimento e nel ritmo cli questa nuova storia abbinandoli a sfondi e temi più pesanti, certamente più di un addio al celibato o di una scorribanda a Las Vegas (che comunque è presente pure qui).
Parte come se fosse una commedia satirica, ma ben presto vira su toni drammatici, mettendo sul banco degli imputati il famoso Sogno Americano. Un affarista senza scrupoli offre lavoro a un vecchio compagno di scuola, ora massaggiatore per ricchi: proviamo a vendere armi all'esercito americano? I due, per stare al passo con le commesse vinte, dovranno ricorrere a mezzi sempre più truffaldini.
L'America che esporta democrazia, dall'Iraq all'Afghanistan, e due amici ventenni di Miami, l'intrallazzone Efraim Diveroli (Jonah Hill) e l'ex massaggiatore David Packouz (Miles Teller), che provano ad approfittarne. Cogliendo al balzo un'iniziativa "trasparente" del governo Usa, s'improvvisano mercanti d'armi, fornendo Beretta alla polizia irachena e, affare da 300 milioni di dollari, proiettili [...] Vai alla recensione »
Due ventenni della classe media di Miami, Efraim Diveroli e David Packouz, si incontrano a un funerale dopo essersi persi di vista per anni e decidono di lanciarsi in un'attività improbabile quanto lucrosa. Mercanti d'armi. Parte così una specie di versione demenziale - ma basata su una storia vera - di The Wolf of Wall Street, con la guerra in Iraq al posto della finanza e due ebrei sbarbatelli e [...] Vai alla recensione »
Alla base di c'è un articolo pubblicato nel 2011 su Rolling Stone, dove si raccontava di due giovani americani che ai tempi della primo conflitto iracheno erano riusciti, pur essendo venditori di armi improvvisati, a chiudere un contratto miliardario con il Pentagono dalle catastrofiche conseguenze. Scrittore e regista della fortunata trilogia di Una notte da leoni, Todd Philips ha capito il potenziale [...] Vai alla recensione »