Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di Enzo Ferrari, in un solo anno della sua vita. Biografico, Drammatico - USA2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un biopic sull'imprenditore italiano Enzo Ferrari. Espandi ▽
Michael Mann ha lavorato a lungo sulla figura di Ferrari, che nelle sue mani diventa un Saturno capace di divorare i propri figli (i due naturali e le sue stesse creazioni di metallo), padrone di sé e delle proprie ossessioni solamente nella dimensione della velocità estrema. La biografia a lungo inseguita da Mann e scritta da Troy Kennedy Martin privilegia il melodramma familiare e il ritratto sfaccettato di un uomo separato dalla sua stessa vita e dalle sue stesse creature. Non si vedono motori, in Ferrari, non si parla quasi mai di ingegneria, non viene quasi mai messa esaltata la dimensione puramente immaginifica delle rosse di Maranello. Inoltre, dei grandi temi del cinema di Mann, in Ferrari se ne scorgono solamente le possibilità. Resta il rammarico per quello che un film come questo avrebbe forse potuto essere in altri momenti della carriera del suo regista: Mann resta uno dei maestri del cinema contemporaneo, ma in questo film sembra incapace di stare al passo del suo amore per la velocità e di trovare un modo per rendere il suo protagonista una figura autenticamente tragica, trasmettendo al pubblico tutta la sua lacerante ambiguità. Recensione ❯
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Il ritorno al paese d'origine di una donna riapre vecchie ferite. Ma un viaggio a Lourdes potrebbe curarle e porre le basi per un futuro migliore. Espandi ▽
Dublino, 1967. A quarant'anni di distanza dalla sua partenza per gli Stati Uniti, Chrissie Limey torna alla casa dove è nata e ha trascorso la sua adolescenza, per partecipare al funerale della madre Maureen. La comunità la accoglie con sorpresa, in particolare Lily, la migliore amica di Maureen, ed Eileen, che è stata la migliore amica di Chrissie. Il grande assente è Declan, il figlio di Lily, morto da giovane per annegamento. Il funerale di Maureen è l'occasione per assegnare un premio ad alcuni membri della comunità: un pellegrinaggio a Lourdes. Quel viaggio diventerà soprattutto un'occasione di perdono e di riconciliazione - se coloro che l'hanno intrapreso sapranno accoglierle.
A rubare la scena, come sempre, è la quasi nonagenaria Smith nel ruolo di Lily, una madre gravata dal lutto e dal senso di colpa che però non ha perso l'ironia e la capacità di dimostrarsi affettuosa e fedele. Kathy Bates ritorna in gran forma (anche fisica) per calarsi nel ruolo complesso di Eileen.
La ricostruzione d'ambiente è attenta anche se un po' stucchevole, e l'intera confezione è piacevole: una rassicurante tazza di tè irlandese servita da un cast di professioniste esperte nel far commuovere e sorridere. Recensione ❯
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Un'opera prima complessa e appassionata carica di eventi e drammi esistenziali, spesso sopra le righe. Drammatico, Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La strega del paese adotta una figlia illegittima per tramandarle tutto il suo sapere. Espandi ▽
La terra delle donne è l’opera prima di Marisa Vallone ed è un progetto fortemente voluto da Paola Sini, che ne ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, l’ha prodotto e interpreta il personaggio di Fidela. n questo risiedono sia i pregi che i difetti del film, nel senso che è evidente la volontà appassionata di portare a termine questo progetto complesso, ma la sceneggiatura è eccessivamente carica di eventi e drammi esistenziali, spesso sopra le righe, e la produzione sembra piegarsi all’esigenza primaria di portare a casa il risultato ad ogni costo, passando sopra alle differenze di accenti e di linguaggi, ad un cast molto disomogeneo per capacità e provenienze, nonché a numerose implausibilità della trama. Rimane invece molto a fuoco l’interpretazione di Paola Sini, per cui La terra delle donne sarà un biglietto da visita (anche per l’estero) convincente non per il suo contributo alla sceneggiatura e alla produzione ma per l’abilità recitativa e il volto intenso, di quelli di cui un obbiettivo si innamora. Recensione ❯
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Una tesa e inquietante storia di doppie verità che ribalta i ruoli di coppia tradizionali. Con due attori superbi. Drammatico, Francia2023. Durata 150 Minuti.
Una donna è sospettata dell'omicidio del marito. Il loro figlio cieco dovrà affrontare un dilemma morale essendo l'unico testimone. Espandi ▽
Anatomy of a Fall utilizza i meccanismi del film di indagine quelli del “courtroom drama” per parlare d’altro: infatti non va valutato come esempio riuscito dei due generi, dei quali non ha la coerenza ermetica, ma come esplorazione metaforica di una relazione di coppia come questione supremamente percettiva. La regista francese Justine Triet alza parecchio il tiro rispetto al suo precedente Sibyl nel creare una storia (scritta insieme all’attore e sceneggiatore Arthur Harari) tesa e inquietante che compie una scelta fondamentale: quella di ribaltare i ruoli di coppia tradizionali. L’altro asso nella manica di Triet sono due superbi attori: Swann Arlaud nel ruolo dell’avvocato Renzi e soprattutto Sandra Huller in quello della protagonista sua omonima (il che fa venire il sospetto che la parte sia stata scritta su di lei): la sua risata, allo stesso tempo salvifica e ferina, è al centro di una caratterizzazione magistrale. Recensione ❯
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Polanski torna a divertirsi con un film ironico, stereotipato e in fondo non distantissimo dai nostri amati-odiati cinepanettoni. Commedia, Drammatico - Italia, Svizzera, Polonia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia nera ambientata l'ultimo giorno del vecchio millennio. Espandi ▽
Roman Polanski accarezzava l’idea di questo film dal Capodanno 2000 trascorso nell’hotel che fa da set al film. Ora, alla soglia dei novant’anni, è riuscito a realizzare il desiderio e a prendersi una vacanza cinematografica. È come se gli fosse tornata la voglia di far riemergere quel Roman che ironizzava sul cinema di genere in Per favore non mordermi sul collo o che faceva agire una giovanissima Sydne Rome (che in The Palace accetta un ruolo autoironico) nel divertente e divertito Che?. Poi quel regista, allora quarantenne, era tornato a fare un cinema di grande qualità ma lontano dalla commedia (a meno che non avesse in sé i semi del dramma come in Carnage). Polanski deve essersi detto una sorta di ‘ora o mai più’ non certo per l’avanzare degli anni ma per quella libertà che un regista del suo calibro può decidere di prendersi al momento giusto. Recensione ❯
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Un melò assolutamente implacabile dove le interpretazioni (straordinarie) hanno la precedenza su qualsiasi velleità di struttura. Drammatico, Musical - USA2023. Durata 141 Minuti.
Adattamento musicale del romanzo di Alice Walker sulle lotte per tutta la vita di una donna afroamericana che viveva nel sud all'inizio del 1900. Espandi ▽
Nella Georgia segregazionista del primo Novecento, Celie e Nettie sono sorelle e sono inseparabili. Almeno fino al giorno in cui il padre incestuoso non 'svende' Celie al peggior offerente, Albert, un uomo alcolizzato e violento. Inconsolabile e 'battuta' dal marito, Celie sopporta tutto, i colpi, le umiliazioni, i figli del primo matrimonio. Ma un bastimento di vita e di amore bussa finalmente alla sua porta. Col vento del Sud arrivano Sofia, futura 'nuora' dalla personalità debordante che prende (letteralmente) a pugni il patriarcato, e Shug Avery, cantante blues indipendente e sensuale che insegna a Celie la bellezza e l'amore per se stessa.
Nel 1985 Steven Spielberg adatta il libro di Alice Walker, Whoopi Goldberg è la sua Celie, nel 2005 Oprah Winfrey produce a Broadway la sua popolare versione musicale. Ma evidentemente il racconto non ha finito di ispirare gli artisti e di trovare nuovi echi.
Le interpretazioni sono all'altezza della sfida, da Fantasia Barrino (Celie), che fa una brillante transizione sullo schermo, alle incandescenti Taraji P. Henson (Sofia) e Danielle Brooks (Shug), e garantiscono al musical la sua efficacia drammatica e il suo calore. Il film è un melò assolutamente implacabile dove le interpretazioni hanno la precedenza su qualsiasi velleità di struttura, di fluidità della narrazione o di limpidezza della forma. Recensione ❯
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Una parabola femminista con troppe linee narrative. Ma scenografie, costumi e coreografie sono un capolavoro. Avventura, Azione, Commedia - USA2023. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Greta Gerwig si cimenta con uno dei personaggi iconici della cultura pop mondiale: la Barbie. E costruisce una parabola femminista. Espandi ▽
Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni cosa è color confetto e ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte. L'unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette, che la spedisce nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, sta rischiando di gettarla in una crisi esistenziale. Se riuscirà a trovare "la bambina che gioca con lei e interferisce con la sua bambolità", recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi e melense. Al suo fianco c'è sempre Ken.
Se scenografie, costumi e coreografie di Barbie sono un capolavoro, con tanto di case ad apertura che tutte ricordiamo e di quei gadget per cui abbiamo implorato i nostri genitori, non si può dire altrettanto di una sceneggiatura che, partendo da premesse eccezionali, affastella troppe linee narrative.
Non è un caso che Ken rubi la scena a Barbie, soprattutto nell'interpretazione di Ryan Gosling, perché solo a lui è appaltata l'ironia necessaria per rendere questa storia davvero provocatoria. Il film dimentica quello che nel film la stessa bambola Barbie dice di saper fare: tenere insieme logica e sentimenti, e in questo modo espandere il proprio potere. Recensione ❯
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Andrea Niada esordisce nel lungometraggio con un un horror d'atmosfera dallo sguardo originale. Horror, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fino a che punto si può spingere il delirio di una mente isolata, privata di qualsiasi contatto con il mondo reale? Espandi ▽
Rachel, ragazza introversa, vive con la mamma Carol e il papà Philip in una casetta al limitare del bosco. Non va a scuola e la sua educazione le viene impartita in casa da sua madre. Il babbo è malato e non può andare al lavoro: al telefono con il principale del marito, Carol minimizza, Philip si sta riprendendo e tornerà presto al lavoro. Rachel ha preparato una poesia appositamente per lui e, sotto lo sguardo compiaciuto della mamma, gliela legge accanto al letto dov'è sdraiato. Ma Philip non è semplicemente malato, è morto. Solo che Carol e Rachel sono convinte che ritornerà e la ragazza, che si ritiene dotata di una speciale sensibilità, pattuglia il bosco con un particolare richiamo che dovrebbe consentire allo spirito del babbo di ritrovare la via per il suo corpo.
All'origine c'è un pregevole cortometraggio omonimo del 2016, ricco di atmosfera e di inquietudine. Andrea Niada esordisce nel lungometraggio riprendendo la tematica di quel suo corto ed espandendone la materia narrativa. Niada conferma buone qualità visuali e la capacità di sviluppare atmosfere inquietanti. Manca ancora forse un po' di equilibrio nel dosare le varie parti del racconto e nel trovare il giusto ritmo narrativo, ma lo sguardo è originale e interessante. Recensione ❯
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In un'azione di pulizia etnica Diritti trova l'occasione per delineare con rigore un personaggio seducente e complesso. Drammatico, Italia, Germania2023. Durata 175 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia è incentrata su Lubo, un nomade costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato svizzero gli ha portato via i suoi bambini. Espandi ▽
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Diritti trova in un'azione di pulizia etnica, che si stenterebbe a credere che sia accaduta in Svizzera, l'occasione per delineare il personaggio più complesso della sua filmografia.
Franz Rogowski dà corpo, voce e inflessioni a un personaggio che la camera scruta seguendone e assecondandone l'azione. Diritti ci racconta un seduttore suo malgrado che, al contempo, non smette mai la ricerca dei propri figli anche se gli anni scorrono. Su tre di queste relazioni si sofferma e, in particolare, su quella di una cameriera d'albergo di origine italiana in cui Lubo vede qualcosa di più di un corpo che possa tenere viva la sua vendetta. Recensione ❯
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Un cinema che cerca strade diverse. Porta in secondo piano la cronaca per fare spazio ai turbamenti dell'adolescenza. Drammatico, Italia2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l'omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha solo vent'anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro. Espandi ▽
Dopo un lungo processo e 22 mesi di prigione, Veronica torna in libertà; è stata infatti scagionata dall'accusa di aver ucciso la madre e il suo amante. Rivede la sua migliore amica Giada e, proprio nella sua prima sera fuori dal carcere, va con lei in discoteca. Sui social escono subito le foto. La ragazza cerca di tornare a vivere una vita normale ma quello che le è successo a ha lasciato dei segni che non si possono cancellare. Ha infatti spesso i giornalisti e i fotografi che la assediano ogni volta che la vedono ed è continuamente osservata se non pedinata, come il giorno in cui è andata al cimitero alla tomba della madre. Assieme a Giada ripercorre tutto quello che è accaduto prima e durante la sera della tragedia, dal rapporto conflittuale con la madre che era spesso severa nei suoi confronti e la svalutava per il suo aspetto fisico, al legame con un padre affettuoso ma assente, fino all'incontro con i ragazzi olandesi della squadra di beach volley che hanno pernottato all'hotel e che lei e Giada hanno frequentato proprio poco prima l'omicidio all'Hotel Holiday. Recensione ❯
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Un invito a non accontentarci di ciò che conosciamo da sempre ma ad esplorare altri universi e altre possibilità. Animazione, USA2023. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una divertente e piumata vacanza in famiglia in una commedia ricca d'azione. Espandi ▽
La famiglia Mallard è intrappolata nella sua routine. Mentre papà Mack è felice di mantenere la sua famiglia al sicuro navigando all'infinito nel loro stagno del New England, mamma Pam è intenzionata a dare una scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli - il figlio adolescente Dax e la papera Gwen - il mondo intero. Dopo che una famiglia di anatre migratorie si posa sul loro stagno raccontando entusiasmanti storie di luoghi lontani, Pam convince Mack a intraprendere un viaggio di famiglia, passando per New York City, fino alla Jamaica tropicale. Recensione ❯
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L'ex indie Waititi torna alle origini con un film piccolo e gentile su una (vera) storia di redenzione sportiva. Commedia, USA2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una nazionale di calcio scalcagnata, un allenatore all'ultima spiaggia, una sola missione: segnare almeno un gol. Espandi ▽
L’11 aprile 2001, in un incontro valido per le qualificazioni al mondiale 2002, le Samoa Americane perdono contro l’Australia per 31 a 0, segnando il record della partita internazionale con il maggior scarto di gol mai registrato. Per risollevare la squadra, l’American Soccer Federation manda nell’arcipelago del Pacifico meridionale l’allenatore di origini olandese Thomas Rongen, reduce da varie squalifiche per problemi comportamentali. Ormai pienamente inserito a Hollywood, l’ex indie Taika Waititi torna per un attimo alle origini e da neozelandese figlio di un maori gira in un’isola del Pacifico una classica (e vera) storia di redenzione sportiva. La storia vera di Thomas Rongen, interpretato da Michael Fassbender, riprende la classica parabola dell’uomo bianco che salva una nazione indigena, ovviamente salvando prima di tutto sé stesso. Recensione ❯
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Una summa del cinema di Avati, intriso di musica, malinconia e a cui non manca il guizzo ironico del suo autore. Drammatico, Italia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Samuele Nascetti e Marzio Barreca, due quindicenni che nella Bologna degli anni '70 prendono una decisione: saranno amici per tutta la vita. Espandi ▽
Bologna oggi. Marzio incontra Samuele con cui negli anni ’70 aveva costituito il gruppo ‘I Leggenda’ con il sogno di sfondare nel mondo della musica e che aveva invece finito con il produrre un solo brano. I due vivono entrambi un momento difficile così come non facile aveva finito con il diventare il loro rapporto a causa di Sandra, che Marzio aveva sposato ma non aveva saputo comprendere fino in fondo. Sono passati 35 anni dalla quattordicesima domenica del tempo ordinario in cui si era celebrato il matrimonio. Ora tutti e tre si trovano dinanzi a una svolta della loro vita. La quattordicesima domenica del tempo ordinario è un’opera che ha come spinta propulsiva il dono che alcuni Autori (e Avati indubbiamente lo è) scoprono di possedere interiormente raggiunta una fase avanzata della loro vita: il non dover essere costretti a dimostrare niente a nessuno. Al pessimismo della ragione Avati non rinuncia ma sa anche che questo può costituire un freno. Le stanze della vita possono tornare ad avere il colore giusto che integri in sé una molteplicità di attese e di progetti. Nonostante tutto. Recensione ❯
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Corpi perfetti, vite perfette e un amore telefonato: tutto già visto, la commedia romantica sofisticata è altrove. Commedia, USA2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bea e Ben sembrano la coppia perfetta, ma dopo un primo appuntamento fantastico succede qualcosa che spegne la loro infuocata attrazione. Espandi ▽
Bea è una ragazza che crede nell'amore, Ben un palestrato fieramente donnaiolo. Si incontrano per caso, passano una notte memorabile, poi le loro strade si dividono, per rincrociarsi anni dopo al matrimonio della sorella di Bea in Australia. Tra gaffes e sotterfugi finiranno per stringere un patto fatale: fingere agli occhi di tutti di essere fidanzati. La magia di Sydney e di un elicottero di salvataggio faranno il resto.
Una commedia romantica patinata, ironica, goliardica, all'insegna del lusso sfrenato. È quella che firma Will Gluck, con protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell. È il cinema hollywoodiano fintissimo e patinato che ha fatto il suo tempo, e che può ancora strappare qualche risata, ma non contribuisce certo a rinnovare un genere fertile come quello della commedia romantica.
Il senso del film è tuttavia sintetizzato da una delle scritte che il regista distribuisce nel corso del film, piazzandole nei luoghi più improbabili: «Molto rumore per nulla», ma in senso letterale, non scespiriano. La commedia romantica sofisticata, per intendersi, è altrove. Recensione ❯
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Un film evento alla scoperta dei tesori del museo di antichità egizie più antico al mondo che accoglie oltre 900 mila visitatori all'anno. Espandi ▽
La vita e la morte per gli antichi egizi erano due dimensioni da porre in dialogo: il culto e la cura nei confronti dell'aldilà erano tematiche fondamentali. Non a caso, già dal titolo dove compaiono i termini "Uomini" e "Dei", si evince la stretta correlazione tra queste due entità. Il documentario è narrato da un affascinante e appassionato Jeremy Irons che, immerso tra buio e mistero, traccia alcune linee guida dedicate all'antica civiltà, alla custodia della sua storia e ad importanti fattori culturali che sono rimasti nel tempo. I temi e le storie raccontate sono accompagnati dalla musica creata da Remo Anzovino.
Il Museo Egizio di Torino è il circuito principale da cui parte il racconto: luogo prezioso che custodisce quarantamila reperti storici che qui vengono spiegati e descritti dagli appassionati curatori di questa istituzione e dal raffinato direttore del museo Christian Greco.
Da Giza a Tebe, da Torino a Londra e Berlino, Uomini e Dei. Le meraviglie del Museo egizio è una narrazione accurata alla scoperta di tracce ancora vive e attuali. Recensione ❯
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