Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 104 minuti |
Al cinema | 9 sale cinematografiche |
Regia di | Marisa Vallone |
Attori | Paola Sini, Valentina Lodovini, Jan Bijvoet, Syama Rayner, Hal Yamanouchi Alessandro Haber, Freddie Fox. |
Uscita | giovedì 27 aprile 2023 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 aprile 2023
La strega del paese adotta una figlia illegittima per tramandarle tutto il suo sapere. In Italia al Box Office La terra delle donne ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 117 mila euro e 21,3 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Sardegna, 1929. Nasce Fidela, la settima figlia di una donna di paese, nota nella superstizione popolare come la Coga, ovvero la strega che può trasformarsi in qualsiasi animale. L'unica che accoglie la bambina con affetto è la sorella maggiore Marianna, mentre la madre, seguendo i pregiudizi antichi della nonna, considera Fidela "una disgrazia". La ragazza cresce con la percezione di essere "sbagliata", ma stabilisce una comunione totale con la terra di Sardegna e in particolare con l'acqua. Anni dopo una donna del paese, Marianzela, partorisce la sua settima bambina, Bastiana, e decide di affidarla a Fidela, ormai diventata donna, in modo che diventi la sua "figlia dell'anima". Nel frattempo Marianna è emigrata in Belgio nella speranza di trovare la cura per l'amenorrea che la affligge, e dunque realizzare il suo sogno di maternità: ad Anversa la aspetta infatti un sedicente guaritore asiatico, Mamoto, che vive insieme al figlio adottivo, James. In una foto di Fidela James riconosce un'incredibile somiglianza con la madre perduta: e quando lui e Mamoto seguiranno Marianna nel suo ritorno in Sardegna, il giovane uomo cercherà di contattare quella donna cui si sente intimamente legato.
La terra delle donne è l'opera prima di Marisa Vallone ed è un progetto fortemente voluto da Paola Sini, che ne ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, l'ha prodotto e interpreta il personaggio di Fidela.
In questo risiedono sia i pregi che i difetti del film, nel senso che è evidente la volontà appassionata di portare a termine questo progetto complesso, ma la sceneggiatura è eccessivamente carica di eventi e drammi esistenziali, spesso sopra le righe, e la produzione sembra piegarsi all'esigenza primaria di portare a casa il risultato ad ogni costo, passando sopra alle differenze di accenti e di linguaggi, ad un cast molto disomogeneo per capacità e provenienze, nonché a numerose implausibilità della trama.
La bella fotografia di Luca Coassin trae il meglio dai paesaggi sardi e dalla loro dimensione atavica e selvaggia, ma la storia rischia spesso lo stereotipo etnico, creando scene che sfiorano il grottesco invece di rispecchiare la tradizione essenziale e antica di una regione stra-ordinaria.
E laddove la comunione di Fidela con "la forza della terra madre" è visivamente ben raccontata, la celebrazione locale di riti magici e di credenze pagane arriva invece all'eccesso folkloristico. Inoltre risultano infelici il personaggio di Marianna, ossessionata dal desiderio di maternità, interpretata da una Valentina Lodovini di solito misurata e invece qui quasi caricaturale, e di James, sia per l'irrealtà del suo personaggio che per la fragilità dell'interpretazione di Freddie Fox, anche lui reduce da prove migliori. Persino Alessandro Haber nel ruolo di Don Bacchisio risulta fuori fuoco, con momenti di comicità involontaria in una storia fortemente drammatica.
Per contro, rimane molto a fuoco l'interpretazione di Paola Sini, per cui La terra delle donne sarà un biglietto da visita (anche per l'estero) convincente non per il suo contributo alla sceneggiatura e alla produzione ma per l'abilità recitativa e il volto intenso, di quelli di cui un obbiettivo si innamora.
La regia di Marisa Vallone invece sembra piegarsi alla forza centripeta della volontà di Sini, accettando tutti i compromessi insiti nel concretizzare un'ispirazione che non sembra appartenerle, ma al cui servizio ha scelto di mettere la sua opera prima.
Al Bifest, dopo applausi incessanti, mi sono chiesto perché la gente stesse abbracciando Paola Sini (Fidela) come fosse una sorta di santa. Aveva vinto il premio, ok, ma c'era altro. Poi il giorno dopo ci sono arrivato: quel film aveva dato speranza a tutti, aveva forse incantato, fatto sorridere e commuovere, pure a me, che avevo solo accompagnato la fidanzata a vedere un film "sulle donne".
Dopo aver visto il film, mi si è smosso qualcosa dentro. La magia del film non è solo qualcosa di mistico a livello narrativo ma lo diventa a livello personale. Ti omaggia di una consapevolezza interiore senza eguali e universale che trascende i confini dell' isola e non solo. Andate ad abbracciarlo.
Un film come non ne vedevo da tempo. Bellezza dei paesaggi e immersione sensoriale a parte ( quando Fidela mangia la terra ho sussultato) quello che mi ha trasmesso è soprattutto speranza. Speranza che ci sia sempre e comunque una via per rinascere, come per Fidela.E poi che belle le musiche. C'è bello che esista ancora il cinema coraggioso!!!
Un film entusiasmante, ricco di immagini suggestive, dove l' unico effetto speciale è dato dalla bellezza naturale di una terra tra le più antiche, quale la Sardegna, accompagnata da suoni indigeni e primordiali che trasportano lo spettatore nell'intimo più profondo del film. Il destino di Fidela( interpretata da Paola Sini) sembra segnato da una sardita' opprimente [...] Vai alla recensione »
Ho avuto il piacere di vedere il film al Piccinni di Bari in occasione del Bifest 2023, momenti storici in una natura non stereotipata della Sardegna interna, ma anche riprese bellissime lungo le coste dell'isola. Cast di attori bravissimi, durante la proiezione si susseguono scene molto intense relative al periodo durante il quale stregoneria e condizioni sociali sono subite dalle donne, interpretate [...] Vai alla recensione »
Un film meraviglioso , immerso in una tradizione ancestrale, voglia di riscatto, emancipazione e libertà. Il tutto incorniciato da un cast di attori internazionali che si fondono in una natura incontaminata e mistica che sembra quasi di sfiorare talmente ci entra dentro. La figura di Fidela ( interpretata da Paola Sini) raccoglie un’anima tanto dura quanto capace di amore nel momento in cui si riscopre [...] Vai alla recensione »
Non vedevo l’ora di vederlo e le aspettative sono state superate. Una trama che fino all’ultimo ha richiesto e meritato attenzione.Una storia antica, ma antica quanto? Certi archetipi in maniera invisibile ancora fluttuano e chiedono pegno. Certe riappropriazioni di se stesse sono di ispirazione. Le generazioni in Sardegna e un mondo nuovo esterno che si confrontano e si misurano nella loro inevitabile [...] Vai alla recensione »
In questo film c'è una Sardegna come non l'avevo mai vista. Un'isola che è in grado di comunicare al mondo come non fosse mai stata separata dal mare. Da non perdere.
Un capolavoro in cui si mostra una Sardegna come non l'avete mai vista. Un'isola che parla al mondo come se non fosse mai stata separata dal mare. Da non perdere!
Abbiamo pianto e sorriso con loro. Che Fidela ti entri nel cuore è quasi inevitabile, ti affezioni a lei da subito, ma pure agli altri personaggi, ognuno coi loro drammi interni. È un film che parla a tutti insomma, come non se ne vedono molti. A me è piaciuto tutto insomma. Bellissima anche la colonna sonora.
pessimo film che vuole impressionare (?) con la solita messa in scena di motivetti sardi tradizionali intrisi però di drammi moderni. Congestione
Settima figlia di una famiglia di contadini della Sardegna d'inizio Novecento, Fidela viene allevata come una reietta, affinché diventi una guaritrice dai poteri sciamanici. Nel Dopoguerra, costretta ad allevare una bambina sfortunata come lei, proverà a donare l'affetto che a lei è mancato. Cultura ancestrale, folklore, ignoranza, patriarcato e femminismo ante litteram si mescolano in una storia di [...] Vai alla recensione »
La guerra è finita, ma in un'isola il tempo si fa i fatti suoi. Ha sue tradizioni e magie che travalicano lo stato presente umano, si riallacciano a un legame con la natura che tutti hanno e qualcuno ha in modo particolare, soprattutto una coga. Colei a cui Nessuno vuole bene, perché sei una disgrazia! La terra delle donne per la regia di Marisa Vallone prova a immergersi a piene mani in terra sarda [...] Vai alla recensione »
Fidela è la settima figlia, bollata come «strega nella Sardegna di inizio '900. Vive da emarginata nel bosco. Il prete le affida Bastiana, figlia illegittima di una coppia: un uragano incontenibile che sradicherà ogni sua certezza. Regia che mescola sapientemente patrimonio ambientale e folklore sardi, con fotografia e sonoro che lavorano in perfetta simbiosi.
Una leggenda sarda diceva che la settima figlia di una prole di sole donne fosse la Coga, la strega. L'incipit della storia è in queste parole che sono il destino e la maledizione della protagonista Fidela, interpretata da Paola Sini, isolana doc che, oltre al ruolo principale, firma la sceneggiatura insieme alla regista Marisa Vallone. Fidela è una curatrice, destinataria di un sapere ancestrale fatto [...] Vai alla recensione »