Anatomia di una caduta

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Un film di Justine Triet. Con Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz.
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Titolo originale Anatomie d'une chute. Drammatico, durata 150 min. - Francia 2023. - Teodora Film uscita giovedì 26 ottobre 2023. MYMONETRO Anatomia di una caduta * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
paolorol sabato 4 novembre 2023
da vedere in v.o. Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Una linea sempre più sottile separa ormai Cinema e TV. Film che durano, come questo, due ore e mezza, sono diventati la normaa, dimenticando l'aurea regola che ci ricorda che la nostra attenzione, e la nostra pazienza,  decadono dopo novanta minuti. Qui si riesce a sopravvivere grazie all'abile mano della regista Justine Triet, ma ci si chiede se davvero il film avrebbe perso significato se sforbiciato di un quarto d'ora, minimo. La TV dell'informazione scoptofila trash non può ulteriormente espandersi perchè ha già raggiunto spazi enormi. Vedi le mostruosità di trasmissioni come La Vita in Diretta & bad Co., nelle quali interi pomeriggi sono dedicati all' interminabile rovistamento di casi di cronaca nera, laddove si viola il diritto alla riservatezza delle persone anche solo lontanamente implicate nei fatti, con vergognose esposizioni delle loro vite intime. [+]

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marco giovedì 23 novembre 2023
sorvegliare e punire Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Anatomia di una caduta indaga , attraverso la magistrale interpretazione della sua attrice protagonista , Sandra Huller,  alcuni dei temi fondamentali della nostra contemporaneità: la coppia e i rapporti familiari nella difficile ricerca di un nuovo equilibrio tra i sessi ; il rapporto tra la rappresentazione della realtà, la finzione e l'oggettività dei fatti ; l’abuso di potere nel  controllo e coercizione dello Stato sulle libertà individuali, sotto la spinta mediatica della sicurezza sociale.
Sandra è una scrittrice di successo, una madre attenta e forte dinanzi alla tragedia che ha colpito il figlio, una moglie capace di assecondare e comprendere i fallimenti del debole  compagno senza il peso del giudizio o della commiserazione senza pero riuscire a salvarlo  da un gesto disperato o il suo doppio e contrario?; la donna  fredda e manipolatrice che , in un meccanismo di  lucida azione ha piegato alle sue ambizioni e desideri  i rapporti familiari fino a spingersi all’omicidio ?
La finzione del processo non porterà ad alcuna verità sostanziale , rimarrà una rappresentazione sterile e teatrale difronte all’unica verità possibile adottata dal figlio Milo, un bambino capace di sentire e incapace di vedere, la verità a cui è più facile aggrapparsi e credere per poter sopravvivere. [+]

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gattoquatto domenica 25 febbraio 2024
notevole ma angosciante Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Anatomia di una caduta è un legal movie contemporaneo, un film notevole, diretto con ottima professionalità e ben sostenuto da attori eccellenti. Il film descrive il processo intentato a una donna sospettata dell'omicidio del marito. La regista affronta il tema con approccio realistico e scrupoloso (anche grazie a una fotografia finalmente libera dalle manipolazioni digitali e dai costanti viraggi cromatici tanto di moda oggigiorno) e tenta di approfondire quanto più possibile una materia complessa: l'indagine legale viene infatti sfruttata sia per esaminare le dinamiche psicologiche e affettive di una famiglia contemporanea sia per esplorare la procedura stessa di ricerca della verità e la sua natura sfuggente. [+]

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jonnylogan domenica 25 febbraio 2024
la doppia linea narrativa Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Direzione differente, rispetto ai suoi lavori precedenti, per la 46enne regista francese Justine Triet che per una volta abbandona i toni da commedia riuscendo a mantenere incollato alla poltrona del cinema ogni spettatore grazie a una sceneggiatura originale, scritta a quattro mani con il compagno Arthur Harari, nella quale spiccano due linee narrative sulle quali si muove il film. [+]

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carlo santoni martedì 19 marzo 2024
il rumore e poi il silenzio della neve Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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È un film ambizioso, intelligente, recitato benissimo, con una solidissima sceneggiatura, e al tempo stesso indigesto, a volte insopportabile, proprio come la musica a tutto volume che in esordio udiamo in sottofondo, fin quasi a far scomparire i dialoghi. Immediatamente uno si chiede come mai Samuel, il marito della protagonista Sandra, voglia rompere i timpani e non solo, con tutti quei decibel. La domanda non sarà poi peregrina: si scoprirà strada facendo che il marito, che cadendo dal sottotetto della sua baita muore, dando inizio alla storia, è uno scrittore che non ha più idee, stanco di fare l’insegnante perché vorrebbe avere più tempo per dedicarsi alla scrittura. [+]

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mauro.t giovedì 30 novembre 2023
anatomia di una relazione atipica Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Samuel, un insegnante/scrittore quarantenne, viene ritrovato a terra dopo una caduta dall’ultimo piano dello chalet dove vive nei pressi di Grenoble, con una ferita alla testa. La moglie Sandra viene incriminata per omicidio. Il figlio 11enne ipovedente Daniel durante il processo dovrà assistere al disvelare dei particolari anche intimi e scabrosi di un rapporto di coppia complesso e conflittuale, e dovrà affrontare il peso della responsabilità della sua testimonianza.
Il film è un thriller atipico che, al contrario dei blockbusters americani, non punta sull’azione e sui colpi di scena a continuo (e poco verosimile) ribaltamento, ma guida lo spettatore in un’immersione carsica nel rapporto di coppia tra due scrittori dove sensi di colpa, rimostranze, infedeltà e rivalità, creeranno un soffocante clima claustrofobico che fa a pugni con lo scenario aperto e candido delle Alpi francesi ma si adatta perfettamente al setting successivo dell’aula di un tribunale. [+]

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felicity mercoledì 13 marzo 2024
sulla realtà e la rappresentazione Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Ispirato sin dal titolo a un vecchio film "processuale" come Anatomia di un omicidio, l’ultimo lavoro di Justin Triet è un’opera molto attuale tanto nei significati quanto nella conduzione solo apparentemente austera, che fotografa la solitudine dei figli in un mondo dominato dall’individualismo, ma si sofferma lucidamente pure sulla confusione etica dei nostri tempi, dove la sovrapposizione tra realtà e rappresentazione esige una scelta di campo precisa (benché soggettiva). Intrigante nello sviluppo e rispettoso dello spettatore, Anatomia di una caduta ha i suoi punti di forza nel rigore della messinscena e la coerenza della sua analisi, cui la regista non fa mancare anche uno sguardo pieno di umanità. [+]

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francesca meneghetti domenica 5 novembre 2023
anatomia di una caduta e di una coppia Valutazione 0 stelle su cinque
25%
No
75%

 
Una scrittrice di nome Sandra, famosa per romanzi in cui mescola liberamente autobiografia e finzione, viene intervistata nel suo chalet di montagna, vicino a Grenoble. C’è ancora la neve intorno. La casa è senza lussi (si dirà poi di alcune difficoltà finanziarie). Sandra è imbacuccata in un maglione pesante. È bendisposta verso la ragazza che l’intervista, ma il colloquio non può continuare a causa della musica assordante, sparata dal marito dalla mansarda. Sandra non si arrabbia e annuncia di doversi ritirare in camera a fare delle traduzioni. Suo figlio, ipovedente, esce per una passeggiata con il cane e al suo ritorno trova il padre disteso a terra nella neve, in una pozza di sangue (la musica terribile nel frattempo è cessata). [+]

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figliounico venerdì 26 gennaio 2024
deludente e soprattutto troppo lungo Valutazione 2 stelle su cinque
20%
No
80%

Dopo la formidabile sequenza iniziale dominata sensorialmente dalla versione strumentale di P.I.M.P. sparata a tutto volume da un personaggio assente dalla scena e, cosa rara per un film e che lascia ben sperare, la colonna sonora è protagonista e non ancella delle immagini, Anatomia di una caduta si rivela una delusione totale, una sintesi non riuscita tra Scene da un matrimonio in versione bignami ed un episodio de’ La signora in giallo. Alla fine mi rendo conto che la scena più interessante è stata quella del tentato omicidio del cane, forse perché mi ha lasciato nel dubbio che si sia trattato di un caso non denunciato di maltrattamento di animali sul set, per il resto il film, che scorre inesorabilmente lento, è un drammone familiare sotto le mentite spoglie di un legal thriller, genere di cui non ha nulla se non l’ambientazione del cinquanta per cento delle scene in un’aula di tribunale. [+]

[+] brutto e lungo (di mauro c.)
[+] per niente d''accordo con te figliounico (di eevvee)
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