Una docufiction che segue i laboratori teatrali realizzati dentro il Carcere di Rebibbia dal regista Fabio Cavalli, autore di versioni di classici shakespeariani interpretate dai detenuti. Espandi ▽
Nel teatro all'interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del "Giulio Cesare" di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle.
Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell'anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l'assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente il "Giulio Cesare" shakesperiano prende corpo. Recensione ❯
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Il giornalista e autore satirico Enrico Caria firma una pellicola semi documentaristica su Napoli e la camorra. Espandi ▽
Un giornalista satirico e regista napoletano, emigrato a Roma negli anni '80 ai tempi della prima guerra di camorra e del terremoto, colpito dal tanto sbandierato Rinascimento della sua città, decide di ritornare a Napoli, ora addirittura candidata a ospitare l'America's cup: la più prestigiosa gara di vela del mondo. Ma non fa in tempo a godersi il bel centro storico tirato a nuovo che in periferia scoppia la seconda guerra di camorra. Già, esistono due Napoli: una col mare e una senza. Due lati della stessa medaglia che mostra ora il paradiso ora l'inferno. Il golfo col Vesuvio e il Castel dell'Ovo e le periferie senza panorama e senza speranze. Recensione ❯
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Il docudrama di MacDonald è un manifesto sulla forza di volontà, sul desiderio di rimanere attaccati alla vita, anche quando le speranze sembrano non esistere più. Il viaggio di ritorno da un inferno di ghiaccio. Espandi ▽
Confrontarsi con se stessi e con l'ignoto, è un'esperienza che ognuno di noi ha affrontato in qualche occasione, nella vita di tutti i giorni o in un momento particolare. In alcuni casi, abbiamo bisogno di provare a noi stessi fino a dove possiamo arrivare, e la natura, che volenti o nolenti ci domina con la sua onnipotenza, può diventare il nostro compagno e avversario, nel vivere emozione e paura, felicità e disperazione. Recensione ❯
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Ciprì e Maresco non finiscono mai di stupire. Dopo il geniale Il ritorno di Cagliostro, il loro omaggio alla Sicilia cinematografica continua e si sofferma su due figure indimenticabili della risata, Franco e Ciccio. Espandi ▽
Ciprì e Maresco non finiscono mai di stupire. Dopo il geniale Il ritorno di Cagliostro , il loro omaggio alla Sicilia cinematografica continua e si sofferma su due figure indimenticabili della risata, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, interpreti di una quantità innumerevole di film tra gli anni '60 e gli '80. Come inguaiammo il cinema italiano è l'ultima cosa che ci si aspetterebbe dal diabolico duo della Cinico Film, e cioè un documentario in piena regola sulla carriera di Francesco Benenato e Francesco Ingrassia, meglio noti come Franco e Ciccio, dagli esordi in un teatro di periferia alla triste scomparsa di entrambi. Recensione ❯
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Il ritratto di un'Italia apparentemente lontanissima nel tempo che offre l'occasione per fare memoria. Docu-fiction, Italia2015. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Con Italian Gangsters, De Maria torna per il secondo anno consecutivo in Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia. Espandi ▽
Trent'anni di storie violente consacrate dalla cronaca e dal cinema. Una galleria di volti, testimonianze e filmati d'epoca. La banda Cavallero, Ezio Barbieri, Paolo Casaroli 'il Dillinger bolognese', Luciano De Maria, Horst Fantazzini, Luciano Lutring 'il solista del mitra'. Nomi echeggianti e roboanti nella memoria e nell'oblio collettivo. Uomini che qui parlano attraverso filmati d'epoca - quelli storici del Luce e quelli familiari di Home Movies; attraverso la library di Rarovideo, con il meglio dei film di genere: da Di Leo a Bava e Deodato, ma anche con autori come Petri e Bellocchio; e parlano con le parole di interviste e libri che dedicarono loro - tale la loro presenza nel tempo - giornalisti/scrittori come Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Indro Montanelli. Recensione ❯
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Una ricerca approfondita sulle origini del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Docu-fiction, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della canzone nata come inno antifascista dei partigiani italiani e diventata un canto di libertà in tutto il mondo. Espandi ▽
Una ricerca approfondita sulle origini e sulla diffusione del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Attraverso le testimonianze più diverse, che vanno dal partigiano al musicologo, da Paolo Pietrangeli a Skin con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, si ricostruisce non solo la sua storia ma anche il significato che, nelle più diverse culture, ha finito con l'assumere. Recensione ❯
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La storia delle sommosse più importanti degli ultimi anni, attraverso l'attualissima e potente cultura della rete. Docu-fiction, USA2012. Durata 93 Minuti.
Un documentario su Anonymous, la legione di hacker (e non solo) che ha reinterpretato la disobbedienza civile nell'era digitale. Espandi ▽
Negli ultimi anni la comunità on-line conosciuta come Anonymous è stata associata ad attacchi o "raid" veso centinaia di obiettivi. Irritata da una serie di problemi, Anonymous è di fatto intervenuta contro la pornografia infantile; ha provato a rompere una situazione di stallo con i cartelli della droga messicani; ha colpito obiettivi aziendali come Sony, aziende per la sicurezza informatica come HBGary e realtà come la Chiesa di Scientology. Recensione ❯
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La storia della realizzazione del cortometraggio, con immagini del backstage e interviste ai grandi protagonisti del film originale. Espandi ▽
Là dove c'era un cinema porno, ora c'è un supermercato. E là dove c'era il vivace centro storico, ora c'è il trambusto rumoroso del turismo internazionale. Dagli anni Settanta ad oggi, Firenze ha cambiato volto e tradizione molte volte ma l'energia 'zingara' e spensierata di Oltrarno è rimasta uguale a un tempo. Le prime immagini del documentario mostrano i luoghi di Amici miei, vicoli, piazze e bar dai quali Perozzi prendeva spunto per dare il via a zingarate senza scopo né destinazione. Le sue parole di commento, immaginate dagli autori, sono quelle di un uomo deluso che ricorda il passato con nostalgia. Recensione ❯
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