Il film racconta un arco di 15 anni sfaccettato di espansione e insediamento dell'ovest americano prima e dopo la guerra civile. Espandi ▽
Primo capitolo di una saga divisa in tre, Horizon: An American Saga è costruito secondo il principio di una serie, ma all’antica. Perché il western di Kevin Costner avanza coi tempi delle sue carovane, alternando i destini dei suoi numerosi personaggi. Come Coppola, anche Costner ipoteca le sue fortune e scommette sul suo genere di predilezione per produrre un film che nessuno voleva. Tutto è in gioco, tutto è davanti agli occhi dello spettatore che accompagna i pionieri verso la conquista di una terra chiamata “Horizon”.
Montato di nuovo a cavallo, rivisita ancora una volta da attore e d’autore i territori che ha esplorato nei suoi giorni di gloria, accecanti per tutti, compreso lui. Ma non c’è nostalgia nel suo approccio, soltanto l’aria consapevole di girare un western onesto, governato dalla sua imperiale presenza e diffuso di un amore sincero per il genere.
Struttura narrativa classicamente efficace e romantica, Horizon, con le sue strade pieno di fango, i suoi convogli carichi di speranza e la sua terra da conquistare, prima e dopo la guerra civile, non ha il fascino ambiguo dei migliori Eastwood e nemmeno la potenza evocativa di Ford ma ha il pregio di rimettere in sella Kevin Costner. E tanto basta. Recensione ❯
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Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a
Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina. Espandi ▽
Chiara lavora come tecnico delle luci in una compagnia che sta facendo le prove per la messa in scena de "Le baccanti" di Euripide. Ha una fidanzata più giovane di lei che soffre perché il loro rapporto non viene dichiarato e un padre che improvvisamente torna a farsi vivo dopo una lunga sparizione. L'uomo è brillante e pronto al confronto ma è anche consapevole di essere affetto da un virus che non dà scampo. I due si troveranno a condividere le stazioni di un duro calvario.
Anne Riitta Ciccone realizza un film personale a partire da un'esperienza realmente vissuta riuscendo però ad aprirsi alla condivisione con lo spettatore.
La regista e sceneggiatrice non si limita circoscrivere l'azione nell'ambito del rapporto genitore-figlia a cui offre tutte le sfumature necessarie per descrivere la non semplice ricucitura di un rapporto. Allarga lo sguardo innanzitutto al teatro classico di cui sa leggere la contemporaneità e, al contempo, la distanza. Recensione ❯
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Un film che racconta il nascere di un amore gay tra due giovani: un amore fatuo o è grande amore? Espandi ▽
Al cuore non si comanda. E l'amore è un gioco pericoloso. Così, durante un'estate al mare, Pedro,
apertamente gay, e Maxi, etero e single, iniziano un'amicizia affettuosa che stupisce tutti i loro
amici. Pedro e Maxi giocano a fare i fidanzati e gli altri ci cascano. Anche la ex ragazza di Maxi che
piomba 'sul luogo del delitto'. Ma, poco a poco, i due burloni cascano nella stessa rete che hanno
lanciato. La pulsione sessuale diventa desiderio irresistibile e i due uomini finiscono a letto
insieme; è solo una una stella cadente o sarà il grande amore? Una storia gay spudoratamente
felice. Recensione ❯
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Il film evento realizzato nel corso dei due spettacoli sold-out dei GHOST al Forum di Los Angeles. Espandi ▽
Il film è molto più di un semplice "film concerto". Il primo lungometraggio dei Ghost aggiunge alle performance dal vivo delle due serate finali del RE-IMPERATOUR U.S.A. 2023 una storia narrativa che riprende i fili della trama della lunga serie di Chapters della band. Il risultato è una miscela fantasmagorica assolutamente unica: le interpretazioni dei brani preferiti di tutti e cinque gli album dei Ghost, oltre a "Mary On A Cross", si intrecciano con il debutto sul grande schermo di alcuni volti familiari alle legioni di fan della band, che interagiscono dietro le quinte con Papa Emeritus IV nel momento in cui il suo futuro e il suo destino sono nelle mani del Ministero. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un'attività di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola. Recensione ❯
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La vita, i viaggi, i sogni e le ambizioni di un giovane scultore italiano che ormai tutti conoscono nel mondo come il nuovo Michelangelo. Espandi ▽
Il film racconta due anni della vita di Jago, da quando si trasferisce da New York a Napoli e, in piena solitudine, lavora giorno e notte alla sua nuova scultura: una versione moderna e personale della Pietà. Per diversi mesi sarà da solo assieme al blocco di marmo, in uno stretto rapporto di amore e odio, desiderio e paura. Ma Jago non è solo l'artista che ripercorre le orme dei grandi maestri del Rinascimento, è anche una giovane pop star con oltre un milione di followers sui social che seguono costantemente ogni suo progresso e sono presenti in massa alle sue mostre. Ed è un instancabile viaggiatore che si muove in ogni angolo del mondo e un imprenditore che ha sfidato le regole dell'arte contemporanea per fuoriuscire dalle logiche del mercato e provare a indicare ai ragazzi una nuova strada per approcciare e raccontare l'arte. Recensione ❯
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Quarto capitolo della saga con Will Smith e Martin Lawrence. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Quest'estate i "Bad Boys" Will Smith e Martin Lawrence tornano con il loro iconico mix di azione e ironia nel quarto capitolo di Bad Boys, ma questa volta con un colpo di scena: i due fuoriclasse di Miami sono ora i ricercati. Recensione ❯
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Un curioso mélange tra la fantascienza alla Star Wars e il ritratto umano di una comunità. Il risultato lascia perplessi. Fantascienza, Francia2024. Durata 110 Minuti.
In un villaggio francese alcuni extraterrestri sotto copertura sono in procinto di scatenare una battaglia. Espandi ▽
In un villaggio di pescatori sulla costa a nord della Francia è in procinto di scatenarsi una battaglia tra potenti forze extraterrestri che si nascondono dietro le soporifere apparenze della vita quotidiana degli abitanti locali. Il gusto per la satira sociale è una componente essenziale della filmografia di Bruno Dumont, al pari delle zone costiere del nord del paese in cui spesso ambienta i suoi film. Entrambi sono elementi che tornano in L’empire, anche se stavolta il curioso mélange tra la fantascienza che scimmiotta Star Wars e il ritratto umano di una comunità rurale lascia perplessi. Pieno di motivi visivi che sfiorano il camp e il ridicolo, il ri-utilizzo dei codici di genere sembra quasi venir preso alla lettera dal regista, che mette in scena una colossale battaglia tra forze del bene e impero del male con tanto di navi spaziali e spade laser. Recensione ❯
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Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. Espandi ▽
Il film racconta, con una prospettiva inedita, un evento che cambiò per sempre l'Italia, quello della morte del celebre segretario del PCI, avvenuta a Padova l'11 giugno 1984: questo documento è costruito con il solo utilizzo di materiale d'archivio di natura molteplice proveniente da archivi nazionali ed internazionali lungamente scandagliati, negli ultimi tre anni. Recensione ❯
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Seguite gli impavidi e determinati Puffins mentre si imbarcano in elettrizzanti avventure per sventare una cospirazione segreta che minaccia la loro stessa esistenza. Con il loro arci-nemico Otto Von Walrus che trama costantemente per mettergli i bastoni tra le ruote, i Puffins dovranno affrontare sfide di tutti i tipi che li spingeranno al limite delle loro capacità. Recensione ❯
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Drammatica, romantica e incredibilmente epica: la spettacolare messa in scena di Andrea Chénier con la regia di David McVicar. Espandi ▽
La potente musica senza tempo di Umberto Giordano accompagna con slancio le passioni amorose e rivoluzionarie su cui è incentrata l'opera, mentre la scenografia di Robert Jones, i costumi di Jenny Tiramani e le luci di Adam Silverman trasportano il pubblico nel cuore della tensione e del terrore dei giorni della Rivoluzione francese. Recensione ❯
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La morte di Enrico Berlinguer e la partecipazione popolare al funerale. Espandi ▽
Enrico Berlinguer morì a Padova l’11 giugno 1984 inseguito ad un ictus che lo aveva colpito durante un comizio che comunque portò a termine. Il 13 giugno si tennero a Roma i funerali accompagnati da più di un milione di persone. Utilizzando il materiale girato da un’equipe di registi nonché quello conservato nell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico si ricostruiscono quei giorni. Un documentario che omaggia la memoria di un grande uomo politico compiendo scelte non sempre all’altezza della sua figura. Ci sono tributi alla Storia e alla memoria di cui non va messa in dubbio la sincerità degli intenti né il desiderio di contribuire a testimoniare nel presente quanto si rischia purtroppo di dimenticare. Il problema però sta nel linguaggio audiovisivo che si finisce con l’adottare. Uomo riservato, mai disponibile per quell’autoreferenzialità che altri colleghi non disdegnavano, si vede tratteggiato con toni che rasentano il culto della personalità. Non vengono omesse le presenze importanti sia nella camera ardente che durante il funerale. Ne manca però una che sarebbe servita come segno e monito per chi si è assuefatto alla contesa odierna fatta di insulti e di spregio dell’avversario, visto sempre e soltanto come nemico. Si tratta, documentaristicamente, di un’ottima occasione persa. Recensione ❯
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Un film minore per Lanthimos in cui l'eccesso di compiacimento e l'esilità di argomenti nuovi lo rendono un affare per pochi. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Espandi ▽
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
A breve distanza dal suo maggiore successo, Povere creature, Yorgos Lanthimos si dedica a un progetto che ricorda più gli inizi della sua carriera. Dichiaratamente e volutamente meno conciliante rispetto alle aspettative del pubblico, Kinds of Kindness assembla tre mediometraggi che portano la durata complessiva del film ben oltre le due ore. Arrivare al terzo episodio, dopo quasi tre ore di gelido sarcasmo con derive grandguignolesche può essere impegnativo per i non iniziati al cinema di Lanthimos. Recensione ❯
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