Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Riccardo Milani |
Attori | Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Luca Marino, Marianna Cogo, Alvise Marascalchi Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso, Roberto De Francesco, Stefania Rocca, Claudio Gioé, Luca Angeletti, Matilde Gioli, Andrea Pennacchi. |
Uscita | martedì 14 febbraio 2017 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,14 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 maggio 2021
Una coppia decide di divorziare ma in mezzo ci sono i tre figli. Dove andranno? A chi verranno affidati? In Italia al Box Office Mamma o Papà? ha incassato 4,5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Valeria e Nicola sono pronti a divorziare, d'accordo su tutto, e si preparano a comunicare la loro scelta ai tre figli: un adolescente no global, una pre-teen incollata allo smartphone e un piccolo nerd, tutti egualmente ostili nei confronti degli imbelli genitori. Ma quando viene accettata la richiesta di Nicola di esercitare la sua professione di ginecologo in Mali per sette mesi e contemporaneamente a Valeria, ingegnere edile, viene offerto un trasferimento in Svezia di analoga durata, quella che era una trattativa civile si trasforma in una lotta all'ultimo sangue non già per ottenere la custodia dei figli, bensì per rifilarla all'altro, e partire verso l'estero in tutta libertà.
Mamma o Papà non decolla perché rincorre non uno ma due prototipi stranieri (Papa ou Maman e La guerra dei Roses), perdendo di vista la realtà specificamente nazionale.
I problemi cominciano in sceneggiatura. Risulta ad esempio difficile capire perché Valeria non possa portare con sé in Svezia i ragazzi per un periodo di meno di un anno, non perché in quanto madre sia automatico che sia lei a prendersi cura della prole, ma perché in Svezia crescere i figli, anche da single, è reso molto più semplice che da noi. I figli, inizialmente villani e strafottenti, si trasformano inspiegabilmente in vittime imbelli non appena inizia la guerra per liberarsi di loro. I personaggi di contorno, fondamentali in una commedia, sono appena accennati e privi di un vero arco narrativo: la coppia degli amici, l'infermiera, il collega di Valeria, l'improbabile giudice sempre disposta a dare ascolto alla coppia (in Italia le consensuali si concordano con l'avvocato, non direttamente con il magistrato). Si salva solo il nuovo boss dell'ingegnera grazie alla bravura istrionica di Carlo Buccirosso, che ci fa (quasi) credere alle contorsioni laocoontiche del suo personaggio.
Risulta infine quasi impossibile accettare, soprattutto in Italia, l'ipotesi che due genitori si accaniscano sui propri figli e combattano per liberarsene (mentre è ahimé perfettamente credibile che combattano fino alla morte per l'affido, o che mettano i figli contro l'ex). Quand'anche fosse credibile, è difficile accettarlo come premessa comica, perché rimanda a certe violenze domestiche da cronaca nera sulle quali c'è ben poco da scherzare: non è un caso che la ferocia de La guerra dei Roses non coinvolgesse mai direttamente i minori. Ma se Mamma o Papà fa poco ridere il problema non è solo di sostanza, è anche di forma. La regia di Riccardo Milani sembra infatti indecisa fra il tono e il passo da scegliere, si muove a disagio fra personaggi e scene poco credibili, in una città del veneto che, invece di essere efficace teatro di crudeli dinamiche di provincia (come in Signori e signore), diventa sfondo asettico di ibridazione internazionale. Anche la recitazione rimane in superficie, non veicola sentimenti autentici, o anche solo autentiche frustrazioni. Paola Cortellesi, coautrice della sceneggiatura insieme a Giulia Calenda e a Milani, sembra fuori parte nella versione acida di Valeria: le mancano quella ferocia dolorosa e quella malizia perversa che caratterizzavano la Barbara Rose di Kathleen Turner, così come Antonio Albanese non ha il pelo sullo stomaco e la tracotanza "virile" di Michael Douglas nei panni di Oliver Rose. Per proseguire nel parallelo con La guerra dei Roses, ispirazione evidente anche per Papa ou Maman, Milani non mostra il cinismo sulfureo di Danny De Vito, anzi tende a smussare gli angoli e ad ammorbidire le asperità. Posto che la premessa per cui due genitori sarebbero disposti a vittimizzare i figli per perseguire i propri interessi ha poche speranze di far sorridere il pubblico nostrano, una volta compiuta quella scelta bisognava portarla fino in fondo, e soprattutto scegliere fra satira italiana, farsa francese e black comedy anglosassone, mantenendo quella unità di ritmo comico e quella coerenza narrativa che purtroppo qui mancano.
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Gli attori sono stati bravi e divertenti, ma le situazioni rappresentate improbabili. Una famiglia ingestibile, scoordinata. La coppia comincia a comunicare e a trovare un po’ di pace solo quando decidono di separarsi e dedicarsi unicamente alle proprie carriere in Mali per Nicola ginecologo e in Svezia per Valeria ingegnere. Appena però si accorgono di doversi accollare anche i tre [...] Vai alla recensione »
Sono un fan di Albanese ma in questo film è legato mani e piedi e si vede l'angoscia dell'attore per aver accettato di fare una nefandezza simile. Tra i 'veloci' testi pre-film sono riuscito a leggere che un ministero (forse della Famiglia?) lo ha patrocinato come film educativo (o una cosa del genere). I tecnici e i politici non si smentiscono mai e confermano in ogni [...] Vai alla recensione »
La commedia italiana ogni tanto ha anche i suoi fallimenti,quoi abbia o albanese,poco comico,quasi assente nelle sue battute,che noi conosciamo,La Cortellesi sempre divertente,sempre il suo solito personaggio,ma la commedia non decolla,se non fosse per il Buccirosso,che con la sua simpatia strappa qualche risatina,ma appena appena,con i dialoghi traBuccirosso e cortellesi si avverte [...] Vai alla recensione »
E' possibile e come che i genitori antepongano i loro interessi, e anche le loro rivalità e gelosie, al benessere dei figli e manifestino, in molte circostanze simili, assoluta insensibilità nei loro confronti. Sì, è vero che il film rovescia il clichè classico della coppia che litiga perchè ognuno vuole l'affidamento esclusivo dei figli, ed è vero che alcune situazioni sono paradossali: ma questo [...] Vai alla recensione »
Albanese e Cortellesi non riescono a rendere merito alla trasposizione in italiano del riuscitissimo Papa ou Maman d’oltre alpe. La storia è semplice; e attuale: una coppia divorzia e come al solito deve affrontare il problema dell’affidamento dei figli; ma l’obiettivo della coppia non è l’affidamento dei figli; ma l’esatto opposto, ossia affibbiare i tre [...] Vai alla recensione »
Il divorzio di una coppia non è mai una situazione semplice e facile da afferontare, sia per coloro che divorziano, sia soprattutto per i figli che lo subiscono, ed è ciò che puntulamente si verifica nella commedia "Mamma o Papà" di Riccardo Milani. La coppia in questione che intende divorziare dopo circa 15 anni di matrimonio e tre figli ormai adolescenti [...] Vai alla recensione »
Ad una sola settimana dalla visione già non si ricordano i nomi e la trama si fa labile e sfocata. A dispetto di ciò la coppia Albanese/Cortellesi diverte e regala poco più di un'ora di relax. Un quadro tradizionale e contemporaneo del nostro paese che guarda avanti attaccato ai valori del passato, dove le donne arrancano tra figli e lavoro, gli uomini non crescono ed i bambini [...] Vai alla recensione »
Mamma o papà? Questo è il titolo che vede insieme Paola Cortellesi e Antonio Albanese, nel fil marito e moglie che in procinto di divorziare si ritrovano l'incomodo dei figli. Uno vole partire per l'Africa, l'altra per la Svezia, e quindi decidono di farsi la guerra per fare in modo che i figli scelgano l'altro per andare a vivere.
esageratamente violento praticamente,La Guerra Dei Rosis questa volta contro i figli che in definitiva sono le uniche vittime ....Ruolo non adatto alla Coltellesi troppo alta per gli interpreti maschili e non sufficentemente dura per quel ruolo voce troppo cantinelante per me assolutamente non adatta io che adoro i lavori Francesi sono stata molto delusa .
Sinceramente non comprendo le critiche. Trattasi di una commedia, non di un film impegnato. A mio parere Cortellesi, Albanese e Buccirosso sono bravissimi e la storia, per quanto leggera, non ti annoia. Molti dicono che quanto raccontato non può essere aderente alla realtà.... già.... infatti è un film, non un documentario su casi di vita vissuta.
Voto: 7 Valeria (Cortellesi) e Nicola (Albanese) sono una coppia con tre figli minorenni. Hanno una grande casa nella bella Treviso, sono professionisti affermati, e si sono rotti le scatole l’uno dell’altra. Quando informano i figli del loro divorzio sono preparatissimi, sanno già cosa andrà a chi (casa, macchina, conto in banca), i termini dell’affidamento dei pargoli, [...] Vai alla recensione »
Paola Cortellesi è una delle mie attrici preferite, peccato per la scena del calcio al criceto... L' ho trovata orrenda ( sicuramente era finto ma il gesto è alquanto disgustoso). Sto insegnando a mio figlio l' amore e il rispetto per gli animali e sicuramente parlerò male di questo film. Vergognatevi!
3 stelle e mezzo per questo Mamma o Papà, una divertente commedia grottesca dove genitori e figli si invertono i ruoli ed i primi diventano il peggior incubo dei secondi. Politicamente scorretto, diseducativo ed eccessivo, il film fa ridere e la coppia Albanese/Cortellesi funziona a meraviglia. Da vedere.
Più che buona la prova attoriale di Cortellesi e Albanese. Un film agito con leggerezza e colore sul tema della separazione di marito e moglie. Fino a che punto si può arrivare quando ci sono di mezzon i figli? Una sorta di Guerra dei Roses con finale più costruttivo e brillante. Manuela Potiti
Mi limito nel dire:semplicemente inguardabile.Tramette ansia con questi messaggi non credibili su questa storia di separazione familiare.Dispiace vedere che siano tra l'altro due attori di spessore come la Cortellesi ed Albanese.Che poi la prima abbia in parte contribuito alla sceneggiatura.....stendiamo un velo di pietoso silenzio.Il peggior film fino ad ora del 2017.Che peccato.
Pessima commedia in quanto dagli attori e dai trailer mi aspettavo molto meglio, in realta’ una accozzaglia di scene e trovate che non suscitano allegria e non convincono per genialita’. Pessimi Albanese e la Cortellesi, recitano pure male, fortuna che il sempre bravo Buccirosso regala attimi di sorrisi. Mamma o papà? No lo sbadiglio.
Valeria e Nicola sono una coppia sposata da più di 10 anni con delle rispettive carriere lavorative e con tre figli. La fiamma dell'amore si è però spento col passare degli anni ed i due di comune accordo decidono di divorziare, l'unico problema è dirlo ai figli. Una volta detto, subentra la gestione della prole,ed una serie di conseguenze nate da gelosie reciproche, [...] Vai alla recensione »
Fa davvero tristezza vedere due attori cosi' bravi alle prese con un tale squallore. Imbarazzante e' l'unica parola che mi viene in mente. L'assurdo accento pseudo-veneto, di cui non si semtiva il bisogno..e tutta una serie di noiosisime gag..mi hanno fatto solo rallegrare con me stessa per aver risparmiato i soldi del biglietto e, purtroppo, decidere di cambiare canale prima del [...] Vai alla recensione »
Il film non è privo di scene esilaranti ,ma solo all'inizio. Più la trama prende forma e più si configura grottesco. La scena del calcio al criceto è deprimente, scadente..incommentabile. D'altronde neanche i figli ricevono un migliore trattamento in fondo.
Mi piacciono sia Albanese che la Cortellesi. Ma trovo questo film poco profondo a livello sociale enon simpatico. La scena del calcio a Nerone (il criceto) è una delle cose più brutte e diseducative che abbia visto ultimamente.
Non è un racconto di una famiglia moderna, ma da denucia e servizi sociali. Non fa ridere nemmeno un po'. Non è nè un film sano, nè un film positivo. E' pieno di episodi gravissimi, che non sono sketch comici. Pessimo.
Ma quanti film dirige Milani per la brava ma inflazionata Cortellesi? Questo familismo ha stufato, questo sfornare filmetti che sanno di poco eguaglia la legge del porno, ovvero se si è marito e moglie e si recita in film hard il successo dura poco, vedi: Jessica Rizzo,Hypatia Lee o lo stesso Siffredi quando recitava con la moglie, i casi sono decine.
Scrivo una recensione infatti per la prima volta perché non riesco a non commentare. Ho appena finito di guardare il film con le mie amiche e prima di tutto devo dire che, come il titolo della recensione, è uno dei film più peggiori che io abbia mai visto nella mia vita. Stavo malissimo (e anche adesso sto male) mentre guardavo il film perché per me è un film molto violente psicologicamente, sopratutto [...] Vai alla recensione »
Scrivo una recensione infatti per la prima volta perché non riesco a non commentare. Ho appena finito di guardare il film con le mie amiche e prima di tutto devo dire che, come il titolo della recensione, è uno dei film più peggiori che io abbia mai visto nella mia vita. Stavo malissimo (e anche adesso sto male) mentre guardavo il film [...] Vai alla recensione »
Una sola domanda, a quanto vedo abbastanza unanime: Perchè questo film? Una commedia inutile, che non fa ridere e che non ha spunti sociali. Al contrario disegna due genitori snaturati ed improbabili, che danno un pessimo esempio. Peccato per gl attori di assoluto valore che fanno parte di questo cast. Non c'era affatto bisogno di questo remake della versione francese.
Non ci sono parole per descrivere questo storia vergognosa sovvenzionata anche dai contribuenti.
A dir poco inquietante! Come commedia è simpatica, bravi i due attori principali, però il contenuto, a mio avviso, è talmente diseducativo che consiglierei di non farlo vedere ad un bambino, adolescente… Non si vive la separazione di due genitori, bensì viene esaltato come “sbolognare” i figli all’altro coniuge, mettendo di mezzo i figli e inculcando loro idee completamente sbagliate.
si alcune situazioni non sono molto credibili però è un film, se volevo vedermi la realtà mi guardavo un documentario. Avevo voglia di vedere un film divertente e mi ha soddisfatto. Mi sono fatto delle belle risate. Forse non lo merita ma io un 7 glielo dò.
Un film totalmente stupido. Diseducativo e noioso. Certi temi, anche se in forma comica, devono essere trattati per rispetto. Sembra quasi, che in tutti i film Italiani, una famiglia sana non esista, devono per forza esserci tradimenti reciproci e figli maleducati. Comunque questo li batte tuttiz
Per quanto io adori la Cortellesi, questo film è improponibile. Avevo letto che faceva ridere, ma io di risate ne ho fatte ben poche. La gag del criceto, trita e ritrita, già vista migliaia di volte. Secondo me far vedere che 2 genitori mettano le loro carriere davanti al bene per i figli lo trovo diseducativo e poco carino. Ormai la comicità italiana è morta
Se sei una brava attrice non è detto che tu sappia scrivere film.
Visto poco fa. Si ride parecchio, ma la risata è amatissima. Mi ricorda un paio di famiglie che ho conosciuto, ex juppies ipercentrati, gretti, banali. Certo, è volutamente esagerato, paradossale e grottesco. Ma la realtà è tanto diversa? Quello che regge meno bene è la costruzione di queste ripicche egoistiche, manca talora uno sviluppo adeguato dell'azione che si perde tra mille rivoli, ma ci [...] Vai alla recensione »
Dopo un quarto d'ora sarei uscito dalla sala! Bruttissimo! Tutto esageratamente sopra le righe. Assurdo anche nella finzione cinematografica. A m ia moglie un po' è piaciuto.
Bello, pungente, un po violento credo, tema difficile, credo che la cosa che piu conta, e sempre la trasparenza nei confronti del proprio compagno/a, se pur ci si senta singol infelici, solo cosi, ci si sente purtroppo, nonostante tutto, aime......... sereni.
non avendo visto il film volevo solo esprimereil mio parere esattamente d'accordo con la recenzione che ho appena letto perche culture diverse fanno si' che a noi italiani attaccati ad un diverso modo di pensare non ci permetta di penetrare nella storia e quindi perda di interesse. grazie
Lui è ginecologo, lei ingegnere, hanno tre figli, tutti diversamente odiosi, una casa da rivista d'arredamento e una gran voglia di divorzio, giusto per ripartire, lui per il Mali, lei per la Svezia. Sono civili quindi... Quindi un accidente perché nessuno vuole accollarsi i tre pargoli. Fin qui idea divertente poi però tutto prende una chiave che va oltre la commedia per entrare in un autentico delirio. [...] Vai alla recensione »
Nel benestante trevigiano, mamma ingegnera e papà ginecologo hanno deciso di divorziare. I tre figli la prendono male e a peggiorare il quadretto dell'affidamento congiunto si intromettono due importanti opportunità professionali per i genitori che - però - impongono un soggiorno all'estero di parecchi mesi. Nessuno dei due vuole rinunciare al viaggio, dunque nessuno dei due vuole badare ai figli mentre [...] Vai alla recensione »
I figli... so' pezzi 'e core. Forse una volta, forse nei vecchi film con Mario Merola (e relative canzoni). Tempi lontani, quando le lacrime delle sceneggiate napoletane sbancavano il botteghino. Adesso sul grande schermo è tempo di genitori egoisti e carognoni, che ai figli, certo, dicono di volere tanto tanto bene, ma insomma, se c'è di mezzo la carriera.
Lui in Mali, lei nella Scandinavia profonda, medico e ingegnera al divorzio gentile diventano leone e tigre per un trasferimento professionale. Faccia a faccia tra papà e mamma come generazioni di figli hanno subito, a volte costretti a prendere posizione (il peggio, questo), ma è tutto assai "scritto". Nel bene e nel male: ai due mattatori, brillanti e affiatati, fornisce il canovaccio adatto a fare [...] Vai alla recensione »
Semidivertente commedia, sfacciatamente clonata da un film francese. A Treviso decidono di divorziare dopo quindici anni il ginecologo Nicola e l'ingegnera Valeria. Sono d'accordo perfino sui dettagli, ma non sanno come dirlo ai tre ragazzi. Più o meno tutto qui. I bravi Albanese e Cortellesi parlano troppo tra scene prevedibili e personaggi superflui, facendo leva su un paradosso: nessuno dei due [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta un cinema italiano a corto di idee si rivolge alla commedia boulevardier parigina: Mamma o papà? si basa su un film del 2015 di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patelliere, gli abili mestieranti di Cena tra amici, che a loro volta devono essersi ispirati a La guerra dei Roses dove i divorziandi Michael Douglas e Kathleen Turner si confrontavano in un crescendo di odio fino alla [...] Vai alla recensione »
Dopo aver raccontato in tv con Tutti pazzi per amore ed È arrivata la felicità famiglie allargate, colorate e stravaganti Riccardo Milani ha deciso di portare al cinema un conflitto familiare insolito. In Mamma e papà, libero remake dell'omonimo film francese campione di incassi in patria, il regista capovolge la situazione tipica del divorzio: la madre che chiede l'affidamento dei figli e il padre [...] Vai alla recensione »
Il famigerato "vuoi più bene a mamma o a papà" diventa un grimaldello che destabilizza alla rovescia i figli della coppia formata dall'ingegnere Paola Cortellesi e dal ginecologo Antonio Albanese. In crisi coniugale decidono entrambi, un po' per ambizione e molto per ripicca, di accettare le rispettive offerte d'incarico all'estero. E fanno a gara di cattiva perché l'affidamento dei tre ragazzi ricada [...] Vai alla recensione »