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arturovidal
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mercoledì 22 maggio 2013
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capolavoro
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flyanto
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mercoledì 22 maggio 2013
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una sorta di "dolce vita" 50 anni dopo
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Film in cui si narra di un giornalista di costume di nome Jep Gambardella (interpretato da Toni Servillo), ora profondamente in crisi ed allontanatosi dalla sua primaria attività di scrittore, che trascorre le proprie giornate o, meglio, nottate, frequentando i salotti "bene" e "culturali" della buona società romana. Tutto l'ambiente con cui egli via via si trova a contatto lo disgusta ma, conoscendolo in maniera approfondita, non lo stupisce ormai nemmeno più di tanto. Diciamo, che egli vi convive, se non rassegnato, sicuramente distaccato e disincantato rimpiangendo un'epoca ancora intatta e ricca di fermenti, per lui ormai troppo lontana e irrecuperabile, con cui però egli, prima di approdare a Roma in cerca di fortuna e di affermazione, non ha e non avrà purtroppo mai più nulla a che fare.
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Film in cui si narra di un giornalista di costume di nome Jep Gambardella (interpretato da Toni Servillo), ora profondamente in crisi ed allontanatosi dalla sua primaria attività di scrittore, che trascorre le proprie giornate o, meglio, nottate, frequentando i salotti "bene" e "culturali" della buona società romana. Tutto l'ambiente con cui egli via via si trova a contatto lo disgusta ma, conoscendolo in maniera approfondita, non lo stupisce ormai nemmeno più di tanto. Diciamo, che egli vi convive, se non rassegnato, sicuramente distaccato e disincantato rimpiangendo un'epoca ancora intatta e ricca di fermenti, per lui ormai troppo lontana e irrecuperabile, con cui però egli, prima di approdare a Roma in cerca di fortuna e di affermazione, non ha e non avrà purtroppo mai più nulla a che fare. Consapevole di questo distacco definitivo col suo passato Jep accetta di convivere con una realtà popolata da individui grotteschi, falsi, opportunisti e nemmeno tanto intellettuali o colti, perchè alla mancanza generale di valori ed alla decadenza morale ed esistenziale dell'intera società contemporanea, clero incluso, si unisce una pochezza ed una scarsità di interessi e di preparazione culturale tali da fare raccapricciare. Questo film, presentato in concorso al Festival di Cannes come unica opera italiana, senza dubbio concorre o, deve concorrere ed aspirare, alla Palma d'Oro. Paolo Sorrentino, prendendo un pò spunto dal precedente "La Dolce Vita" di Federico Fellini, rappresenta il disgusto rassegnato ed apparentemente accettato dal giornalista protagonista per la decadenza morale e culturale che investe l'intera società contemporanea. Nessuno si salva, nemmeno l'ambiente ecclesiastico che dovrebbe invece perseguire ideali più spirituali. Impera solo la mancanza ormai totale di ciò che si definisce come "Grande bellezza", e cioè la mancanza dell'ispirazione, della spinta più pura che nutre la mente degli individui inducendoli a creare prodotti di qualità, certi che verranno sicuramente compresi ed apprezzati. Pare che all' interno della pellicola alcune ed importanti scene siano state misteriosamente tagliate dal regista o dalla produzione e trovo che sia un vero peccato non vederla per intero nella sua versione originale. In ogni caso, il suo valore non viene assolutamente meno ed anzi, grazie anche alla straordinaria, come sempre, interpretazione di Toni Servillo si acuisce sempre di più. Da menzionare vi sono, inoltre, anche gli altri attori: Carlo Verdone e Sabrina Ferrilli sugli altri, qui quasi irriconoscibile per la sua bravura. Stupende poi sono le inquadrature di molti scorci della Roma antica, sebbene purtroppo un pò in decadenza e, direi, perfetta e calibrata è la sceneggiatura che è ricca di dialoghi essenziali e pungenti e perfettamente calati nel contesto. Bisogna a questo proposito assolutamente menzionare e lodare i circa tre minuti di dialogo o monologo che Toni Servillo tiene ad una festa contro una partecipante pseudo-intellettuale ed impegnata politicamente (interpretata da Galatea Ranzi) che, a mio parere, valgono da soli tutto il valore di quest'opera. Cosa aggiungere in più a questo punto? La speranza e l'augurio che questa pellicola di Sorrentino venga giustamente premiata con la Palma d'Oro al Festival perchè se lo merita ampiamente! Sebbene, forse, non sia definibile come un capo
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perno
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mercoledì 22 maggio 2013
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non ci credo
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E' incredibile come ci si possa permettere di giudicare con incompetenza e faciloneria una tale opera di ingegno. Il problema è che alla fine risulta anche "non consigliato" quando, invece, andrebbe diffuso e pubblicizzato il più possibile, come una performance artistica di cui fruire a prescindere, beandosi di annoverare fra i nostri artisti, due personaggi di grande spessore e di indiscutibile qualità come Sorrentino e Servillo. Povera Italia.
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i'libano
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mercoledì 22 maggio 2013
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il grande sorrentino
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La Grande Bellezza di P.Sorrentino è forse l'opera più ambiziosa del regista e anche la più matura,una regia straordinaria di un autore che ormai possiamo definire il più innovativo e affermato in Italia,con uno stile ed una poetica unica che soltanto nei sui film possiamo ritrovare. Movimenti di macchina che lasciano stupiti e incantati.
Il film ha bisogno di più visioni per cogliere ogni sfumatura;Il tema del film non è dei più semplici anzi è forse il tema più complesso da raccontare ovvero la VITA,l'esistenza,la vecchiaia,la solitudine,l'apparenza,i fallimenti,le perdite e la superficialità per nascondere i rimpianti e i dolori che la vita ci ha riservato,i dolori di Jep Gambardella protagonista assoluto, l'ultimo vero Dandy,scrittore e giornalista dalla risposta sempre pronta e dal fascino intramontabile,che ci guida attraverso la Roma dei giorni nostri,una capitale di una importanza storica unica al mondo che si nasconde sotto la volgarità e la superficialità degli uomini miserabili.
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La Grande Bellezza di P.Sorrentino è forse l'opera più ambiziosa del regista e anche la più matura,una regia straordinaria di un autore che ormai possiamo definire il più innovativo e affermato in Italia,con uno stile ed una poetica unica che soltanto nei sui film possiamo ritrovare. Movimenti di macchina che lasciano stupiti e incantati.
Il film ha bisogno di più visioni per cogliere ogni sfumatura;Il tema del film non è dei più semplici anzi è forse il tema più complesso da raccontare ovvero la VITA,l'esistenza,la vecchiaia,la solitudine,l'apparenza,i fallimenti,le perdite e la superficialità per nascondere i rimpianti e i dolori che la vita ci ha riservato,i dolori di Jep Gambardella protagonista assoluto, l'ultimo vero Dandy,scrittore e giornalista dalla risposta sempre pronta e dal fascino intramontabile,che ci guida attraverso la Roma dei giorni nostri,una capitale di una importanza storica unica al mondo che si nasconde sotto la volgarità e la superficialità degli uomini miserabili. Toni Servillo è MOSTRUOSO che nessuna descrizione o critica gli renderebbe giustizia.Il migliore attore italiano vivente.
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matteo manganelli
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mercoledì 22 maggio 2013
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la dolce bellezza
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Mamma mia che goduria. Io non so se Sorrentino tra 50 anni verrà considerato uno dei più grandi registi italiani di sempre, ma quello che sta facendo ora è davvero straordinario. Diciamolo subito: non è esattamente un film per tutti; necessita di un discreto livello di sensibilità. La grande bellezza arriverà a te solo se tu avrai voglia di lasciarla entrare. Probabilmente questo paese non merita questo tipo di film: durante tutta la proiezione c'era chi non stava zitto un attimo (e per queste persone, lo dico sinceramente, riaprirei i campi di concentramento), chi sbuffava e guardava il cellulare e chi rideva ad ogni battuta sguaiatamente.
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Mamma mia che goduria. Io non so se Sorrentino tra 50 anni verrà considerato uno dei più grandi registi italiani di sempre, ma quello che sta facendo ora è davvero straordinario. Diciamolo subito: non è esattamente un film per tutti; necessita di un discreto livello di sensibilità. La grande bellezza arriverà a te solo se tu avrai voglia di lasciarla entrare. Probabilmente questo paese non merita questo tipo di film: durante tutta la proiezione c'era chi non stava zitto un attimo (e per queste persone, lo dico sinceramente, riaprirei i campi di concentramento), chi sbuffava e guardava il cellulare e chi rideva ad ogni battuta sguaiatamente. D'altro canto se nutri il popolo con Brizzi e Parenti è chiaro che di fronte a Sorrentino si sentano spaesati. La grande bellezza non è perfetto; si perde in alcuni punti e inciampa un po' nel suo autocompiacimento. Sorrentino firma "La dolce vita" del nostro tempo e scusate se il paragone con Fellini è azzardato. E' vero: Sorrentino non è Fellini, come lui stesso ha ammesso: "La dolce vita è un capolavoro, questo è solo un film". Falsa modestia? Io credo di si. Perchè non è possibile riuscire a girare un film del genere con quello stile se non si è sicuri del proprio talento. Poi bisogna ricordare che questo film ha come interprete principale Toni Servillo, che equivale a Messi per una squadra di calcio. Ecco, quando qualcuno mi chiede: ma com'è uno che recita bene? Io dovrei rispondere semplicemente: Tiè, questo è Toni, guardatelo fino alla noia e impara. Non dimentichiamoci nemmeno del resto del cast: Sorrentino fa brillare ogni personaggio di una propria luce malinconica, e riesce a far diventare credibile pure Sabrina Ferilli. La grande bellezza è un film artistico per premeditazione, studiato in ogni singola battuta, in ogni singola carrellata o dolly e nella scelta di una colonna sonora che contrasta il sacro e il profano. Ma la protagonista più bella è lei: una Roma silenziosa, nella sue vesti notturne di infinita bellezza tra vizio e arte. Chi guarda questo film deve tenere presente che La grande bellezza somiglia più alla vita che a un film: le azioni non sempre hanno una reazione, i tempi morti sono lunghissimi e spesso il pensiero sovrasta la realtà.
Andate a vederlo, ragazzi. Perchè se tra Iron Man 3 e il grande Gatsby ogni tanto ci infilate un film del genere, male di certo non vi fa.
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[+] commento bellissimo
(di lollo-brigida)
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mammut
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mercoledì 22 maggio 2013
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toni sei grande
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Il film è felliniano, attuale con tutte le problematiche attuali specialmene italiane
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graziano bianco
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mercoledì 22 maggio 2013
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troppa carne al fuoco...
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non ho capito bene cosa voleva dimostrare sorrentino..in questo film c'è davvero troppo,forse ha esagerato ,nel finale non si capisce bene il senso che vuol dare al film ...
tutto sommato non è tutto da buttare questo film ,resta la grande interpretazione di servillo, alcune scene sono molto simpatiche , resta inoltre la vera bellezza o grande bellezza di roma e della sua storia..
c'è troppa carne al fuoco ,il film dura un eternità senza portare da nessuna parte ,lo sbaglio più grande è stato proprio questo molte scene del film si potevano tagliare tranquillamente , il film sarebbe stato comunque brutto ,ma almeno la sofferenza durava poco.
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non ho capito bene cosa voleva dimostrare sorrentino..in questo film c'è davvero troppo,forse ha esagerato ,nel finale non si capisce bene il senso che vuol dare al film ...
tutto sommato non è tutto da buttare questo film ,resta la grande interpretazione di servillo, alcune scene sono molto simpatiche , resta inoltre la vera bellezza o grande bellezza di roma e della sua storia..
c'è troppa carne al fuoco ,il film dura un eternità senza portare da nessuna parte ,lo sbaglio più grande è stato proprio questo molte scene del film si potevano tagliare tranquillamente , il film sarebbe stato comunque brutto ,ma almeno la sofferenza durava poco...
spero che sorrentino torni a fare film come l'uomo in più ,o il divo...
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no_data
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mercoledì 22 maggio 2013
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delusione
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Ero molto ansioso di vedere il nuovo film con Toni Servillo diretto da Paolo Sorrentino.Confesso che sono rimasto profondamente deluso dall'opera.Si è voluto rappresentare,a mio sommesso parere,in modo maldestro,uno spaccato di una Roma molto volgare e godereccia dove Toni Servillo,ricco mecenate,ama circondarsi di amici di dubbia provenienza e gusto nel proprio terrazzo-giardino.Pessima riuscita anche perche i vari "nomi" presenti nel cast,da Verdone a Ferilli e da Villoresi a Bucirosso,che "eseguono" delle parti veramente di pessima qualità.Secondo me ,quindi,un film veramente negativo che non vale il prezzo del biglietto e una pessima propaganda per quel grande attore che ritenevo fosse Toni Servillo,coinvolto in un vortice abbastanza squallido.
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Ero molto ansioso di vedere il nuovo film con Toni Servillo diretto da Paolo Sorrentino.Confesso che sono rimasto profondamente deluso dall'opera.Si è voluto rappresentare,a mio sommesso parere,in modo maldestro,uno spaccato di una Roma molto volgare e godereccia dove Toni Servillo,ricco mecenate,ama circondarsi di amici di dubbia provenienza e gusto nel proprio terrazzo-giardino.Pessima riuscita anche perche i vari "nomi" presenti nel cast,da Verdone a Ferilli e da Villoresi a Bucirosso,che "eseguono" delle parti veramente di pessima qualità.Secondo me ,quindi,un film veramente negativo che non vale il prezzo del biglietto e una pessima propaganda per quel grande attore che ritenevo fosse Toni Servillo,coinvolto in un vortice abbastanza squallido.
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bianca46
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mercoledì 22 maggio 2013
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miseramente grottesco....
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il successo di un film può essere "aiutato " dal cast degli attori ,ma non determinato! in questo film c'era un cast davvero di eccellenza che però non ha dato ,forse farei meglio a dire non ha tolto nulla all'insulsaggine della storia ,ammesso che ce ne fosse una!
quando i films venivano prodotti da produttori "veri" ,che ci mettevano davvero i loro soldi, non credo proprio che qualcuno i loro avrebbe mai messo mano al portafoglio per supportare e produrre questo "capolavoro"!!!
di certo questo prodotto riceverà premi a non finire, come succede quasi sempre quando c'è una giuria di colleghi a decidere, a parer mio i films dovrebbero ricevere i premi solo dopo essere passati sotto il vaglio del gradimento del pubblico, che si dovrebbe esprimere all'uscita dalla sala.
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il successo di un film può essere "aiutato " dal cast degli attori ,ma non determinato! in questo film c'era un cast davvero di eccellenza che però non ha dato ,forse farei meglio a dire non ha tolto nulla all'insulsaggine della storia ,ammesso che ce ne fosse una!
quando i films venivano prodotti da produttori "veri" ,che ci mettevano davvero i loro soldi, non credo proprio che qualcuno i loro avrebbe mai messo mano al portafoglio per supportare e produrre questo "capolavoro"!!!
di certo questo prodotto riceverà premi a non finire, come succede quasi sempre quando c'è una giuria di colleghi a decidere, a parer mio i films dovrebbero ricevere i premi solo dopo essere passati sotto il vaglio del gradimento del pubblico, che si dovrebbe esprimere all'uscita dalla sala.
chissà perchè questo film mi richiama alla mente la storia dei vestiti nuovi dell'imperatore.... dove tutti , al passaggio del sovrano che sfilava davanti al popolo ,fingevano grande apprezzamento per lo splendore degli inesistenti abiti, per paura di passare per traditori ,ignoranti.... allorchè un bambino , nella sua assoluta innocenza ed onestà, gridò la verità che, ovviamente, era sotto gli occhi di tutti... guardate! l'imperatore è nudo!!!!
già dalle prime scene, personalmente, sarei uscita dalla sala...come si suol dire, il buongiorno si vede dal mattino, ma, ancora una volta, come si suol dire... la speranza è l'ultima a morire, perciò sono rimasta, per vedere se cambiava qualcosa, ma, i provebi non mentono ,in essi risiede la saggezza dei popoli, e così ,infine, sono uscita ...disperata!
mi farà piacere leggere altri pareri del pubblico e della critica.
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[+] passare il vaglio del pubblico?
(di clavius)
[ - ] passare il vaglio del pubblico?
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