Titolo originale | Le bonheur des uns... |
Anno | 2020 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Daniel Cohen |
Attori | Vincent Cassel, Bérénice Bejo, Florence Foresti, François Damiens, Daniel Cohen Constance Labbé, Anne-Gaëlle Jourdain, Caroline Gay, Yan Brian, Stephen Manas, Victor Artus Solaro. |
Uscita | giovedì 24 giugno 2021 |
Distribuzione | Academy Two |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,22 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 13 giugno 2021
Un cast d'eccezione per una commedia corale sul significato profondo dell'amicizia. In Italia al Box Office La felicità degli altri ha incassato 90 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Léa e Marc, Karine e Francis sono amici di lunga data. Léa è commessa in una boutique di abbigliamento, Marc è quadro in un'impresa specializzata nell'alluminio, Karine è agente pubblicitaria e Francis agente immobiliare. L'indecisa, il macho dominante, la saccente, il maldestro, ognuno occupa il suo posto nel gruppo e a tavola. Ma l'armonia è rotta la sera in cui Lèa, la più discreta del gruppo, annuncia la stesura del suo primo romanzo. Lontani dalle felicitazioni, piccole e grandi gelosie crescono. Il successo del suo libro, che sarà ovviamente un best seller, spinge gli altri a spiegare rovinosamente le ali della creatività. Sul fallimento, le maschere cadono e l'amicizia soccombe.
Nel 2018, Philippe Delerm pubblicava un libro che passava al vaglio tutte quelle piccole frasi falsamente ordinarie e benevoli prodigate dal prossimo, rivelandone sottilmente la perfidia e l'ipocrisia nascoste ("Et vous avez eu beau temps? La perfidie ordinaire des petites phrases").
Perché si sa, "la disgrazia degli altri" fa la gioia dei mediocri, gli stessi che non riescono a rallegrarsi per il bene altrui. Indifferenza, invidia e dispiacere sono i sentimenti che condividono tre dei quattro personaggi di una commedia 'irritante' quanto loro. Tutti diversamente fastidiosi, gli invidiosi come l'invidiata, l'accolita di rancorosi è definita da un egoismo fuori dal comune e da un masochismo che sfiora l'idiozia.
È evidente che il soggetto in questione muova nello spettatore un sentimento di avversione ma La felicità degli altri forza la mano, caricando Florence Foresti fino al limite della sopportazione e il racconto fino alla noia e oltre. Esemplare la lunga, lunghissima sequenza del ristorante dove le coppie non si decidono sulla necessità o meno di prendere il dessert. Léa lo vorrebbe ma il resto della compagnia no. Lei decide di rinunciare mentre loro si offrono di incoraggiare quel peccato di gola. Seguono dieci minuti di scoraggianti scambi 'teatrali' prima di sapere se i quattro compari ordineranno o no il benedetto dolce. I dialoghi suonano falsi mentre la m.d.p. rimbalza da un volto all'altro, da un'incomprensione all'altra, da una conversazione ridicola all'altra.
Dall'interminabile discussione usciamo sfiniti quanto il cameriere di turno, l'allampanato Bruno Gouery che detiene la replica più bella (nella versione originale): "je suis là". La commedia non decolla mai e si fa progressivamente desolante coi suoi personaggi da théâtre de boulevard egocentrici e consumati dalla gelosia. Le risorse comiche si aggrappano alla malafede e all'ipocrisia, mentre il racconto prova a fare il punto sui danni dell'invidia e sulle possibilità di vivere una vita alternativa alla propria.
Ma il film non riesce mai ad assumere il discorso dello sviluppo personale e dei legami interpersonali, che si fanno e disfano senza coerenza e senza emozione. Il tasso di cinema contenuto nella commedia è basso come la qualità dello script che nemmeno gli interpreti riescono a risollevare. Al cuore della discordia c'è il successo di Lèa, scrittrice naïve interpretata da Bérénice Bejo e invisa dai personaggi di Vincent Cassel, François Damiens, mai così depotenziati, e Florence Foresti, mai così insopportabile, abbronzata e scomposta.
Realizzato da Daniel Cohen e ispirato a una sua pièce mai messa in scena (eh), La felicità degli altri fa la sventura dello spettatore e una strage del cast, travolto da una pioggia di battute crudeli e repliche biliose che non trovano mai il ritmo, una cadenza educatamente moderata e 'borghesemente' misurata. Se la morale è presto svelata, "meglio soli che mal accompagnati", un mistero dimora saldo: perché Léa resiste amabile al fianco di un consorte egoista e imbecille che si sente costantemente minacciato e amichevole di fronte a una coppia di amici spregevoli che la considerano incapace di scrivere un best seller?
Il film non risponde e abbozza un epilogo triste come il sentimento distruttivo di cui vaneggia tra un'île flottante e attori alla deriva. Voilà.
LA FELICITÀ DEGLI ALTRI disponibile in DVD o BluRay |
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Premesso che ho sempre trovato le recensioni di Mymovies rilevanti e esaurienti, su questo film non sono d'accordo. Penso sia un film volutamente "fastidioso", come possono esserlo i lavori ad esempio di Herman Koch, in quanto l'intento è quello di svelare la piccolezza e la mediocrità degli uomini. In questo senso il film tratteggia lo sviluppo di alcuni caratteri, [...] Vai alla recensione »
Dopo aver visto assegnare voti tanto generosi quanto immeritati a parecchi film, mi stupisco di una stroncatura di questo tipo. Del resto, i pochi presenti nella sala in cui l'ho visto (effetto covid + partita della nazionale di calcio) mostravano di gradire questo spaccato di verità non sempre facili da ammettere e digerire. Buona recitazione, qualche piccola forzatura, sì, ma anche [...] Vai alla recensione »
non sono in accordo con le recenzioni che hanno stroncato questo film. Io l'ho trovato delicato e fortemente reale. E mi è piaciuto tantissimo il finale in cui la protagonista si trova nella stessa situazione dell'inizio del film e non cambia il suo atteggiamento: questo per dire che lei è rimasta la persona vera che era all'inizio.
Premessa. Non si capisce il niet di my movies. Il film, al contrario, è da vedere. È un film urticante, recitato benissimo e in modo paradossale, sulla invidia. Ci sono situazioni reali. Descritte benissimo. L' invidia tra amici e all'interno della coppia. Il successo degli altri è sempre un boccone amaro da digerire. Film divertente. Paradossale. Verissimo.
Un film quasi perfetto Che cosa si desidera da un film? Che sia divertente che non sia banale che abbia un dialogo brillante un finale non scontato. Buoni attori. Nulla manca a questo film per essere perfetto e mi stupiscono i giudizi negativi. Per me non un attimo di noia in un film che fa sorridere e riflettere!
Film 'sgradevole' e amaro, e forse per questo non sempre apprezzato, proprio a causa della verosimiglianza delle situazioni e delle reazioni umane, molto ben rappresentate. Tutti noi sappiamo, purtroppo, quanto spesso la paura, l'insicurezza e il senso di inferiorità abbiano la meglio sull'affetto e l'amore. Attori eccellenti.
Molto intelligente, divertente e istruttivo. Ottimo, ottimo, ottimo!
Si sa che solo i cineasti d' oltralpe, a dispetto di qualsiasi situazione contingente, hanno il coraggio e il gusto di avventurarsi in commedie maliziose, aggiornate, provocatorie e intelligenti. Nell' attuale panorama di grande difficoltà commerciale i film ci sono, riescono a uscire nelle sale con una certa regolarità, ma il pubblico è ancora impaurito e diffidente- bisogna dunque segnalare con piacere [...] Vai alla recensione »
Il cambiamento non è mai facile da accettare. C'è una naturale resistenza nella natura umana che fa sì che esso sia vissuto in modo complesso e spesso ostacolante. E questo non tanto nel soggetto che agisce, ma nelle persone che lo circondano. A maggior ragione se il cambiamento porta con sé il successo. Questo è l'assunto di La felicità degli altri (Le bonheur des uns.
L'invidia per il successo altrui è un sentimento che può spezzare e rovinare per sempre relazioni di amicizia coltivate da anni. È questo il tema di fondo del nuovo film di Daniel Cohen, La felicità degli altri, una classica commedia francese dai toni leggeri che ambisce però a una riflessione più alta e sofisticata. Due grandi interpreti come Vincent Cassel e Bérénice Bejo si trovano nell'impervia [...] Vai alla recensione »
Lea, Marc, Karine e Francis sono amici di vecchia data e nel gruppo ognuno occupa il proprio posto. L'armonia va in frantumi quando Lea, la più discreta e modesta tra loro (è la commessa di un negozio di abbigliamento che al massimo può aspirare alla posizione di responsabile), racconta agli altri che sta scrivendo un romanzo. Una rivelazione inaspettata che manda in crisi il resto del gruppo: lungi [...] Vai alla recensione »
La commessa Léa scrive un libro, come hobby. All' inizio, sia il marito, sia la coppia dei suoi migliori amici, non danno peso alla cosa, ma quando il romanzo vende 250mila copie, ecco che le gelosie esplodono. L' uomo capisce di non essere più il maschio alfa e la perfidia dell' amica fa il paio con il vano tentativo di emularla. Se il giochino funziona nella prima parte, poi perde la misura, finendo [...] Vai alla recensione »
Le differenze culturali passano attraverso il cinema. In Francia il grande schermo continua a parlare di editoria, mentre dai noi le storie su promettenti scrittori scarseggiano. Oltralpe troviamo titoli come Il mistero Henri Pick di Rémi Bezançon e il bellissimo Il gioco delle coppie di Olivier Assayas. Spesso si utilizzano i toni della commedia. La felicità degli altri di Daniel Cohen, con le dovute [...] Vai alla recensione »
L'incomunicabilità e l'invidia si nascondono dietro le forme della commedia in La felicità degli altri. Entrambi i temi vengono però messi a fuoco con un unico metodo, quello di filmare la parola e affidandosi a protagonisti che nascondono le loro reazioni dietro i loro personaggi (come nel caso di Bérénice Bejo e Vincent Cassel) oppure che, al contrario le rendono plateali.
Daniel Cohen dirige un lungometraggio, La felicità degli altri, incentrato sulla libertà di creazione e sulla gelosia che può suscitare. Attorno al tavolo di un ristorante Léa, Marc, Karine e Francis formano due coppie di amici completamente opposti. Léa, interpretata da Bérénice Bejo, è una commessa in un negozio di abbigliamento. In segreto, scrive un libro che viene pubblicato e diventa un enorme [...] Vai alla recensione »
Insomma, c'è quell'adagio di strada che sostiene, a ragione, quanto sia "più facile" stare vicino a una persona quando non è in forma, mentre sia più difficile, ma è lì che si rivela il vero amico, quando è felice. Insomma è ben più semplice la compassione che gioire delle gioie altrui. Lo scopre sulla sua pelle il personaggio di Léa (Bérénice Bejo) in questa deliziosa commedia francese dall'acuto [...] Vai alla recensione »
La maggior parte delle commedie francesi vantano, su quelle italiane, un sempre elevato livello di recitazione e di scrittura, delle tematiche forti declinate in maniera delicata, mai urlata o sfacciata. La felicità degli altri (in originale Le bonheur des uns... ) per la regia di Daniel Cohen, con un cast di grandi attori (Bérénice Bejo, premio Oscar per The artist di Michel Hazanavicius, 2011,;Vincent [...] Vai alla recensione »
L'armonia tra due coppie di amici si incrina quando Lea, la più discreta (e sottostimata) dei quattro, scrive un romanzo che, pubblicato, diventa un bestseller. Ecco un saggetto sulle meschinità, le invidie e i livori che vengono a galla non appena s'intravede nell'altro un barlume di gioia o di soddisfazione: il successo di chi ci è amico mette a nudo la sostanza reale di cui il legame è fatto.