Un reduce dato per disperso torna dalla Russia e reclama la casa e la moglie risposata. Espandi ▽
Un reduce dato per disperso torna dalla Russia e reclama la casa e la moglie risposata. I litigi tra i due mariti si fanno aspri a tal punto che la donna parte per una vacanza con l'avvocato di famiglia. Recensione ❯
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Il mito di Antigone modernizzato. Il Potere ordina che i morti caduti durante una sommossa siano lasciati insepolti. Espandi ▽
Il mito di Antigone modernizzato (male). Il Potere ordina che i morti caduti durante una sommossa siano lasciati insepolti. Antigone, invece, con l'aiuto di Tiresia, un misterioso straniero, compie la sua opera di pietà dando sepoltura al fratello. Ma il Potere ucciderà anche i due seppellitori. Altri giovani, però, prenderanno esempio dai due nuovi morti per continuare la loro opera. È il terzo film della Cavani. Recensione ❯
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Colpito da una malattia che intacca parte del suo cervello, un politico corrotto si trasforma nel paladino della gente onesta. Espandi ▽
Un importante senatore di origine meridionale è un politico corrotto, senza scrupoli né ideali. Quando viene colpito da una malattia che intacca parte del suo cervello, si trasforma piano piano un'altra persona. Più giusto e più corretto con gli altri, diventa anche il promotore di una singolare iniziativa: creare l'articolo 140 della Costituzione per sancire il diritto di ogni cittadino a conoscere la verità che si nasconde dentro le mura dei palazzi della politica. Recensione ❯
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A Milano, una studentessa liceale viene violentata e uccisa. Il redattore capo di un grande quotidiano indipendente scatena una campagna contro un extraparlamentare accusandolo del delitto. Espandi ▽
Il redattore capo Giancarlo Bizanti del quotidiano di destra “Il Giornale”, dopo la notizia dell’uccisione di una studentessa che è stata anche violentata decide di utilizzarla a fini politici. Siamo nel 1972 ed è in corso la campagna elettorale in un clima acceso tra i cosiddetti ‘opposti estremismi’. In accordo con la proprietà Bizanti individua in un giovane appartenente ai gruppi extraparlamentari il colpevole da ‘sbattere in prima pagina’.
Un film non completamente riuscito che ha però ancora molto da dirci.
Sicuramente ci sono o personaggi (vedi il giornalista che si oppone alla mistificazione) un po’ didascalici ma il film resta un documento di quegli anni e non solo. La denuncia però è (forse troppo per Bellocchio) chiara: quelle che ancora non si chiamavano fake news venivano architettate con una meticolosità che si esaltava se a ricoprire nel film il ruolo da protagonista c'era un Gian Maria Volonté che lo aveva rifiutato sulla base di una precedente sceneggiatura e che ora, passata la stessa alla revisione di Bellocchio e di Goffredo Fofi, gli permetteva di lavorare sulle note di un mellifluo understatement che poteva nell’arco di una frase trasformarsi in gelida freddezza. Recensione ❯
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Il fim fu sequestrato perché in una lunga sequenza la Bouchet appare nuda in compagnia d'un bambino, cosa proibita dalla censura, ma, al processo, si poté dimostrare che il bambino era in realtà un nano maggiorenne. Espandi ▽
In un paesino del sud, un giornalista milanese in vacanza scopre l'efferato uccisore di tre bambini. I produttori riuscirono a montare una efficace trovata pubblicitaria: il fim fu sequestrato perché in una lunga sequenza la Bouchet appare nuda in compagnia d'un bambino, cosa proibita dalla censura, ma, al processo, si poté dimostrare che il bambino era in realtà un nano maggiorenne e ciò valse l'assoluzione della pellicola. Recensione ❯
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Commedia natalizia, con un tocco di buonismo, che s'interroga sulla felicità e la solitudine tra realtà e finzione. Commedia, Italia2012. Durata 120 Minuti.
Per sentirsi meno solo, Leone decide di affittare una compagnia di attori per far loro interpretare la famiglia che non ha mai avuto. Espandi ▽
Leone ha 50 anni, è un uomo potente, ricco e misterioso ma soprattutto solo. Decide di affittare una compagnia di attori per far interpretar loro la famiglia che non ha mai avuto. È la notte di Natale. Recensione ❯
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Due film in uno. Una famiglia tipo assiste in tv a un film in bianco e nero tipo Ladri di biciclette. Il film è interrotto spesso dagli spot pu... Espandi ▽
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Doug e Rosco, un ex detenuto e un ventriloquo giramondo, vengono scambiati per agenti della Cia, e viene loro affidata una pericolosa missione. Espandi ▽
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Tra mockumentary e zombie movie, una produzione artigianale capace di sfruttare a proprio favore le ristrettezze di budget. Horror, Italia2011. Durata 88 Minuti.
Un finto documentario sul terrore provocato da un virus che sta flagellando il vecchio continente, rendendo le persone simili a zombie. Espandi ▽
Un nuovo virus tiene in scacco l'Europa. Decisamente peggiore dell'influenza aviaria e di tutte le altre pandemie che hanno allarmato le organizzazioni sanitarie mondiali, il morbo di Gerber è una malattia a metà tra un'influenza e l'Aids. Si contrae entrando in contatto con sangue o saliva infetti, si manifesta con una febbre molto alta e aggressiva, ma ben presto rende gli esseri umani simili a zombie. Si sta diffondendo a macchia d'olio, perché gli infetti perdono il controllo e tendono a essere violenti, attaccando chiunque capiti loro a tiro. Una volta contagiati, non c'è scampo. Recensione ❯
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Non proprio una salutare ventata di ottimismo, ma un manifesto dell'autocritica italiana. Drammatico, Italia2003. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Carlo e Giulia hanno due figli adolescenti: Velentina, la minore, è disposta a tutto pur di sfondare nel mondo dello spettacolo. Espandi ▽
Prendete Stefano Accorsi e Giovanni Mezzogiorno alla fine de L'ultimo bacio, aggiungete 20 anni ed ecco comparire magicamente Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante, protagonisti di quello che, se non è il seguito ufficiale del film che tanto successo ha dato al giovane regista, sicuramente è la quadratura del cerchio, la conclusione del trittico sui difficili equilibri della famiglia media italiana iniziato con Come te nessuno mai. Un po' meno urlato del solito, il film di Muccino inquadra subito l'italia in cui vivono e si muovono i personaggi: quella delle radio accese persino in sala operatoria, quella in cui si possono semidistruggere le auto in sosta senza farsene troppi problemi, quella in cui le madri. Recensione ❯
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Dal romanzo di D'Annunzio. Giuliana, fragile di salute e tradita dal marito, ha un figlio da un giovane letterato, che presto muore di febbre tropicale. Espandi ▽
Dal romanzo di D'Annunzio. Giuliana, fragile di salute e tradita dal marito, ha un figlio da un giovane letterato, che presto muore di febbre tropicale. Alla donna restano il ricordo di questo amore e il figlio, che però il marito uccide esponendolo al gelo la notte di Natale. L'ultima amante dell'uomo lo abbandona e questi, disperato, si uccide. Alla fine della carriera, Visconti decide di mettere in scena D'Annunzio (anche De Sica aveva in progetto un D'Annunzio ma morì prima di realizzarlo). Il film mostra segni di stanchezza. Visconti ci lascia il suo saluto mostrando le sue mani che girano le pagine di un grosso libro che reca i titoli. Recensione ❯
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Continua il sodalizio tra Neri Parenti e Christian De Sica anche per il film di Natale 2012. Espandi ▽
Colpi di fulmine è un film che affronta il tema dell'amore a prima vista. Un film in due episodi estremamente comici ed entrambi ricchi di battute, sorprese e con un grande cast. Nella prima parte uno psichiatra, Alberto (interpretato da Christian De Sica) finisce per errore nel mirino del fisco. Temendo di andare in prigione prima di riuscire a chiarire la propria posizione, si traveste da prete e si rifugia in un paesino del Trentino, dove si finge il nuovo parroco della piccola comunità. Recensione ❯
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Giove, Libero, Biccio e Baygon decidono un giorno di concludere un'esperienza iniziata vent'anni prima. Espandi ▽
Giove, Libero, Biccio e Baygon veleggiano tra i trentacinque e i quaranta e un giorno decidono di concludere un'esperienza iniziata vent'anni prima. Vogliono trascorrere un lungo weekend a Rimini riannodando i fili con le quattro ragazze che avevano conosciuto allora. Una sola non aderisce alla 'rimpatriata' ma viene sostituita dalla giovane Betta, amante di Carmen. Sembrerebbe possibile aver fermato il tempo in una città che è il coacervo delle attese più diverse. Ma forse non è così anche se Giove pretende da tutti un'autovalutazione della loro vita secondo una scala che va da uno a dieci. Libero poi si è impegnato a fondo perché tutti e quattro gli amici avessero il loro momento di gratificazione. Così Giove potrà sentirsi una rockstar, Baygon avrà ben tre donne (pagate) a disposizione e Biccio potrà indossare le vesti sempre sognate di una drag queen. Libero lascerà per sé l'impresa più rischiosa. Perché su lui più che sugli altri pesa come un macigno la memoria della morte del quinto amico che quel giorno (2 agosto 1980, strage alla stazione di Bologna) li doveva raggiungere con il treno. Recensione ❯
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