Occhio a lei. Potrebbe diventare una delle attrici italiane più famose e promettenti in circolazione. Ha saputo sfruttare al meglio la sua bellezza nordica, leggermente permeata di quella mediterraneità tutta di casa nostra, imponendosi come attrice con ruoli estremamente difficili come quello di ragazzine viziate che vogliono scendere a compromessi per il successo, o ragazze scioccate per la morte di un genitore, compagne di droga e d'amore e, perché no, anche trentenni che perdono la testa per un ragazzino che potrebbe essere loro figlio. Questa è Nicoletta Romanoff, un nome autoritario per una dolce attrice dalla vita privata leggermente movimentata.
Le origini nobili
Discendente da parte di madre della famosa famiglia di Zar, i Romanoff, Nicoletta è la secondogenita di Giuseppe Consolo, avvocato e senatore della Repubblica Italiana e della principessa Natalia Nikoleavna Romanova (che a sua volta è figlia del Principe russo Nikolai Romanovich Romanov e della contessa Sveva della Gherardesca). Eredita così dalla madre il sangue blu, che infatti ispira il suo nome d'arte. Dopo aver frequentato il liceo linguistico, studia storia dell'arte a Parigi, dove comincia a muovere i primi passi come modella. Tornata in Italia, trova l'amore nel produttore Federico Scardamaglia che sposa (giovanissima) il 20 marzo del 1999 e dal quale avrà due figli, Francesco (1999) e Gabriele (2000).
La popolarità in Italia
Raggiunge la popolarità con il suo debutto da attrice, nel 2003, quando Gabriele Muccino la impone nel cast di Ricordati di me, nel ruolo di Valentina, una ragazza della middle-class italiana che vuole diventare famosa grazie alla televisione e fa di tutto (ma proprio di tutto!) per avere un posto come soubrette di contorno in un programma televisivo pre-serale. Per questo ruolo, Muccino aveva trasmesso un sorta di comunicato stampa rimbalzato poi fra tutti i media con estremo clamore: "Non ho ancora trovato il ruolo per una ragazza di 17 anni che studia danza e sogna di fare la velina. Chi si sente adatta per la parte può spedire le foto alla Fandango". Verità o azzeccata manovra commerciale per cominciare a promuovere il film? Non lo sapremo mai, quel che è certo è che la Romanoff viene immediatamente inserita nel cast stellare che comprendeva Laura Morante, Fabrizio Bentivoglio, Monica Bellucci e Silvio Muccino. Ma c'è da dire che recita così bene la parte da essere nominata come Miglior Attrice non protagonista ai David di Donatello. Muccino poi la dirigerà ancora una volta nel cortometraggio Affinità elettive, fatto per promuovere la Lancia Y.
Tra cinema e televisione
Nel 2005, prende parte alla miniserie tv in due puntate, trasmessa su Rai Due, Un anno a primavera, dove interpreta una ragazza che deve affrontare un traumatico lutto materno. A recitare accanto a lei c'è l'attore Giorgio Pasotti, con il quale intraprende una storia sentimentale che sfocerà in una convivenza e per il quale divorzia dal marito. Ma non è l'unico prodotto televisivo al quale prende parte, infatti vestirà i panni di Christina, fidanzata del ciclista Marco Pantani nella fiction Il Pirata - Marco Pantani (2007), accanto a Rolando Ravello e per la regia di Claudio Bonivento. Mentre in Cardiofitness (2007) di Fabio Tagliavia, diventa una ventisettenne che si innamora di un quindicenne. Nel 2010 arriva la partecipazione a Dalla vita in poi, commedia diretta da Gianfrancesco Lazotti.
