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Festa del Cinema di Roma 2020, uno sguardo al futuro con la stessa passione

Un evento che punta ai giovani, ai cult da oltreoceano e alle nuove proposte italiane.
di Paola Casella

lunedì 5 ottobre 2020 - Festa di Roma

“Vorrei che questa Festa avesse almeno tre parole chiave: passione, scoperta, emozione”, esordisce Laura Delli Colli, Presidentessa della Fondazione Cinema per Roma, aprendo la conferenza stampa di lancio della 15esima edizione della Festa del Cinema di Roma, dal 15 al 25 ottobre. Delli Colli e il Direttore Artistico Antonio Monda sono ben coscienti di dover motivare l’esistenza stessa di questa kermesse alla vigilia dell’uscita del nuovo decreto governativo che probabilmente limiterà ancora di più l’accesso alle sale cinematografiche. Nella sala della conferenza stampa però ci sono la sindaca Virginia Raggi e il vicesindaco Luca Bergamo testimoniano l’appoggio delle istituzioni cittadine ad andare avanti, pur con distanziamenti e mascherine.

“Parlare di festa può sembrare poco opportuno in questo momento”, afferma Monda “per questo abbiamo scelto di guardare al futuro, ad esempio puntando sui giovani autori italiani: cinque opere prime fra le sezioni ufficiali Concorso e Riflessi”. L’idea è sempre di coinvolgere tutta la città, mescolando “cultura alta e popolare”, in vari luoghi: l’Auditorium, la Casa del Cinema. Il Maxxi, il Macro, Tor Bella Monaca, il Policlinico Gemelli, nove case per donne maltrattare e un “distretto fiume” di cinque sale romane”. “Stiamo lavorando sul protocollo per evitare ogni forma di assembramento”, afferma Francesca Via, Direttrice Generale della Fondazione Cinema per Roma. “Chiunque venga all’Auditorium deve avere un titolo di accesso registrandosi su una app che abbiamo predisposto ad hoc e che ha sempre il polso della disponibilità dei posti. Non ci saranno più le transenne accanto al tappeto rosso, niente autografi, ma dalla Cavea superiore dell’Auditorium, cui si accederà da un ingresso esterno, 600 persone registrate e sedute sugli appositi posti segnati potranno assistere al red carpet e fare foto”.
 

GLI ITALIANI

Due esordienti in Concorso: Fortuna di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino e Pina Turco, protagonista una bambina che sogna di essere una principessa aliena per mettere da parte lo squallore della sua vita in un casermone della periferia napoletana; e The Shift di Alessandro Tonda, coproduzione fra Italia e Belgio, storia di due giovani terroristi intenzionati a fare una strage di coetanei a scuola.

Altri tre esordienti nella sezione Riflessi: il 27enne Gipo Fasano con Le Eumenidi, messa in scena della tragedia di Eschilo “girata con soli 9000 euro e ambientata ai Parioli”; la documentarista Elisa Amoruso che debutta nella finzione con la storia di formazione giovanile e di scoperta della sessualità Maledetta Primavera, con Micaela Ramazzotti e Giampaolo Morelli. Infine We Are The Thousand di Anita Rivaroli che racconta il ritrovo di mille musicisti per suonare una hit dei Foo Fighters e convincerli a suonare a Cesena.

Fra gli Eventi speciali troviamo Fuori era primavera, il “racconto collettivo” degli italiani durante il lockdown orchestrato da Gabriele Salvatores come già aveva fatto per Viaggio in Italia; Ostia criminale di Stefano Pistolini sulle cosche mafiose del litorale romano; i primi episodi della serie Romulus firmata da Matteo Rovere; e infine Mi chiamo Francesco Totti, il doc di Alex Infascelli sul Capitano della Roma, che sarà presente alla Festa per l’incontro ravvicinato più atteso in dialogo con Pierfrancesco Favino

Molti titoli italiani anche alle preaperture alla Casa del Cinema: Era la più bella di tutti noi di Leonardo Celi e Roberto Savoca; Earthling: terrestre di Gianluca Cerasola; L’amore non si sa di Marcello Noto; Porto Rubino di Fabrizio Fichera; e Disco Ruin di Lisa Bosi e Francesca Zerbettoi.

APERTURA E CHIUSURA

Il film di apertura è Soul, protagonista un insegnante di musica jazz, che porterà a Roma il regista (e grande capo della Pixar) Pete Docter, insignito di un Premio alla carriera; quello di chiusura, è Cosa sarà di Francesco Bruni con Kim Rossi Stuart, che “racconterà in tono agrodolce la terribile esperienza del regista sceneggiatore con la malattia”, sintetizza Monda.

SELEZIONE UFFICIALE: GLI HIGHLIGHTS

Dalla Francia con amore
Des Hommes di Lucas Belvaux con Gérard Depardieu e Catherine Frot, festa di compleanno cui il fratello della festeggiata se la prende con l’unico nordafricano presente, ed Eté '85 di Francois Ozon, che vede nel cast Valeria Bruni Tedeschi e Melvil Poupaud, e racconta l’amicizia fra due adolescenti a metà anni Ottanta; 

Dal Nord Europa
In Druk di Thomas Vinterberg Mads Mikkelsen è uno dei tre amici che fanno su se stessi un esperimento bizzarro su come lo stato di ubriachezza possa aprire orizzonti di maggiore consapevolezza; Home diretto dall’attrice tedesca Franka Potente, interpretato anche da Kathy Bates  narra il problematico ritorno dalla prigione di un uomo condannato per un delitto commesso proprio nel paese dove sceglie di tornare. 

Dal Sudamerica
Forgotten We’ll Be di Fernando Trueba racconta la Medellin degli anni Settanta e vede protagonista un medico attivista per i diritti umani; I Carry You With Me di Heidi Ewing, coproduzione fra Stati Uniti e Messico, racconta il viaggio di un aspirante cuoco messicano che cerca di trasferirsi a New York.

Dal Regno Unito
Quattro proposte stuzzicanti: Herself di Phyllida Law (la regista di Mamma mia!) storia della fuga di una madre e le sue due figlie da un marito e padre violento; Stardust di Gabriel Range, che ripercorre la giovinezza di David Bowie e la genesi dell’invenzione del personaggio Ziggie Stardust; Supernova di Harry MacQueen, protagonisti Colin Firth e Stanley Tucci (che sarà presente alla Festa), road movie fra due amici uno dei quali sta cominciando a soffrire di demenza. Infine Small Axe, raccolta di storie sul tema della lotta al razzismo firmata da Steve McQueen, che riceverà il Premio alla carriera dalla scrittrice Zadie Smith, protagonista a sua volta di un Incontro ravvicinato.

Attesissimi
Fireball: Vistors From Darker Worlds, il documentario cofirmato da Werner Herzog e Clive Oppenheimer, che presenteranno il film online sulla piattaforma Digital RFF15, unico (non) luogo dove sarà possibile visionarlo. Sulla stessa piattaforma sarà possibile vedere una selezione di film presentati alla Festa nonché seguire in streaming conferenze e incontri. E Monda segnala il documentario statunitense Time di Garrett Bradley “che andrà senz’altro agli Oscar, su una donna che vede condannato ingiustamente il proprio marito e lotta da vent’anni per ottenerne il rilascio”.


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