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![]() Sì è vero, sono ubriaco. Ma sono forte, sono coraggioso. Ma ho una debolezza. E quella debolezza sei tu!
dal film Tutti per Bruno (2009)
Gabriele Mainetti Luca
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Si laurea in Storia e Critica del Cinema presso l'Università degli Studi Roma Tre. Frequenta corsi di regia, direzione della fotografia, produzione e sceneggiatura presso la Tisch School of the Arts di New York. La sua formazione d'attore è legata ai laboratori e ai corsi tenuti a Roma da Beatrice Bracco, Francesca De Sapio, Nikolaj Karpov e Michael Margotta.
Tra i suoi lavori per il grande schermo ricordiamo i film in cui è protagonista: Il cielo in una stanza (1999, regia di Carlo Vanzina), e Un altr'anno e poi cresco (2001, regia di Federico Di Cicilia). E' protagonista di alcune fiction televisive: le serie TV Stiamo bene insieme (2002, regia di Elisabetta Lodoli e Vittorio Sindoni), La omicidi (2004, regia di Riccardo Milani), Tutti per Bruno (2010, regia di Stefano Vicario, al fianco di Claudio Amendola e Antonio Catania), i film TV Briciole (2005, regia di Ilaria Cirino), "Rapidamente" della serie Crimini (2006, regia di Manetti Bros.) e la sit-com Radio Sex 2 (2006, regia di Alessandro Baracco).
Il grande interesse per la musica lo spinge a frequentare corsi di composizione e arrangiamento presso il Saint Louis College of Music di Roma. Firma le colonne sonore dei suoi cortometraggi (Basette, Tiger Boy, etc..) e di alcuni documentari (Circo Nudo, Oscar Niemeyer - The Naked architecture).
La sua vera passione però è la regia. Con il cortometraggio Basette (2008), scritto da Nicola Guaglianone, con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Daniele Liotti e Luisa Ranieri, partecipa ad oltre 50 festival tra i quali il Festival del Film di Locarno ed il Festival del corto La25a Ora, dove vince come "Miglior Cortometraggio". Candidato al Nastro d'argento 2008 vince una "Menzione speciale per la Sceneggiatura e Migliori Attori: Luisa Ranieri e Daniele Liotti".
Nel 2011 fonda la società di produzione Goon Films con la quale realizza Tiger Boy (2012), il suo ultimo cortometraggio, vincitore del Nastro d'argento 2013 come "Miglior Cortometraggio", finalista ai Globi d'Oro 2012 e al David di Donatello 2012, e secondo classificato al 42° Giffoni Film Festival (Generator +13).
Il regista ha esordito nel lungometraggio con l'originale Lo chiamavano Jeeg Robot (David di Donatello come miglior regista esordiente, oltre che a tutti gli attori), presentato alla Festa del Cinema di Roma 2015 e interpretato da Claudio Santamaria e Luca Marinelli. Il film racconta la storia di un supereroe di periferia, un delinquente che si vede investito da poteri sovrumani che sfrutterà a vantaggio della sua carriera di ladro. Tutto cambierà quando incontrerà Alessia, convinta che lui sia l'eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d'acciaio.
La sua seconda opera, Freaks Out, ancora una volta con Claudio Santamaria, è attesa nei cinema a dicembre 2020.
Prodotto di punta, di questo nuovo anno, per Canale 5 è una fiction che vede protagonista il noto, e amato, Claudio Amendola, desideroso di proporsi in nuove vesti rispetto al "familiare" Giulio Cesaroni. 12 episodi per 6 serate, da venerdì 8 gennaio, questi i numeri di Tutti per Bruno. Presentata dallo stesso protagonista, impegnato in questi giorni sul set de I Cesaroni (la nuova serie andrà in onda tra un anno circa), che, in termini entusiastici, racconta del suo personaggio, il poliziotto Bruno Miranda, un tipo divertente, caratteristica dell'intera serie. Lo spirito è quello della comicità spiega l'attore: "Ci siamo calati bene in questi personaggi, che ci somigliano (accanto a lui Antonio Catania, nei panni del poliziotto Giuliano Scarpa e Gabriele Mainetti, in quelli del collega Luca Corsari) e poi il segreto è stato quello di aver riproposto il gruppo de I Cesaroni: dalla regia, alla troupe, anche se cambia la produzione. Io sono convinto che abbiamo realizzato un lavoro moderno, fatto bene, nuovo; un modo di fare la fiction poliziesca inusuale, ci siamo presi delle libertà che caratterizzano questa serie come una novità. Ho ritrovato, e spero possa avere lo stesso esito fortunato, il clima che avevamo nella prima serie de I Cesaroni. Questa è ancora l'evoluzione di quella fiction che sta un po' cambiando in questi ultimi anni, per fortuna. La cosa che voglio sottolineare è l'importanza di questo cast, abbiamo attori conosciuti, ma tutti coloro che hanno partecipato hanno dato un valore aggiunto, anche nei piccoli ruoli si è stati attenti a prendere gli attori giusti. Speriamo che la risposta sia positiva perché io non vedo l'ora di fare la seconda serie. Per la prima volta, le sceneggiature erano dei 'vangeli', talmente centrate, che io mi auguro lo siano anche nella seconda".
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Il cielo in una stanza
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Genere Commedia, - Italia 1999. |
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Briciole
Genere Drammatico, - Italia 2005. |
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Ultimo stadio [2]
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Genere Commedia, - Italia 2002. |
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Maestrale
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Genere Drammatico, - Italia 2000. |
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Un altr'anno e poi cresco
Genere Commedia, - Italia 2000. |
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