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L'appuntamento ad aprile è con le Prime visioni di Sky Cinema

Dal 1° aprile Sky Cinema Uno e Sky Cinema Due sorprendono con un catalogo ricco di imperdibili novità.
di Marzia Gandolfi

Keira Knightley (39 anni) 26 marzo 1985, Teddington (Gran Bretagna) - Ariete. Interpreta Colette nel film di Wash Westmoreland Colette.
venerdì 29 marzo 2019 - Sky

Se a Pasqua amate le sorprese, lasciatevi sorprendere da Sky. Dal primo aprile Sky Cinema Uno e Sky Cinema Due vi regalano un uovo pasquale ricco di Prime Visioni, per trovare, ogni volta che volete, tutto ciò che state cercando.

Ad aprire letteralmente le danze è Mamma Mia! Ci risiamo (1 aprile), seconda volta per Donna (Meryl Streep) e per tutti quelli che amano la commedia musicale. Dieci anni dopo il successo del primo, Sophie realizza il sogno di Donna e inaugura un nuovo e luccicante hotel ma come sempre il destino interviene e scompiglia. Niente a cui le nostre eroine in paillettes non possano rimediare con un happy end debordante d'amore e di hit degli Abba.

Secondo appuntamento anche con Ant-man, il super minuscolo eroe della Marvel interpretato dall'irresistibile Paul Rudd. Ant-Man and the Wasp (8 aprile) comincia là dove terminavano le vicende di Captain America: Civil War. I supereroi sono diventati super illegali e Ant-Man è agli arresti domiciliari in compagnia della noia e di un braccialetto elettronico. Neanche a dirlo troverà il modo di aggirare l'ostacolo e lanciarsi in una nuova avventura tra infinitamente piccolo e fisica quantistica.

Thriller urbano invece per Gerard Butler nel virile heist movie di Christian Gudegast. Opera prima a mollo nel testosterone, Nella tana dei lupi (15 aprile) mantiene quello che promette, svolgendo lo schema classico del poliziotto sull'orlo di una crisi di nervi impegnato nel gioco 'del gatto e il topo' con un bandito sempre un passo avanti.

Altrettanto in crisi sono i moschettieri di Giovanni Veronesi, che dopo trent'anni di onorata carriera hanno appesa al chiodo cappa e spada. Interpretato da Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini e Rocco Papaleo, Moschettieri del re - La penultima missione (21 aprile) è una commedia picaresca che strizza l'occhio a Monicelli (L'armata Brancaleone) e infila un team di attori nobili che risalgono a cavallo per la loro regina (Margherita Buy).


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In foto una scena del film Nella tana dei lupi.
In foto una scena del film Hotel Transilvania 3 - Una vacanza mostruosa.

A riprendere il mare e la vita è pure Drac, imbarcato in una crociera da sogno con la sua 'bambina' e un gruppo di amici singolari. Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa (22 aprile) si sbarazza di tutte le referenze orrorifiche per concentrarsi con entusiasmo sugli straordinari personaggi, una famiglia quasi ordinaria se non fosse per la loro apparenza e i loro peculiari poteri.

Raddoppio vincente anche per Deadpool, giustiziere esplosivo e irriverente. Deadpool 2 (29 aprile), agito con disinvoltura da Ryan Reynolds, a questo giro abbassa i toni e rientra nei ranghi, correndo in aiuto degli orfani e investendo sulla solidarietà.

Attraverso l'Ovest e dentro un western tragico scopriamo invece un capitano di cavalleria scortare un capo indiano nella sua terra natale. Scott Cooper, autore di storie forti (Crazy Heart, Il fuoco della vendetta), intraprende coi suoi protagonisti un lungo viaggio che attraversa paesaggi ampi e selvaggi, muovendosi lungo la frattura che contrapponeva gli indiani d'America all'esercito degli Stati Uniti alla fine del XIX secolo. Hostiles (6 aprile) è il rovescio del mito fondatore americano che disegna un mondo spietato, un film maestoso che fa appello alla vendetta, alla crudeltà e al si salvi chi può. A interpretarlo con rigore è Christian Bale che compone una figura eroica tormentata da una collera interiore mai estinta.

Ritratto altrettanto struggente è quello di Paterson, autista d'autobus del New Jersey che ama catturare frammenti di conversazione dei suoi passeggeri. Perché Paterson è anche un poeta. Realizzato da Jim Jarmusch, Paterson (9 aprile) è un film-haiku, l'esaltazione poetica del quotidiano che richiama nel titolo la più celebre raccolta di poesie di William Carlos Williams.

Al confine dei generi, The Padre (13 aprile) è un film di Jonathan Sobol in fuga dalla Colombia (e dalla giustizia) verso il Minnesota e il sogno di una vita migliore. Al centro una coppia improbabile, un truffatore e una ragazzina che scopriranno dentro una macchina rubata di avere qualcosa in comune.


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In foto una scena del film Un sogno chiamato Florida.
In foto una scena del film Il mio Godard.

Difficile da prendere è anche la Colette di Keira Knightley. Artista affrancata e bisessuale nella Francia di fine Ottocento, la sua vita ha ispirato numerosi film (Gigi, Chéri), l'ultimo è firmato da Wash Westmoreland. Biopic inglese di un'autrice francese, Colette (19 aprile) ripercorre i punti salienti della sua biografia, quella privata e quella artistica, raccontando soprattutto la storia di una metamorfosi, quella di una giovane paesana che sposa un seduttore incallito, liberandosi progressivamente dalla sua influenza e diventando una delle figure preminenti del XX secolo.

A due passi da Disney World, in un motel a buon mercato popolato da una comunità precaria, crescono le protagoniste di Un sogno chiamato Florida (20 aprile). Sean Baker visita l'altra Florida, l'altra faccia del "Sunshine State", quella delle vittime della crisi e della violenza economica. Ogni piano trasforma l'ordinaria periferia nel vasto terreno di gioco delle bambine protagoniste, lasciate a loro stesse sotto il cielo e dentro la luce e i colori di Orlando. Il film cattura la loro inesauribile energia, la spontaneità crudele dell'infanzia e tutta la potenza del suo immaginario. A vegliarle, come un padre amorevole, ci pensa il manager di Willem Dafoe, sempre mirabile.

Con Il mio Godard (24 aprile) si torna in Europa, al cinema europeo e a uno dei suoi autori più celebri. Diretto da Michel Hazanavicius e interpretato da Louis Garrel, che passa dall'imitazione all'incarnazione sottile, Il mio Godard trova una vena umoristica che lo allinea al suo soggetto, altrettanto ironico. Godard ha passato la vita a dissacrare il mondo, esiste un omaggio più bello che dissacrarlo fino a farne un eroe popolare?

Ma le sorprese non finiscono qui e continuano su Sky, dove il cinema ha il sapore della prima volta. Buone (prime) visioni.


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