Chéri

Film 2009 | Drammatico, 100 min.

Anno2009
GenereDrammatico,
ProduzioneGran Bretagna, Germania
Durata100 minuti
Regia diStephen Frears
AttoriMichelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Iben Hjejle, Anita Pallenberg Frances Tomelty, Harriet Walter, Gaye Brown, Rollo Weeks, Jack Walker, Hubert Tellegen, Joe Sheridan, Nichola McAuliffe, Andras Hamori, Natasha Cashman, Bette Bourne, Toby Kebbell, Tom Burke.
Uscitavenerdì 28 agosto 2009
Distribuzione01 Distribution
MYmonetro 2,87 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Stephen Frears. Un film con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Iben Hjejle, Anita Pallenberg. Cast completo Genere Drammatico, - Gran Bretagna, Germania, 2009, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 28 agosto 2009 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,87 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 6 aprile 2017

Lo 'svezzamento' di un giovane da parte di un'esperta cortigiana si trasforma in una relazione che dura sei anni. Finché, un giorno... In Italia al Box Office Chéri ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 661 mila euro e 163 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,87/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 2,78
CONSIGLIATO SÌ
Frears rilegge la Parigi letteraria dei primi Novecento attraverso una Michelle Pfeiffer affascinante cortigiana.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 11 febbraio 2009
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 11 febbraio 2009

Parigi. Inizio del Ventesimo secolo. Le arti dominano la vita sempre più intensa della capitale francese. Uno degli elementi catalizzatori delle nuove energie sono (come peraltro in passato) le cosiddette cortigiane. Prostitute di alto livello, partecipano della vita delle classi più elevate. Tra di loro ha un ruolo particolare Léa che, ancora assolutamente attraente, si è ritìrata a vita privata senza alcun rimpianto. Un giorno Madame Peloux, un tempo seducente collega e ora donna priva di fascino, le presenta il figlio che non sembra avere altro nome se non l'appellativo materno "Cherie". Il giovane è inesperto e Léa dovrebbe, per così dire, 'svezzarlo'. Ma lo svezzamento si trasforma in una relazione che dura sei anni. Finché, un giorno...
Stephen Frears sembra ormai aver trovato gusto nel lasciare nell'asciugatoio di un prezioso passato della My Beautiful Laundrette le descrizioni del presente per andare a ricercare con caustica ironia le radici dell'oggi nelle pieghe di un mondo apparentemente dorato. Che si tratti di Buckingham Palace (The Queen) o delle audaci proposte di Lady Henderson l'ormai quasi settantenne volge lo sguardo indietro senza spingersi troppo oltre come fece ai tempi di Le relazioni pericolose.
Se all'epoca il riferimento letterario era 'alto' oggi Frears può permettersi di andare a rileggere una scrittrice, Colette, che sicuramente non si rivolgeva alle classi più elevate culturalmente. Sa di poterselo permettere grazie alle prestazioni del duo Pfeiffer/Bates che rappresentano, sia sul piano fisico che su quello dei ruoli, degli opposti assolutamente complementari. Nel mezzo, con un volto che ricorda quello di Louis Garrel (ma liberato da un esistenzialismo ostentato), l'oppresso (sin dall'appellativo materno) ma bisognoso di affermazione individuale, Cherie.
È intorno al suo ruolo di maschio sempre più incerto tra il sentimento vero e le convenzioni sociali che entrano in campo le dinamiche di una società incapace di presagire un futuro destinato a ben altri conflitti. Una notazione a margine: la nomination per l'Oscar 2010 almeno per i costumi ci sembra dovuta.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 2 dicembre 2009
gabriella

Iconografia del primo novecento, ambienti liberty e sofisticati, fruscii di vestiti eleganti, cappelli generosi , ingombranti e retrò in una società che pian piano stava scomparendo, Lea che passeggia tra un viale fiorito che sembra il giardino di Argenteuil assieme alla sua amica Charlotte,e proprio in quel giardino Charlotte affida il figlio Cheri nelle mani dell'amica.

venerdì 18 settembre 2009
Nino Pell.

Nel guardare questo film è inevitabile che lo spettatore resti incantato dalla sublime bellezza scenografica degli ambienti e delle innumerevoli ricchezze di cui la medio alta borghesia di inizi del '900 poteva vantare all'interno delle loro lussuose abitazioni. La trama, dal canto suo, nel primo tempo rischia di passare per la solita commediola mondana di medio spessore.

mercoledì 2 settembre 2009
ciccio capozzi

“CHERI” di STEPHEN FREARS; UK-GER-FRA,09. 1906, Parigi: Léa scafata, matura e ancora affascinante cocotte di alto livello, si prende la briga di dirozzare alla vita Chéri, figlio adolescente della sua collega. Tratto dai due romanzi, del 1920 e del 26, molto trasgressivi di Colette, e in parte autobiografici (scritti alle soglie dei 50 anni) a lui dedicati, è la percezione profonda della crisi fisica [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 dicembre 2014
Antonio Canzoniere

Nella Parigi del primo '900 Léa, radiosa donna di mezza età e cortigiana d'alto bordo, intreccia una relazione con Fred Peloux, figlio di una sua infida quanto obesa ex-collega assai più giovane di lei, soprannominato Chéri per la sua bellezza ed eleganza. Dopo sei anni d'amore, i due si lasciano per lasciar spazio alle convenzioni e al facoltoso matrimonio di [...] Vai alla recensione »

domenica 4 aprile 2021
paolp78

Film in costume di genere sentimentale diretto dal regista inglese Stephen Frears che si era già dimostrato particolarmente a proprio agio alle prese con opere aventi tali caratteristiche. La pellicola si impone per il rigore formale e per la straordinaria cura dei particolari, che può apprezzarsi soprattutto nei costumi, arredi, scenografie, ambienti, trucco e parrucco: sono questi, [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 luglio 2010
alesya

Cheri…un nomignolo di dolcezza che si scioglie in bocca come un cioccolatino…un vezzeggiativo adorabile per un personaggio adorabile…o in questo caso insopportabile.Per la sua ultima pellicola , dopo aver scavato nell’animo ferreo della regina d’Inghilterra in “the Queen” , Stephen Frears ci apre un passaggio nella Francia della Belle Epoque per raccontarci [...] Vai alla recensione »

domenica 29 agosto 2010
Francesco2

Se si riflette sul cinema di Frears, è forse impossibile non cogliere che questo inglese (forse) gay, garbatamente irriverente pure durante la notte degli Oscar(Nell'abbigliamento, per come si atteggiava), non si sia spesso interrogato sull'imbroglio.Tralasciando "My Beautiful Laundrette", considerato tra i suoi film migliori, da "Rischiose abitudini" ed "Eroe per caso" (Primi anni '90), fino a "Piccoli [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 agosto 2009
Cesare Antonio Borgia

Michelle Pfeiffer in "Chéri" supera se stessa e a mio parere merita l'Oscar. Ormai ha raggiunto una certa età,ne è consapevole,così si lascia andare ed ogni gesto è arte. Fascino,eleganza,bravura e un corpo che si nutre di emozioni. Ama Chéri,con tutto il cuore,desiderandolo in ogni attimo del film.Fugge per evitare di pensarlo,lasciandosi andare a piccole gioie condivise con un giovane pugile. Vai alla recensione »

martedì 9 marzo 2010
dario

Ambientazione favolosa. Storia interessante, ma sviluppata con poca partecipazione. Un compitino svolto con eleganza. Dialoghi scontati e personaggi sopra le righe. Più bravo il ragazzo della Pfeiffer, che pure non sfigura. Di routine il contorno.

lunedì 28 settembre 2009
Vipera Gentile

Film bellissimo e curato nei minimi particolari. Le scene, ambientate nella Parigi dell’800, scorrono sullo sfondo di case lussuose e giardini incantevoli. Tratto dal libro omonimo di Colette, narra la storia di una cocotte cinquantenne impersonata dalla splendida Michelle Pfeiffer che si innamora del figlio ventenne e dissoluto di una sua collega, Cherie.

venerdì 18 settembre 2009
ralphscott

Il ricordo più forte che il film mi lascerà,ne son sicuro,é quello della splendida spalliera liberty del letto di Léa. Se non riuscirò un giorno ad avere qualcosa di simile,magari mi vedrò il dvd: una carrellata di ambienti,abiti,giardini meravigliosamente inizio secolo. Detto del valore formale,l'intrattenimento é alto anche grazie ad una serie di improbabili figure,tutte alla corte di Mdame Peloux [...] Vai alla recensione »

domenica 30 agosto 2009
vittux

inizio brillante ma finale in regressione

mercoledì 16 settembre 2009
paapla

Così inizia il romanzo di Colette: «Léa, regalami la tua collana di perle! Mi senti, Léa (una bravissima Michelle Pfeiffer).? Me la regali, questa collana?». Nessuna risposta giunse dal gran letto di ferro battuto e ottone cesellato, che luccicava nell'ombra come un'armatura. «Perché non me la dovresti regalare, la tua collana? Mi sta bene quanto a te, se non di più! ».

lunedì 25 gennaio 2010
luca segala

Cheri è un salto nell’epoca più libertina e lussuriosa della Francia di fine 800’. La belle epoque. Dove tutto era sfarzo e il dandismo aveva lasciato la sua impronta. L’ambientazione e la scenografia ricostruite a regola d’arte, sembrano ricordare lo stile minuzioso di Visconti. Lea (Michelle Pfeiffer) e Cheri (Rupert Friend), i due protagonisti, dopo essersi conosciuti ad un incontro tramite la madre [...] Vai alla recensione »

martedì 22 dicembre 2009
ultimoboyscout

Quant'è brava Michelle Pfeiffer, in versione scheletrica per l'occasione. Ho molto apprezzato i costumi e le ambientazioni dell'epoca. Pur non avendo grande ritmo il film è gradevole e mai noioso specie nella prima parte.

domenica 24 marzo 2013
toty bottalla

La sceneggiatura, forse perchè troppo fedele al romanzo della colette, sonnecchia, curando spettatori malati di insonnia, conviene svegiarsi nel finale per non perdersi la parte migliore offerta dalla pfeiffer, meravigliose alcune location. Saluti.

mercoledì 17 febbraio 2010
sTeNo

carino..

mercoledì 2 dicembre 2009
gabriella

la mia recensione è un groviglio inarticolato di cui non si capisce niente? E non è la prima volta. Ho controllato dopo averla scritta, e non è così che l'ho scritta

lunedì 16 novembre 2009
don64

Film drammatico ambientato nei primi del 900.La trama, anche se poco interessante per l'argomento trattato e' nel complesso discreta ma il film e' complessivamente piu' che discreto.Voto 6+

giovedì 24 settembre 2009
Luanaa

Un film privo di originalità che mi ha ricordato vagamente in alcuni fotogrammi più che scene " Ballando con uno sconosciuto"...salvo che quest'ultimo ha ben altro spessore di contenuto, di messa in scena e anche di attori. In particolare il Ragazzo, Chèri, sfiora l'insignificante..e i buchi di sceneggiatura sono assai.

FOCUS
CELEBRITIES
martedì 25 agosto 2009
Stefano Cocci

Una donna che ha incarnato un tempo rimanendo una donna di un altro tempo. Michelle Pfeiffer stupì il mondo nel 1983 con Elvira di Scarface malgrado il regista Brian De Palma, che fino a l'ultimo si mostrò riluttante nello scritturarla. Con quel personaggio si impose per il suo talento diafano ed etereo ma soprattutto per un canone di bellezza che ancora oggi resiste e che, a 51 anni suonati, la incorona ancora come una delle donne più belle, affascinanti ed attraenti del pianeta.

Frasi
Lea: Sai perchè i tuoi occhi sono così belli?
Chéri: No, perchè?
Lea: Perchè sono a forma di sogliola.
Dialogo tra Lea de Lonval (Michelle Pfeiffer) - Cheri (Rupert Friend)
dal film Chéri - a cura di Federico
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Chéri» di Stephen Frears, tratto liberamente da Colette, racconta di una prostituta e del suo amante ventenne, entrambi destinati a rimpiangere i loro anni migliori. S'incupisce d'improvviso, il viso di Léa de Lonval (una bravissima Michelle Pfeiffer). Frédéric Peloux (Rupert Friend) le ha detto di un profumo intenso che riempie il giardino di sua madre Charlotte (Kathy Bates).

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Gli anni Dieci, Parigi, la Belle Époque, quelle cortigiane che, quasi una casta a parte, dettavano la moda e tenevano salotto rispettatissime anche se si vendevano perché i loro clienti erano i potenti dell'epoca, non ultimi una folla di Re con corona. Ci ha detto tutto su di loro la grande Colette, in un suo romanzo del '20, «Chéri» appunto, che ha fatto data, incidendo perfino sul costume.

Michele Anselmi
Il Riformista

Strano film, questo "Chéri": sulle prime sembra solo uno scherzo d'autore, un esercizio calligrafico, pure gelido e insistito, quasi una vacanza parigina del molto british Stephen Frears. Fatta di battute mordaci, calembours impertinenti, cortigiane scaltre: la Belle Epoque come te l'immagini al cinema. Ma poi, nel riscrivere il romanzo di Colette, il copione di Christopher Hampton acquista spessore, [...] Vai alla recensione »

Luciana Vecchioli
L'altro

È un piacere ritrovare le inquadrature eleganti e preziose alle quali Stepben Frears ci ha ormai abituati. Ispirato all’omonimo libro della Colette, ambientato nella Parigi della Belle Epoque, nel variegato universo delle cortigiane d'alto bordo, protagonista è la sfolgorante e sempre raffinata Michelle Pfeiffer che a 51 anni può addirittura permettersi qualche sequenza di nudo.

Alberto Crespi
L'Unità

È un vero peccato non poter ascoltare Chéri nella sua versione originale. Il film è raccontato da una ricca e illuminante voce fuori campo, e quando lo vedemmo 6 mesi fa a Berlino (era in concorso), ci sembrò molto divertente riconoscere l'accento brìtìsh dello stesso Stephen Frears. Ora, dovete sapere che Frears è uno straordinario direttore dì attori, ma non è un attore; è un uomo al quale non piace [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

Michelle Pfeiffer is back, and her reappearance in "Cheri," her best role in quite some time, underlines not only how much she's been missed but also how much the world of film has lost by her absence. Of course, Pfeiffer has not literally been gone in the seven years since her last substantial dramatic role in "White Oleander," but the parts she's taken on, while they may have been the best the movie [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

"Chéri": les noces improbables et émouvantes de Stephen Frears et de Colette Bienvenue dans la serre. Dès la première séquence de Chéri, que Stephen Frears a adapté du roman de Colette (1873-1954), on est envahi d'une délicieuse sensation de claustrophobie. L'essentiel du film se passe en intérieurs, dans des boudoirs, des jardins d'hiver, des chambres d'hôtel que l'on suppose baignées de senteurs [...] Vai alla recensione »

Peter Travers
Rolling Stone

As a cougar chasing a teen twink: That's a crass précis for the elegant, witty pleasures that Pfeiffer, director Stephen Frears and writer Christopher Hampton — who last collaborated on 1988's Dangerous Liaisons — carve out of this tale by the French novelist Colette. Set in Paris in the early 1900s, the film begins as retired courtesan Léa (Pfeiffer) enters into a six-year affair with Cheri (the excellent [...] Vai alla recensione »

Manohla Dargis
The New York Times

“One who is abnormal must never feel abnormal,” the French novelist Colette once wrote to a friend. Instead, he or she thinks, “What is this world full of monstrous pigs who are different from me?” What words to live — or rather to write — by! Born in an age of corsets and legalized prejudice (1873-1954), Colette scandalized society with her colorful life, lovers of both sexes and demimonde characters. [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un grande regista inglese capace di attraversare con somma disinvoltura e alterni risultati i generi più diversi. Una diva americana ancora splendente ma non più giovanissima. Una scrittrice molto amata, circondata in vita e oltre da un persistente profumo di autobiografismo e di scandalo. Più un soggetto che potrebbe sembrare alla moda anche se siamo nella Parigi fastosa e scricchiolante della Belle [...] Vai alla recensione »

Terrence Rafferty
The New York Times

“I’VE spent my life being cheeky,” said Stephen Frears, the versatile director of, among other films, “My Beautiful Laundrette,”“The Grifters,”“High Fidelity” and “The Queen.” Mr. Frears, speaking by telephone from his London home, was responding to the suggestion that there might be, let’s say, a certain effrontery involved in the creation of his most recent picture, “Chéri” (opening Friday).

Paola Zanuttini
Il Venerdì di Repubblica

Là dove il demi monde parigino della Belle Époque s'incontra con il grand monde, dove cocottes in disarmo si mescolano ton anziane baronesse irsute e viriloidi, splende la luce di Léa, cortigiana in ritiro bella, elegante e profumata. Che, dopo aver dispensato con oculatezza le sua grazie in cambio di sontuosi patrimoni, si invaghisce dell'incantevole, giovane e bizzoso figlio di una collega, conosciuto [...] Vai alla recensione »

Arianna Finos
Il Venerdì di Repubblica

Una cinquantenne con un ventenne: in Chéri, il nuovo film di Stephen Frears tratto dal celebre romanzo di Colane, l'attrice interpreta, senza veli, una storia che fece scandalo. Negli anni Venti. Non è impresa facile raccontare al cinema la carnale passione di una cortigiana cinquantenne per un debosciato ragazzotto, più giovane di tre decadi. Sono cambiati, è vero.

NEWS
LIBRI
lunedì 31 agosto 2009
Fabio Secchi Frau

La recensione *** Tutti dovremo avere un'amante come Léa nella nostra vita. Una donna dalla vita forse disordinata, ma dall'apparenza perfetta sotto ogni aspetto. Scaltra, con esperienze su tutti i fronti, ancora piacente, seducente eppure dominante, [...]

CELEBRITIES
martedì 25 agosto 2009
Stefano Cocci

In Cheri è un'affascinante cortigiana Una donna che ha incarnato un tempo rimanendo una donna di un altro tempo. Michelle Pfeiffer stupì il mondo nel 1983 con Elvira di Scarface malgrado il regista Brian De Palma, che fino a l'ultimo si mostrò riluttante [...]

GALLERY
mercoledì 11 febbraio 2009
 

Gli scatti Alla Berlinale è arrivato anche il momento di Chéri, la pellicola del regista Stephen Frears presentata ieri tra i film in concorso. Tra i protagonisti che hanno sfilato per i fotografi c'erano una splendida Michelle Pfeiffer e il giovane [...]

NEWS
martedì 10 febbraio 2009
 

Stephen Frears, Michelle Pfeiffer e il loro dramma romantico Dopo le donne di Rebecca Miller (The Private Lives of Pippa Lee) arriva oggi a Berlino Stephen Frears, che presenta in concorso il dramma romantico Cheri con Michelle Pfeiffer e Rupert Friend: [...]

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