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Quante emozioni in Un bacio! 14 film per raccontare l'amore

Dai giovani di Un bacio alle marce di Pride, passando per One Day nel giorno di San Valentino. Per due settimane ogni sera in streaming un film dedicato all'amore e alle sue sfumature.
di Marzia Gandolfi

lunedì 6 febbraio 2017 - mymovieslive

Ogni anno, puntualmente, uomini e donne si chiedono quale sia la maniera migliore di approcciare il 'giorno degli innamorati'. Spesso la questione è liquidata con un'alzata di spalla e un giudizio senza appello: "è una festa commerciale". Di fatto, diverse settimane prima del 14 febbraio, i commercianti competono in ingegnosità per convincere anche i più reticenti a comprare. Così alla fine a qualificare il giorno di San Valentino è un regalo. In testa fiori, cioccolatini, gioielli e bjoux per i più parsimoniosi.

Tuttavia, se siete stanchi di fiori recisi e cioccolatini molli, se siete persuasi che i diamanti non siano i migliori amici delle donne, sicuramente non lo sono degli uomini, allora potreste pensare qualcosa di alternativo come una serata a due su MYMOVIESLIVE, che per l'occasione pesca a piene mani in un repertorio sentimentale e lirico.
Marzia Gandolfi

Commedia romantica, romance classico, romance leggero, indie solare, dramma crepuscolare, teen movie sentimentale, dramma senile, vi faranno piangere, ridere, arrabbiare e innamorare perdutamente. Di nuovo e per sempre. Quattordici film da vedere in due spuntando i giorni che mancano a San Valentino. MYMOVIESLIVE compila un calendario dell'avvento sentimentale per scoprire o riscoprire quattordici film straripanti d'amore. Da Un bacio romantico, romantic comedy ai mirtilli che lascia briciole sul cuore, a One Day, commedia sentimentale di una giornata, passando per l'Ovest e il poema d'amore di Ang Lee (I segreti di Brokeback Mountain), fino agli amanti immortali di Jim Jarmusch, che praticano la bellezza e rifuggono l'orrore del mondo contemporaneo (Solo gli amanti sopravvivono). Spegnete le luci in sala, chiudete la scatola di cioccolatini e aprite il cuore. Buona visione.


Un bacio romantico - My Blueberry Nights
lunedì 6 febbraio, ore 21.00
 

Nell'antologia dei baci romantici della storia del cinema, non può mancare quello che Jude Law, titolare di un bar newyorkese, scambia con Norah Jones, cliente infelice per una rottura amorosa, addormentata sul banco del locale.

Combinando il piacere dello sguardo con quello della bocca, Wong- Kar wai realizza un film che ha il sapore di una torta ai mirtilli, un film da camera esaltato dai neon, da volute di fumo e risonanze musicali.
Marzia Gandolfi

Con Un bacio romantico, l'autore ritorna alla leggerezza di Hong Kong Express, di cui replica il gusto pop. Scomposizione dei movimenti, luci artificiali, sinfonia di riflessi, ralenti abbaglianti, Un bacio romantico ha l'eleganza distante di un sogno e distilla un piacere soprattutto teorico. Wong-Kar wai gira per la prima volta in America e recluta due attori occidentali, lontani dalle silhouette enigmatiche degli interpreti asiatici. Una differenza culturale incarnata da Jude Law, filosofo come tutti i barman, e Nora Jones, deriva geografica e sentimentale risvegliata con un bacio. Dolce e garbato, Un bacio romantico lascia una traccia di crema sulle labbra e sul cuore.


Una scena del film Un bacio romantico.
Una scena del film Un bacio romantico.
Una scena del film Un bacio romantico.
Un bacio
martedì 7 febbraio, ore 21.00
 

Che cosa hanno in comune un orfano, un emarginato e una ragazzina 'dipinta' di blu? I pochi anni e il bacio del titolo che spezzerà per sempre i loro destini.

Scritto e diretto da Ivan Cotroneo, Un bacio cerca l'astrazione attraverso la geometria delle composizioni e le armonie cromatiche. I protagonisti, due ragazzi e una ragazza sono oggetto di bullismo, perseguitati per la loro differenza, una differenza che loro stessi devono ancora definire.
Marzia Gandolfi

Uniti dal desiderio di fare fronte comune contro il nemico, spinti da sentimenti di autonomia precoce e precipitati da una voglia di bruciare in fretta, fanno esperienza 'da grandi' prima di essere veramente pronti ad esserlo. Storia d'amore e di amicizia, Un bacio intuisce la grazia e il furore dell'adolescenza di cui esplora il territorio favoloso e l'ardore che si cristallizza in un momento in cui la sensazione di essere unico è così forte da diventare vero.


Una scena del film Un bacio.
Una scena del film Un bacio.
Una scena del film Un bacio.
Il matrimonio che vorrei
mercoledì 8 febbraio, ore 21.00
 

Commedia sentimentale interpretata da Meryl Streep e Tommy Lee Jones, Il matrimonio che vorrei racconta la 'separazione' di una coppia che la vita e il tempo hanno impoverito.

Un film sul matrimonio e sull'inestricabile intimità che produce, una storia di perdita e di allontanamento che nondimeno rilancia attraverso il coniuge di Meryl Streep, decisa a riattivare con la terapia di coppia l'energia di una relazione inceppata. Così davanti al terapista di Steve Carell, i protagonisti stabiliscono un campo di gioco e il gioco può essere duro.
Marzia Gandolfi

Ma non manca certo di leggerezza Il matrimonio che vorrei che tra conflitti, equivoci, esercizi strategici e detour all'interno di un comune destino sentimentale ritrova la propensione ludica della coppia. David Frankel, regista de Il diavolo veste Prada, non è certo Hawks, McCarey o Cukor, interpreti sofisticati della comedy of remarriage, ma ha il pregio innegabile di assoldare due attori resistenti alla caricatura.


Una scena del film Il matrimonio che vorrei.
Una scena del film Il matrimonio che vorrei.
Una scena del film Il matrimonio che vorrei.
I segreti di Brokeback Mountain
giovedì 9 febbraio, ore 21.00
 

Il libro di Annie Proulx è folgorante. In meno di cento pagine, tutta l'ebbrezza e tutta la sventura di una passione impossibile tra due cowboy nel Wyoming machista e conservatore del 1963. Trasposizione del romanzo omonimo, I segreti di Brokeback Mountain non è una rilettura gay del western. Al genere Ang Lee impronta solo i costumi e la bellezza primitiva dei paesaggi. I segreti di Brokeback Mountain è soprattutto un melodramma, una storia di impedimento. L'autore si tiene alla giusta distanza per non precipitare nella retorica della denuncia, non nasconde niente della violenza omofoba che assedia i protagonisti ma Ennis e Jack sono come tutti gli amanti e questa storia d'amore finirà male come tutte le altre perché contiene in sé il germe della sua distruzione. È in questa universalità che rintracciamo la portata sociale e politica del film.

Un film greve e straziante che evade in piena natura coi suoi amanti per ricostituire, tacitamente e invariabilmente, le condizioni della loro prima volta. Ogni incontro è un pellegrinaggio. Come se i protagonisti non avessero che quell'istante di eternità in tutta la vita e vivessero soltanto per dedicarsi al culto di quell'istante.
Marzia Gandolfi

La finezza del film deriva dalle relazioni umane, dai tempi lunghi che seguono quelli della vita, dalla maniera di sussurrare parole e propositi. Perché I segreti di Brokeback Mountain mormora all'orecchio dello spettatore che l'amore tra due persone è ontologicamente rivoluzionario e antisociale ma che qualche volta è difficile fuggire il super-io sociale e la curiosità inquisitoria dei nostri contemporanei. I segreti di Brokeback Mountain rivelò nel 2005 due attori temerari e al tempo sconosciuti: Jake Gyllenhaal e il compianto Heath Ledger.


Una scena del film I segreti di Brokeback Mountain.
Una scena del film I segreti di Brokeback Mountain.
Una scena del film I segreti di Brokeback Mountain.
A Dangerous Method
venerdì 10 febbraio, ore 21.00
 

Triangolo accomodato nell'anticamera della psicanalisi, A Dangerous Method è un grande spettacolo intellettuale svolto tra lo studio di Freud e la clinica di Jung, tra ristoranti viennesi e bastimenti in viaggio verso l'America.

Adattamento della piéce teatrale di Christopher Hampton ("Un metodo molto pericoloso"), il film affronta un momento appassionante della psicoanalisi attraverso una vicenda personale, la relazione tra Jung e Sabina, paziente affetta da ossessioni multiple.
Marzia Gandolfi

La tensione crescente e l'amore sincero tra i protagonisti servono da supporto drammatico al dramma di David Cronenberg, donando emozione e carne a un confronto intellettuale che diventa chiave di lettura di un'epoca. Dietro l'eleganza formale della messa in scena, l'autore emerge la lotta contro la follia (quella di Sabina Spielrein) e l'ombra della catastrofe imminente (il primo conflitto mondiale). 'Contesa' da Viggo Mortensen (Freud) e Michael Fassbender (Jung), Keira Knightley interpreta Sabina, motore per il ripensamento delle teorie junghiane e freudiane e spazio nervoso e muscolare per la reinvenzione del sé.


Una scena del film A Dangerous Method.
Una scena del film A Dangerous Method.
Una scena del film A Dangerous Method.
Un'anima divisa in due
sabato 11 febbraio, ore 21.00
 

Come tutti i suoi film, anche Un'anima divisa in due gravita intorno a due poli narrativi: il caso e l'occasione. Storia di un uomo ordinario che fugge il disagio negli occhi di una giovane rom, il film di Silvio Soldini offre ai suoi personaggi la possibilità di dare una svolta alla propria vita. Pietro e Pabe si lasciano tentare dal cambiamento ma poi ritornano sui loro passi e ripiombano nella vita di sempre.

Sullo sfondo cinico e asettico di una Milano rarefatta e infelice, Soldini racconta una fuga impossibile, la fenomenologia di un disagio che fa smarrire gli uomini e le donne nella selva della vita.
Marzia Gandolfi

A guidare il gioco, in faccia al Pietro di Fabrizio Bentivoglio, è una donna, la giovane rom di Maria Bakò, portatrice di un nomadismo esistenziale che coglie lo scarto ma poi ripiega e si brucia.


Una scena del film Un'anima divisa in due.
Una scena del film Un'anima divisa in due.
Una scena del film Un'anima divisa in due.
Troppo bella!
domenica 12 febbraio, ore 21.00

Opera prima di Lisa Azuelos, Troppo bella! è una commedia romantica ambientata in una comunità sefardita.

Commedia che beneficia di personaggi solidamente scritti che seducono lo spettatore col loro anticonformismo. Nubili, sposate o divorziate, le protagoniste, tutte ugualmente volubili, si muovono tra bambini, coniugi ed amanti.
Marzia Gandolfi

L'apparente vanità della loro vita le rende qualche volta insopportabili ma sempre irresistibilmente divertenti. Riciclando lo spirito della serie "Sex and the City", tra dittatura della seduzione e legittimo desiderio di emancipazione, Troppo bella! agisce in un centro estetico in cui corregge gli inestetismi ma ricerca la bellezza profonda.


Una scena del film Troppo bella!.
Una scena del film Troppo bella!.
Una scena del film Troppo bella!.
Solo gli amanti sopravvivono
lunedì 13 febbraio, ore 21.00
 

Coppia di vampiri colti e fragili, Adam ed Eve si amano da secoli. Lei è Tilda Swinton, volto senza età e silhouette adolescente, lui Tom Hiddleston, pallido, frangibile e rinchiuso in una camera dove colleziona chitarre e vinili. Lei vive a Tangeri, lui a Detroit. Dandy e civilizzati, si procurano il sangue negli stock ospedalieri e incarnano la solitudine eterea di Jim Jarmusch, quella sua maniera di tenere a distanza un mondo che fa orrore.

Sospesi e romantici, i vampiri di Jarmusch disattivano le convenzioni del genere, niente caccia, niente suspense, niente (o quasi) vittime. All'autore i vampiri non interessano come predatori ma come immortali, spettatori di un tempo immobile che è l'eternità. Il tempo non passa, non passa più. Si accumula. Non c'è più niente da attendere e pertanto nient'altro da fare che attendere.
Marzia Gandolfi

Solo gli amanti sopravvivono si domanda allora come vivere dopo che i migliori frutti sono già stati colti. La risposta al disincanto e il suo antidoto è la coppia, l'idea della coppia che il regista riabilita con fervore e dolcezza inattese. Guardare scorrere le epoche in due, ecco il passatempo preferito di Adam ed Eve. Per Jarmusch il grande amore è anticonformista. E può e deve rigenerasi per caso, per trasgressione. Il film si prende tutto il tempo per dircelo, riservandoci il migliore dei finali, il più sanguinoso.


Una scena del film Solo gli amanti sopravvivono.
Una scena del film Solo gli amanti sopravvivono.
Una scena del film Solo gli amanti sopravvivono.
One Day
martedì 14 febbraio, ore 21.00
 

Per vedere One Day, adattamento del bestseller omonimo di David Nicholls, è necessario credere al grande amore. Credere che possa durare vent'anni senza consumarsi. Credere che gli amanti non ne soffriranno. Credere.

Inglese di estrazione proletaria, Emma Morley innamora tutta la vita Dexter Mayhew, studente ricco che non combina niente di buono se non amarla. Interpretato da Anne Hathaway e Jim Sturgess, One Day è la commedia romantica di una giornata che concepisce un amore lungo vent'anni. Una storia ellittica e universale sul sottile confine amore-amicizia dominata da una protagonista risoluta e sincera che non ha previsto il destino.
Marzia Gandolfi

Vent'anni d'amore in cui i protagonisti si telefonano, si perdono di vista, si ritrovano, si confidano l'uno con l'altra con una lucidità tenera e caustica. Vent'anni in cui lei si illumina in sua presenza e lui prende le decisioni peggiori in sua assenza. Vent'anni per farsi una domanda e infine rispondersi. Rispondere sì.


Una scena del film One Day.
Una scena del film One Day.
Una scena del film One Day.
Weekend
mercoledì 15 febbraio, ore 21.00
 

Colpo di fulmine a Nottingham, Weekend è la storia di un breve incontro. Un idillio che si conclude, come da tradizione britannica, sulla banchina di una stazione.

Quasi trent'anni dopo My Beautiful Laundrette, Weekend imbarca due giovani uomini inglesi in una storia di sesso e sentimento. Ma i tempi sono cambiati, l'ambiente sociale conta meno, è la questione intima che prevale. Russell e Glen si incontrano, si raccontano, si amano ma devono lasciarsi, subito. Perché Glen ha un biglietto per Seattle.
Marzia Gandolfi

Film moderno e felpato, Weekend approccia i suoi protagonisti come loro si approcciano, progressivamente, confidandosi le loro differenze. Perché sono le rispettive ricerche personali ad occuparli: Russell prova a scrivere, Glen lavora a un progetto artistico da realizzare lontano da Nottingham. In un'atmosfera di ripiegamento su di sé, il loro incontro diventa una grande avventura ma interiorizzata e segreta. Andrew Haigh, giovane regista inglese, cerca l'intensità nei lunghi piani che concepiscono nel tempo di un weekend la nascita e la fine di un amore.


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Una scena del film Weekend.
Una scena del film Weekend.
Una scena del film Weekend.
Amour
giovedì 16 febbraio, ore 21.00
 

I film che colpiscono duro sono rari e Amour, dramma sulla crudeltà della vecchiaia e dell'ineluttabilità della vita umana, è uno di quelli. Film immenso che tocca la nostra umanità in quello che abbiamo di più intimo e tragico, il suo soggetto è la morte in azione.

Al centro una coppia di insegnanti di musica in pensione, ancora complici, ancora innamorati che cogliamo all'uscita di un concerto, in corsa sull'autobus e poi dentro la loro casa da cui non usciranno più. Perché qualcosa si spezza in Anne, precipitandola in una malattia che la consuma meticolosamente.
Marzia Gandolfi

I legami amorosi provano a resistere agli assalti della malattia cercando nuove parole e nuovi gesti per dire e per dirsi. Successione di ellissi folgoranti, di vuoti e di pieni, di campo e fuori campo, Amour è interpretato a fior di pelle (fragile) da Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant che (com)muovono l'imperturbabilità e lo stile secco del regista austriaco. L'amore a ottant'anni non è come a venti ma è sempre amore, sfrondato di tutta l'esuberanza romantica e ridotto all'essenza di una vita condivisa insieme.


Una scena del film Amour.
Una scena del film Amour.
Una scena del film Amour.
Irrawaddy Mon Amour
venerdì 17 febbraio, ore 21.00
 

Documentario di Nicola Grignani, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli, Irrawaddy Mon Amour celebra il matrimonio di Soe Ko, venditore ambulante, e Saing Ko, muratore. Proibito dal governo militare la loro unione è un gesto di speranza per la Birmania che combatte ancora le discriminazioni sessuali e rivendica il diritto all'amore. Il codice penale, eredità del colonialismo britannico, proibisce di fatto le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso. Se questa legge non è più strettamente applicabile, i militanti la giudicano a ragione responsabile di discriminazioni.

La Birmania, che ha avuto il suo primo Gay Pride nel 2012, testimonia tuttavia una libertà nascente grazie a un'importante riforma del modello politico ed economico del paese.
Marzia Gandolfi

Irrawaddy Mon Amour è un viaggio alla scoperta delle minoranze sessuali, una finestra di libertà aperta su una giovane coppia di sposi e su un paese in transizione accelerata verso la democrazia.


Una scena del film Irrawaddy Mon Amour.
Una scena del film Irrawaddy Mon Amour.
Una scena del film Irrawaddy Mon Amour.
Quel che sapeva Maisie
sabato 18 febbraio, ore 21.00
 

Tirata tra un padre e una madre troppo impegnati a farsi la guerra, Maisie finisce per legarsi ai rispettivi compagni dei genitori.

Atto di guerra dei sessi, la commedia romantica di Scott McGehee e David Siegel è la storia di un dopo, di un ever after con prole, raccontato attraverso gli occhi di una bambina. Usata incessantemente come pedina al servizio della causa dell'uno o dell'altro genitore, Maisie prova a interpretare il comportamento degli adulti che cercano sempre di farla franca.
Marzia Gandolfi

In soccorso della protagonista e dei suoi pochi anni, Quel che sapeva Maisie introduce due adulti 'alternativi', modelli alternativi che Maisie impara molto presto ad amare. Perché una bambina riconosce sempre l'amore quando lo vede. Innocenti, o quasi, come Maisie, Alexander Skarsgård e Joanna Vanderham si oppongono alla coppia Julianne Moore - Steve Coogan, interpreti di un delirio distruttivo che spegne il sorriso a una bambina e strappa una 'risata' d'angoscia agli adulti.


Una scena del film Quel che sapeva Maisie.
Una scena del film Quel che sapeva Maisie.
Una scena del film Quel che sapeva Maisie.
Pride
domenica 19 febbraio, ore 21.00
 

Commedia sul fronte anti-thatcheriano, Pride marcia a fianco dei minatori gallesi e dei militanti LGBT, i primi oppressi per ragioni economiche, i secondi per ragioni morali. Lanciati contro il governo e a favore dei loro diritti nella Gran Bretagna del 1984, i protagonisti di Matthew Warchus fanno un vibrante appello alla fraternità dentro un film gioioso.

Chi ha detto che i film devono rivoluzionare a ogni costo la storia del cinema? Pride la sua rivoluzione si accontenta di recitarla deflagrando esotismo ed eccentricità in un oceano di normalità.
Marzia Gandolfi

Ma Pride non dimentica di passare in rassegna (anche) i tormenti legati alla rivendicazione dell'omosessualità: dal rifiuto parentale all'esclusione sociale, dall'ingiuria alla beffa dell'AIDS. Combinando realismo, commedia e melodramma, Matthew Warchus abbraccia tuttavia un revisionismo positivo che risolve la lotta di classe, la repressione e l'omofobia con tre pinte e un disco dance.


Una scena del film Pride.
Una scena del film Pride.
Una scena del film Pride.

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