Titolo originale | What Maisie Knew |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Scott McGehee, David Siegel (II) |
Attori | Julianne Moore, Alexander Skarsgård, Onata Aprile, Joanna Vanderham, Steve Coogan Emma Holzer, Diana Garcia, Stephen Mailer, Samantha Buck, Joel Marsh Garland, Trevor Long, James Colby, Gil O'Brien, Mario Moise Fontaine, Kevin Cannon, Owen Shipman, Zachary Unger, Robert C. Kirk, Malachi Weir. |
Uscita | giovedì 26 giugno 2014 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 2,83 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 gennaio 2021
Un adattamento contemporaneo del romanzo di Henry James. In Italia al Box Office Quel che sapeva Maisie ha incassato 63 mila euro .
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Susanna è una madre disorganizzata e una rockstar non più giovane, impegnata a non uscire di scena. Beale è un papà in viaggio d'affari, che ha messo il lavoro davanti a tutto il resto. Maisie ha sei anni quando si ritrova contesa nella causa di divorzio tra i due. Coccolata o dimenticata, messa spesso in mezzo suo malgrado, la bambina si trova bene solo con Margo, la nuova moglie del padre, e Lincoln, il fidanzato della madre, che si occupano di lei con la dedizione e la sicurezza che i genitori non riescono a garantirle.
La derivazione del soggetto da un racconto di Henry James serve agli autori più che altro come fiore all'occhiello. Giustamente, come si conviene ad una fotografia contemporanea, i lati più apertamente ignobili dei genitori letterari sono stati espunti, così come il loro servirsi del tramite di Maisie per farsi la guerra come e più di prima della sentenza. Del matrimonio tra Beale e Susanna non sappiamo quasi nulla, se non che è una storia già finita prima che lui se ne vada ufficialmente, ma ciò che cambia le cose e segna il termometro dei tempi, è la motivazione per cui i due combattono per avere Maisie: una ragione affettiva, perché l'amore incondizionato della figlia è una riserva di affetto di cui hanno disperatamente bisogno per nutrire i loro narcisismi.
Posto che, rispetto al racconto ottocentesco, si sta raccontando un'altra storia, appare comunque evidente che dallo stereotipo (voluto) di una certa società arida e arrivista si è passati qui -meno volutamente- allo stereotipo degli adulti di oggi, egoisti e immaturi. Julianne Moore e Steve Coogan sono capaci di trovare qualche sfumatura nei loro personaggi, ma si rimane a chiedersi che interpretazione avrebbero potuto dare se solo ne avessero avuto la possibilità e i loro ruolo non fossero stati confinati a comparsate in squarci di situazioni. La stessa Onata Aprile nei panni di Maisie, giustamente incensata per la sua performance, trae il massimo da quel che le è concesso adoperare: ridotta al silenzio o quasi, si fa puro sguardo e con il solo sguardo regge l'arco intero del film, rispondendo in questo modo a due necessità drammaturgiche, quella di incarnare il punto di vista sulla vicenda e quella di rimanere un mistero.
Cosa sapeva Maisie , infatti, è tanto una dichiarazione di intenti (raccontare un divorzio esclusivamente attraverso i suoi riflessi sulla bambina) quanto la domanda che riempie il nocciolo sentimentale del film, perché cosa passi dalla testa della piccola non è dato sapere e, anche se nel finalissimo una risposta in un certo senso arriva, è per forza una risposta molto parziale. Per finire la carrellata, si dirà che Alexander Skarsgard e Joanna Vanderham hanno, da un lato, gioco facile, incarnando le figure positive e il romance che (insieme alla proverbiale resilienza dei bambini) fa del film una commedia anziché un dramma reazionario, ma dall'altro non sono esenti dalla polarizzazione eccessiva che investe tutti quanti i personaggi.
Incorniciato dentro ambienti impeccabili, metropolitani e non, e in generale dentro uno stile indipendente che idealmente calzava a pennello al soggetto e faceva ben sperare, Quel che sapeva Maisie scontenta parzialmente, perché la fotografia del reale non si fa mai cinema di pelle, di parola, di sensazione e la distanza non sempre è quella buona del pudore ma spesso è quella deludente della mancanza di profondità.
QUEL CHE SAPEVA MAISIE disponibile in DVD o BluRay |
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L'ennesimo film con Julian Moore che interpreta la parte che le riesce meglio (la donna non più giovane piena di tensioni interiori e il totale opposto della tipica "politically correct american woman" tutta sorrisi falsi e frasi di cortesia), è un excursus nella vita di una bambina che assiste impotente al disgregamento della coppia che l'ha generata e che si ritrova [...] Vai alla recensione »
Il divorzio visto finalmente e interamente dalla parte della persona che più ne paga le conseguenze, ovvero una bambina. Di questo film restano infatti le immagini di quegli occhi tristi, del volto sconsolato della piccola, sbatacchiata a destra e a sinistra da genitori che si interessano a lei per ripicca o per sfizio (la madre) o che si curano assai poco del suo benessere e la vedono come un intralcio [...] Vai alla recensione »
Sono rimasta molto sorpresa da questo film di cui ignoravo l'esistenza. A mio parere è più profondo di una commedia e più leggero di un dramma. Gli attori sono tutti bravi e perfettamente in parte. La bambina stupenda, dallo sguardo disarmante che parla senza dire parola. I due incapaci e inadeguati genitori si fanno giustamente da parte per fare posto, più o meno egoisti o consapevoli, a chi un figlio [...] Vai alla recensione »
Film in cui si narra di una bambina, di nome appunto Maisie, che viene continuamente sballottata tra due genitori, una cantante rock ed un mercante di opere d'arte, ormai divorziati ma che continuano a farsi la guerra pur di ostacolare l'uno con l'altro. Intrecciando essi nuove relazioni sentimentali, il padre con l'ex-baby sitter della bimba e la madre con un aitante cameriere [...] Vai alla recensione »
Che cosa sapeva Maisie? Maisie sapeva che la sua mamma (Julianne Moore) andava spesso in tournée con la band e la lasciava a casa sola, sapeva anche che il suo papà (Steve Coogan) era spesso lontano per lavoro e per lui questo veniva prima di tutto. La mamma e il papà di Maisie non andavano d'accordo e spesso litigavano furiosamente. Anche questo sapeva Maisie.
Film leggermente stucchevole come spesso succede quando tutto gira attorno a una bambina con la tartarughina, il finto cavallino, il monopoli e la spiaggia...tutto ciò che una bimba può desiderare oltre alla voglia di tenerezza. Padre business-man e madre cantante rock, divorziati e pieni di impegni, si fanno la guerra per ottenere l'affidamento della figlia Maisie, ma una volta ottenuto, non hanno [...] Vai alla recensione »
Maise è la figlia di una rockstar ormai in declino e di un commerciante d'arte. Quando i due genitori, al termine di una serie infinita di litigi, decidono di separarsi, la bimba si trova a suo agio solo quando è in compagnia dei rispettivi nuovi compagni dei genitori. L'intento del regista è nobile ed è quello di cercare di raccontare il dramma di una separazione [...] Vai alla recensione »
Sinceramente una delusione da parte di Julianne Moore come attrice, e di Susanna come madre. Spesso dai figli c’è da imparare e qui la Moore e Susanna hanno molto da imparare dalla piccola Onata Aprile,ossia da Maisie di sei anni. Un tempo abbiamo assistito al fenomeno di Dakota Fanning, la si ricorda in “Mi chiamo Sam”, oggi vediamo nascere un’altra piccola stella:Onata Aprile.
Di questo film a emozionare, a parte la storia, è la contrapposizione "sentimenti della bambina" - "superficialità dei genitori". I 5 attori principali sono stati tutti bravissimi a rappresentare il loro personaggio. Anche Julianne Moore è da "9" pieno.
Da un racconto di un crepuscolare heny james what maisie knew si rivela invece essere un film modernissimo sull'inabilita' di alcuni ad essere genitori. Una bambina,maisie si ritrova contesa amaramente dai genitori dopo un divorzio brutale. La madre una cantante,forse troppo presa dalla sua carrierea,ed un padre sedicente artista,entrambi si risposano molto presto e la bambina si accorgera' [...] Vai alla recensione »
Visto per caso, un film ben fatto, ben recitato, credibile se si tralascia il fatto che una bambina non può essere lasciata qua e là, nonostante il divorzio dei genitori...Ma verosimile se si pypassa la legge, come spesso accade, in sordina. Attori molto bravi. Ipnotizza la dolcezza di Lincoln che subito appare distaccato e Margo. E la tenerezza di Onata/Maisie.
Il personaggio di Maisie non è credibile! Una bambina in quell'ambiente familiare arido e litigioso non può essere dolce, amichevole, tollerante e affettuosa. Sembra un film per bambini, non per tutte le età. La storia ricorda la fantasy di Walt Disney (Biancaneve, Cenerentola ...) e anche le sdolcinatezze di Shirley Temple.
ottimo film scoperto grazie a rai5,una storia attuale di una bambina vittima di 2 genitori divorziandi,preoccupati soprattutto di se stessi,mentre la figlia viene usata come utile arma nei confronti dell'ex coniuge e solo in qualche momento come un bambolotto da abracciare in cerca di un affetto altrimenti mancante. Ottima la regia che trovo coinvolgente,bravi gli interpreti,credibili [...] Vai alla recensione »
Ennesimo film di coppia scoppiata e figlia contesa, con tasso di lacrimosità decisamente inferiore alla media però. Finale troppo telefonato e personaggi (genitori autentici e facenti funzioni) sull'orlo del caricaturale, ma l'insieme risulta comunque estremamente piacevole, ed il punto di vista della bambina, dichiaratamente fatto proprio dai registi, mi pare più che adeguatame [...] Vai alla recensione »
è un film sull'egoismo, sulla superficialità, sulla rabbia e sull'immaturità. è un film sulla ingenuità, sulla tenerezza, sull'affetto, l'amore e i valori. Ed infine è una favola. è un film che mi ha fatto piangere ma mi ha reso più forte, mi sono posto tante altre domande, ma ho avuto anche tante risposte.
Pubblicato nel 1897, Quel che sapeva Maisie di Henry James è un ritratto di bambina che, rimpallata dopo il divorzio da un genitore all'altro e da entrambi usata come arma di reciproco ricatto, intuisce d'istinto di poter sopravvivere alla situazione solo assicurandosi un punto d'appoggio alternativo. Mediata dalla tipica voce narrante jamesiana, la coscienza di Maisie è il vero centro di esperienza [...] Vai alla recensione »
Ecco un titolo, identico all'originale, che pare fatto apposta per tenere lontano il pubblico. Peccato, perché il film non è male, anche se smaccatamente fazioso. A NewYork la piccola Maisie (la bravissima esordiente Onata Aprile) è contesa da mamma rockstar (Julianne Muore) e papà mercante d'arte, ugualmente inaffidabili. Ovvio che scelga la dolce tata scozzese e un giovane barista, temporaneo marito [...] Vai alla recensione »
Piccola e sensibile, Maisie è figlia di due divorziandi egocentrici, incapaci di attenzioni e tenerezze. Pensando di ovviare alla "ricostruzione" di una famiglia, anzi di due, i folli genitori decidono di risposarsi frettolosamente: il padre (Coogan) con la giovane tata della figlie, la madre (Moore) con un aitante barista. Dai nuovi congiunti - che nel frattempo si conoscono e innamorano - la bimba [...] Vai alla recensione »