Premiato come miglior attore protagonista per lo strepitoso ruolo di un dittatore africano lacerato e combattuto dal suo stesso potere, Forest Whitaker è uno di quegli attori di valore che difficilmente riescono a raggiungere un ampio pubblico, forse un po' per la distribuzione autolesionista delle sue pellicole. Del resto, non ha mai fatto nulla per compiacere lo spettatore. Anzi, a volte, ha proposto ruoli maltrattati, provocatori sia nei contenuti che nelle forme. Eppure, si è rivelato un interprete forte e vero, capace di coinvolgere, usando la sua immane fisicità e mostrando i limiti dei suoi personaggi.
Genio della recitazione, dopo un exploit nel cinema indipendente, è diventato sempre più esclusivo in una Hollywood commerciale, che ne ha sfruttato ogni briciola per affidarli ambigui uomini crepuscolari, spesso bruti e rozzi, che nascondono sotto la violenza una vita sconsolata e crudele.
Studi
Fratello degli attori Kenn e Damon Whitaker, texano, ma cresciuto a Los Angeles, figlio di un assicuratore e di un'insegnante, si distingue da subito per il corpo atletico che ha costruito in tanti anni di football scolastico, ma si appassiona alla recitazione durante una rappresentazione teatrale di un'opera di Dylan Thomas. Dopo essersi trasferito all'università si concentra però sulla musica e guadagna due borse di studio come tenore lirico. A questo punto riesce a ottenere un'altra borsa di studio a Berkeley.
Debutto al cinema
Debutta all'età di 21 anni nella serie tv Making the Grade di Mel Damski e Gary David Goldberg, successivamente seguito dal suo esordio sul grande schermo in Tag: The Assassination Game (1982) di Nick Castle, dove fa la parte di una corpulenta guardia del corpo affiancato da Robert Carradine e Linda Hamilton. Continua la sua gavetta con piccoli ruoli in commedie come Fuori di testa (1982) di Amy Eckerling, Crazy for You (1985) di Harold Becker, telefilm come Hill Street giorno e notte, Professione pericolo, Il mio amico Arnold e Storie incredibili, senza contare le partecipazioni a pellicole di grandi registi come nel caso di Il colore dei soldi di Martin Scorsese e Platoon di Oliver Stone.
La Palma d'Oro come miglior attore
Con un corpo così non poteva che essere adatto per ruoli militari. Infatti, eccolo comparire nel suo primo ruolo rilevante nella pellicola di Barry Levinson Good morning, Vietnam (1987) con Robin Williams.
Ma fu Clint Eastwood a vedere in lui qualcosa di diverso, affidandogli la parte di Charlie "Bird" Parker, sassofonista innovatore del jazz nella pellicola Bird (1988) che portò a Whitaker riconoscimenti come la Palma d'Oro a Cannes come miglior attore e la nomination ai Golden Globe nella stessa categoria. Poi, dopo Johnny il bello (1989) di Walter Hill, viene scelto da Alan J. Pakula per interpretare il thriller semi erotico Giochi d'adulti (1992), successivamente seguito dall'ambiguo e scandaloso La moglie del soldato (1992) di Neil Jordan, dove interpreterà il gigante buono magneticamente attratto da una donna transgender.
I film degli Anni Novanta
Comincia negli anni Novanta anche la sua passione per la regia. Dirige infatti i film tv Armati di pistola (1993) e Black Jaq (1998), successivamente seguiti dai lungometraggi per il grande schermo: Donne - Waiting to Exhale (1995) con Angela Bassett, Ricominciare a vivere (1998) con Sandra Bullock e Una teenager alla Casa Bianca (2004).
Scelto da Abel Ferrara come uno dei protagonisti della pellicola di fantascienza Ultracorpi - L'invasione continua (1993), passa al Prêt-à-porter (1994) di Robert Altman e, dopo essere stato diretto da Jon Turteltaub nel commerciale Phenomenon (1996).
Samurai vendicatore e moderno in Ghost Dog - Il codice del samurai (1999) di Jim Jarmusch, recita nel flop Battaglia per la terra - Una saga dell'anno 3000 (2000) di Roger Christian, pellicola partorita dall'ideatore della fanatica setta di Scientology.
I film del Duemila
Fortunatamente, si rifarà nel cortometraggio The Follow (2001) diretto dal romantico Kar Wai Wong. Joel Schumacher e David Fincher ne faranno interprete pieno di suspense in In linea con l'assassino (2002) e Panic Room (2002), mentre si prospetta per lui la regia della trasposizione cinematografica dei cartoni di "Fat Albert". Progetto saltato per i litigi con Bill Cosby e con il resto della produzione.
L'Oscar come miglior attore
Ancora Ferrara, nel 2005, che lo imporrà nel cast del drammatico Mary, accanto alla nostra Stefania Rocca e, dopo qualche apparizione in The Shield e E.R., viene proposto per il ruolo di Sawyer nel serial Lost, che però rifiutò perché gli avrebbe preso troppo tempo.
Ottima scelta dato che nel 2007, poté stringere fra le mani un Golden Globe, un BAFTA e l'ambita statuetta dell'Oscar come miglior attore protagonista per la pellicola di Kevin MacDonald L'ultimo re di Scozia (2006), dove interpretò il Presidente dell'Uganda, Idi Amin Dada, figura oscura della storia contemporanea accusata di genocidi e cannibalismo, largamente ispirata anche alla figura del dittatore africano Bokassa.
I ruoli di rilievo si susseguono tra azione e commedia e il 2013 è un anno particolarmente fortunato. Lo trovremo infatti nel western di Kim Jee-woon The Last Stand - L'ultima sfida, nel malinconico Out of the Furnace di Scott Cooper, nel film di Jérome Salle Zulu con Orlando Bloom e in The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca di Lee Daniels, in cui interpreta il maggiordomo che ha servito i presidenti americani alla Casa Bianca per 34 anni.
L'entrata nello Star Wars Universe
Dopo la parte del Colonnello Weber in Arrival (2016) di Denis Villeneuve, entra nella saga di Star Wars grazie a Rogue One: A Star Wars Story (2016) di Gareth Edwards, interpretando Saw Gerrera, un veterano della lotta contro l'Impero, noto per i suoi metodi estremi e la sua visione radicale della Resistenza.
Il personaggio, che era stato già introdotto nella serie animata The Clone Wars, viene qui rappresentato come un leader segnato dalla guerra, fisicamente provato e psicologicamente tormentato, che ha cresciuto la protagonista Jyn Erso come una figlia prima di allontanarsene per proteggere la sua causa. Whitaker dona a Gerrera tutta la sua presenza intensa e tragica, accentuata da una respirazione affannosa e da un tono di voce spezzato, che riflettono le ferite interiori e la paranoia di un uomo consumato dalla lotta. La sua interpretazione, nonostante il tempo limitato sullo schermo, è stata apprezzata per aver reso questa figura ambigua e drammatica memorabile, incarnando il lato oscuro della ribellione, dove l'ideale si scontra con la brutalità della guerra.
Lo ritroverà poi in cinque episodi della serie tv Andor (2022-2025), ambientata prima degli eventi di Rogue One. Qui, Whitaker offre una versione più giovane e meno fisicamente compromessa del leader ribelle. La serie ne approfondisce l'ideologia radicale e il ruolo nel nascente movimento di Resistenza contro l'Impero, mostrando le tensioni tra le varie fazioni e il suo rifiuto di collaborare con chi non condivide la sua visione estrema.
La critica e i fan hanno accolto positivamente il ritorno di Whitaker nello Star Wars Universe.
Arricchirà poi la sua filmografia con i titoli Condannato a combattere - The Forgiven (2017) di Roland Joffé (2017), nei panni di Desmond Tutu, il famoso arcivescovo anglicano e attivista sudafricano, che raggiunse una fama mondiale durante gli anni ottanta come oppositore dell'apartheid, e Burden (2018), trovando anche un posto nel franchise della Marvel nei panni di Zuri, l'anziano sciamano wakandiano e consigliere della famiglia reale, in Black Panther (2018).
Custode delle tradizioni, guida nei rituali del cuore erboso e depositario di un segreto cruciale legato al passato del re T'Chaka, lo Zuri di Whitaker è interpretato con gravitas, rendendolo una figura paterna, divisa tra lealtà e rimorso. Anche qui, la sua presenza scenica, seppur limitata, è stata fortemente applaudita.
Lo stesso anno, recita in La fine (2018) e City of Lies - L'ora della verità (2018), come spalla prestigiosa e contemplativa di Johnny Depp. E dopo C'era una volta Steve McQueen (2019), si concede persino una pellicola natalizia come Jingle Jangle - Un'avventura natalizia (2020), vestendo i panni del geniale ma disilluso inventore di giocattoli, Jeronicus Jangle, che un tempo era stato un celebre artigiano e creatore di meraviglie meccaniche, ma dopo essere stato tradito dal suo apprendista e aver perso la moglie, è caduto in depressione tanto da smette di inventare. Solo la nipotina Journey, brillante e piena di immaginazione, lo potrà aiutare a riscoprire la magia della creatività e della speranza.
Whitaker dà al personaggio una profondità emotiva notevole per un film natalizio, alternando momenti di malinconia e vulnerabilità a slanci di entusiasmo e tenerezza e rendendo Jeronicus una figura visionaria, capace di ispirare grandi e piccoli, soprattutto quando mostra in questa fiaba la gioia della rinascita dopo il dolore del fallimento.
Nel 2023, dopo Respect (2021), diventa Doc Broadus, il mentore e allenatore che cambiò la vita di George Foreman, guidandolo dal disagio giovanile alla gloria sul ring, in George Foreman - Cuore da leone. La performance di Whitaker è solida e ispiratrice. Con il suo stile misurato e carismatico, l'attore riesce a trasmettere il senso di urgenza e tutta la speranza che guida il giovane Foreman verso il successo. Poi, nel 2025, ritorna al cinema con Havoc di Gareth Evans.
Produttore
Notevole anche come produttore esecutivo, finanzia pellicole come Rabbia ad Harlem (1991), The Dragon (2001), Il venditore dell'anno (2002) e qualche episodio di Ai confini della realtà.
In tv
Intanto, televisivamente, dopo essere apparso in undici puntate di Empire, diventa il protagonista di Godfather of Harlem (2019-2025), dove riscuote grande successo nei panni di Ellsworth "Bumpy" Johnson, personaggio ispirato a un vero boss afroamericano degli Anni Sessanta che, tornato a Harlem dopo dieci anni di prigione per riconquistare il controllo del territorio, affronta la mafia italo-americana e le tensioni razziali crescenti, in un contesto che intreccia la sua storia con quella di figure storiche come Malcolm X.
Lodato dalla critica per come ha saputo affrontare un nuovo controverso ruolo, appare anche in Young Rock, Extrapolations - Oltre il limite e nei panni del giudice Oliver Garland in Emperor of Ocean Park. In quest'ultimo telefilm, tratto dal romanzo di Stephen L. Carter, pur non essendo il protagonista assoluto, Whitaker ha un ruolo fondamentale.
Vita privata
Forest Whitaker è stato sposato dal 1996 al 2021 con l'attrice Keisha Whitaker. La coppia ha quattro figli, tra i quali l'attrice True Whitaker e il montatore Ocean Whitaker (questo però è stato concepito da una precedente relazione che l'attore non ha mai reso nota).