Torna al cinema, in versione restaurata digitale, uno dei film più celebri degli anni '90 che riflette in maniera cupa e grottesca sulla morte.
Al servizio di un clan mafioso, il killer professionista Ghost Dog vive isolato in una baracca in cima a un edificio e comunica con il mondo solo attraverso piccioni viaggiatori. Ispirandosi ai valori dell'Hagakure, il trattato del XVIII secolo sull'etica dei samurai, Ghost Dog - che quando non è in missione vive nascosto nel suo quartiere intrattenendo rapporti solo con una bambina e un gelataio caraibico - ha un profondo rispetto per il suo signore ed è pronto a obbedire a ogni suo comando e a dare la vita per lui. Quando però i suoi mandanti decidono di eliminarlo, come si porrà rispetto alla sua morale? Accetterà fino in fondo il suo destino o si ribellerà?
Sullo sfondo di una città contemporanea vuota e inospitale (è New York, ma Jarmusch ne mostra luoghi anonimi e per nulla definiti), Ghost Dog - interpretato dal grandioso Forest Whitaker - è un fantasma, più vicino ai piccioni che alleva che agli uomini.
Ghost Dog - Il codice del samurai torna al cinema oggi nella versione 4K. Nella clip vediamo quattro uomini seduti ad un tavolo che discutono del nome del protagonista: Ghost Dog. Perchè si fa chiamare così? Come commentano questa scelta?
Distribuito da CG Entertainment, Ghost Dog - Il codice del samurai è da oggi al cinema.