In un ufficio di oggetti smarriti lavora Mario, un uomo solitario che ama indagare sul materiale di cui viene in possesso. Un giorno, in una valigetta, trova i resti di un neonato. Recensione ❯
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Poche ore prima di celebrare il suo matrimonio, Laura si concede una passeggiata in solitudine ritrovandosi a una festa insolita, dove un evento inaspettato cambierà drasticamente il corso della serata. Espandi ▽
Tra rimandi di genere, una protagonista credibile e la bontà tematica del progetto, il film di Diego Fried pecca di prevedibilità, rivelando più di una leggerezza e qualche cliché in parte nascosti dalla forma. Pur restando fedele ai criteri di un thriller, La festa silenziosa rientra di diritto nell’ambito del revenge movie al femminile, che nel corso della storia si è costruito una propria identità di genere: da Kill Bill al più recente Revenge, da La sposa in nero a Lady Vendetta.
Abbandonando stilemi exploitation che spesso caratterizzano questo sottogenere, il film di Diego Fried si spoglia di qualsiasi esaltazione visiva, sposando invece una soluzione più marcatamente autoriale. Scegliendo la strada del “less is more”, il regista però non aggiunge molto al vocabolario tematico della propria opera, ma gioca piuttosto con la sua forma. Recensione ❯
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Le differenti prospettive dell'essere donna messe in campo con rara astrazione e sobrietà . Drammatico, Italia, Argentina2019. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di tre donne a confronto con maternità e religione. Espandi ▽
Buenos Aires. Lu e Fati sono madri adolescenti che vivono in una casa famiglia religiosa. Suor Paola, appena arrivata dall'Italia, è in procinto di prendere i voti perpetui. L'incontro delle tre donne e il loro rapporto con la maternità scateneranno reazioni inaspettate.
Adolescenze strappate al flusso naturale della crescita, donne ancora ragazze e già madri. Maura Delpero parte da qui per rappresentare un luogo in cui convivono oggetti, sensazioni e persino odori apparentemente inconciliabili: da un lato ragazze inadeguate a essere madri, dall'altro donne che hanno scelto di non diventarlo.
Muovendosi con sobrietà e astrazione rara, la regista mette in scena le differenti prospettive dell'essere donna, la comprensione reciproca e silenziosa, i non detti che prevalgono su quanto è platealmente esposto e sui confini che separano il sacro e il profano. Recensione ❯
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Un dramma di due vicini che si incrociano ma non si incontrano mai. Espandi ▽
Nello scenario di una Buenos Aires disordinata e sconclusionata, anche da un punto di vista architettonico, vivono Martin e Mariana. Lui è un web designer le cui nevrosi e fobie lo costringono a vivere barricato nel suo appartamento, schiavo di una realtà virtuale. Lei, vittima di turbamenti e ossessioni, è appena uscita da una lunga relazione. Recensione ❯
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Larrain trova l'equilibrio perfetto tra narrazione allegorica ed esigenza di verità sugli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia cilena. Biografico, Drammatico - Argentina, Cile, Spagna, Francia2016. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pablo Neruda è interpretato da Luis Gnecco, mentre Gael Garcia Bernal è Oscar Peluchonneau. Espandi ▽
Cile, 1948. Il governo di Gabriel Gonzalez Videla, eletto grazie ai voti della sinistra, sceglie di abbracciare la politica statunitense e di condannare il comunismo alla clandestinità. Pablo Neruda, poeta, senatore e massima personalità artistica del Paese, avversa decisamente questa decisione, fino a diventare il ricercato numero 1. In accordo con il partito comunista, Neruda sceglie l'esilio anziché il carcere, ma per riuscire a fuggire deve fare i conti con Oscar Peluchonneau, l'ispettore di polizia che Videla sguinzaglia contro di lui. Recensione ❯
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Un veterano di guerra si convince che stia per arrivare la fine del mondo e si organizza per affrontare l'evento. Espandi ▽
Tov Matheson è un veterano di guerra che soffre di un disturbo post-traumatico. Sente che la fine del mondo sta per arrivare. Dopo aver stabilito un rapporto con un misterioso Messia, abbandona la sua vita normale e inizia a costruire un rifugio sotterraneo, allenandosi in modo estremo. Ad un certo punto succede qualcosa di veramente straordinario. Recensione ❯
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Dilemmi etici audaci, struttura e regia convenzionali. Thriller, Argentina, Brasile, Francia2015. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Paulina abbandona la sua promettente carriera d'avvocato a Buenos Aires per tornare nel suo Paese d'origine, al confine tra l'Argentina, il Paraguay e il Brasile. Espandi ▽
Paulina decide di abbandonare il dottorato in giurisprudenza per trasferirsi al confine tra Argentina e Paraguay e insegnare ai poveri. Ben presto la realtà si dimostrerà più ostile di quanto potesse immaginare e la ragazza subisce uno stupro. Nonostante sospetti che l'aggressore e i suoi amici siano tra i suoi allievi, Paulina si rifiuta di denunciarli e ostacola la giustizia in ogni modo. Persino dopo aver scoperto di essere rimasta incinta. Tutte le scelte di regia di Santiago Mitre sono improntate alla convenzionalità. La prova di Dolores Fonzi, seppur intensa, fatica a convincere sul senso di smarrimento che sembra attraversare il personaggio di Paulina. Il dissidio etico alla base del film avrebbe meritato una cura e un'innovazione lontane dalle capacità dimostrate dal regista. Recensione ❯
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Kusturica racconta il politico uruguaiano, evitando l'eccesso celebrativo ma rimanendo in superficie. Documentario, Argentina, Uruguay, Serbia2018. Durata 74 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della vita di José 'Pepe' Mujica l'ex membro dei Tupamaros. Espandi ▽
Kusturika torna a dirigere un documentario, questa volta su José 'Pepe' Mujica l'ex membro dei Tupamaros, un'organizzazione di guerriglieri, diventato presidente dell'Uruguay. Il film avrà un impostazione simile a quella usata per Maradona di Kusturica. Recensione ❯
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Un film sensibile e misurato, nella scrittura e nella regia, con un cast di ottimi interpreti. Commedia drammatica, Cile, Argentina2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
In concorso alla 66esima Berlinale, il film ha ricevuto il premio Miglior Film all'interno della sezione Generation Kplus International Jury. Espandi ▽
Cile, Vina del Mar. Sara, tredici anni, vive con la sorella minore Catalina, con sua madre Paula e con Lia, la compagna della madre. La loro è una quotidianità serena e spensierata, fino a quando l'adolescenza di Sara non solleva in lei dei problemi. Il confronto con i compagni, l'ansia di farsi accettare dai ragazzi, la paura di venir giudicata, alimentano in Sara un'inquietudine crescente. Le cose si complicano quando il padre tenta, allora, di ottenere la custodia delle figlie. Recensione ❯
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Un'investigazione filosofica inquadrata come un dipinto d'epoca. I protagonisti pulsano di una passione senza tempo. Drammatico, Italia, Francia, Argentina2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo mandato in esilio in Argentina dedicherà la sua vita a cercare un prezioso tesoro. Espandi ▽
Alessio Rigo de Righi (di per sé un cognome da epopea) e Matteo Zoppis, entrambi classe 1986, esordiscono alla regia e sceneggiatura di Re Granchio. Un film che nella versione internazionale è intitolato The Legend of King Crab ad evocare La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi e che aveva per protagonista un uomo intento a ribadire la sua estraneità alle cose del mondo alzando il gomito. Anche in Re Granchio ogni inquadratura è un quadro, ogni sequenza la tappa di una via Crucis lungo un percorso di pentimento e redenzione, narrato a metà fra il racconto del cantastorie e l'elegia pastorale. Ma Rigo de Righi e Zoppis hanno anche la visionarietà (e la sensibilità contemporanea) del Lisandro Alonso di Jauja di cui riproducono la vertigine spaziotemporale, quella sospensione sul baratro di un passato che coesiste con la modernità, giacché la leggenda di Luciano viene rievocata dagli abitanti attuali del borgo, in fondo anche loro incastrati nella Storia. Recensione ❯
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Un viaggio senza ritorno fra le meschinità, le animosità e le prevaricazioni nascoste dietro la facciata di una cittadina in apparenza innocente. Espandi ▽
Claudio Morán è un avvocato affermato in una piccola città di provincia nell'Argentina degli anni settanta, poco prima del colpo di stato militare. Mentre attende la moglie nel tranquillo ristorante familiare che sono soliti frequentare, ha una discussione un po' futile con uno sconosciuto. Con fredda arroganza, Claudio riesce a fargli perdere il controllo e poi ad umiliarlo di fronte a tutti. Più tardi però, sulla via di casa, lo sconosciuto cerca di vendicarsi. Recensione ❯
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Un film sull'allergia ai bambini per illuminarne, in chiave di commedia, la sensibilità e l'intraprendenza.. Commedia, Argentina, Spagna2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Quando incontra Vicky, sua vecchia fiamma, Gabriel se ne reinnamora perdutamente. Lei però odia i bambini, e lui di bambini ne ha uno, che ama più di se stesso. Espandi ▽
Da quando si è separato Gabriel non ha fatto altro che pensare a sua figlia Sofia e a trascorrere del tempo con lei. Le altre donne non sembrano interessargli nemmeno. Poi però si ripresenta al suo negozio di musica l'ex compagna di liceo Vicky, da sempre ammirata, oggi più affascinante che mai. Per lei, Gabriel è disposto a tutto, persino a mentire su quanto ha di più caro. Così, quando Vicky gli fa capire che potrebbe essere sua per sempre, a patto che non ci siano bambini di mezzo, Gabriel non ha il coraggio di dirle la verità su Sofia e nega la sua esistenza. Recensione ❯
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Essere il figlio di Pablo Escobar, il narcotrafficante più famoso del mondo presenta alti e bassi. Espandi ▽
Essere il figlio di Pablo Escobar, il narcotrafficante più famoso del mondo presenta alti e bassi. La ricchezza spropositata della famiglia Escobar permette di vivere in una villa circondata dal verde e da una serie di animali esotici di cui Escobar è un appassionato. Sins of my father introduce un aspetto preciso della vita della famiglia Escobar e il figlio Sebastian è il protagonista di questo lungo film intervista. Racconta la vita trascorsa nell'immensa villa chiamata "Hacienda Napolis", di un'infanzia ricca di agi e comodità di un bambino che otteneva tutto quello che voleva. Il padre nel frattempo diventa il re del cartello di Medellin, il narcotraffico è sotto il suo diretto controllo e costruisce via via una rete di amici e nemici. Recensione ❯
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