Titolo originale | Sin hijos |
Titolo internazionale | No Kids |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Argentina, Spagna |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Ariel Winograd |
Attori | Diego Peretti, Maribel Verdú, Guadalupe Manent, Martín Piroyansky, Horacio Fontova Marina Bellati, Guillermo Arengo, Pablo Rago, Jorgelina Aruzzi, Erika de Sautu Riestra, Lucía Maciel, Esteban Menis, Carla Pandolfi, Iair Said, Ariel Pérez De María, Chang Hung Cheng, Franco Mellucci, Luciano Linardi, Olivier Noel, Claudio Lauría, Myriam Henne, Olivier Ubertalli, Lucio Schraier, Vittorio Roberti, Jazmín Medina, Noe Montes (II). |
Uscita | giovedì 29 settembre 2016 |
Distribuzione | Microcinema |
MYmonetro | 2,76 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 ottobre 2016
Quando incontra Vicky, sua vecchia fiamma, Gabriel se ne reinnamora perdutamente. Lei però odia i bambini, e lui di bambini ne ha uno, che ama più di se stesso. In Italia al Box Office Se permetti non parlarmi di bambini! ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 179 mila euro e 73,5 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Da quando si è separato Gabriel non ha fatto altro che pensare a sua figlia Sofia e a trascorrere del tempo con lei. Le altre donne non sembrano interessargli nemmeno. Poi però si ripresenta al suo negozio di musica l'ex compagna di liceo Vicky, da sempre ammirata, oggi più affascinante che mai. Per lei, Gabriel è disposto a tutto, persino a mentire su quanto ha di più caro. Così, quando Vicky gli fa capire che potrebbe essere sua per sempre, a patto che non ci siano bambini di mezzo, Gabriel non ha il coraggio di dirle la verità su Sofia e nega la sua esistenza.
Mentre in Italia l'opinione pubblica si divide, tra indignati e non, sulla questione del ristoratore che avverte con pubblici cartelli che il suo locale non è children-friendly, l'argentino Ariel Winograd la butta in commedia (romantica), con la storia di un super papà che s'innamora di una donna allergica ai bambini. Il risultato è un film che, curiosamente ma non troppo, sembra indicato proprio per un pubblico di ragazzini, non solo perché garantisce che gli sconvolgimenti famigliari non sono materia intricata solo per loro ma danno del filo da torcere anche agli adulti, ma soprattutto perché affida alla bambina di nove anni (la capace Gadalupe Manent) il ruolo risolutore che l'adulto non arriva mai ad indossare.
La visione in modalità famigliare, allargata o meno, è consigliata anche per un terzo motivo: se normalmente, infatti, il cinema richiede una fisiologica dose di sospensione dell'incredulità, qui la dose richiesta è almeno doppia, poiché tutto si basa sul presupposto traballante che un uomo che vive per la figlia potrebbe negarne tanto a lungo l'esistenza, tormentandosi, certo, ma non correndo ai ripari.
La compagnia di un minore potrebbe dunque essere utile per ricordare che non è quello il punto e che non vale la pena curarsi d'altro se non di lasciarsi divertire un po'. È vero. Di cinema con la maiuscola ce n'è poco, nel film di Winograd, e quel che c'è viene da altri (basta pensare alla citazione nascosta di About a boy e a quella scoperta e scherzosa di Notting Hill), la storia è esile, l'idea poco più di una trovata, però la commedia è piacevole, tenerona nella sua ingenuità narrativa e innocua nella sua ingenuità tecnica.
Sicuramente ha sbancato il botteghino in Argentina anche perché, non avendo grandi pretese, è buona un po' per tutti i palati, ma non avere grandi pretese, possedere una bonarietà di fondo, non è un difetto di per sé, e ancor meno in questo caso.
Sono passati quindici anni da quando Maribel Verdú faceva perdere la testa agli esordienti Bernal e Diego Luna nel bellissimo Y tu mamá también – Anche tua madre del messicano Alfonso Cuarón. Adesso è una donna single, matura e girovaga, che ha una particolare fobia: quella per i bambini. L’argentino Ariel Winograd la butta sulla commedia romantica, nella [...] Vai alla recensione »
Non tutte le persone amano i bambini e sognano un futuro con la loro presenza, ed è ciò che in pratica succede nella pellicola "Se Permetti non Parlarmi di Bambini" dove il protagonista si innamora di una ex-compagna di classe reincontrata anni dopo la scuola, la quale però mal sopporta la presenza dei bambini. Al fine di conquistarla e soprattutto poi frequentarla l'uomo le nasconde di avere una [...] Vai alla recensione »
il film è carino la storia improbabile ma non impossibile ,c è in giro gente che ha piu famiglie nel mondo e riesce a gestirle ,con le bugie .a noi è piaciuto e poi viva i lieto fine ,che cominciano a scarseggiare ultimamente ,
Garbata e divertente commedia argentina, anche se tutt'altro che imprevedibile nel suo spiritoso e perfino toccante sviluppo. Da quando si è separato., vive solo perla figlia di nove anni Sofia. E, chiuso il negozio di articoli musicali, Gabriel corre da lei. Poi un giorno ritrova l'ex compagna di liceo Vicky e il cuore si riaccende. Ma la ragazza, senza sapere che è padre, lo avverte: sono allergica [...] Vai alla recensione »
Il venditore di strumenti musicali separato con figlia Gabriel (Diego Peretti) tocca il cielo con un dito. E' tornata a Buenos Aires Vicky (Maribel Verdù), vecchia cotta del passato. Sarebbe l'unica donna che potrebbe distrarlo da sua figlia, se non fosse che l'adulta odia i bambini. Ecco allora Gabriel fare i salti mortali adattando la sua casa a seconda della presenza femminile del momento: invasa [...] Vai alla recensione »