Festival di Venezia: Franco (Boldi), comico che non ha più successo, ha interpretato un film drammatico che per strani meccanismi ha la fortuna di partecipare alla Mostra. Espandi ▽
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Vesna, ventunenne ceca, si allontana dalla sua comitiva e rimane a Trieste con la precisa intenzione di fare la prostituta. Espandi ▽
Vesna arriva in autobus a Trieste da un villaggio della Repubblica Ceca e non riparte. Per mantenersi si prostituisce finché a Rimini conosce un caposquadra muratore che, dopo essere stato suo cliente, le si avvicina come persona, amico, amante. Ma lei gli sfugge. Si può vendere il corpo, salvando l'anima? Mazzacurati prova a dirlo con attenzione, pudore, rispetto, senza la pretesa di penetrare nel mistero di un essere umano e di spiegarlo allo spettatore. Recensione ❯
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Pina, sensuale, maledetta, sconvolge tutti gli uomini che incontra. Non viene risparmiato neanche il genero. Espandi ▽
Dalla novella di Verga. Sicilia, un secolo fa: Pina (Guerritore), sensuale, maledetta, sconvolge tutti gli uomini che incontra. Non viene risparmiato neanche il genero (Bova). Il dramma monta intorno a questa febbre e intorno alla "roba", secondo la cultura siciliana di allora. Finirà in tragedia. Film particolare, di impianto teatrale sul piano registico e recitativo: grande intensità da parte di tutti. Anche Giannini e Placido sono "teatranti". Davvero buona la ricerca d'ambiente. Un film che non avrà tutte le cadenze giuste, ma che almeno si sforza di cercare la qualità e ha un altro grande pregio: non si fa "omologare" nel quadro del cinema italiano anni Novanta. Recensione ❯
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1983. Braccio (Amendola), detenuto politico (è stato terrorista) viene portato dalla Sicilia a Milano da un capitano dei carabinieri (Orlando). Gli so... Espandi ▽
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Le voci del tempo sono i normali rumori della vita nel paese di Castellaro: i giochi dei bambini, i motori che rombano, la musica da ballo, soprattutt... Espandi ▽
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Da una chiesa nel rione sanità di Napoli don Lorenzo Borrelli, coraggioso e illuminato, combatte la camorra con discorsi improntati a grandi princìpi. Espandi ▽
Da una chiesa nel rione sanità di Napoli don Lorenzo Borrelli, coraggioso e illuminato, combatte la camorra con discorsi improntati a grandi princìpi. La sua parrocchia è frequentata da Nunzio Pianese, adolescente col quale il prete intrattiene rapporti profondi e particolari. Nel frattempo, fuori, i giovani rubano, spacciano e uccidono. La città, strozzata dalla camorra, è proprio un inferno. Il "caso" Pianese Nunzio arriva agli assistenti sociali, che tanto fanno da costringere il ragazzo a denunciare il prete. Don Lorenzo verrà fermato. La tesi del regista è dunque quella dell'eroe fermato proditoriamente e strumentalmente, anche se la seduzione di un tredicenne non è proprio burocrazia. Recensione ❯
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Il film drammatico-erotico, diretto da Bigas Luna, vede tra i protagonisti la showgirl Valeria Marini. Espandi ▽
Mina, detta Bambola, ha una pizzeria a Comacchio col fratello omosessuale. Fa arrapare i maschi della zona, ha un fidanzato in carcere, cerca il vero amore, si concede a un macho che le accende dentro la fiamma del peccato. Dietro l'angolo, il sangue. Il più insulso, insensato e dilettantesco film del catalano Bigas Luna, qui inetto direttore di attori, per giunta. La Marini è una bella statua inespressiva che ha due posizioni, ritta e sdraiata. Filodrammatici gli altri. Al suo confronto La donna del fiume (1954) con S. Loren fa figura di capolavoro. Recensione ❯
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Presentato fuori concorso alla 53esima mostra di Venezia. Con lo spunto di alcuni leggendari spezzoni di cinema, Ferreri legge alcuni dei grandi fatti del secolo. Espandi ▽
Presentato fuori concorso alla 53esima mostra di Venezia. Con lo spunto di alcuni leggendari spezzoni di cinema, Ferreri legge alcuni dei grandi fatti del secolo. Passano sullo schermo il primo bacio e il primo western, siamo negli anni Dieci, la gente impazzisce per la nuova trovata. Ecco Charlot per la felicità di tutti, ecco Dillinger (quello vero) che viene ucciso all'uscita di un cinema: non aveva resistito alla tentazione di vedere Jean Harlow. Commoventi gli spezzoni sul set di Ladri di biciclette, con De Sica che, per far piangere il piccolo Stajola, quasi lo schiaffeggia. Arriviamo al Sessantotto: si proietta Rossellini in uno stanzone, gli studenti sono seduti per terra e viene offerta pastasciutta. Recensione ❯
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Antonio, vittima di una lesione al cervello durante un incidente, subisce il cosiddetto "acting out", una sindrome regressiva che gli fa vedere la vit... Espandi ▽
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