Tornano gli alieni sensibili ai rumori in un efficace prequel che ci racconta come
tutto è cominciato. Horror, Drammatico - USA2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un prequel, ma anche uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Espandi ▽
Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. Questo terzo film, come capita piuttosto spesso nelle serie di successo, torna indietro nel tempo per raccontarci come tutto è cominciato. Si tratta quindi di un prequel, ma anche, se vogliamo, di uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Il regista riesce a guidare e governare con sapienza il film, sfruttando in modo efficace la sempre brillante idea degli alieni sensibili ai suoni con tutto quello che ne consegue, in relazione alle modalità per sfuggire messe in atto dagli esseri umani. Recensione ❯
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La vita privata del grande artista Alberto Sordi, raccontato da chi l'ha conosciuto. Espandi ▽
Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici e parenti dell'attore tra i quali il regista Pupi Avati, l'annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, Patrizia e Giada de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell'attrice Anna Longhi), il direttore della fotografia Sergio D'Offizi, Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografici di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior), foto di famiglia, video e audio originali. Recensione ❯
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Tra Shyamalan e Salvatores, l'esordio di Baroni riflette sulla liberazione della carne. Drammatico, Italia2023. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle crescono in un mondo chiuso, educate dalla nonna e del padre al rispetto della religione e al soffocamento del desiderio. Espandi ▽
Tre giovani sorelle, le adolescenti Sara ed Ester e la più piccola Miriam, vivono in un casolare di campagna con il padre Armando e la nonna Paolina. Soggiogate da un oscurantismo religioso che affida al Vecchio Testamento ogni aspetto della loro educazione, le tre ragazze sono state abituate fin dalla nascita a soffocare ogni istinto. Il padre ha inculcato in loro il rispetto per l'autorità e il lavoro della terra, mentre la nonna le tiene sotto controllo con vessanti obblighi di penitenza e confessione. Ma cosa succederà a Sara, Ester e Miriam quando nel casolare arriverà un altro nipote, il maturo e silenzioso Primo?
Stretto tra il modello narrativo del cinema di Shyamalan e quello visivo dei primi lavori di Pallaoro (Medeas) o del Salvatores di Io non ho paura, l'esordio di Baroni indaga il percorso di crescita di tre giovani donne opponendo alla cattività dello spirito la liberazione della carne.
Visivamente Amen risulta pedante e didascalico, e laddove la solita produzione curata e un po' mielosa della Fandango si accompagna una recitazione impostata, in particolare di Paola Sambo e Luigi Di Fiore, rispettivamente la nonna e il padre. Recensione ❯
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Un road movie dalle atmosfere western. Con la regia sicura di Maria Tilli e uno script malinconico e gentile. Drammatico, Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio verso la Serbia che diventa spunto per una profonda riflessione sul senso della vita. Espandi ▽
Luca e Toni sono due giovani paramedici, o meglio due autisti soccorritori, raggiunti da una singolare richiesta: portare in ambulanza un malato serbo, Emir, che vuole tornare al suo luogo natale, dove è convinto che ci sia qualcuno che lo può aiutare: ma quale sia lo scopo reale del viaggio non è certo. I due accettano a fronte di un compenso che serve loro ad arrotondare le entrate modeste, ma non sanno che del viaggio farà parte anche Maria, la figlia che Emir non vede da anni.
Animali randagi è il primo lungometraggio di finzione di Maria Tilli, giovane regista già esperta nel documentario: un'esperienza di cui lo stile narrativo del film, attento ai dettagli e alla naturalezza degli ambienti in cui si muovono i personaggi, beneficia non poco. Il film si sviluppa come un road movie che attraversa atmosfere laconiche e quasi western, complici anche le evocative musiche originali di Alessandro Grasso e Daniele Rienzo.
Tilli dirige con mano sicura una sceneggiatura malinconica e gentile scritta insieme a Fabrizio Franzini e Matteo Corradini su un soggetto suo e di Chiara Leonardi, mettendo a frutto il talento indie e la sensibilità esteuropea del direttore della fotografia di origine bielorussa Ilya Sapeha. Recensione ❯
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Un'opera dal respiro utopico che rivendica la lotta femminile contro il potere e l'emancipazione dalla società patriarcale. Drammatico, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna cerca di preservare la bellezza selvaggia della sua Sardegna. Espandi ▽
È un ritratto femminile potente e capace di rimanere impresso, il nuovo film di Marco Amenta. Ha per protagonista Rosa Aste, più convincente che mai nei panni della Anna del titolo, una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l'intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. È un film drammatico dal respiro ampio di utopia che incanta, conquista e convince, facendosi perdonare picchi di eccessivo pathos. Amenta sta ben attento a non firmare un'agiografia lontana dal reale, ma a restituirci il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, lontana da ogni stereotipo letterario e cinematografico.Una storia di resistenza contro il potere, insieme capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. Recensione ❯
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Dopo l'affaire Arcangelo, i fratelli Pasti, insieme ad un'eccentrica sorellastra che non sapevano di avere, si sono fatti un nome come "becchini dei VIP" e sono in lizza per un ambito premio di categoria mai aggiudicato prima, il Vespillone D'oro. Ma la commissione di valutazione scova un gigantesco buco nei libri contabili dell'azienda, che minaccia di escluderli dalla corsa al premio. Ma com'è possibile? La risposta è nella confessione di Matteo Pasti: ha "preso in prestito" ingenti somme dai conti aziendali per mantenere una relazione virtuale con la cam girl di nome Bella Salma. Un nome d'arte che, ben presto, è sulle notizie d'apertura di tutti i telegiornali: la sex worker viene ritrovata morta nella sua villa per un improbabile incidente domestico. Il telefono dei Pasti non tarda a squillare... Recensione ❯
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Un documentario che omaggia la memoria di un grande uomo politico compiendo scelte non sempre all'altezza della sua figura. Documentario, Italia2024. Durata 50 Minuti.
La morte di Enrico Berlinguer e la partecipazione popolare al funerale. Espandi ▽
Enrico Berlinguer morì a Padova l’11 giugno 1984 inseguito ad un ictus che lo aveva colpito durante un comizio che comunque portò a termine. Il 13 giugno si tennero a Roma i funerali accompagnati da più di un milione di persone. Utilizzando il materiale girato da un’equipe di registi nonché quello conservato nell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico si ricostruiscono quei giorni. Un documentario che omaggia la memoria di un grande uomo politico compiendo scelte non sempre all’altezza della sua figura. Ci sono tributi alla Storia e alla memoria di cui non va messa in dubbio la sincerità degli intenti né il desiderio di contribuire a testimoniare nel presente quanto si rischia purtroppo di dimenticare. Il problema però sta nel linguaggio audiovisivo che si finisce con l’adottare. Uomo riservato, mai disponibile per quell’autoreferenzialità che altri colleghi non disdegnavano, si vede tratteggiato con toni che rasentano il culto della personalità. Non vengono omesse le presenze importanti sia nella camera ardente che durante il funerale. Ne manca però una che sarebbe servita come segno e monito per chi si è assuefatto alla contesa odierna fatta di insulti e di spregio dell’avversario, visto sempre e soltanto come nemico. Si tratta, documentaristicamente, di un’ottima occasione persa. Recensione ❯
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Marina è una ragazza che trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Finché non arriva 'lo straniero'. Espandi ▽
Marina è una ragazza che trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Tuttavia, continua ostinatamente ad osservarla attraverso alcune canzoni, i documentari sui mammiferi di Sir David Attenborough e le lezioni di educazione sessuale che riceve dalla sua unica amica, Bella. Un giorno arriva in città uno staniero, che la sfida a calcio balilla. Il padre si prepara intanto per la fine del 20° secolo, che considera decisamente "sopravvalutato". Così, tra il padre, lo straniero e Bella, Marina scopre il mistero della fauna umana. Recensione ❯
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Regia mobilissima e un discutibile sense of humour. Ma il senso dello spettacolo non manca. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l'efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c'è bisogno dell'aiuto proprio di Armando, l'unico che può identificare il responsabile.
Quarto capitolo per la saga lanciata da Michael Bay nel 1995 e passata nel 2020 nelle mani dei registi Adil El Arbi & Bilall Fallah, che con Bad Boys: Ride or Die confermano una regia mobilissima ma pure un discutibile sense of humour.
Il senso dello spettacolo tutto sommato non manca, peccato sia impiegato per una sceneggiatura dai dialoghi così tristi e dallo scopo propagandistico. Tutto è come sempre sopra le righe ma non c'è autoironia a smascherare questa acritica esagerazione. Recensione ❯
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Una favola politica che mette a nudo il sistema di dominazione e competizione imperante. Drammatico, Grecia2015. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In mezzo al mare Egeo, su uno yacht di lusso, sei uomini decidono di giocare ad un gioco divertente. Espandi ▽
Nel mezzo del mar Egeo, sei uomini di ritorno da una battuta di pesca su uno yacht di lusso decidono di intraprendere un gioco. In una gara di paragoni senza regole e senza limiti, gli amici iniziano a giudicarsi su una serie di abilità e caratteristiche per eleggere infine il migliore. Così, montano mobili Ikea, si interrogano su ricette o sui valori del colesterolo, si danno voti su come camminano, come si vestono, come dormono, si mettono alla prova nel canto, nelle immersioni subacquee, fino alle più intime dimostrazioni fisiche. Alla fine del gioco e del viaggio, il migliore si aggiudica l'anello della vittoria, lo Chevalier. Recensione ❯
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La piéce teatrale diventa un film ma il passaggio non si completa del tutto e lascia troppe domande inevase. Drammatico, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia è riunita attorno alla tavola a mangiare: padre, madre e i due figli, Elena e Antonio. Una normalità presto spezzata da una terribile scoperta. Espandi ▽
Elena e Antonio sono gemelli cresciuti all’interno di una sorta di cellula invisibile che li contiene entrambi. Anzi, la cellula si allarga solo a contenere anche Michela e Giovanni, i loro genitori. Quel nucleo a quattro ride e scherza a tavola, mescola affetto e ironia, battute e frecciate. Ma Michela e Giovanni soffrono di una malattia genetica che intacca i tessuti midollari e che li ha colpiti entrambi. Non è possibile salvare entrambi e spetterà a Elena e suo fratello scegliere chi lasciare fuori. Dall’alto di una fredda torre è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale scritta da Filippo Gili e diretta in palcoscenico da Francesco Frangipane, ed entrambi conservano i rispettivi ruoli anche nella realizzazione del film. Tuttavia il passaggio al grande schermo sconta un impianto che non solo rimane fortemente teatrale ma in qualche modo si congela nella premessa, senza riuscire veramente a declinarsi in tutte le sfumature di quella che è La scelta di Sophie al contrario, e altrettanto devastante. Se il tema è da tragedia greca, il film non ha la forza o l’audacia drammaturgica dei testi dei tragediografi ellenici o il pathos straziante di William Styron, preferendo un andamento sussurrato che alla fine lascia troppe domande inevase. Recensione ❯
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Garrone compie il miracolo: raccontare un'Italia terra di nessuno disintossicando la narrazione dalla volgarità dei talk show e restituendo dignità ferita ai personaggi. Drammatico, Italia2018. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, Marcello è un uomo mite che dopo l'ennesima sopraffazione immaginerà una rivalsa dall'esito inaspettato. Espandi ▽
Marcello ha due grandi amori: la figlia Alida e i cani del suo negozio di toelettatura, Dogman, che si trova in un quartiere degradato. L'uomo simbolo di quel degrado è Simone, che intimidisce e umilia chiunque gli capiti a tiro. I due hanno un rapporto simbiotico come lo squalo con il pesce pilota. Ma quando Simone userà il Dogman come base per una rapina, gli equilibri tra i due salteranno. Ispirandosi a uno dei casi di cronaca più cruenti del nostro paese, Garrone racconta un'Italia terra di nessuno in cui cane mangia cane. Il regista depura la vicenda dalla sua componente più oscena e descrive una quieta rivalsa priva della valenza pulp che ha reso archetipale il vero Canaro della Magliana. Luminosa è l'interpretazione di Marcello Fonte, devastante quella di un gigantesco Edoardo Pesce: un pitbull che è l'esatto prodotto del suo addestramento e ha la gravitas dei sogni andati a male. Recensione ❯
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È il 1988 e "il mondo si avvicina alla fine", sostiene Frank, una visione da incubo
che solo Donnie Darko può vedere. Espandi ▽
Donald "Donnie" Darko è un teenager difficile, che una notte sonnambulo esce di casa guidato dalla voce di una mostruosa figura in costume da coniglio. Donnie si risveglia al mattino in un campo da golf e quando torna a casa la trova devastata dal motore di un jet, che dal cielo è precipitato sull'abitazione e in particolare sulla sua camera da letto. Ossessionato dall'idea dai paradossi temporali, il giovane leggerà il libro "La filosofia del viaggio nel tempo" di Roberta Sparrow, una insegnante in pensione che vive ai margini della città e che i ragazzi del luogo chiamano Nonna Morte. Donnie inoltre inizia una relazione con Gretchen Ross, una ragazza che si è da poco trasferita in città.
Il cult movie del 2001 Donnie Darko di Richard Kelly non ha imposto il suo regista come nuovo grande autore americano, ma rimane uno dei più fulgidi esempi di ribellismo giovanile e cinema "mind-bender". Il film richiama anche il cinema straniante e perturbante di David Lynch.
Simbolo di un'angoscia senza uscita fuori dalla morte, Donnie è davvero un figlio dell'apocalisse, lo spettro di una società americana che con l'11 settembre iniziava a non sentirsi più invincibile. Recensione ❯
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Una tragedia immersa nel colore, nel dramma di un intenso rapporto madre e figlio. Espandi ▽
Il quasi quarantenne Julio Cesar vive con la madre in una casa alla foce del Tevere. La donna, di origine colombiana, condivide con il figlio quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Lavorano per uno spacciatore locale e vanno anche ballare insieme nei locali specializzati in musiche latinoamericane. La loro è una simbiosi che talvolta lascia trapelare tensioni che si acutizzano quando dalla Colombia giunge Ines, una giovane neofita corriere della droga. La gelosia della madre non tarderà a manifestarsi.
Partendo da situazioni di vita personalmente vissuta Enrico Maria Artale porta con partecipazione sullo schermo una relazione complessa. Ne è nato un film carico di sentimenti vissuti tra affetto e sofferenza in cui l'arrivo dall'esterno di una figura femminile che non sia solo un corpo a pagamento (unica 'libertà' concessa dalla madre a Julio Cesar) rappresenta la possibile apertura a una realtà diversa e, al contempo, anche un avvicinamento a radici culturali che restano sullo sfondo pur facendo sentire il loro richiamo. El Paraiso è solo il nome di una piccola imbarcazione perché in realtà quello in cui vivono i protagonisti è un Purgatorio in cui il tempo della crescita individuale è stato sospeso. Recensione ❯
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Un doc affascinante nell'utilizzo e nel ritmo del materiale di repertorio. Ma la voce-off rischia di soffocare le immagini. Documentario, Italia2023. Durata 60 Minuti.
Marettimo. L'epica storia dei suoi abitanti che, al principio del secolo scorso, navigano fino all'Alaska per la
pesca del salmone. Espandi ▽
1912. Dall'isola di Marettimo, che fa parte dell'arcipelago delle Egadi in Sicilia, molti uomini decidono di partire per gli Stati Uniti imbarcandosi nelle navi come clandestini in cerca di fortuna. Le mogli invece restano a casa ad aspettarli e sono spesso in attesa di qualche notizia da parte loro, anche una lettera. Qualcuno non ce la fa a sopravvivere al viaggio. Ma chi riesce a sbarcare a New York viene colpito dal fermento della metropoli e dal gran numero di persone in continuo movimento sia di giorno che di notte.
Tra loro c'è anche Vito che si separa dall'amata Anita e, una volta arrivato a destinazione, lavora come operaio nella costruzione di un edificio, in un cantiere navale e in una fabbrica di birra prima di raggiungere la baia di Monterey, in California, dove può fare il mestiere che conosce meglio, il pescatore. Una volta raggiunta una solida condizione economica, chiede ad Anita di raggiungerlo.
Si avverte in modo troppo evidente lo scarto con gli elementi fiction, tra i volti degli attori e soprattutto la voci narranti che finiscono per essere troppo presenti e opprimere quelle immagini. Certo, come è sottolineato, Era scritto sul mare è prima di tutto un racconto, quello di una storia sentimentale che però non riesce pienamente a coinvolgere e a cui manca il grande respiro. Recensione ❯
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