Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Tina (Denise Tantucci) è una giovane ballerina che sogna di farsi strada nel mondo della danza. Mentre sta aspettando il suo volo all'aeroporto di Londra, si accorge che la candidatura per un'audizione molto importante per il Teatro San Carlo di Napoli sta per scadere e ha 20 minuti di tempo per inviare la mail. La connessione wi-fi dell'aeroporto non funziona e ha finito i giga. Tina, disperata, nota l'hotspot attivo dell'iPhone di un certo Pietro (Francesco Arca). Presa dal panico, si guarda intorno e urla il suo nome per individuarlo. L'uomo, sorpreso, decide di condividere la sua password con lei. Tina è salva. Qualche settimana dopo, le arriva una notifica sul telefono: il suo wi-fi si è collegato di nuovo all'hotspot di Pietro. Un evento fortuito o un segno del destino? Recensione ❯
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Ceylan lavora ancora una volta con estrema raffinatezza e ci porta nel cuore della società turca. Drammatico, Turchia, Francia, Germania, Svezia2023. Durata 197 Minuti.
Un giovane insegnante spera di poter cambiare presto vita ma si ritrova a continuare a vivere in un piccolo villaggio. Espandi ▽
Samet è un giovane insegnante in un remoto villaggio dell'Anatolia, che attende da diversi anni il suo trasferimento a Istanbul. Una serie di eventi gli ha fatto perdere ogni speranza. Un giorno, però, incontra Nuray, un giovane insegnante come lui... Recensione ❯
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Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Quest'estate i "Bad Boys" Will Smith e Martin Lawrence tornano con il loro iconico mix di azione e ironia nel quarto capitolo di Bad Boys, ma questa volta con un colpo di scena: i due fuoriclasse di Miami sono ora i ricercati. Recensione ❯
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Mina, un'artista di 28 anni, rimane bloccata in una foresta estesa e immacolata nell'Irlanda occidentale. Espandi ▽
Il film segue le vicende di Mina, artista di 28 anni, che si ritrova bloccata e isolata in una vasta e incontaminata foresta nell'Irlanda occidentale. Quando Mina trova un riparo, rimane inconsapevolmente intrappolata assieme a tre sconosciuti che ogni notte sono spiati e perseguitati da misteriose creature. Recensione ❯
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Un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l'estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare. Espandi ▽
Un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l'estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare. Recensione ❯
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Un curioso mélange tra la fantascienza alla Star Wars e il ritratto umano di una comunità. Il risultato lascia perplessi. Fantascienza, Francia2024. Durata 110 Minuti.
In un villaggio francese alcuni extraterrestri sotto copertura sono in procinto di scatenare una battaglia. Espandi ▽
In un villaggio di pescatori sulla costa a nord della Francia è in procinto di scatenarsi una battaglia tra potenti forze extraterrestri che si nascondono dietro le soporifere apparenze della vita quotidiana degli abitanti locali. Il gusto per la satira sociale è una componente essenziale della filmografia di Bruno Dumont, al pari delle zone costiere del nord del paese in cui spesso ambienta i suoi film. Entrambi sono elementi che tornano in L’empire, anche se stavolta il curioso mélange tra la fantascienza che scimmiotta Star Wars e il ritratto umano di una comunità rurale lascia perplessi. Pieno di motivi visivi che sfiorano il camp e il ridicolo, il ri-utilizzo dei codici di genere sembra quasi venir preso alla lettera dal regista, che mette in scena una colossale battaglia tra forze del bene e impero del male con tanto di navi spaziali e spade laser. Recensione ❯
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Un'opera dal respiro utopico che rivendica la lotta femminile contro il potere e l'emancipazione dalla società patriarcale. Drammatico, Italia2023. Durata 119 Minuti.
Una donna cerca di preservare la bellezza selvaggia della sua Sardegna. Espandi ▽
È un ritratto femminile potente e capace di rimanere impresso, il nuovo film di Marco Amenta. Ha per protagonista Rosa Aste, più convincente che mai nei panni della Anna del titolo, una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l'intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. È un film drammatico dal respiro ampio di utopia che incanta, conquista e convince, facendosi perdonare picchi di eccessivo pathos. Amenta sta ben attento a non firmare un'agiografia lontana dal reale, ma a restituirci il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, lontana da ogni stereotipo letterario e cinematografico.Una storia di resistenza contro il potere, insieme capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. Recensione ❯
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Una famiglia è riunita attorno alla tavola a mangiare: padre, madre e i due figli, Elena e Antonio. Una normalità presto spezzata da una terribile scoperta. Espandi ▽
Elena e Antonio sono gemelli cresciuti all’interno di una sorta di cellula invisibile che li contiene entrambi. Anzi, la cellula si allarga solo a contenere anche Michela e Giovanni, i loro genitori. Quel nucleo a quattro ride e scherza a tavola, mescola affetto e ironia, battute e frecciate. Ma Michela e Giovanni soffrono di una malattia genetica che intacca i tessuti midollari e che li ha colpiti entrambi. Non è possibile salvare entrambi e spetterà a Elena e suo fratello scegliere chi lasciare fuori. Dall’alto di una fredda torre è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale scritta da Filippo Gili e diretta in palcoscenico da Francesco Frangipane, ed entrambi conservano i rispettivi ruoli anche nella realizzazione del film. Tuttavia il passaggio al grande schermo sconta un impianto che non solo rimane fortemente teatrale ma in qualche modo si congela nella premessa, senza riuscire veramente a declinarsi in tutte le sfumature di quella che è La scelta di Sophie al contrario, e altrettanto devastante. Se il tema è da tragedia greca, il film non ha la forza o l’audacia drammaturgica dei testi dei tragediografi ellenici o il pathos straziante di William Styron, preferendo un andamento sussurrato che alla fine lascia troppe domande inevase. Recensione ❯
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Tre donne si ribellano alla sorte che è stata loro assegnata e decidono di lottare, tessendo inconsapevolmente una rete di speranza e solidarietà. Espandi ▽
Tre donne. Tre continenti. Un unico destino.
India. Smita è una 'intoccabile'. Sogna di dare alla sua giovane figlia un'educazione e farà di tutto pur di farlo accadere. Smita prende quindi una decisione importante: lasciare tutto e andare verso sud, alla ricerca di una sorte migliore.
Italia. Giulia lavora nel laboratorio di cascatura a conduzione familiare di proprietà del padre. In seguito a un grave incidente in cui suo padre è coinvolto, Giulia scopre che l'azienda di famiglia è sul lastrico.
Canada. Sarah è un avvocato di successo. Quando sta per essere promossa alla direzione dello studio, scopre di avere un tumore al seno.
Legate senza saperlo da ciò che hanno di più prezioso, Smita, Giulia e Sarah si ribellano alla sorte che è stata loro assegnata e decidono di lottare, tessendo inconsapevolmente una rete di speranza e solidarietà. Recensione ❯
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Un'opera che mette letteralmente in scena il dolore delle donne fino a diventare un film dossier su una società misogina pronta al sacrificio. Drammatico, Francia, Tunisia, Germania, Arabia Saudita2023. Durata 107 Minuti.
La storia di una donna tunisina deve fronteggiare la scomparsa di due delle sue figlie. Espandi ▽
Olfa Hamrouni ha quattro figlie che vorrebbe maritare come ‘madama Dorè’, col principe di Spagna o magari con lo scudiero del re. Le figlie si ribellano e le maggiori finiscono divorate dai lupi. Ma non è una favola e nemmeno una filastrocca quella che racconta Kaouther Ben Hania in una nuova e singolare avventura artistica che ricostruisce la vicenda di una donna e delle sue quattro figlie. Ma chi sono i lupi? Qual è la natura delle tenebre che annuncia l’autrice e che ha inghiottito due sorelle? L’intelligenza del suo proposito è di non rispondere subito, di tenere alta la nostra attenzione sul percorso che ha condotto queste donne dove sono, davanti allo spettatore a raccontare una storia vera, terrificante e banale, come il male. Les filles d’Olfa mette letteralmente in scena un dolore ereditato come una maledizione, come una violenza che si trasmette inesorabilmente di madre in figlia. Kaouther Ben Hania finirà per dirci cosa ne è stato di Rahma e Ghofrane, interrompendo la ‘favola’ ed entrando bruscamente nella cronaca. Lo psicodramma volge in film dossier edificante, completando il puzzle e riportandoci alla realtà delle cose, a una società misogina che sacrifica le sue sorelle. Recensione ❯
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Secondo alcune voci, il tunnel di Urashima consente, attraversandolo, di raggiungere ciò che il cuore desidera... in cambio di alcuni anni della tua vita. Quando Kaoru si imbatte nel tunnel della leggenda, il ragazzo pensa a Karen, sorellina che ha perso anni prima in un incidente. Indeciso sul da farsi, a convincerlo a sfidare spazio e tempo è Anzu, studentessa appena trasferitasi. Ma cosa vorrà la giovane da Kaoru? E cosa rimarrà a quest'ultimo, dopo che il tunnel avrà finito con lui? Recensione ❯
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Le vicende dei membri di un club motociclistico del Midwest. Espandi ▽
La storia di un club di motociclisti del Midwest, i Vandals, e le vite dei suoi membri. Nell'arco di dieci anni il club, da luogo di ritrovo per gli outsider locali si trasforma in una gang losca e pericolosa che influenza e minaccia lo stile di vita unico del gruppo originario. Recensione ❯
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Il primo anime realizzato con la tecnica "Animevision", un formato widescreen che segnò l'inizio di una nuova era per l'animazione. Espandi ▽
La trama del film prende il via con l'ispettore Zenigata che viene informato del fatto che il suo acerrimo nemico Lupin III è stato giustiziato. Nel frattempo, anche Lupin apprende la notizia. Così, quando entrambi si recano in Transilvania per indagare, si accorgono che il defunto è un sosia perfetto del famoso ladro. La vicenda si sposta quindi in Egitto dove Lupin III ruba dalla piramide di un faraone una misteriosa pietra, detta la Pietra del Saggio, portandola con sé in Giappone... Recensione ❯
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Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a
Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina. Espandi ▽
Chiara lavora come tecnico delle luci nell'allestimento di uno spettacolo di teatro-danza dedicato a
Dioniso, che punisce l'umanità per non aver creduto nella sua natura divina. Quando Vittorio, suo padre,
piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina, Chiara deve gestire la più universale
e atavica realtà che gli esseri umani di ogni parte e tempo condividono. Quasi una tragedia greca riscritta
dalla cineasta finnico-siciliana Anne-Riitta Ciccone (Le sciamane, I'm - Infinita come lo spazio) con gli
stili e ritmi del cinema di fantascienza, nella quale la protagonista (Gelsomina Pascucci) si muove come
sul palcoscenico del nostro mondo onirico. Recensione ❯
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Un'opera pacata, romantica e dal gusto retrò che ha come sfondo uno spaccato dell'America di oggi. Drammatico, USA2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza cerca una comunità all'interno di Fremont, una città della Bay Area. Espandi ▽
Piccolo film esistenzialista dalle venature surreali, la quarta regia di Babak Jalali indaga il senso di stasi e lenisce le angosce dell’esperienza umana. Lo fa attraverso la storia di Donya, che nel vissuto autentico dell’attrice principale Anaita Wali Zada mette in risalto il tema dell’Afghanistan, delle difficoltà dell’immigrazione, e dell’ingiusto destino di tante figure che hanno pagato a caro prezzo la loro collaborazione con le forze americane nel corso degli anni. Tutto ciò rimane però sullo sfondo, perché Fremont non è un dramma che prende di petto il reale, e alle amarezze della vita e della Storia preferisce alludere soltanto. Ne esce fuori un’opera pacata dal gusto retrò, fatta di composizioni ordinate e impreziosite da un bel bianco e nero. Al suo cuore c’è un certo romanticismo e una fede incrollabile in un destino migliore, il cammino verso il quale è tappezzato da una galleria di personaggi sempre vividi e ottimisti. Recensione ❯
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