In un'Italia medievale famelica e stracciona Brancaleone, soldato di ventura, vaga al comando di un'armata di velleitari e disperati ancor più malmessi. Espandi ▽
In sella ad un ronzino giallastro, Brancaleone da Norcia, cavaliere fanfarone e dai pochi meriti, guida un'improbabile compagnia di miserabili alla conquista del feudo di Aurocastro nelle Puglie. Sulla strada vivranno mille peripezie, tra una vedova impaziente e una verginella preda dei briganti, si uniranno alla combriccola anche l'ambiguo Teofilatto e un fabbro aspirante suicida. Una volta raggiunta la meta, dopo essere stati quasi impalati dai pirati saraceni, Brancaleone e compagni si vedranno condannati al rogo come usurpatori dal vero signore del feudo, sebbene il tempestivo intervento del monaco Zenone riuscirà a salvare la situazione. Recensione ❯
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Biografia del pittore di icone Andrej Rubliov ma anche storia della Russia all'indomani dell'invasione tartara. Andrej è un giovane monaco che affresc... Espandi ▽
Biografia del pittore di icone Andrej Rubliov ma anche storia della Russia all'indomani dell'invasione tartara. Andrej è un giovane monaco che affresca chiese nella Russia del 1400. È convinto che nel suo mondo ci sia posto solo per l'arte e per il suo sentimento religioso. Ma intanto la città di Wladimir dove abita e lavora è messa a sacco e Andrej assiste a scene di violenza indescrivibili. Lui stesso è costretto a uccidere per difendere una ragazza da un soldato straniero. Scioccato dagli avvenimenti si isola da tutti e si rifiuta di continuare a dipingere. Tornerà a creare quando avrà capito che la funzione dell'arte non è solo quella di appagare chi ha il dono di possederla. Recensione ❯
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Magnifica rievocazione di un momento storico, cruciale nel cammino della lotta per l'indipendenza algerina e della figura di un capo rivoluzionario. Espandi ▽
Magnifica rievocazione di un momento storico, cruciale nel cammino della lotta per l'indipendenza algerina e della figura di un capo rivoluzionario, Alì La Pointe. Convertitosi alla causa nazionalista dopo un passato burrascoso, viene ucciso nel suo rifugio dalle truppe francesi. I disordini momentaneamente cessano: ricominciano nel '60 e nel '62 l'Algeria diventa una nazione libera. Il film ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia nel 1966. È certamente l'opera di maggior rilievo del regista. Di grande rigore espressivo, tale da rasentare, in alcuni punti, il documentario. Un film che ha fatto molti proseliti. Recensione ❯
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Una straziante allegoria della ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, un asino che passa di padrone in padrone: l'animale subisce ogni sorta d'angherie fino a quando non viene dato a un alcoolizzato, Arnold. Espandi ▽
L'asinello Balthazar viene affidato alle cure di Marie fino a quando, una volta cresciuto, non viene ceduto dal padre di lei. Inizierà per lui una vita fatta di fatiche e di continui soprusi nei suoi confronti. Anche la vita di Marie non sarà delle più facili a causa di quanto accade al genitore e della sua relazione con il malvagio Gérard. Recensione ❯
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Un "mistery" che si rivela una fascinosa meditazione sul divario fra realtà e fantasia. Commedia, Gran Bretagna, Italia1966. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Thomas, un giovane e brillante fotografo londinese, passeggiando per caso in un parco pubblico scatta delle foto ad una misteriosa ragazza che si trova in compagnia di un uomo. Espandi ▽
A Londra, un fotografo di moda crede di aver visto (e fotografato) un omicidio. Cerca di arrivare alla soluzione del mistero, ma non ci riesce. La realtà ha molte facce, persino l'evidenza, persino un'immagine impressionata su lastra possono essere negate. Il film parte come un "mistery" ma si rivela ben presto una fascinosa meditazione sul divario (ammesso che ci sia) fra realtà e fantasia. A differenza di altri film di Antonioni, Blow up è opera forse più tempista che valida. Capitò in un momento in cui il pubblico era interessato ai temi esistenziali, agli ermetismi di linguaggio, alle opere prive di trama. Recensione ❯
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Un film politico che esalta la sperimentazione sulla possibilità di un western muto in cui i dettagli, il montaggio e la colonna sonora si dimostrano in grado di sostituire le parole. Western, Italia, Spagna1966. Durata 182 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Mentre infuria la guerra di Secessione, tre loschi figuri si danno battaglia per un tesoro nascosto in un cimitero. Espandi ▽
Mentre infuria la guerra di Secessione, tre figuri si danno battaglia per un tesoro nascosto in un cimitero. Il Buono (soprannominato "Biondo"), il "Brutto" Tuco e il "Cattivo" Sentenza passano attraverso campi di concentramento, battaglie, deserti e città distrutte, fino al regolamento di conti finale. Vince il Buono, uccidendo il Cattivo e mettendo il Brutto nell'impossibilità di nuocere. Al suo terzo western, Sergio Leone non s'accontenta più di accumulare i morti ammazzati, vuole inserire le carneficine in un discorso più ampio e significante (la polemica contro la guerra, la religione, i lager). Recensione ❯
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Un uomo e una donna, entrambi vedovi, provano a re-innamorarsi. Espandi ▽
Anne e Jean-Luc sono due vedovi, si incontrano per caso durante una visita al collegio dove studiano i loro figli. Cominciano a uscire. Lei è ancora fresca del ricordo del marito, un uomo eccezionale. Jean-Luc ne sente la presenza, se ne crea quasi un complesso. Quando i due vanno in albergo non succede niente. È troppo presto. Ma lui insiste, con grande tenerezza corteggia la donna. Il momento chiave avviene quando lei se ne va in treno e lui la precede in macchina (è un pilota, guida una Mustang), raggiungendola alla stazione. Grande abbraccio finale lascia presagire un grande amore all'orizzonte. Recensione ❯
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Il dissoluto e tirannico Enrico VIII d'Inghilterra non conosce tregua nella sua sete di conquista: di terre, come di donne. Espandi ▽
Il dissoluto e tirannico Enrico VIII d'Inghilterra non conosce tregua nella sua sete di conquista: di terre, come di donne. Stanco della moglie Caterina d'Aragona, da cui non ha avuto figli, vuol divorziare per sposare Anna Bolena, ma deve prima affrontare il papa che, fortemente ostile a tale progetto, è intenzionato a negargli l'annullamento delle nozze con Caterina. Il re tenta allora di ottenere i buoni uffici di Sir Thomas More, uomo di grande nobiltà d'animo, assai ascoltato a Roma. Ma questi rifiuta di prestarsi ai capricci del sovrano che, esasperato, lo condanna a morte. Recensione ❯
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Il manifesto di un femminismo che assume i toni dell'estetica dadaista: l'opera più significativa e trasgressiva di Chytilová. Commedia, Repubblica ceca1966. Durata 74 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una metafora della distruttività della natura umana applicata alla civiltà moderna in generale e al sistema comunista in particolare. Espandi ▽
Le ragazze, piccole demolitrici irriverenti e imbronciate capaci di esercitare una forza devastatrice, rappresentano in chiave satirica la crisi contemporanea dei valori e una visione grottescamente deformata del futuro. Una bruna e l'altra bionda, nelle loro apparizioni pubbliche le due sono intercambiabili. Il subbuglio maniacale che causano è presentato con un'estetica giocosa e un gusto sofisticato mettendo in contrasto le immagini documentarie e le manifestazioni più incivili del mondo moderno. La totale distruzione perseguita dalle ragazze è provocata dalla noia e dal desiderio di cambiamento: le due Marie ambiscono a un mondo di assoluta libertà e fantasia e del tutto privo di scrupoli. Recensione ❯
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Viene rapito un miliardario di Los Angeles. La famiglia non vuol dare pubblicità e il caso viene affidato all'agente Lew Harper (Newman). I personaggi sono: la moglie del miliardario (Bacall), la figlia (Tiffin), l'avvocato (Hill) e il pilota personale (Wagner). A tutti non importa assolutamente nulla del rapito, uomo malvagio e insopportabile. Harper indaga nell'ambiente della droga, della magia nera, dell'importazione di manodopera clandestina. Deve difendersi dagli attacchi dell'irrequieta Tiffin e litigare con la polizia. Recensione ❯
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Quattro uomini vengono ingaggiati da un ricco americano per andare in Messico e riportargli la giovane moglie rapita da un ribelle messicano. Compiuta... Espandi ▽
Quattro uomini vengono ingaggiati da un ricco americano per andare in Messico e riportargli la giovane moglie rapita da un ribelle messicano. Compiuta la missione tra mille insidie, i quattro si rendono conto che l'americano è un uomo senza scrupoli, che tratta la moglie come una proprietà. Liberano la donna e l'uomo che l'aveva rapita, in realtà il suo amante, secondo un loro codice morale e senza contravvenire al patto con l'americano. Un gesto romantico che costa loro il premio pattuito. Recensione ❯
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Un'infermiera si deve occupare d'una attrice che, improvvisamente, ha deciso di non parlare più. Per riuscire a suscitate qualche reazione nella donna comincia a raccontarle la propria vita. Espandi ▽
Considerata la pellicola più matura di Bergman, l'economia intera del film gioca sulla trasversalità dei temi portanti della filmica bergmaniana. ll risultato è l'epifania di un'opera omnia, la proiezione di una lunga seduta di auto maieutica: il regista, nello scriverlo scelse persino di ritirarsi nella solitudine riflessiva di un isola deserta, scenografia della sceneggiatura di Persona. Recensione ❯
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"Lei" non è un personaggio femminile, ma la città di Parigi, ripresa durante i lavori di ristrutturazione che la renderanno più rispondente alle esige... Espandi ▽
"Lei" non è un personaggio femminile, ma la città di Parigi, ripresa durante i lavori di ristrutturazione che la renderanno più rispondente alle esigenze della società moderna. Tra una scena e l'altra si inserisce la storia di una donna, moglie e madre, che per permettersi i capricci imposti dalla società dei consumi di tanto in tanto si prostituisce. Recensione ❯
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Capolavoro allegorico di Pasolini, una favola filosofica in chiave marxista. Fantastico, Italia1966. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marx... Espandi ▽
Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marxista) di un vecchio corvo che si rivolge a due uomini, padre (Totò) e figlio (Davoli). Il corvo sembra convincere il suo limitato pubblico con la saggezza delle sue parole, ma appena si presenta il problema della fame, gli "irragionevoli" umani gli tirano il collo e se lo mangiano. L'allegoria è chiara; il film una tardiva possibilità che Pasolini offrì al grandissimo Totò. Recensione ❯
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