Anno | 1966 |
Genere | Fantastico |
Produzione | Italia |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Pier Paolo Pasolini |
Attori | Femi Benussi, Totò, Ninetto Davoli, Umberto Bevilacqua, Alfredo Leggi, Cesare Gelli Renato Montalbano, Rossana Di Rocco, Renato Capogna, Lena Lin Solaro, Rosina Moroni, Pietro Davoli, Riccardo Redi, Francesco Leonetti, Gabriele Baldini. |
Tag | Da vedere 1966 |
MYmonetro | 3,48 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marx... Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto 2 Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Uccellacci e uccellini ha incassato 22,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marxista) di un vecchio corvo che si rivolge a due uomini, padre (Totò) e figlio (Davoli). Il corvo sembra convincere il suo limitato pubblico con la saggezza delle sue parole, ma appena si presenta il problema della fame, gli "irragionevoli" umani gli tirano il collo e se lo mangiano. L'allegoria è chiara; il film una tardiva possibilità che Pasolini offrì al grandissimo Totò.
Pasolini realizza un viaggio senza meta durante il quale Totò e Ninetto Davoli si trovano in grottesche situazioni create per richiamare, nel loro piccolo, l'attenzione su temi contemporanei. Non lo fa in modo velato, il corvo è lì proprio per spiegarci tutto, e come dice l'animale stesso: "riferimenti a fatti o persone reali non sono affatto casuali".
Padre e figlio viaggiano in giro per il mondo con un corvo parlante che li fa la predica durante tutto il tragitto sino a che,stancatisi,lo mangiano.Uno dei film più ricchi di riflessioni di Pasolini dove spicca la figura del corvo che fa la morale non solo ai protagonisti ma anche alla società del '60.Sono affrontati tutti i temi più controversi dell' epoca:crisi del marxismo, [...] Vai alla recensione »
Una contata ci introduce il film ricordandoci che la storia riguarda animali (uomini) buoni o cattivi. Totò e Ninetto sono in giro per le periferie di Roma, non sanno dove stanno andando, l'importante è che si muovano e che nel farlo parlino della vita e della morte con una certa leggerezza. Un corvo marxista si unisce a loro, lo fa sproloquiando e sentenziando dalla politica alla [...] Vai alla recensione »
UCCELLACCI E UCCELLINI (IT, 1966) diretto da PIER PAOLO PASOLINI. Interpretato da TOTò – NINETTO DAVOLI – FEMI BENUSSI – UMBERTO BEVILACQUA § Padre e figlio alla deriva per una periferia romana spoglia e campestre, Totò e Ninetto vagano a zonzo e cercano di sfrattare una povera famiglia da un vecchio rudere. È loro compagno di viaggio un corvo parlante, convinto [...] Vai alla recensione »
semplicemente un capolavoro...non mi soffermo neanche a scrivere una riga in più
Unire marxismo e cattolicesimo.... chi l'avrebbe mai fatto apparte lui?? Nessuno! E' vergognoso che abbia un punteggio così basso. I titoli di testa sono il biglietto da visita di un capolavoro del cinema... con Totò quasi non vedente, poverino, che si è fato valere anche in punto di morte, col simpaticissimo Ninetto... vedetevelo!
secondo me il film è il migliore di Pasolini. Totò con questo film ha saputo riscattarsi da quella maschera di comicità che gli avevano incollato,l dimostrando ai suoi detrattori che sapeva anche recitare in ruoli drammatici. è un film sulla morte dell'illusione del proletariato, e andrebbe bene anche oggi, non è datato, a saperlo leggere è adattabilissimo [...] Vai alla recensione »
La regia pulita e sincera di Pasolini conquista subito. Le location accuratamente scelta svolge il suo compito. L'allegoria della storia è semplice ed è sempre la stessa. Uomo schiaccia uomo. Religione e politica si mischiano. Totò enagistrale commovente e poetico. È sempre bello rivedere questo capolavoro.
Padre e figlio camminano in una Italia immaginaria e insieme estrema mente realistica. Incontrano un Corvo parlante che cerca di spiegare loro la vita secondo filosofia e razionalismo, ma anche narrando storie esemplari (come quella dei frati del Duecento). Infine, i due capitano a Roma, mescolandosi per un tratto con la folla che partecipa ai funerali di Palmiro Togliatti.
Antonio de Curtis e Pier Paolo Pasolini: è possibile immaginare due cineasti tanto diversi? Il primo è un comico, scatena la sua fantasia in piena libertà; il secondo è un intellettuale, la sua vita, le sue poesie, i suoi film sono atti politici. Il principe è un conservatore di spiccate simpatie monarchiche, il regista un uomo di sinistra pronto al duello dialettico con chiunque, anche con il partito [...] Vai alla recensione »