Titolo originale | Andrej Roublëv |
Anno | 1966 |
Genere | Biografico |
Produzione | URSS |
Durata | 190 minuti |
Regia di | Andrei Tarkovsky |
Attori | Anatoliy Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Rolan Bykov, Jurij Nikulin, Yuriy Nazarov Mikhail Kononov, Ivan Lapikov, Nikolay Sergeev, Nikolai Burlyayev, Irma Rauch, Volodya Titov. |
Tag | Da vedere 1966 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,07 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 luglio 2011
Biografia del pittore di icone Andrej Rubliov ma anche storia della Russia all'indomani dell'invasione tartara. Andrej è un giovane monaco che affresc... Al Box Office Usa Andrej Rublëv ha incassato 13 mila dollari .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Biografia del pittore di icone Andrej Rubliov ma anche storia della Russia all'indomani dell'invasione tartara. Andrej è un giovane monaco che affresca chiese nella Russia del 1400. È convinto che nel suo mondo ci sia posto solo per l'arte e per il suo sentimento religioso. Ma intanto la città di Wladimir dove abita e lavora è messa a sacco e Andrej assiste a scene di violenza indescrivibili. Lui stesso è costretto a uccidere per difendere una ragazza da un soldato straniero. Scioccato dagli avvenimenti si isola da tutti e si rifiuta di continuare a dipingere. Tornerà a creare quando avrà capito che la funzione dell'arte non è solo quella di appagare chi ha il dono di possederla.
ANDREJ RUBLËV disponibile in DVD o BluRay |
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La storia di Andrej Rublev, monaco e pittore di icone nella Russia del quindicesimo secolo, suddivisa in 8 capitoli più un documentario finale sui suoi veri dipinti. Il secondo film di Andrej Tarkovskij è un'opera matura, affascinante, complessa e inarrivabile, senza ogni dubbio il suo capolavoro. La figura di Rublev è solo uno strumento per descrivere e analizzare [...] Vai alla recensione »
Molti sono i drammi dell'uomo e sempre ci si e' soffermati ad interrogarsi sul significato di queste sofferenze tentando una via sperimentale come l'arte, la letteratura,ed infine il cinema.Grazie a tarkovskij(che dopo l'infanzia di ivan ci trascina in questo grande film)si puo' capire la vita,la sofferenza,e la lunga via verso la fede che andrej rublev deve percorrere per poter ritrovare il suo equilibrio. [...] Vai alla recensione »
Il secondo lungometraggio di Andrei Tarkovskij ruota attorno alla vita di Andrei Rublev, pittore di icone vissuto nella Russia del Quattrocento. Conformemente alla sua prima opera anche questa può essere ben considerata come uno spaccato storico di un periodo piuttosto turbolento e complesso della nazione, sebbene differentemente dall’Infanzia di Ivan qui non ci si concentra sulla vicenda di un gruppo [...] Vai alla recensione »
Immagina di esserti perso come in un sogno, di essere solo in una chiesa di neve. Solo un colore vince la terra. A parte quella chiesa. Varchi la soglia. Mille angeli ti aspettano volando sulle pareti. È un volo statico e maestoso. Ti ricordano la speranza e il cielo. Ti ricordano un sogno, la tua vita. Ora i suoi pezzi si ricompongono. Ti frammenti e ti riempi, come uno sguardo che cerca [...] Vai alla recensione »
Un'opera d'arte monumentale. Un affresco sulla storia della Russia del Quattrocento, vista attraverso le gesta di Andrej Rublëv, pittore al quale viene affidato l'incarico di ridipingere la Cattedrale dell'Annunciazione. Tutto il film ragiona sul rapporto tra fede e psicologia, tra arte e politica, in un circolo di immagini ipnotiche (e talvolta anche parecchio violente per l'epoc [...] Vai alla recensione »
TRAMA:Nella Russia del 15°secolo il monaco e pittore di icone sacre Andrey Roublev attraverserà,in nove capitoli,alcuni tragici periodi del suo tempo perdendo fiducia nella sua capacità artistica...RECENSIONE:Il regista Andrey Tarkoswky realizza una delle più "monumentali" pellicole che il cinema del 20°secolo sia stato in grado di proporre. La profonda lentezza del ritmo(talmente "profonda" e liricamente [...] Vai alla recensione »
Bisogna ammettere che probabilmente questo film supera la mia possibilità di completa comprensione; questo lunghissimo film si suddivide in episodi che accompagnano lo spettatore lungo la Russia invasa dai Tartari. L'episodio migliore rimane secondo me l'invasione del villaggio, con le cruenti scene e una magistrale regia che ''getta'' lo spettatore nella mischia furibonda. [...] Vai alla recensione »
«La Nuova Sinistra - scriveva Fortini qualche anno fa - ha ereditato dagli intellettuali comunisti degli anni Cinquanta un preciso tipo di ipocrisia verso l'Unione Sovietica [...]. Di considerare scontato, saputo (noioso, per i più ebeti) quel che è accaduto nell'età di Stalin». E più oltre: «Ho sentito trattare di "fascista" un noto regista ungherese perché nei suoi film presenta le atrocità rosse [...] Vai alla recensione »