5a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 123 film. Roma - 28 ottobre/5 novembre 2010. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Recife, Brasile: un ragazzo come tanti decide di aprire una biblioteca per bambini nella favela cittadina. Espandi ▽
Recife, nord-est del Brasile: in una delle aree più povere del pianeta, un ragazzo come tanti decide di aprire una biblioteca per bambini nella favela cittadina. Sacrificando le sue poche risorse, compra libri usati ed accoglie i ragazzi per qualche ora ogni giorno. Il suo nome è Kcal, si definisce un "trafficante di libri" e le sue giornate di cantastorie e bibliotecario ambulante sono raccontate dal talento di Roberto Orazi (premiato al Festival di Roma lo scorso anno con H.O.T. - Human Organ Traffic). Dietro questa storia, che sembra tratta da un romanzo di un narratore favoloso della magia del Sudamerica, Orazi non perde un dettaglio della natura lussureggiante, della povertà da dopoguerra, dei visi che irradiano speranza e paura, gioia e rassegnazione. Recensione ❯
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Antonio, disoccupato e impossibilitato a vedere il figlio, vive facendo lo spacciatore e contendendosi il territorio con altri pusher. Espandi ▽
Nuovo film del Collettivo Amanda Flor, ragazzi giovanissimi, uniti da un talento fuori dal comune; i loro lavori sono da sempre connotati da budget ristrettissimi e da un coriaceo senso del cinema. Antonio, disoccupato, non può vedere il figlio perché ne ha perso il diritto. Finisce per riprendere l'attività che conosce meglio e che gli rende di più: lo spaccio. Ma dovrà vedersela con altri pusher locali che rivendicano il territorio, in un mondo fatto interamente di erramenti metropolitani impregnati di solitudine e angoscia, di giornate tutte uguali, piene di minacce e indifferenza. Un film scabro, scheggiato, pieno di asperità e cicatrici, che prende vita in una messa in scena impassibile e nervosa ed ha un finale, da noir, che lascia attoniti. Recensione ❯
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Tom (Stef Aerts) e suo fratello Lucas (Maarten Mertens) soffrono di fibrosi cistica, una malattia genetica che lentamente distrugge i loro polmoni. Mentre Lucas cerca di impegnare il suo tempo leggendo e studiando, Tom convive con la malattia trascorrendo le sue giornate con una banda di teppisti. In ospedale conosce Xavier (Wouter Hendrickx) che pur soffrendo della stessa malattia, si comporta come se fosse un atleta. Lui è un ottimista convinto e Tom contagiato dall'energia e dalla gioia di vivere di Xavier, si innamora di Eline (Anemone Valcke) anche lei in ospedale, in quarantena da mesi per un'infezione. Non possono toccarsi. Possono solo parlarsi al telefono, eppure iniziano una storia d'amore che farà rinascere in Tom la voglia di vivere. Recensione ❯
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Una scacchiera di colpi di scena disorientanti in un racconto dove nemmeno l'amore e la morte sanno da che parte stare. Drammatico, Australia2009. Durata 112 Minuti.
Film ispirato alla vicenda della sparatoria realmente avvenuta nel 1988 a Walsh Street, nel quartiere South Yarra di Melbourne. Espandi ▽
Benvenuti nella giungla conosciuta come il mondo della malavita di Melbourne. Pope Cody, un rapinatore armato in fuga da una banda di investigatori rinnegati, si nasconde, circondato dai suoi amici attaccabrighe e dalla famiglia. Presto, il nipote di Pope, Joshua 'J' Cody, arriva e si trasferisce con i suoi genitori, fino a quel momento estranei. Quando le tensioni tra la famiglia e la polizia raggiunge un picco di sangue, 'J' si trova al centro di una vendetta a sangue freddo che mette la famiglia sottosopra. Recensione ❯
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Quanto la piccolissima Arietty (10 cm di statura) incontra casualmente Sho, un giovane umano, tra i due scoppia la scintilla. Espandi ▽
Sotto il pavimento di una grande casa nella campagna di Tokyo, vive la quattordicenne Arrietty con la madre e il padre. Sono una famiglia di "rubacchiotti", alti dieci centimetri, che prendono in prestito dagli umani tutto ciò che serve loro per sopravvivere ma in piccolissime quantità, in modo che nessuno se ne accorga e possa scoprire la loro esistenza. Arrietty, però, in una delle sue incursioni nel giardino della casa viene vista da Sho, un ragazzino umano di 12 anni che soggiorna lì, presso la zia, in attesa di una rischiosa operazione al cuore. Recensione ❯
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L'Asse mediano è la sopraelevata che congiunge le periferie a sud e a nord di Cagliari. Per un anno scolastico l'ha percorso quotidianamente Salvatore Mereu, spostandosi tra le scuole medie di Sant'Elia e San Michele, due quartieri difficili della città, per insegnare cinema. Le riflessioni fatte in macchina dominate all'inizio dalla fatica e dalla difficoltà di dover operare in situazioni limite, lasciano gradualmente il posto a riflessioni cariche di una energia forte, che rimbalza tra i ragazzi e il prof, man mano che un intreccio di storie si viene a delineare. Il documentario racconta di 'Tajabone' e dei suoi dintorni da cui emergono le storie di Munira, Andrea, Angelica, Jessica e Abdoula, fortemente caratterizzate, nella rappresentazione cinematografica, dal differenziarsi, anche se Munira pensa che "basta che si sia alle medie e si ha tutti lo stesso carattere". Recensione ❯
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Mariko (Rei Shibakusa), una suora cattolica seria e silenziosa, si divide tra chiesa e passione per la musica. A quarant'anni, dopo avere soppresso per una vita fisicità e femminilità, vive nella contemplazione. Un cambiamento attraversa il suo corpo e Mariko sperimenta un senso di vuoto mai sentito prima. A complicare la situazione arrivano sul suo cammino tre diversi uomini. Recensione ❯
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Vuelve a la vida è un cocktail che serve per riportare i marinai alla realtà dopo una sbronza colossale. Espandi ▽
El Perro è un personaggio noto in tutta la costa per i suoi racconti di mare nei quali, si sa, la percentuale di verità non è elevatissima. Come un novello Barone di Münchausen, ama narrare mirabolanti avventure dai toni epici, distillare storie di donne bellissime e furiose mareggiate ma, soprattutto, ama ricordare una leggendaria caccia allo squalo. Quando si è ormai certi che el Perro si stia inventando tutto, ecco che la realtà giunge in suo soccorso. Il Vuelve a la vida è un cocktail che serve per "riportare alla vita" i marinai dopo una sbronza colossale: è il ritorno alla realtà, quel ritorno che a volte non si vuole compiere e che questo documentario racconta con la limpida schiettezza delle acque di Acapulco. Recensione ❯
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Benazir Bhutto è oggi considerata il simbolo della libertà e della democrazia contro la dittatura ed il fondamentalismo. Espandi ▽
La vita dell'ex primo ministro pakistano Benazir Bhutto, prima donna a guidare una nazione islamica, si dispiega come un racconto di dimensioni shakespeariane. Educata a Harvard e Oxford, Benazir Bhutto decise sin dall'inizio di non vivere come una giovane ricca e viziata, ma di impegnarsi politicamente per il suo paese, secondo l'esempio del padre, il primo presidente democraticamente eletto del Pakistan, in seguito condannato a morte. Recensione ❯
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Nella sua solitudine, il piccolo Owen stringe amicizia con la nuova vicina, senza intuire ciò che di misterioso e pericoloso si nasconde in lei. Espandi ▽
Owen ha 12 anni e vive con la madre in una piccola cittadina del New Mexico in cui nessuno sceglierebbe di andare a vivere. Torturato da tre bulli compagni di classe, provato dal divorzio in corso dei genitori, trova per la prima volta un'amica nella nuova vicina di casa, una ragazzina strana, che non sente il freddo e non mangia le caramelle. Tra i due giovani la relazione si stringe, anche e soprattutto dopo che Owen scopre il segreto di Abby, il suo bisogno di bere sangue per vivere. Recensione ❯
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Suntuoso e affascinante, corrotto sotto la patina molto glamour della fotografia d'epoca, ecco il nuovo film di Martin Scorsese. Espandi ▽
Fuori, il rutilante Boardwalk, il lungomare di Atlantic City la città del gioco, dei bordelli e della corruzione, con la sua caratteristica ruota gigante di Luna Park sullo sfondo. Dentro, nel locale, spogliarelliste e spettacoli di boxe tra nani, cene e brindisi fra gangster in fieri come Lucky Luciano (Vincent Piazza), Arnold Rothstein (Michael Stuhlbarg), molto jazz e una bara dove riposa in pace una bottiglia gigante, il funerale dell'alcool, nella notte del 1919 in cui scattò il Volstead Act e dunque la nuova era del proibizionismo. Recensione ❯
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Basato su un vero caso di omicidio accaduto in Giappone nel 1966: Iwao Hakamda (Hirofumi Arai), è arrestato per aver ucciso il suo capo, sua moglie e i suoi due figli e nonostante continui a negare il delitto, alla fine, sotto tortura, confessa e viene condannato a morte. Il giudice Kumamoto (Masato Hagiwara), convinto dell'estraneità di Iwao e unico a votare a favore della sua innocenza, è costretto a scrivere il verdetto di condanna. Dopo quarant'anni il giudice rompe il suo silenzio per denunciare l'ingiusta sentenza e riaprire il caso. Recensione ❯
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La storia di Ilich Ramirez Sanchez, che per due decenni è stato uno dei terroristi più ricercati del pianeta. Espandi ▽
Londra, 1973, dopo aver combattuto in Giordania per la causa palestinese Ramirez Sanchez comincia una serie di attacchi terroristici nella capitale britannica senza precedenti. Da lì si sposta in Francia sotto il comando di militanti libanesi e diventa "Carlos". Azioni clamorose, come la presa dell'ambasciata Francese a L'Aia con soldati giapponesi come ostaggi, generano un interesse crescente nei suoi confronti da parte delle autorità e contemporaneamente ne aumentano lo status tra le organizzazioni in cui lavora, fino a che dallo Yemen non arriva l'ordine clamoroso di prendere il ostaggio in numero uno dell'OPEC durante una conferenza viennese. Recensione ❯
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La storia di Sonietcka, una ragazzina rom esclusa dalla mensa scolastica a causa dell'indigenza della sua famiglia. Espandi ▽
Girato nell'aprile 2010 nel comune di Formello, alla periferia di Roma, con attori professionisti (Francesco Montanari e Paolo Triestino) e con gli abitanti di un campo Rom, Chimères Absentes narra la storia di Sonietcka, una ragazzina rom esclusa dalla mensa scolastica a causa dell'indigenza della sua famiglia. Solo Malvina, la sua maestra di musica (interpretata da Fanny Ardant), ha il coraggio di attraversare i confini sociali e culturali e scoprire la complessità, la ricchezza e la libertà della tradizione e della cultura rom. Recensione ❯
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Tre storie borghesi per raccontare del dramma degli abituali consumatori di polvere bianca. Espandi ▽
Il film analizza il problema della dipendenza da cocaina e i suoi effetti all'interno del nucleo familiare
raccontando tre storie borghesi. I protagonisti attraversano un lungo arco generazionale che va dai 20 ai
70 anni. La casa diventa territorio di guerra in cui gli affetti si mischiano alla rabbia,alla violenza,
all'impotenza e tutto è in balia del caos deformante della cocaina. Recensione ❯
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