Titolo originale | Karigurashi no Arrietty |
Anno | 2010 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Hiromasa Yonebayashi |
Attori | Mirai Shida, Ryûnosuke Kamiki, Shinobu Ohtake, Keiko Takeshita, Tatsuya Fujiwara Tomokazu Miura, Kirin Kiki. |
Uscita | venerdì 14 ottobre 2011 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,57 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 ottobre 2011
Quanto la piccolissima Arietty (10 cm di statura) incontra casualmente Sho, un giovane umano, tra i due scoppia la scintilla. In Italia al Box Office Arrietty ha incassato 625 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Sotto il pavimento di una grande casa nella campagna di Tokyo, vive la quattordicenne Arrietty con la madre e il padre. Sono una famiglia di "rubacchiotti", alti dieci centimetri, che prendono in prestito dagli umani tutto ciò che serve loro per sopravvivere ma in piccolissime quantità, in modo che nessuno se ne accorga e possa scoprire la loro esistenza. Arrietty, però, in una delle sue incursioni nel giardino della casa viene vista da Sho, un ragazzino umano di 12 anni che soggiorna lì, presso la zia, in attesa di una rischiosa operazione al cuore. Nonostante la cosa scateni il terrore nei genitori, che si preparano immediatamente a traslocare, Arrietty capisce di potersi fidare di Sho e tra i due nasce una breve ma importante amicizia.
Il primo adattamento di "The Borrowers", romanzo dell'inglese Mary Norton (la stessa che nel 1973 ha ispirato la Disney per la creazione del capolavoro "Pomi d'ottone e manici di scopa"), risale a quarant'anni fa, ad opera di Hayao Miyazaki e Isao Takahata, ma è rimasto in un cassetto e ha ceduto il passo, nel tempo, prima ad una serie tv e poi alla versione live action di Peter Hewitt con John Goodman. Ma fortuna ha voluto che, dopo il successo di Ponyo, lo Studio Ghibli riprendesse in mano quel progetto e ne traesse questo delizioso film d'animazione, sceneggiato dallo stesso Miyazaki con Keiko Niwa e affidato per la prima volta alla regia di Hiromasa Yonebayashi, principale animatore dei più noti lungometraggi del maestro.
Il rispetto dello stile dello Studio Ghibli è dunque assicurato, mentre è presto per poter riconoscere nel regista una personalità originale e autonoma, ma il film non manca davvero di nulla. La ricostruzione del piccolo mondo, in tutto simile al nostro, solo più umile, consapevole e fantasioso, per l'uso inventivo che fa degli oggetti degli uomini, è oggetto di meraviglia e di bellezza, mentre il sentimento nasce dalla creazione del rapporto tra Arrietty e Sho, che è assente nel romanzo e ricorda da vicino quello di Memole e Mariel, nell'anime tratto dal manga di Yasuhiro Nagura; l'umorismo, infine, nasce dal personaggio caricaturale della governante della casa, ossessionata dagli ometti quanto Gargamella dai puffi.
Al tema già sovente esplorato della comunicazione tra esseri diversi e del valore della fiducia reciproca, trattato con straordinaria delicatezza e dignità, si aggiunge in questo film quello sociale di una modalità di vivere che "prende a prestito" ciò di cui necessita, relegando nell'inutilità il denaro e sintonizzandosi sull'odierno tempo di crisi, economica e immobiliare.
I percorsi didattici
» Chiodi come appendiabiti, uno spillo come spadino … Arrietty e i suoi genitori sono bravissimi a riciclare in modo creativo oggetti che gli esseri umani non usano più. Perché non provi anche tu, con l’aiuto dei tuoi genitori, a realizzare oggetti utili partendo da materiali che normalmente butteresti via? (Per esempio il collo di una bottiglia di plastica potrebbe diventare un imbuto). Vedrai che sarà divertente e soprattutto, riciclando, taglierai gli sprechi e aiuterai l’ambiente.
» Se invece non smetti di acquistare cose di cui in realtà non hai bisogno, magari sotto la spinta della pubblicità, sei vittima del “consumismo”. Chiedi ai tuoi genitori o all’insegnante di Storia di spiegarti l’origine e l’importanza di questo fenomeno.
» La famiglia di Arrietty vive davvero con poco, eppure in casa regna l’armonia. In realtà sono ricchissimi di qualcosa che non si può comprare, ma è fondamentale per vivere bene. Sono sicura che hai già capito a quale sentimento mi sto riferendo. Dello stesso sentimento è ricca anche la famiglia di Sho?
» Parlando dell’operazione che deve affrontare, Sho dice ad Arrietty: “Andrà bene, tu mi hai dato il coraggio di vivere”. Secondo te perché l’incontro con Arrietty è stato così importante per il malinconico Sho? Di fronte ai problemi (pensa a quando il papà le comunica che dovrà abbandonare in tutta fretta la casa in cui è cresciuta) come reagisce la nostra piccolissima protagonista?
» Vuoi vivere anche su carta le avventure di Arrietty? Allora leggi la serie di romanzi fantasy di Mary Norton “Gli Sgraffignoli”, da cui il film è tratto.
» L’amicizia tra creature molto diverse tra loro, Arrietty e Sho, ti ha affascinato? Allora gustati in dvd altri due film dello Studio Ghibli sullo stesso tema: Il mio vicino Totoro e Ponyo sulla scogliera.
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Esperimento riuscito! Il giovane Hiromasa Yonebayashi, al suo primo lavoro come regista, si afferma come un degno erede dei maestri dello Studio Ghibli Isao Takahata e Hayao Miyazaki del quale non si rimpiange la mancanza come regista di questo splendido nuovo capolavoro. Il progetto era infatti nato per essere diretto dal leggendario ma ormai prossimo alla pensione Miyazaki che ha quindi deciso di [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta il team di Miyazaki riesce a regalarci un perla avvolta in un guscio abbastanza duro com il contesto cinematografico italiano dove ancora il pubblico viene attratto da film fatti e "rifatti" e grandi produzioni hollywoodiane per adolescenti che tanto farebbero divertire Freud ma avrà sicuramente il successo che merita anche qui.
La trama è semplice,non banale e come al solito dolce e delicata dalla quale emergono messaggi importanti a livello sociale. Lo Studio Ghibli con questo film critica fortemente il consumismo: il mondo dei prendimprestito è semplice, grazioso costruito tutto con piccoli oggetti del mondo degli uomini che sarebbero stati gettati o comunque inutilizzati.
Arrietty è l'ennesimo capolavoro d'animazione partirito dallo studio Ghibli. L'elemento fantastico questa volta siamo noi ed il nostro mondo: attraverso gli occhi dei "Rubacchiotti" impariamo nuovamente a guardare e stupicirci del magnifico che c'è intorno e nel nostro quotidiano. La prospettiva è tutto: poche gocce d'acqua sono in realtà una [...] Vai alla recensione »
Arrietty è una minuscola creatura che vive sotto una casa di campagna con i suoi genitori: chiama se stessa e i suoi simili"prendinprestito", perché per vivere s'impossessano di piccolissime quantità di oggetti dagli abitanti della casa: un giorno arriva un nuovo umano, sho, un bambino malato di cuore in attesa di operarsi.
dovete spiegare il concetto di lealtà ai vostri ragazzi? volete riflettere su cosa significa per un ragazzo crescere isolato e non provare rabbia, ma curiosità per la vita? vi va di discutere il pregiudizio sui "diversi" che non sempre e necesariamente sono peggiori di noi, anzi? volete intuire cosa voglia dire che la cosa che arricchisce di più è regalare? sono alcuni temi di Arrietty, un film, [...] Vai alla recensione »
Ciao. Film d'animazione, realizzato in pretto stile anime, contempla tutti i canoni correlati a rapporti semplici ma profondi, questo nonostante sia contraddistinto dall'estrema semplicità della storia che coinvolge esseri viventi, per vari motivi, estremamente diversi tra loro. A mio avviso la qualità di questo film è davvero ottima [...] Vai alla recensione »
La trama è semplice, non banale, molto dolce e delicata, che scorre leggera senza appesantire lo spettatore con scene troppo lente o melense. Lo Studio Ghibli questa volta sfrutta una storia non molto articolata per far risaltare i messaggi sociali che devono arrivare allo spettatore. Contro il consumismo e contro ogni tipo di pregiudizio, queste sono le tematiche ricorrenti che si impongono [...] Vai alla recensione »
I "prendimprestito" sono dei piccolissimi esseri dalle sembianze umane che vivono nascosti sotto i pavimenti in vere e proprie casette microscopiche. Di quando in quando escono dai loro rifugi per procurarsi beni di prima necessità sottraendoli agli umani nelle loro case, come una zolletta di zucchero, una foglia d'alloro o uno spillo, senza mai farsi vedere, [...] Vai alla recensione »
Film non diretto, ma scritto, dal Miyazaki padre (Ora che il figlio fa anch'egli cinema, pare all'inizio senza la benedizione paterna, occorre specificarlo). La sensibilità del discutibile, anche se a tratti simpatico, "Totoro" è ben visibile, nonostante quello appena citato sia un antico film, per quanto distribuito in Italia un paio d'anni fa. Il suo amore per la natura si e ci situa lontano dalla [...] Vai alla recensione »
ARRIETTY – IL MONDO SEGRETO SOTTO IL PAVIMENTO (GIAP, 2010) diretto da HIROMASA YONEBAYASHI Arrietty è una minuscola ragazzina quattordicenne che vive con i suoi altrettanto minuscoli genitori sotto il pavimento di una villa campestre alla periferia di Tokyo. I tre appartengono ad una specie di gnomi in via di estinzione chiamata "prendimprestito" per via del fatto che celano [...] Vai alla recensione »
"Arrietty"(2010)di Hiromasa Yonebayashi è una traduzione(trasposizione)molto intelligente di"The Borrowers"della scrittrice Mary Norton, un romanzo, ormai, del 195, dove la traduzione italiana dovrebbe essere, meglio che"rubacchiotti", "quelli che prendono in prestito", ma, chiaramente, un lemma solo vale meglio di una perifrasi.
I cartoni animati dello Studio Ghibli sono come una riserva protetta dove le emozioni, i sentimenti e la fantasia lasciano il posto e prevalgono sugli interessi di mercato. I loro film non vanno veloci, non cercano la risata facile e grassa, non solleticano bassi istinti di adulti e bambini contemporanei. Propongono un modello vero, sentimentale e poetico ricreando l'atmosfera magica e sincera delle [...] Vai alla recensione »
Aspettavo con ansia l'uscita di questo nuovo film dello Studio Ghibli, di cui avevo sentito parlare già più di un anno fa, e temevo che nonostante la meritoria opera di diffusione della Lucky Red, il passaggio nelle sale, quand'anche ci fosse stato, sarebbe stato assai rapido. Avevo già letto commenti in Rete, ed erano quasi tutti all'insegna del "bellissimo, [...] Vai alla recensione »
Prima di tutto riservo l'introduzione alle musiche. Conoscendo già Cecile Corbel, in questo film, posso dire che abbia superato sé stessa. Le musiche hanno un ruolo molto importante in questo. Sono incalzanti, piene, vivaci. E sono celtiche. Non sovrastano mai la vicenda, la accompagnano in maniera impeccabile, anzi, a volte sono FONDAMENTALI.
In Arrietty, come in molti film dello studio Ghibli, vige il culto del particolare;lo spettatore può gustare la precisione del disegno e dei suoni catturati in un film delicato ma non superficiale. Un connubio di luci e melodie evocanti la Bellezza.
Animazione meravigliosa. Ottimo il doppiaggio italiano.
Splendido film di animazione, tenero e dolcissimo. Le animazioni del verde e degli animali sono splendide, la colonna sonora avvolgente e tutto per raccontare una storia del piccolo popolo, che vive nascosto agli occhi degli umani, ma che è pieno di umanità.
Un degno candidato all'oscar per il miglior film d'animazione.Hayao sà scegliersi il degno erede,mostrando ai pochi fortunati che l'hanno visto,un degno futuro capitano del mitico studio ghibli,che ci ha sempre regalato opere umane e assolute,basta pensare a "ponyo sulla scogliera","la città incantata","il mio vicino totoro","il castello errante di howl".
Bel film. Sulla linea più sottile e delicata di Ponyo e Totoro, non del gigantismo di La città incantata o del Castello di Howl. Mancano certi momenti più intensi di Miyazaki, ma l'impianto è analogo. In forma di racconto per bambini, ma la sua complessità e sensibilità soddisfa pienamente gli adulti.
nella mia vecchia recensione ho dimenticato le stelle.5 ovviamente.
Non potevo sperare in un esordio migliore. Hiromasa Yonebayashi dimostra un talento registico eccellente e, sotto lo sguardo attento del Maestro, realizza l'ennesimo capolavoro targato Studio Ghibli. I disegni e l'animazione tolgono il respiro da quanto sono belli e fanno da cornice ad una fiaba semplice ma profonda e toccante come da tradizione, con un finale triste che chiude in bellezza [...] Vai alla recensione »
Assolutamente da non perdere per gli amanti del genere e in particolare di Miyazaki. Il film riesce ad esprimere come al solito la dolcezza che ha già caratterizzato film quali "Il mio vicino Totoro" senza però cadere nella ripetitività! Molto bello lo consiglio a tutti.
UN FILM INTENSO E MAGICO, I RITMI DELLA NARRAZIONE SONO QUELLI GIAPPONESI, CHE SANNO CATTURARE L'ATTENZIONE DELLO SPETTATORE SUI DETTAGLI PIU' DELICATI. LE STORIE CHE POSSONO SEMBRARE ADATTE PER I PIU' PICCOLI, SONO IN REALTA' RACCONTI SULLA VITA CHE SI SVELANO POCO A POCO.
è un racconto scorrevole e commovente dove la speranza per un futuro migliore rende però triste l'addio al passato. 4/5
Un altro capolavoro dello studio Ghibli. Non confidavo in così tento splendore non essendo il maestro Miyazaki alla regia; invece i ritmi del film ricordano quelli delle favole prima di dormire, le melodie ed i disegni si intrecciano per attizzare nuovamente la fantasia di adulti e bambini. Non si può evitare di lasciarsi trasportare in quel mondo fantastico. Assolutamente da vedere. Vai alla recensione »
Nei film Disney (e oggi anche in quelli Pixar) si mettono in scena personaggi che non lasciano spazio ad interpretazioni. Chi è cattivo non nasconde la propria malvagità, così come chi è buono non nasconde la propria innocenza. Ogni attore disegnato mostra le proprie emozioni in un gioco a carte scoperte. Il cinema di Hayao Miyazaki è quasi l'opposto.
La potenza del cinema d'animazione - sfigurato da tanti titoli in cima alla classifica popolati da orchi obesi, nanetti blu e panda giganti, salvati purtroppo dall'estinzione - si dispiega nel film della Ghibli di Hayao Miyazaki, Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento. Distribuito un anno dopo l'anteprima al Festival di Roma da una Lucky Red sensibile al catalogo delle meraviglie giapponesi [...] Vai alla recensione »
Torna lo Studio Ghibli con un film voluto dal sommo Miyazaki ma diretto con qualche timidezza dall’esordiente Yonebayashi. È l’eterna idea del mondo in miniatura (dal classico di Mary Norton «Sotto il pavimento», Salani). O meglio del confronto fra la nostra esistenza improntata al consumo (allo spreco) e la vita virtuosa di un popolo semiestinto di esserini alti pochi centimetri che vivono nascosti [...] Vai alla recensione »
La scrittrice britannica Mary Norton ha creato i personaggi di Arrietty e della sua mini-famiglia negli anni '50: sono minuscoli esseri che vivono sotto il pavimento di una casa, dove gli umani «normali» sono ignari della loro presenza. In mano alla Ghibli, la casa di produzione giapponese fondata dal genio Hayao Miyazaki, una storia simile non può che diventare una poetica metafora delle presenze [...] Vai alla recensione »