Una parabola femminista con troppe linee narrative. Ma scenografie, costumi e coreografie sono un capolavoro. Avventura, Azione, Commedia - USA2023. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Greta Gerwig si cimenta con uno dei personaggi iconici della cultura pop mondiale: la Barbie. E costruisce una parabola femminista. Espandi ▽
Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni cosa è color confetto e ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte. L'unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette, che la spedisce nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, sta rischiando di gettarla in una crisi esistenziale. Se riuscirà a trovare "la bambina che gioca con lei e interferisce con la sua bambolità", recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi e melense. Al suo fianco c'è sempre Ken.
Se scenografie, costumi e coreografie di Barbie sono un capolavoro, con tanto di case ad apertura che tutte ricordiamo e di quei gadget per cui abbiamo implorato i nostri genitori, non si può dire altrettanto di una sceneggiatura che, partendo da premesse eccezionali, affastella troppe linee narrative.
Non è un caso che Ken rubi la scena a Barbie, soprattutto nell'interpretazione di Ryan Gosling, perché solo a lui è appaltata l'ironia necessaria per rendere questa storia davvero provocatoria. Il film dimentica quello che nel film la stessa bambola Barbie dice di saper fare: tenere insieme logica e sentimenti, e in questo modo espandere il proprio potere. Recensione ❯
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Una fiaba metropolitana carica di riferimenti cinematografici dove si sente il peso dei dialoghi. Avventura, Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film vede per la prima volta alla regia Davide Gentile, classe 1985, già autore del pluripremiato cortometraggio "Food for Thought". Espandi ▽
Walter, 13 anni, ha da poco perso il padre Antonio, morto in un incidente sul lavoro. Vaga senza meta nelle strade del litorale romano quando arriva in una villa dove c’è una piscina. Si tuffa in acqua e improvvisamente si trova davanti uno squalo. Scampato il pericolo, resta però affascinato dal posto e ci torna anche nei giorni successivi. Quel luogo però non è abbandonato ma appartiene a un leggendario boss criminale, il Corsaro. Lì conosce un ragazzo un po’ più grande di lui, Carlo, che si spaccia per il custode della villa e che prima lo minaccia e poi ci diventa amico e lo fa entrare nella gang locale il cui capo è Tecno. Intanto la madre di Walter, Rita, cerca invano un dialogo col figlio ed è sempre più preoccupata per lui.
Denti da squalo è un film altalenante, discontinuo ma che a tratti trova la fascinazione di una fiaba metropolitana, tra gli squarci visionari del cinema di Gabriele Mainetti e la brutalità poetica di Dogman di Matteo Garrone da cui riprende la figura del boss locale interpretato da Edoardo Pesce.
Talvolta risulta forzato in qualche dialogo, specialmente quando cerca di fare entrare in gioco un tono più leggero e comico.
Piuttosto il film entra in un suo universo parallelo e il film riesce maggiormente a emergere proprio nel momento in cui si stacca dalla descrizione realistica. Recensione ❯
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Puro stile Blumhouse che si combina con la tensione prima nascosta e poi esplosiva del cinema di James Wan. Horror, USA2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'ingegnere di robotica in un'azienda di giocattoli costruisce una bambola realistica che inizia ad assumere una vita propria. Espandi ▽
Cady, una bambina di otto anni, resta orfana dopo che i genitori sono tragicamente morti in auto mentre erano in macchina con lei dopo essersi trovati davanti a una tormenta di neve. La zia Gemma fa interagire la bimba con M3gan, una bambola a grandezza naturale in grado di ascoltare, guardare e imparare e può essere, al tempo stesso, una severa insegnante ma anche la migliore amica. Con il passare dei giorni tra la bambina e la bambola s’instaura un legame fortissimo; ormai è più di un giocattolo e fa parte della famiglia. M3gan è puro stile Blumhouse che si combina con la tensione prima nascosta e poi esplosiva del cinema di James Wan, qui tra i produttori oltre ad essere co-autore del soggetto. Dirige Gerard Johnstone, al secondo lungometraggio dopo Housebound del 2014, ma si sente la mano del regista di Insidious e The Conjuring proprio per la capacità di lasciar avvertire dei segnali sinistri già all’interno delle mura domestiche e nel rapporto con la vicina di casa e il cane invadente. M3gan diventa così anche una riflessione acuta sul pericolo della scienza (“la più grande invenzione dai tempi dell’automobile”) e la dipendenza delle macchine. Recensione ❯
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Jennifer Lawrence protagonista di una commedia irriverente dove tenta di sedurre un adolescente per soldi. Espandi ▽
Sul punto di perdere la casa della sua infanzia, Maddie scopre un intrigante annuncio di lavoro: ricchi proprietari di elicotteri cercano qualcuno con cui far "frequentare" il loro introverso figlio di 19 anni, Percy, prima che parta per il college. Con sua sorpresa, Maddie scopre presto che il goffo Percy non è un ragazzo facile. Recensione ❯
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Dietro l'incantesimo dei colori, una storia d'amore per tutte le età che celebra la tolleranza e l'inclusione. Animazione, USA2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Le vicende di un'insolita coppia, Ember e Wade, in una città i cui abitanti sono fuoco, acqua, terra e aria, e vivono insieme. Un film originale Disney-Pixar ispirato all'infanzia di Peter Sohn a New York. Espandi ▽
Da qualche parte tra Inside Out e Zootropolis, Elemental incontra il fuoco e l’acqua sullo sfondo dell’accettazione della differenza. Dietro l’incantesimo dei colori, la Pixar non smette di inoltrare messaggi universali, celebrando la tolleranza e l’inclusione. Il nuovo prodotto si concentra allora sulla lotta dei figli degli immigrati per trovare un posto nella società e in una città controllata da una popolazione a maggioranza acquatica, dove i fiammanti sono emarginati dagli altri elementi, costretti nei quartieri più poveri e banditi da alcuni luoghi pubblici. Ma il sentimento nascente tra Ember (Leah Lewis) e Wade (Mamoudou Athie), lei fuoco, lui acqua, metterà in discussione il mondo in cui vivono. Spingendo ancora più in là i limiti del realismo, senza rinunciare mai a una dose di umorismo, Elemental sviluppa progressivamente un sentimento che finisce per avere il sopravvento su tutto. Una storia d’amore ad altezza di bambino e di adulto, a cui il film parla più profondamente e in filigrana. Recensione ❯
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Un film buffo e colorato, con scarsa originalità. Ma che farà sorridere tutta la famiglia. Animazione, USA2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
A volte l'eroe che sei destinato a diventare si trova appena sotto la superficie. Espandi ▽
Ruby Gillman è allegra, colorata e simpatica. È anche una scheggia in matematica e una figlia obbediente, specie quando si tratta di rispettare il diktat di casa Gillman: stare lontani dall'oceano. Quando però il ragazzino che le fa battere il cuore finisce in acqua con lo skate e stenta a riemergere, Ruby non ci pensa due volte e si tuffa, scoprendo un paio di cose su di sé che le erano state taciute dalla nascita. Per esempio che non è un essere umano bensì un kraken gigante.
Mostro o principessa? E perché non tutti e due? Questo è ciò che deve aver pensato la DreamWorks al momento di confezionare questo film godibile, sebbene affatto originale, con una protagonista molleggiata, impacciata e graficamente simpatica e un'ambientazione sottomarina che fa decisamente la sua parte.
Un divertimento female-driven, per dirla all'americana, che farà sorridere tutta la famiglia, giocato tra i due mondi della terraferma e delle profondità del mare, ma anche tra reale e virtuale, in uno scambio frenetico fra inquadrature oggettive e inquadrature mediate, replicate, instagrammate dallo smartphone di queste teenagers sagge e leali con un'unica debolezza: l'irresistibile tentazione di andare al ballo di fine anno scolastico. Recensione ❯
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Un B-movie esangue che ripropone spunti già visti, senza renderli personali. Azione, Thriller - USA2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ispettore Danny Rourke indaga su un mistero che coinvolge la figlia scomparsa e un programma segreto del governo. Espandi ▽
Come è noto Robert Rodriguez non ha mai disdegnato l’immersione nel cinema di serie B, ma raramente ha esplicitato questa passione come in Hypnotic. Solo così infatti si giustificano la sceneggiatura semplicistica e gli effetti digitali amatoriali, con un atto d’amore verso un cinema da grindhouse che rischia l’estinzione e che non esita a saccheggiare idee da titoli del passato. Troppo poco tuttavia per giustificare gli enormi difetti di cui è gravato Hypnotic, in cui l’azione scarseggia quantitativamente e qualitativamente, mentre prevalgono infiniti monologhi esplicativi di una trama inutilmente complessa. Laaddove un B-movie come Machete aggiungeva alla portata spezie assortite nel casting e in iconiche battute del protagonista, Hypnotic rischia di confondersi con il prodotto medio delle piattaforme di streaming, appiattito su un immaginario sci-fi di seconda mano. Recensione ❯
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Un caso da manuale di cinema senza alcuna idea: un'apocalisse raccontata con la grandeur di un picnic. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2023. Durata 117 Minuti.
Un'epica avventura in giro per il mondo, dove ritroviamo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i Maximal, che prendono parte all'eterna battaglia sulla terra tra Autobot e Decepticon. Espandi ▽
Sul mondo dei Maximals, robot con la forma di animali terrestri, giunge il divora pianeti Unicron, in cerca della chiave di transcurvatura. I Maximals però fuggono portandola con sé. Nella New York del 1994, nel mentre, l'ex soldato Noah Diaz e la brillante archeologa Elena Wallace navigano difficoltà personali e soprattutto professionali, che li portano, in modo diverso, a scoprire l'esistenza dei Transformers. Per questi ultimi la chiave di Transcurvatura sarebbe il solo modo di ritornare sul pianeta nativo di Cybertron, ma la minaccia di Unicron è troppo grande per correre dei rischi.
Formalmente sequel di Bumblebee e prequel degli altri film della saga, Transformers - Il risveglio è un caso da manuale di cinema senza alcuna idea, prodotto solo per perpetuare un franchise.
Il sottotitolo di Transformers - Il risveglio diventa subito involontariamente autoironico: la saga non riesce infatti a scuotersi dal letargo e ripete i propri luoghi comuni, dal giovane che scopre l'esistenza dei Transformers, fino a scontri dove l'azione è uno sfiancante cozzare di pixel più o meno grigi. Recensione ❯
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L'ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Espandi ▽
Questo nuovo capitolo, il quinto, della serie di Insidious, si caratterizza per non avere in sostanza nulla di nuovo da dire. Tornano in scena i Lambert, ma quello che fanno non presenta particolari elementi di novità e la storia, in pratica, si limita a rimestare vecchie situazioni e vecchie tematiche senza trovare svolte narrative che non sappiano di déjà vu. Certo, soprattutto nella parte conclusiva, c’è un certo pathos e, in particolare per quel che riguarda il personaggio del padre, qualche approfondimento psicologico ce lo rende un po’ più significativo, ma è proprio il minimo sindacale. In assenza di una costruzione narrativa capace di sviluppare un’accettabile tensione, c’è un utilizzo sovrabbondante di jump scares, come se bastasse fare ‘buh’ ogni tanto per spaventare il pubblico. Il film resta godibile come intrattenimento per chi apprezza un horror soprannaturale non innovativo e per chi è legato ai personaggi di una serie comunque importante, ma è un’aggiunta non necessaria a un canone già compiuto. Recensione ❯
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Caccia a un serial killer in un thriller psicologico girato con mestiere, con un mefistofelico John Malkovich. Drammatico, USA2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'avvincente ricerca di un assassino imitatore da parte dei detective Jake e Marty. Espandi ▽
I detective Jake Doyle e Mary Kelly sono sulle tracce di un assassino imitatore, che replica le atroci modalità degli omicidi del serial killer dalla mente deviata Lefevre, incarcerato e soprannominato L’Artista per via della sua abilità nel disegno. A lui si rivolge Mary, chiedendo un aiuto per catturare il misterioso criminale e porre fine alle uccisioni. Con mestiere Mauro Borrelli costruisce un thriller psicologico non sempre efficace attorno a un mefistofelico John Malkovich che attrae e respinge la protagonista detective. Senza scomodare paragoni improponibili con Seven o Il silenzio degli innocenti, si intravededel mestiere nella regia, e anche il cast tutto sommato funziona. L’elemento più efficace del film è quello psicologico, relativo al rapporto ambivalente di fascinazione e repulsione tra la protagonista Mary (Melissa Roxburgh) e L’Artista, a cui Malkovich sa dare spessore e infondere carisma. Recensione ❯
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Non c'è epica né pathos: il film di Tomek Baginski si trascina senza riuscire ad essere coinvolgente. Azione, Avventura, Drammatico - Giappone, USA2023. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Film live action tratto dal celebre manga "Saint Seiya" di Masami Kuruma. Espandi ▽
Il giovane Seiya si guadagna da vivere combattendo incontri brutali in gabbia, e nutre la speranza di ritrovare la sorella rapita tempo prima. Durante un match, Seyna sprigiona involontariamente dei poteri mistici di cui non era consapevole: Seiya è il prescelto, chiamato a proteggere la reincarnazione della dea Atena, che ha le fattezze di Sienna, una ragazza apparentemente normale ma in grado di liberare energie spirituali irrefrenabili. Seiya diventerà un Cavaliere dello Zodiaco, con la sua potente armatura, e potrà difendere Sienna da un gruppo di cyborg.
Le scene di combattimento spettacolari e ben girate non bastano a riscattare un'operazione senz'anima né epica, incapace (a differenza del modello originale) di creare un immaginario.
Come era già accaduto per la trasposizione seriale animata di Netflix qualche anno fa, il risultato è un prodotto destinato a lasciare indifferenti o delusi sia i fan di vecchia data della saga letta sui manga o vista in televisione sia i nuovi spettatori della Generazione Z o chi non è appassionato al genere. Recensione ❯
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Una commedia per famiglie con delle ottime interpretazioni confinate però in un universo cinematografico un po' retrò. Commedia, Italia2023. Durata 101 Minuti.
Vladimiro e Brunilde sono alle prese con la scomparsa di Nando, il capofamiglia del clan Cornicioni, finito in una doccia di cemento a presa rapida. Espandi ▽
Un matrimonio mostruoso riprende gran parte dei personaggi di Una famiglia mostruosa. L’idea è sempre quella di creare una commedia per famiglie, questa volta con abbondante aggiunta di effetti speciali. Ma la sceneggiatura che riguarda gli adulti perde l’occasione di creare qualcosa di fresco (magari guardando alla saga di Hotel Transylvania….) e si accontenta invece di rimanere nel più scontato e “antico” universo vanziniano. Non è un caso che la linea narrativa più interessante, anche grazie alle capacità dei giovani attori (in particolare la strepitosa Sara Ciocca), appartenga ai tre cuginetti: peccato averla relegata ai margini, dato che il film potrebbe certamente incontrare più l’interesse dei ragazzini che quello degli spettatori over-10. Peccato anche perché gli attori adulti sono in gran forma, soprattutto Ilaria Spada, che si butta senza rete in una caratterizzazione odiosa ma perfettamente a fuoco. Recensione ❯
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Rifare Da grande oggi è impossibile e questo atto di devozione, più che remake, lo dimostra. Questa volta la magia non è più vera. Commedia, Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto sempre attuale, quello del desiderio che ogni bambino esprime almeno una volta nella vita: diventare adulto, godere della tanto fantasticata libertà e svincolarsi dalle regole imposte dai genitori. Espandi ▽
Marco, Tato, Serena e Leo sono quattro bambini amici per la pelle. È il giorno del compleanno di Marco ma il padre e la madre si dimenticano prima il compleanno e poi non gli fanno il regalo che desidera. Il ragazzino è deluso e, con i suoi amici esprime un desiderio, quello di diventare grande, così potrà innamorarsi della sua maestra Francesca. La mattina dopo i quattro amici si ritrovano adulti.
Da grandi cerca di ritrovare quella distanza e autonomia dell'infanzia rispetto al mondo degli adulti che ha attraversato anche la commedia tra gli anni '80 e '90. Ma sorvola frettolosamente sulle singole prese di coscienza delle proprie identità (l'omosessualità, la perdita) e soprattutto non riesce mai ad entrare nella testa dei quattro amici cresciuti.
È così un film sui sogni ma senza vera magia. E quando non sa più che strada prendere si rifugia ancora in Da grande come nella scena dell'inseguimento in macchina. Non è solo un remake (dichiarato?) ma il film di Amurri diventa un continuo punto di fuga. Recensione ❯
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Una serie di delitti insanguina Torino. I dj Ricky Nazionale ed Elettra Adami, che conducono una nota trasmissione notturna in radio, vengono coinvolti e si improvvisano investigatori. Intanto il commissario Terzi porta avanti, con il suo stile ineguagliabile, le indagini ufficiali. C'è una sola mano che compie tutti i delitti? Cosa lega tra loro le vittime? I nuovi omicidi sono legati a un vecchio caso irrisolto? E che significato ha quel simbolo che l'assassino lascia accanto ai cadaveri? Sono solo alcune delle domande a cui il commissario Augusto Terzi dovrà dare risposta. Recensione ❯
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Con un duplice salto temporale e spaziale, un'opera che riesce nell'impresa di riproporre un capolavoro di Kurosawa. Drammatico, Gran Bretagna2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo londinese degli anni '50 deve affrontare un'ultima pratica lavorativa prima di combattere con una malattia terminale. Remake del capolavoro di Kurosawa. Espandi ▽
Proporre un remake di un capolavoro di Kurosawa poteva essere un'impresa pretenziosa. Hermanus c'è riuscito. L'impiegato comunale Kanji Watanabe rimane nella storia del cinema come una sintesi del pessimismo del Maestro giapponese che si traduce in un ottimismo della volontà. Hermanus si è assunto l'onere di rileggerlo con un duplice (se non triplice) salto temporale e spaziale. Tutto procede in maniera tradizionalmente 'tradizionale' ed è come se noi fossimo sottoposti ad una raffinata indagine di mercato che inizi con questa domanda: "Nell'Anno Domini 2022 a settanta anni dalla sua uscita nelle sale, si può riproporre (adattandola) una storia come questa? La risposta è, superando steccati ideologici e cinefili, la seguente: sicuramente SÌ. Recensione ❯
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