Le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne in un racconto che colpisce al cuore. Drammatico, Francia2003. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. Espandi ▽
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. La donna lo ha scambiato per uno psicoanalista che ha lo studio accanto. L`uomo è affascinato da questa situazione e non rivela la verità. La donna la scoprirà da sola ma continuerà a confessarsi con lui. Questo è il plot di base del film di Leconte che, dopo L'uomo del treno torna a dirigere una coppia di attori ad altissimo livello per una storia che tratta, ancora una volta in modo originale, le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne. Lo fa grazie a un controllo totale della sceneggiatura e a una luce che rende gli spazi difficili da abitare ma al contempo "intimi". Recensione ❯
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Sostenuto da una notevole interpretazione offerta dalla giovane protagonista Sandra Huller il film fa propria la lezione di Loach ma senza omaggi cinefili. Drammatico, Germania2006. Durata 96 Minuti.
Una ventunenne, l'epilessia e l'esorcismo. Un film non manicheo che rilegge un "caso" realmente accaduto nella Germania degli anni '70. Espandi ▽
Germania meridionale, anni Settanta. Michaela, 21 anni, lascia il paese per andare a studiare all'Università a Tubinga. La madre è contraria perché la ragazza soffre di epilessia ma il padre la agevola. La famiglia e` molto religiosa e Michaela comincia a soffrire di visioni di esseri che vogliono impedirle di accostarsi ai simboli della fede e alla preghiera. La sua patologia diventa sempre più preoccupante. La soluzione che la famiglia trova è di affidarla a un esorcista nonostante il parere contrario dell'anziano parroco che la vorrebbe invece far visitare da uno psichiatra. La ragazza morirà per consunzione dopo numerose sedute di esorcismo. Recensione ❯
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Amalia, una sessantenne separata dal marito, viene trovata morta con indosso solo un reggiseno troppo "ricercato" per lei. Espandi ▽
Amalia, una sessantenne separata dal marito, viene trovata morta con indosso solo un reggiseno troppo ricercato per lei. La figlia Delia, che vive a Bologna, torna a Napoli per indagare sulla morte della madre. Nel tentativo di ricostruire gli ultimi giorni di Amalia, a partire dall'ultima telefonata ricevuta, Delia si trova a ripercorrere la propria vita. Ricorda la madre bellissima e contesa dagli uomini ma, soprattutto, vede tornare alla luce un doloroso passato rimosso. Recensione ❯
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Una ricca famiglia danese festeggia il sessantesimo compleanno del patriarca. Arrivano tutti, figli e amici, partecipa persino la servitù. Tutto è bel... Espandi ▽
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Vincitore del Golden Globe come Miglior Film Straniero, una lezione di cinema, di quel cinema che non vuole imporre un pensiero ma piuttosto suscitarlo. Drammatico, Germania, Paesi Bassi, Francia2005. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Hany Abu-Assad dirige un film sulle vittime della "liberta'": le ultime 48 ore di due kamikaze palestinesi. Espandi ▽
Storia di un terrorista palestinese di Nablus che deve compiere la sua missione suicida a Tel Aviv. Il ritratto che emerge è quello di un uomo che sceglie di dare la vita per i suoi ideali e per il suo popolo. Rinuncia all'amore che sta nascendo con la bella Lubnza Azabal ( Exils ) e all'affetto della sua famiglia per continuare la resistenza all'occupazione e per riscattarsi dall'onta di avere avuto un padre che ha collaborato con gli israeliani. La narrazione del palestinese Hany Abu-Assad (Rana's Wedding) è avvincente e racconta le ultime 48 ore del kamikaze Said e del suo amico Khaled, nella loro "missione santa" verso la morte: i riti della preparazione fisica e spirituale al passaggio, la foto da guerriero che verrà poi affissa in città, il video per i fedeli e i famigliari. Recensione ❯
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Un film di buona fattura che miscela abilmente gli ingredienti della sophisticated comedy, con quelli un po' più terrigni della comicità di scuola almodovariana. Commedia rosa, Spagna2005. Durata 107 Minuti.
Storia di cinque madri i cui figli stanno per sposare una persona dello stesso sesso. Espandi ▽
A tre giorni dalle nozze, cinque madri devono fare i conti con la "triste" verità: il matrimonio dei loro figli potrebbe non corrispondere esattamente alle loro aspettative. Saranno venti le coppie di gay che in un lussuoso albergo di Madrid pronunceranno il loro fatidico sì.
Firmato da Manuel Gòmez Pereira, regista di film brillanti come Off Key, Tra le gambe e Salsa rosa,
Reinas miscela abilmente gli ingredienti della sophisticated comedy, con quelli un po' più terrigni della comicità della scuola almodovariana. Il risultato è una pellicola di buona fattura che, pur attingendo ad un argomento attuale come il riconoscimento dei matrimoni gay in Spagna, non si lascia intrappolare in un film a tesi, tantomeno ambisce a diventare un manifesto di rivendicazione omosessuale. (Vietato ai minori di 14 anni)Recensione ❯
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Piazza Gagarin, immaginaria ma più vera di tante "realtà". Espandi ▽
Due amici d’infanzia nella periferia milanese, due “zarri”: uno fa lo spacciatore, l’altro un lavoro normale, faticoso e mal pagato. I due si innamorano della stessa ragazza e la loro amicizia è ad un bivio. Sullo sfondo, la piazza dove vivono è teatro di forti scontri sociali.Un film che nasce da una forma produttiva mai tentata in questa misura in Italia: tutti quelli che ci hanno lavorato hanno una compartecipazione negli utili e nelle eventuali perdite del film. Già da questo se ne può individuare lo spirito: la voglia di lasciare il segno, di dire che il cinema può raccontare la realtà senza rinunciare a fare spettacolo. Recensione ❯
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Moll affronta ancora una volta il tema del rapporto tra la vita quotidiana e l'irrazionale. Espandi ▽
Alain Getty, ingegnere di robotica domestica e sua moglie Benédicte, appena trasferitisi in una nuova casa, invitano a cena il capo di Alain, Tichard Pollock, insieme a sua moglie. L'arrivo dei due invitati porta nella casa una certa tensione, unita al terrore di commettere errori. La situazione precipita in seguito al ritrovamento di un cadavere di un roditore (un lemming) nello scarico del lavandino, che turberà l'armonia della giovane coppia. Recensione ❯
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Ultra violenza ultra raffinata nel nuovo film del sudcoreano Kim Jee Woon. All'insegna della vendetta. Espandi ▽
Protagonista di una nuova storia di vendetta proveniente dall'oriente è Sunwoo, manager di un albergo di Seoul e braccio destro di Kang,capo della mafia locale. Kang chiede a Sunwoo di sorvegliare la sua compagna per scoprire se lo tradisce, ma questi si innamora della ragazza e, pur scoprendola con l'amante, tace la cosa a Kang. Quando la verità viene a galla la vendetta sarà inevitabile. Recensione ❯
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Personaggi realistici da hinterland berlinese per l'interessante opera prima della regista Valeska Grisebach. Drammatico, Germania2006. Durata 90 Minuti.
Lei desidera Lui come il primo giorno. Lui un mattino si risveglia nel letto di un'altra. La storia di uno squilibrio ha inizio in un'opera prima imperfetta ma interessante. Espandi ▽
Markus e Ella hanno circa trent'anni anni e vivono in un paese vicino a Berlino.
Durante una trasferta di aggiornamento della brigata pompieri di cui fa parte, in seguito a una forte sbronza, Markus si risveglia nel letto di una cameriera.
Ha inizio così una storia parallela che però non sminuisce l'amore che Markus prova per Ella. Recensione ❯
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Geoffrey Rush offre al personaggio di Sellers una notevole abilità mimetica, nobilitando così un genere che, per definizione, ha l'indiscutibile tara di guardare dal buco della serratura. Biografico, USA, Gran Bretagna2004. Durata 129 Minuti.
Della personalità di Peter Sellers si è sempre avuto una percezione complessa che, in qualche misura, non sembrava corrispondere all'immagine pubblica. Un buon bio-pic, con tutti i limiti che3 questo genere ha, su un grande attore. Espandi ▽
Della personalità di Peter Sellers si è sempre avuto una percezione complessa che, in qualche misura, non sembrava corrispondere all'immagine pubblica. Questo film, come tutti i biopic, tende a scavare proprio negli aspetti nascosti del personaggio offrendoci così il ritratto di un uomo frustrato dalla presenza incombente di una madre incapace di accettare che il figlio si separi da lei. Il film segue le tappe della carriera dell'attore prendendo le mosse dal suo passaggio dai successi radiofonici ai primi rifiuti da parte del mondo del cinema. Lo fa inanellando una colonna sonora di pregio e una serie di episodi che vanno dall'aneddoto al gossip. Recensione ❯
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Che succede se una bambina col nome di Assuntina, nata regolarmente a Napoli da genitori rigorosamente napoletani, si mette a parlare milanese? Una divertente "sceneggiata" sull'integralismo napoletano. Espandi ▽
Immaginatevi una famiglia napoletana, di quelle che più napoletane non si può: che succede se, per uno strano scherzo del destino, la loro primogenita (che ovviamente non può che chiamarsi Assuntina) parla solo milanese? E rifiuta la pastiera, i babà, il capitone perchè preferisce il risotto allo zafferano? Invano il padre (Gianni Ferreri) cerca di farla "guarire": nemmeno la vacanza-studio a Torre Annunziata, a casa degli zii che parlano un dialetto tale che non si capiscono neanche tra loro, sortisce alcun effetto. Piacevole commedia che tende a stravolgere tutti i luoghi comuni sulla "napoletanità", è la prova d'esordio di due bravi registi di "corti", Paolo Genovese e Luca Miniero. Recensione ❯
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Parigi, anni '60, quartiere ebraico: Momo, undici anni, fa amicizia con un anziano droghiere arabo che gli insegna i principi del Corano. Espandi ▽
Parigi, anni '60. Momo ha undici anni e vive solo con un padre depresso e taciturno. Il ragazzino stringe amicizia con Ibrahim, il proprietario arabo della drogheria del quartiere ebraico. Insieme intraprendono un viaggio verso Oriente, lungo un percorso disseminato dei "fiori del Corano", le frasi che l'anziano sufita pronuncia nelle conversazioni con il suo piccolo amico. Poteva trattarsi di un film d'occasione (la Mostra del cinema di Venezia 2003 assegna ad Omar Sharif il Leone d'oro alla Carriera) ma non è così. Il vecchio principe del deserto (Lawrence d'Arabia ricordate?) e il dottor Zivago che ha fatto piangere migliaia di persone Nanni Moretti compreso, ha ancora la zampata del leone (scusate il gioco di parole in riferimento al premio) nello sguardo e nella recitazione affettuosamente sottotono. Recensione ❯
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Nelle sale il controverso vincitore di Venezia 2003. Una storia a tinte opache sul passaggio di due ragazzi all'età adulta, in una chiave poetica che riecheggia Dostoevskij e Tarkovski Espandi ▽
Andrei e Ivan sono due fratelli adolescenti: si vogliono bene, come fanno i fratelli, e come fanno gli adolescenti trascorrono le loro giornate con gli amici, tra le partite di pallone e le sfide per provare chi è uomo e chi non lo è, anche se in fondo non sono né più né meno che ragazzi. Tuffarsi in mare dall'alto di una torre di legno è fuori discussione per Ivan, il più piccolo e scontroso dei due, che ha paura dell'altezza ma non ci sta a farsi chiamare "codardo". Una zuffa, una corsa a perdifiato verso casa per arrivare primo a dire alla mamma che è colpa dell'altro. Ma a casa c'è qualcosa di veramente inaspettato ad attendere i due ragazzi: quel padre che da dodici anni non vedono, il cui ricordo è vago e sbiadito come la sola foto che lo ritrae in loro compagnia. Recensione ❯
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De Aranoa confeziona un piccolo capolavoro: commuove senza indisporre, fa riflettere senza essere saccente, e talora trova anche il tempo di farci divertire. Espandi ▽
Spagna, una città del nord che deve fronteggiare i problemi della crisi industriale. Santa, Josè, Lino, Reina, Amador, Serguei: amici da sempre, che dopo aver perso il lavoro ai cantieri navali, consumano i giorni tra bevute al bar, discorsi filosofici, e improbabili ricerche di nuove occupazioni. Fra le malinconie di un futuro difficile e le gioie momentanee che scrosciano all'improvviso. Sempre pronti a non dimenticare l'unico bene prezioso che è rimasto loro: la dignità.
Investito da un diluvio di Premi Goya (l'equivalente spagnolo dei nostri David), il film è una godibile commedia che si avvale di una scrittura sapiente e, soprattutto, di una recitazione magistrale di tutti gli attori, in special modo di Bardem, giunto ormai ad una fantastica maturità espressiva. Recensione ❯
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