Willa e Bill un tempo sono stati amanti. Si ritrovano ora casualmente bloccati nello stesso aeroporto. Espandi ▽
In un aeroporto del Midwest degli Stati Uniti si incontrano casualmente Willa e Bill. Non si vedono da 25 anni, cioè da quando la loro storia d'amore era arrivata al capolinea. Complice una bufera di neve che mette a terra tutti i voli i due trascorrono diverse ore ripercorrendo il passato in comune e raccontandosi reciprocamente la vita presente.
Meg Ryan, alla sua seconda prova registica, non riesce a brillare come quando era la regina delle romantic comedy. Ciò che non funziona è la mescolanza di generi unita alla mancata scelta tra realismo (seppure un po' magico) e fantasia pura. In questo aeroporto in cui gli altri passeggeri appaiono o scompaiono a comando, in cui in una scena domina un cuore argentato, in cui un po' si ricordano sofferenze non di poco conto ma poi si balla come in un musical, la confusione registica regna sovrana.
È come se Meg avesse voluto sintetizzare il meglio delle romcom a cui ha dato un importante contributo nel corso della sua carriera senza avere però il polso, in fase di scrittura. Recensione ❯
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C'è qualche incertezza ma il film è godibile e conferma ancora una volta la felicità dell'idea primigenia. Avventura, Commedia, Fantasy - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l'iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali. Espandi ▽
I nuovi acchiappafantasmi si sono ormai stabilmente insediati al posto dei loro predecessori. Phoebe Spengler, il fratello Trevor, la madre e il suo nuovo compagno, il professor Gary Grooberson, vivono e lavorano, infatti, nell'ex caserma dei pompieri che ha visto nascere la grande avventura. Ma poiché non si può mai stare tranquilli, il sindaco di New York, che desidera sbarazzarsi di loro, fa leva sulla minore età di Phoebe per proibirle di continuare ad indossare la divisa e lo zaino protonico, scatenando in lei rabbia e frustrazione. Nel frattempo, al negozio di oggetti "posseduti" di Ray, arriva una strana sfera di ottone, risalente a qualche migliaio di anni or sono, la cui apertura accidentale scatena ben altre minacce.
Ora questo sequel del mezzo sequel (e mezzo reboot) fatica invece un po' a trovare un'identità, per cui da un lato ripropone una volta di troppo la tematica della reunion, rischiando di trasformare l'omaggio in retorica, e dall'altro cerca una propria strada con delle sottotrame sentimentali che restano però solo accennate.
Nessun dramma, dunque, solo un problema di sovraffollamento: per fare in modo che ognuno dei tantissimi personaggi in campo, vecchi e nuovi, avesse il suo momento, si è finito per strizzare troppo anche chi voleva o meritava di più. Recensione ❯
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Un viaggio psichico ed esistenziale che farà sognare i bimbi ed emozionare i più grandi, in compagnia di Duke Ellington e Frank Capra. Animazione, Avventura - USA2020. Consigli per la visione: Film per tutti
Un nuovo film Pixar che porterà lo spettatore in un viaggio dalle strade di New York a altre galassie per scoprire le risposte alle domande più importanti della vita. Espandi ▽
Joe Gardner è un uomo maturo, eppure sente che la sua vita non è mai veramente cominciata. Appassionato pianista di jazz, aspetta la grande occasione mentre insegna musica in una scuola media e suona quando capita nei locali notturni, facendo preoccupare la madre che vorrebbe per lui le garanzie del posto fisso. Il giorno in cui passa l'audizione per debuttare con un famoso quartetto, Joe sente finalmente di avercela fatta, ma cade in un tombino scoperchiato e la sua anima si ritrova in uno strano luogo, mentre il suo corpo giace in un letto d'ospedale. Determinato a non morire proprio ora, Joe imbroglia le carte e stringe un patto salvavita con un'inquieta giovane anima, la numero 22. Recensione ❯
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Tra reale e rappresentato, il film di Grabsky racconta Hopper attraverso le più diverse angolazioni. Documentario, Gran Bretagna2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il pittore che più di ogni altro ha saputo raccontare la geografia delle emozioni, la solitudine, il silenzio e l'attesa. Espandi ▽
Le opere pittoriche di Edward Hopper hanno sempre rappresentato un momento particolare della storia dell'arte. Il film di Phil Grabsky inizia proprio da qui: dal contesto storico in cui un talento americano sviluppa i primi passi nel mondo dell'arte. Nei primi del Novecento, quando il giovane studente americano inizia a dipingere le sue tele di piccole dimensioni, e a creare illustrazioni che narravano il quotidiano, le avanguardie artistiche si stavano facendo strada attraverso sperimentazioni e forti rotture formali ed estetiche.
Una storia d'amore americana va in profondità nell'analisi di Hopper, analizzandone gli aspetti più privati. Grabsky fa intervenire professionisti dell'arte che raccontano di Hopper attraverso le più diverse angolazioni.
Piccole tracce di bellezza, di paesaggi americani, di riflessioni visive e introspezioni dell'anima, soprattutto femminile; i tetti, gli abbaini, i campi, le pompe di benzina, i bar semi vuoti, i colori accesi degli abiti delle donne, gli sguardi e pose immobili rivolte all'esterno.... questi sono i frammenti che Hopper ha, traccia dopo traccia, lasciato nel suo percorso, da pittore rigoroso di un quotidiano immobilizzato. Recensione ❯
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L'irresistibile "carriera" di Tony Montana: da piccolo delinquente cubano a boss della malavita e del traffico di droga negli States. Espandi ▽
1980. Tony Montana, rifugiato cubano arrivato a Miami con l’amico Manny Ribera, realizza il sogno americano scalando rapidamente le gerarchie del narcotraffico. Paranoico, tossicodipendente e schiavo della gelosia verso la sorella Gina, finirà per autodistruggersi e perdere nel modo più violento e spettacolare possibile tutto ciò che ha costruito. In piena stagione postmoderna, lontano dal consueto modello di Hitchcock, De Palma riprende il gangster movie e allontanandosi dalla cupezza del Padrino ricorre a un immaginario sgargiante per trasporre su un piano universale i tormenti di Montana. La violenza parossistica del film, rivista oggi, contribuisce a dare a Scarface la sua modernità: il film è innegabilmente un’allegoria sul destino del capitalismo americano, sulla sua seduzione e la sua dannazione. Recensione ❯
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Un'animazione vintage e nostalgica sull'elaborazione di una separazione. Divertente e istruttiva per tanti tipi di pubblici. Animazione, Spagna, Francia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Tratto dalla graphic novel omonima di Sara Varon, Robot Dreams segna l'esordio nel lungometraggio d'animazione di Pablo Berger. Espandi ▽
Lo spagnolo Pablo Berger si cimenta nella trasposizione animata della graphic novel omonima di Sara Varon, dando vita a un film interessante, del tutto peculiare rispetto al panorama del cinema di animazione internazionale. Il mio amico Robot infatti non cerca la perfezione verista del digitale né si accosta all’animazione contemporanea. Quella di Berger è un’operazione dichiaratamente vintage e nostalgica, tanto nel tratto adottato, che nei contenuti, calati nell’epoca aurea della Grande Mela di inizio anni Ottanta, al termine della creatività inesauribile dei ’70 e appena prima del reaganismo.
Divertente e istruttivo, nostalgico ma adatto anche alle nuove generazioni o a un pubblico inconsapevole dei molti riferimenti, Il mio amico robot sembra ideale per rivolgersi a un target più ampio e garantire maggiore notorietà al nome di Berger, dentro e fuori il cinema di animazione. Recensione ❯
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Divertente e produttivo di riflessioni, l'esordio da regista di Neri Marcorè non perde mai di vista la giusta misura. Drammatico, Italia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragioniere di provincia arrivato a Milano deve fingersi abile portiere. Tratto dal romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone. Espandi ▽
Anni '60. Walter Vismara è il contabile di una piccola fabbrica di provincia. Trasferitosi per necessità a Milano si trova a lavorare in un'azienda il cui proprietario è fissato con il calcio e tiene tantissimo al fatto che i suoi dipendenti disputino ogni anno una partita. A una delle due squadre che dovranno affrontarsi manca però il portiere e Walter, per assecondare i voleri del boss, finge di esserlo. Dovrà però cercare di trovare una soluzione prima dell'incontro.
Neri Marcoré debutta dietro la macchina da presa con originalità e, al contempo, con una nota personale anche se il film si ispira al romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone scomparso nel 2023.
Un apprezzamento ulteriore merita di essere sottolineato: Marcoré è un attore di vaglia e lo si vede non solo nella sua interpretazione (e sarebbe scontato). Lo si può apprezzare nella selezione di un cast in cui non c'è un interprete che non sia adeguato al ruolo affidatogli. Irresistibile poi il confronto tra un Giovanni e un Giacomo rivali in ambito calcistico in un film che sa essere divertente e produttivo di riflessioni senza mai perdere di vista la giusta misura. Recensione ❯
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Un campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione. Thriller, Iran2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La judoka iraniana Leila e la sua allenatrice Maryam partecipano al Campionato mondiale di judo, intente a portare a casa la prima medaglia d'oro dell'Iran. Espandi ▽
Tbilisi, Georgia. Campionati mondiali di Judo. L'iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l'altra. La medaglia d'oro è possibile. Da lontano la seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryam, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila posso incontrare un'atleta israeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. L'israeliano Guy Nattiv e l'iraniana Zar Amir Ebrahimi sono consapevoli della forza intrinseca del conflitto a cui è sottoposta la protagonista e lo portano alla massima intensità, non aggiungendo distrazioni né altri elementi fondamentali al racconto. La lotta fisica è metafora di una lotta psicologica che è anche politica ed esistenziale, e trascende il singolo. Il bianco e nero universalizza quest'idea e materializza la natura estrema del ricatto. Recensione ❯
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Action movie energico e ambizioso che segna il debutto alla regia di Dev Patel. Azione, Thriller - USA2024. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ex criminale rilasciato di recente che vive nell'India moderna lotta per adattarsi a un mondo di avidità aziendale e valori spirituali in erosione. Espandi ▽
Kid è un giovane lottatore che si batte sul ring di un circuito di scommesse clandestine gestite, dal sudafricano Tiger. Ha origini rurali e indossa una maschera di scimmia, ispirandosi alla divinità Hanuman. Il suo vero obiettivo però non è farsi strada come lottatore, bensì vendicare la morte della madre, uccisa in un raid contro la comunità dov'è cresciuto. Dietro questo crimine c'è una speculazione edilizia. Dovrà però prima assaggiare la sconfitta e ritrovare la purezza dello spirito.
Action movie senza tregua, ambientato in un'India di oscene disparità sociali, Monkey Man è un energico e ambizioso debutto alla regia per l'attore-autore Dev Patel. L'opera non è un film nazionalista e se da una parte la religione induista viene rappresentata come portatrice di un valore educativo e inclusivo, allo stesso modo la religione appare anche connivente con la brutalità di un potere totalmente corrotto.
A un pubblico che ricorda le lezioni dell'illuminismo sembrerà un difetto di laicità, ma è anche presuntuoso pensare di giudicare la complessità del mondo e della società indiana, che il film ha il pregio di portare sullo schermo al grande pubblico mondiale attraverso il veicolo di un'azione quasi incessante. Recensione ❯
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Il prequel della saga si rivela un horror di solida struttura narrativa. Horror, USA, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea. Espandi ▽
Roma, 1971. La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto. La accoglie benevolmente il cardinale Lawrence che la segue sin da quando era bambina, all’orfanotrofio. E proprio in un orfanotrofio a Roma la conduce il cardinale perché Margaret vi lavori con le suore che lo gestiscono, in attesa di diventare suora anche lei. Nel frattempo, Margaret condivide un appartamento in città con l’altrettanto giovane spagnola Luz, che prenderà i voti prima di lei. Luz, più disinvolta, le fa conoscere anche la vita notturna capitolina, ma in questo clima di letizia giunge inaspettata la visita di padre Brennan, un sacerdote scomunicato che avvisa Margaret di un grave pericolo che ha a che fare con una strana orfana, Carlita, che, vilipesa da tutti, Margaret ha invece preso a ben volere. Margaret allontana seccata padre Brennan, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea.
La saga iniziata con il celebrato Il presagio (1976), piuttosto significativa in ambito horror, è stata sinora relativamente contenuta nella quantità: dopo la trilogia iniziale, infatti, ci sono stati solo un tardo quarto episodio televisivo oltre a una più recente (e breve) serie, anch’essa televisiva. Oltre naturalmente a un inevitabile remake. Ma l’appeal del tema è evidentemente rimasto e questo nuovo tentativo lo dimostra.
Arkasha Stevenson, dopo una discreta carriera fatta di cortometraggi e di televisione, esordisce nella regia di un lungometraggio per il grande schermo. Dimostra buone capacità sia nella gestione del racconto sia nella capacità di enucleare singoli momenti di tensione in modo da tenere sempre abbastanza sostenuto il ritmo narrativo. Recensione ❯
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Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele. Commedia, Italia2024. Durata 113 Minuti.
Cercare in tutti i modi di salvare una scuola speciale. Antonio Albanese torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani. Espandi ▽
Michele Cortese è un maestro elementare che chiede l'assegnazione provvisoria presso una scuola di Rupe, un paesino sperduto dell'alta Val di Sangro, nel cuore del Parco nazionale dell'Abruzzo, che conta 378 anime - anzi, 364 perché l'anno prima ci sono state "14 dipartite e nessuna nascita". Quando Michele arriva alla scuola del nuovo incarico scopre che dovrà insegnare ad una pluriclasse di soli sette bambini fra prima, terza e quinta elementare. E in breve scoprirà anche che il preside del comprensivo di una cittadina più grande ha tutto l'interesse a che la scuola di Rupe chiuda i battenti. Toccherà al maestro Cortese e alla vicepreside Agnese, insieme al personale scolastico, ai bambini e agli abitanti di Rupe, tentare di salvare il proprio presidio educativo con un escamotage davvero audace.
Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza. Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia. Recensione ❯
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Un film coraggioso che mescola una dimensione metafisica con la durezza della realtà. E ci pone tante domande. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta, sullo sfondo della striscia di Gaza durante la seconda Intifada (2003), la speciale amicizia di due bambini. Espandi ▽
Striscia di Gaza, 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti israeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo dicono le didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sui cui su nero rimbombano colpi di proiettile ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farah, vedova di un "martire" della resistenza, e la aiuta a vendere mazzi di timo, muovendosi tra allarmi, bombardamenti, coprifuoco, in una città devastata da un conflitto infinito che colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente e rientrare nell'insediamento vicino ai posti di blocco sulla strada: è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf.
Nello sforzo di accogliere nel racconto tante situazioni e personaggi, la sceneggiatura perde di efficacia e relega volutamente gli adulti a un ruolo superficiale.
Molto più interessanti le domande legittime che Mahmud e Alon rivolgono a Ahfar e al proprio padre sulle ragioni dell'odio tra palestinesi e israeliani. Domande complesse, che ormai si perdono in un tempo distante, inattuale, di barbara arcaicità, sempre più indecifrabili. Domande che il film rilancia a chi guarda, con una chiarezza inequivocabile. Recensione ❯
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Continua il MonsterVerse con un quinto capitolo fracassone e spettacolare. Ma anche del tutto innocuo. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2024. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il trentesimo appuntamento con il mostro Godzilla, prodotto dalla Toho Company. L'avventura questa volta è nella Terra Cava, dove qualcosa si sta risvegliando. Espandi ▽
Dopo la scoperta della Terra Cava, il mondo non è più lo stesso. Strane scosse turbano tanto Kong quanto l'unica sopravvissuta di Skull Island, la giovane Jia, adottata dalla scienziata Ilene Andrews che realizza il suo sogno: visitare la Terra Cava. Qui però titanici mostri scorrazzano ovunque, persino le piante sono pericolose e soprattutto qualcosa sembra si stia risvegliando nelle profondità. Una profezia rivelerà che questi eventi sono legati tanto a Godzilla quanto a Kong e a Jia.
Adam Wingard si conferma abile a mettere in scena un'azione fluida e ricca di elementi in movimento, eppure sempre chiara nelle proprie complesse geometrie. Dopo l'esperienza del film precedente alza l'asticella aumentando i contendenti e da uno scontro a tre si passa a una battaglia tra più di cinque kaiju.
Il quinto capitolo cinematografico del MonsterVerse e secondo diretto da Adam Wingard Godzilla e Kong - Il nuovo impero conferma quindi la trasformazione fracassona, spettacolare e del tutto innocua della serie. Recensione ❯
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In un futuro prossimo esiste la possibilità di salutare le persone che non ci sono più, cercando un modo per alleviare il dolore del distacco. Cosa resta di tutto l'amore che i corpi si promettono quando il loro tempo finisce? Espandi ▽
Sal ha perso la compagna Zoe in un incidente d'auto. La sofferenza è tale che l'uomo arriva a tentare il suicidio, e a quel punto la sorella Ebe lo spinge a cercare una soluzione in Another end, una tecnologia d'avanguardia in grado di caricare la personalità e i ricordi di una persona scomparsa nel corpo di un volontario, per una serie di incontri pensati per preparare l'addio che non si è potuto avere in caso di morte improvvisa. Dopo aver ritrovato la sua Zoe, però, Sal non riesce a staccarsi da lei e inizia a pregare la sorella, che lavora per l'azienda proprietaria del programma Another end, di dargli più tempo. Ci è voluto qualche anno per rivedere quel Piero Messina che nel 2015 aveva portato il suo primo lungometraggio L'attesa in concorso a Venezia, con un'opera lontana dai canoni del cinema italiano e che mostrava una prospettiva già pienamente formata. Ill suo secondo film Another end è un progetto ambizioso, di respiro internazionale e dalle leggere inclinazioni sci-fi.
Come ne L'attesa, al centro c'è il dolore e l'assenza di una persona scomparsa. Stavolta però Messina ci crea attorno un immaginario e un mondo visivamente impressionante, fatto di paesaggi urbani indecifrabili che si arrotolano attorno ai personaggi, in un uso espressionista dell'architettura cittadina. Recensione ❯
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Un gioco di specchi che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale. Drammatico, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Vent'anni dopo che la loro famigerata storia d'amore da tabloid ha appassionato l'intera nazione, una coppia sposata cede alla pressione di un'attrice che deve fare ricerche sul loro passato per un film. Espandi ▽
La storia di May December è pane per i denti del regista e sceneggiatore Todd Haynes, che conserva una particolare affinità con il “re del melodramma” Douglas Sirk di cui condivide la determinazione adesplorare l’universo della proibizione sociale: l’omosessualità del marito di Lontano dal paradiso, quella di Carol e Therese in Carol, e ora la relazione fra una donna e un ragazzino. Per la terza volta dopo Safe e Lontano dal paradiso Julianne Moore si conferma musa ideale per Haynes, pronta a incarnare le fragilità e contraddizioni dell’animo umano, e impavida nel sottolinearne anche la sgradevolezza. Nessuno è senza peccato in May December, nessuno può sottrarsi alla lente di ingrandimento di Haynes, che con mano gentile ma sicura scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale, pronta a puntare il dito e ad ostracizzare le differenze, ma soprattutto ad impedire alle persone di essere se stesse ino in fondo. Recensione ❯
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